Anelli legati a doppio gambo con passante in SiC. Realizzata in carbonio HM rinforzato con Carbon Tape fasciature di carbonio nei punti nevralgici del fusto si rivela un attrezzo molto affidabile e dotato di azione progressiva e potente. Viene allestita con portamulinello ergonomico a vite, impugnatura antiscivolo e anelli a triplo ponte in pietra di silicio SiC ulteriormente rinforzati con legature Long Life. Le nuove Insolence sono robuste, divertenti ed affidabili. Vengono equipaggiate con portamulinello ergonomico a vite, impugnatura antiscivolo ed anelli a ghiera con pietra SiC.
Un ottimo acquisto per chi, senza spendere troppo, vuole cimentarsi in combattimenti con pesci di taglia. Ottima la componentistica, con anelli Fuji MN Alconite a doppio gambo, porta mulinello ergonomico Fuji in grafite e acciaio e inserti fosforescenti fra le legature degli anelli. Fra le legature degli anelli, una zona fosforescente agevola la pesca notturna.
Portarla in spiaggia per esibirla? Questa soluzione ha richiesto una particolare tecnologia per ottenere resistenza e perfezione di azione. Le guance profilate in gomma proteggono il piede del mulinello da qualsiasi abrasione. Gli anelli Fuji K prevengono la formazione di grovigli di lenza. La famiglia consta di due serie dal preciso indirizzo di impiego. La sua finitura fluorescente lo rende visibile nelle ore notturne. Quelle fibre contrastano la torsione che si sviluppa durante il lancio, incrementando la precisione e la distanza ottenibile, oltre a proteggere il grezzo da rotture improvvise.
Inoltre, tappo di gomma salvaguarda la canna da rotture accidentali. Ovviamente un fusto di tale concezione merita di essere rifinito in maniera sontuosa, non solo a livello estetico ma anche a livello tecnico. Doppie legature per sigillare i lati dei piedi. Struttura in acciaio inox con particolare dolcezza di apertura e chiusura. La nuovissima grip antiscivolo posta nella parte inferiore del calcio consente una presa salda e confortevole.
Dopo una prima stagione che ha fatto registrare ascolti da record, dal 15 Febbraio torna sugli schermi il ciclo di Surfcasting Academy, una produzione Trabucco con la regia di Gionata Paolicchi. Dodici puntate condotte da un personaggio che, da grande appassionato, non si limita al ruolo istituzionale ma mette in pesca le canne e cattura personalmente i pesci! Lo affiancano i grandi esperti del Team Trabucco: Il porta mulinello in grafite con guance in acciaio inox assicura tenuta dei mulinelli di grandi dimensioni, mentre la speciale grip in gomma alla base del calcio consente di governare in sicurezza le operazioni di lancio.
Adottando un tessuto impermeabile e lavabile del peso di ben 00 denari, le borse, gli zaini e i foderi porta canne sono destinati a durare nel tempo. La dotazione di scatole a scomparti consente di sfruttare gli spazi con ordine.
Una maggiorata chiamata Athena - File # 1 (Italian Edition) - Kindle edition by Shin Bilstein. Download it once and read it on your Kindle device, PC, phones or . Seguito di"Una maggiorata chiamata Athena - File # 1". La prosperosa Athena è combattuta tra l'idea di accettare il licenziamento che le è stato annunciato.
Le speciali imbottiture, i fondelli rigidi, le maniglie e gli spallacci, le cerniere e le cuciture sono realizzati con grande cura e precisione. In particolare, spiccano le due borse multiuso, impermeabili, dotate di coperchio a cerniera e maniglie reclinabili. Costruito in carbonio S. Disponibile nelle misure di 4,30 e 4,50 m con casting di g. Portamulinello a vite Webo DPS. Costruita in carbonio S.
Apicale con lunghi bracci anti-groviglio. Viene corredata con anelli dal telaio MN a doppio gambo e passante in SiC, molto leggeri e inattaccabili dalla salsedine in quanto rivestiti con uno specifico trattamento; porta mulinello a vite DPS in acciaio con profili in gomma che consente di alloggiare mulinelli di grandi dimensioni. Potente e rapida, viene prodotta nelle misure da 4,20 e 4,50 m con un casting da g. Il porta mulinello a vite DPS in acciaio con profili in gomma consente di alloggiare mulinelli di grandi dimensioni.
Corredata di anelli in SiC con telaio a profilo ribassato LC e trattato anti-corrosione, monta un porta mulinello a vite in grafite ed acciaio. Ed infine il robusto portamulinello a vite in grafite ed acciaio, in grado di contenere mulinelli di grosse dimensioni, ne completa la dotazione assolutamente affidabile. Ottima per coloro che si avvicinano a questo tipo di pesca, nonostante il prezzo molto contenuto garantisce prestazioni assolutamente incredibili.
Il fusto in H. Gli anelli in HD hanno il telaio in acciaio inox a prova di corrosione e il passante in S. SiC, potendo utilizzare senza problemi fili di diametri relativamente sottili. Inoltre, alla base del pomello e di ogni singolo pezzo si trova un tappo di gomma che salvaguarda la canna da rotture accidentali.
Innanzitutto la struttura del grezzo, realizzata in uno speciale blend di tessuti di carbonio. Le telescopiche non hanno mezze misure. A molti decisamente non piacciono, ma tantissimi non ne possono fare a meno. Cresce anche il livello tecnico di alcuni importanti componenti, come gli anelli, ora Sea Guide a garanzia di resistenza in ambiente aggressivo e il porta mulinello, finalmente il raffinato modello in grafite che fino a ieri impreziosiva le sole Cassandra. Portamulinello a vite in grafite con guancia mobile in acciaio.
Grip anatomica in gomma con pomello tondo.
In comune, il carbonio ad S. Serie di canne dedicate alla pesca in mare, sia dalla spiaggia che dal molo o dalle scogliere artificiali. Serie destinata alla pesca in mare da spiagge, moli o scogliere, realizzate in Carbonio Alta Resistenza S. M con cima tubolare per esaltarne le doti di lancio. Serie di canne in carbonio ad Alta Resistenza S.
Sicurezza e durata sono le credenziali degli anelli in SiC HD e del porta mulinello a vite con guance in acciaio. Serie di canne nata per proporre a chi si avvicina per la prima volta a questa disciplina attrezzi costruiti interamente in carbonio, in grado di offrire prestazioni di buon livello. La serie si compone di due modelli di 4 metri, aventi per potenza di lancio rispettivamente e grammi, ideali quindi per coprire praticamente tutte le situazioni base del Surf Casting. Il brillante coordinamento cromatico dei mulinelli Avalon Surfcast , disponibili con dettagli di colore rosso e blu, consente di creare abbinamenti su misura.
Un mulinello dal prezzo contenuto sviluppato per chi vuole muovere i primi passi nella tecnica Surf. La taglia copre la stragrande maggioranza delle esigenze e consente al pescatore di assimilare velocemente i concetti chiave di lancio e recupero. Disponibile in due colori Rosso e Blu per un elegante abbinamento con le canne Avalon. Proposte con di lancio da in due lunghezze: Gli anelli sono tutti a doppio ponte, con passante in S-SiC HD, mentre gli scorrevoli della vetta sono legati su tubetti in carbonio.
Il porta mulinello a vite aggiunge robustezza e sicurezza. Monofilo appositamente studiato per la pesca a lunga distanza. Di colore giallo-fluo pastello, risulta immediatamente visibile al pescatore. Il rivestimento in silicone riduce gli attriti, consentendo lanci lunghissimi. Entrambe divertenti e altamente tecniche, consentono la cattura di pesci importanti, e per questo richiedono attrezzature affidabili.
Oggi Trabucco offre alla vastissima platea degli appassionati una gamma completa di canne, sviluppata e messa a punto con la collaborazione di esperti agonisti. La serie Cattura MN2 si arricchisce di un nuovo modello da 4. Ricordiamo che tutta la serie si avvale di fusti in carbonio CX-2 Nano LRC a basso contenuto di resine, bilanciatissimi e molto leggeri. Nuova la sagoma della grip di base, rivestita in gomma. Il ponte in acciaio inox coadiuvato dalla pietra in Alconite pietra durissima e perfettamente liscia garantisce il miglior scorrimento del filo.
Un particolare importante che fino a poco tempo fa non veniva neppure preso in considerazione. Il fusto realizzato in carbonio alto modulo CX-1 possiede la giusta forza per combattere anche pesci di buona taglia, come grosse Mormore e belle Orate. Dotata di due vette in carbonio intercambiabili ad innesto per poter affrontare diverse situazioni, monta anelli SiC di classe Sea Guide, protetti contro la corrosione.
Athena Beach monta una serie di anelli a doppio gambo, insensibili alle ingiurie della salsedine. Merito del trattamento chiamato Physical Vapor Deposition PVD , utilizzato da Sea Guide per garantire lunga vita ai componenti metallici; essi vengono rivestiti da uno strato protettivo che si lega al metallo a livello atomico, risultando praticamente eterno. Light, in fiberglass g e Heavy, in carbonio g , e monta componenti di alto livello. Paniere adatto al surf casting, ma anche per la pesca dalla barca. Tutte gli innesti sono realizzati con tecnologia X-Joint, per avere le massime performance e curve perfette.
Entrambe le canne sono dotate di due vettini ad innesto, entrambi in carbonio: Light g e Heavy g. Anelli Sea Guide in SiC e porta mulinello anatomico in grafite. Colore neutro trasparente; bobina con 10 spezzoni di 15 metri. Interamente anellata in SiC. Anelli in SiC a doppio gambo; porta mulinello a vite con guance in acciaio. Dotata di due vettini intercambiabili di differente potenza, viene corredata di anelli SSiC HD a doppio gambo resistenti alla salsedine, porta mulinello a vite con guance in acciaio e inserti in gomma, rivestimento esterno Zero Friction Blank che evita al filo di attaccarsi al fusto nel caso in cui gli elementi siano umidi, grip finale con presa antiscivolo e tappo a vite.
Nasce per contenere i piombi, questa custodia in robusto tessuto impermeabile da denari, imbottita, dotata di divisorio mobile interno e di coperchio trasparente. Il vettino in carbonio pieno fa il suo dovere nella segnalazione delle tocche, mentre gli anelli in SiC proteggono la lenza durante il recupero, evitandone il surriscaldamento. Grandi soddisfazioni vi attendono in mare: Tre azioni Light, Medium e Strong per tre differenti stili di pesca.
Sviluppate in sei sezioni con in dotazione due vette ad innesto: Le possenti fughe di dentici, cernie, grosse tanute,. Anelli a ponte doppio con struttura in acciaio inox e passante in SiC. In entrambe le misure, essa mantiene tutte le caratteristiche che si richiedono ad una perfetta canna da bolentino. Le canne Astore Pro Boat sono dotate di due vette intercambiabili in Fibreglass con azioni studiate dai massimi specialisti del settore della pesca con canna da natante per disporre del cimino giusto in tutte le condizioni di pesca.
Portamulinello in acciaio inox Fuji LS. In dotazione due vette ad innesto: Mentre si possono forzare al massimo i pesci e ingaggiare combattimenti impegnativi con grossi dentici e cernie, queste canne sono ugualmente imbattibili nella pesca a bolentino con sardine intere o pesci vivi. Lunghezza teleregolabile grazie ad un blocco sulla sezione a monte del calcio. Anellatura completamente a doppio gambo, con passanti in SiC. Le due vette intercambiabili ad innesto in fibreglass riescono a coniugare perfettamente sia le esigenze del bolentino eseguito con grammature medie, sia quelle del light drifting a Saraghi, Orate, Dentici, ma anche Palamite e Alletterati.
Il fusto in carbonio CX-1 ad alto modulo, protetto da un intreccio in filamento di carbonio ad alta resistenza, conferisce alla Solaris Teleboat tutte quelle caratteristiche che la rendono ottima per la pesca di palamite di generose dimensioni, tonni alletterati, sgombri e grosse aguglie adriatiche. In altre parole, le Iridium sono la scelta giusta per il pescatore evoluto che ama la pesca in solitudine e mette nel guadino prede di una certa classe. Il diametro sottile e la notevole leggerezza non devono sviare dalla consapevolezza di trovarsi fra le mani un attrezzo di notevole potenza, adatto a confrontarsi con pesci di buona taglia.
Realizzata in Carbonio CX-1 Micro Pitch con giunti rinforzati da fasce di carbonio incrociate, monta anelli in SiC leggeri e resistenti con telaio trattato anti-salsedine, placca portamulinello in acciaio con fasce in gomma, tappo in alluminio e gomma. Anellatura in SiC con ponte anti corrosione e porta mulinello ergonomico in grafite con guancia in alluminio. Viene fornita con due vette in fibreglass, anellate alla perfezione, che sviluppano due azioni diverse per ottimizzare la percezione delle abboccate in situazioni di pesca differenti. Corredate con anelli SiC a doppio gambo con trattamento anticorrosione, portamulinello a vite in acciaio e gomma, vetta telescopica in fibreglass potente e sensibile, impugnatura Sensi Touch che consente una presa sicura e confortevole.
Nonostante il diametro ridotto, rivelano un fusto decisamente solido e rapido che trasferisce la ferrata con immediata prontezza. Dalla parte della pesca, dalla parte del pescatore. Una Vektor di Trabucco, naturalmente! Anelli doppio ponte S-SiC e impugnatura antiscivolo completano la dotazione. Gli anelli S-SiC in dotazione sono trattati contro la corrosione della salsedine e sono in grado di gestire sia nylon che trecciati.
Finalmente tutto a posto in barca, con la fantastica valigetta Rapture! Le Triton nascono per soddisfare questa esigenza di canne facili da usare, efficaci e a un prezzo contenuto. Due metri di Fluorocarbon XPS. Esso termina con un baffetto di 3 mm che funge da ferma-esca. Portamulinello in grafite con guancia mobile in acciaio. Vettino incorporato, realizzato in fiberglass pieno. Tappo inferiore a filettatura interna. Le caratteristiche di eccellenza di queste canne sono racchiuse in una calciatura ridotta, gli anelli S-SiC doppio ponte sono a prova di salsedine e possono essere usati anche con il trecciato.
Il portamulinello a vite e gli anelli S-SiC a doppio gambo completano la dotazione tecnica. Siamo orgogliosi di presentarvi questa nuova gamma di prodotti e siamo certi che piaceranno molto anche a voi. Un attrezzo destinato alle grandi catture abissali e non solo: Canna ottima per tutte quelle situazioni di bolentino profondo ad Occhioni, Sciabola, Merluzzi, in cui, potenzialmente, possiamo trovarci di fronte anche alla grande cattura.
Il carbonio CX-1 Micro Pitch ha reso possibile la realizzazione di un fusto leggero ma al contempo molto reattivo, che presenta la classica azione di punta, ottima nel bolentino di medio fondale. Proposta in due misure, la Quasar Deep Sensor riesce a gestire egregiamente zavorre fino a grammi; monta anelli in SiC Sea Guide protetti dalla corrosione con il procedimento PVD e fissati da doppie legature. Abbiniamole un mulinello Trabucco di taglia e portiamola in barca: Ottima per le pesche su relitti a gronghi, mostelle, cernie e grossi capponi.
Il pregio dello strumento la rende eccellente anche per essere abbinata a piccoli mulinelli elettrici in situazioni che sottopongono le attrezzature a notevoli stress di utilizzo Cima sdoppiata con vettino in e-glass, avvolto da uno speciale filamento che lo rende indistruttibile STS. Le serie Special Sabiki e Special Dorada montano uno speciale porta mulinello anatomico Sea Guide con finestre di contatto sul grezzo. Porta mulinello anatomico, con finestre di contatto sul grezzo. Logo Bay Reef inciso al laser. Il tappo in gomma sito alla base del calcio presenta un particolare taglio a crociera che permette di inserire la canna ad incastro nel portacanne e di farla stare ben ferma in una determinata posizione.
Questa caratteristica le rende idonee anche per essere impiegate con successo nella traina costiera a pelagici di media taglia, quali Sugarelli, Palamite, Lecce Stella, Tombarelli, Serra. Canne solide, energiche e ottimamente rifinite che non si spaventano davanti a zavorre di peso fino a ben grammi. Le Pulse Bolentino sono realizzate in CX-1 Carbon, materiale che le rende leggere ma al contempo solide e reattive.
Vantano la classica azione di punta progressiva richiesta per questa particolare tecnica. Nascono per il bolentino ma si adattano alla perfezione anche al light drifting al pesce nobile saraghi, orate, pagri, dentici impiegando mini rotanti caricati con trecciati sottili. Tra le rifiniture di questa serie, spicca il tappo in gomma alla base del calcio che impedisce lo slittamento della canna quando questa viene appoggiata sul pagliolato della barca. Gli anelli S-SiC possono essere impiegati senza alcun problema con i trecciati.
Dal bolentino pesante alla traina di superficie, questa serie risolve molteplici situazioni con la sua affidabile struttura in fiberglass a due sezioni di pari ingombro. Una canna estremamente polivalente, che garantisce ottime prestazioni nella trainetta con piccoli artificiali a Palamite,. Canna ideata per la pesca dalla barca e strutturata in due sezioni. Gli anelli S-SiC possono essere impiegati senza alcun problema anche con i trecciati, mentre lo speciale porta mulinello, dotato di finestra di contatto sul grezzo,.
Serie di canne in due sezioni con innesto put-in, estremamente versatili e adatte a moltissime situazioni di pesca in mare dalla barca. Queste canne sono ottime per il bolentino costiero, ma anche per essere impiegate in una trainetta leggera superficiale. Quattro sono le lunghezze disponibili, con due differenti potenze di uso. Il portamulinello a vite in grafite e acciaio.
Versatili e potenti, le Achab Tekno Sea sono in grado di affrontare al meglio sia il bolentino al Pagello, Orata, Mormora, sia la traina leggera a Palamite, Occhiate,. Ika, Tataki, Tenya, Sabiki. In tutti questi approcci di pesca, le lenze trecciate stanno prendendo il sopravvento sui tradizionali monofili per le note caratteristi-. Le tre misure proposte sono in grado di gestire al meglio artificiali nel range dimensionale da 2.
Costruite in E-Glass High Resistance Composite, queste canne offrono resistenza e maneggevolezza nonostante i diametri sottilissimi. Perfette sia per la pesca con i Tataki che con esche artificiali gamberiformi, piombate e non, sono montate con anelli S. La cima permette di distinguere con grande precisione le abboccate dei cefalopodi. Due le soluzioni interessanti: SiC Il robusto portamulinello in grafite con guance in acciaio.
Questa linea di prodotti nasce appositamente per evitare questo grave inconveniente: Caratterizzate da un look particolarmente attraente, basato su colorazioni accese tono su tono, le Zaratan nascono da una tecnologia costruttiva e di allestimento senza compromessi. Gli anelli sono Sea Guide Heavy Duty, con telaio in acciaio inox e passante in SiC, fissati da doppie legature secondo il concetto Acid Spiral Wrapping, che impedisce alla lenza di entrare in contatto con il fusto della canna.
Le Zaratan Live Acid Plus sono realmente indistruttibili: Perfette su batimetriche medio-profonde, le nuove 8 libbre faranno felici anche gli esperti del piombo guardiano. Gli anelli sono Sea Guide in SiC a sagoma ovale e profilo ribassato, fissati da doppie legature. Porta mulinello ALPS totalmente inattaccabile dalla salsedine.
Base a crociera in alluminio anodizzato, con cappuccio protettivo asportabile in gomma. La crociera in alluminio, il calcio Slick Butt rimuovibile e il portamulinello ALPS in alluminio impreziosiscono ulteriormente questo strumento destinato a grandi prestazioni. La crociera in alluminio, il calcio removibile Slick Butt e il portamulinello in alluminio ALPS impreziosiscono ulteriormente questo strumento destinato a grandi prestazioni.
Due i modelli da 6 piedi per lo stand-up. Tre invece i modelli di centimetri appositamente progettati e dedicati al mondo degli appassionati del piombo guardiano. Grazie al peso ridotto e alle impugnature ergonomiche, queste canne possono essere impiegate anche in una pesca con piombo guardiano con canna in mano. Tutta la serie offre la crociera in alluminio alla base del calcio. Porta mulinello e crociera in grafite anticorrosione. Anelli SiC di classe heavy duty, fissati con ottime doppie legature. Base a crociera con cappuccio in gomma. Anelli e apicale di straordinaria resistenza grazie alla speciale sagoma del telaio.
SiC e porta mulinello a placca di taglia 6. Montate con potenti elastici sono perfette per la pesca in carpodromo. Vengono prodotte nelle misure di 1. Serie di canne dedicate al feeder sia in acque ferme che correnti e caratterizzata da un fusto in HRC, materiale composito estremamente affidabile e leggero. Da riva o dalla barca, in fiume, lago o in mare, la Sonic sa farsi rispettare con il suo indistruttibile grezzo in HVE fiberglass, rinforzato da un intreccio esterno a bande incrociate.
Tutti gli anelli sono a doppio gambo, mentre il robusto porta mulinello a vite ha le guance in acciaio profilate in gomma. Leggera e resistente canna ad innesti in due sezioni, realizzata in HRC High Resistance Composite Carbon, ideale per lo spinning sia in mare che in acque dolci. Corredata con anelli a doppio gambo S.
SiC e porta mulinello a vite con guance in metallo, incastonato nel calcio in EVA.
Tre differenti potenze di lancio: M, MH e H, identificate dal colore delle decorazioni. SiC a ghiera metallica e porta mulinello a vite con guance in metallo, inglobato nel calcio in EVA. Dopo tutto, siamo Italiani, e vogliamo che si veda! Lo stesso vale per i cuscinetti a sfere: Questa tecnologia viene applicata solo a mulinelli di alta fascia.
Inattaccabile dagli agenti esterni, viene utilizzato solo per mulinelli dalle alte prestazioni. Tecnologia innovativa che ci ha consentito di sviluppare corpo e rotore interamente costruiti in carbonio: Come per i Metal Body questi sono impiegati solo per mulinelli al top della gamma. Solo poche aziende possono ritenere di farlo per davvero. Definisce il numero di giri compiuti dal rotore attorno alla bobina per ogni giro completo di manovella. Ovviamente il diametro della bobina gioca un ruolo importante: BBS definisce il numero dei cuscinetti sui quali ruota la meccanica del mulinello.
La prima cifra indica il numero dei cuscinetti a sfere, la seconda cifra fa riferimento al numero dei cuscinetti a rulli. Nei nostri mulinelli tutte queste parti vengono progettate con software grafici 3D proprio per garantire la perfetta corrispondenza delle parti meccaniche che si innestano tra loro e la conseguente riduzione degli attriti. Abbiamo chiesto ai nostri progettisti di ridurre al minimo se non addirittura annullare le vibrazioni emesse dai mulinelli in fase di recupero. Questa tecnologia, usata esclusivamente nei modelli di alta gamma, garantisce una perfetta disposizione delle spire, riduce il rischio di grovigli e migliora le performance di lancio.
Ad ogni giro della manovella i rullini guidafilo tradizionali costringono il filo ad una torsione che indebolisce il nylon e che a lungo andare causa grovigli. I rullini Antitwist scaricano le torsioni del filo evitando che questo si avviti sul suo asse. Nei mulinelli con rullino Antitwist anche monofili e tracciati sottili avranno vita lunga e saranno sempre ben caricati in bobina.
In molti modelli abbiamo introdotto un archetto in alluminio tubolare di tipo cavo che rispetto ai tradizionali ha dimensioni maggiorate. Questi ultimi garantiscono maggiori prestazioni rispetto a quelli in PTFE. I sistemi Free Runner sono realizzati con dischi della frizione sovradimensionati proprio per garantire la massima potenza e il controllo totale del combattimento.
Sui mulinelli che non hanno il cuscinetto a rulli, abbiamo progettato un valido sistema di blocco del rotore che frena in maniera sequenziale il rotore stesso quando gira nel senso opposto a quello di avvolgimento del filo. Misurata con un dinamometro ed espressa in chili, la reale potenza della frizione viene calcolata durante la trazione con i dischi completamente serrati. Per Trabucco Max Drag significa reale potenza frenante della frizione. Il tornio a controllo numerico computerizzato garantisce la totale perfezione della sagoma, la massima scorrevolezza del filo in fase di lancio, una eccezionale resistenza alla trazione, alla pressione e a qualsiasi altra forza esercitata.
Le bobine in lega di alluminio CNC sono estremamente leggere ma con una resistenza strutturale di tipo superiore ad urti ed abrasioni. Sui modelli di fascia medio-bassa, proprio per contenerne il costo finale, abbiamo preferito montare bobine in graphite al posto di quella in metallo. I mulinelli che hanno in dotazione una bobina in graphite hanno sulla scatola il logo Superlight.
Il numero indicato nel logo indica quante bobine di ricambio ha in dotazione il mulinello. Realizzato con una struttura ibrida di alluminio e grafite per massimizzare i benefici di entrambi i materiali: Le bobine in dotazione sono 2, entrambe lavorate al tornio da un monoblocco di alluminio. Con un rapporto di 5. Codice Codice La banda centrale in gomma evita lo slittamento dei trecciati. Infatti, la sua leggerezza arretra il baricentro del mulinello, mentre riduce lo sforzo necessario per causarne la rotazione.
Dalla serie X-Plore SW-H arriva la fantastica bobina, con quei bellissimi fori esagonali che ne alleggeriscono la gonnellina. Dalle esperienze agonistiche del feeder fishing ha preso la banda in. La banda in gomma previene lo slittamento delle lenze multifibre, mentre la presenza di due clip fermafilo, tonde e ammortizzate, risulta vitale nel feeder fishing. La manovella opera in presa diretta sulla ruota comando, evitando qualsiasi dispersione di potenza. Ma tanta grazia nasconde un motore da formula uno, con ingranaggi e pignone in acciaio inox, cuscinetti a sfere a doppia schermatura per tenere alla larga polvere e salsedine, una manovella a presa diretta sulla drive gear per non disperdere potenza.
Frizione anteriore a dischi di carbonio e acciaio inox, in grado di sviluppare una forza enorme e allo stesso tempo dissipare il calore generato sotto sforzo. La manovella m opera in presa diretta lla ruota comando drive gear. Due di essi sono a servizio della bobina per uno spunto eccezionale della frizione. La manovella in alluminio opera in presa diretta sulla ruota comando, e termina con un raffinato pomello in carbonio. Peso 5. Nel Trabucco ha presentato il modello Xplore e se siete esperti e appassionati pescatori e ora non ne possedete uno, significa che fate parte di una minoranza e che vi siete persi un mulinello dalle prestazioni incredibili.
Il ha visto la nascita della versione Match, da gara, dello stesso Xplore. La frizione risulta incredibilmente modulabile, e, grazie al grande diametro tro dei dischi. Disponibile nelle elle taglie e Grazie al corpo super leggero realizzato in magnesio e al rotore in carbonio, si candida a essere il mulinello perfetto da accoppiare a leggerissime bolognesi e a canne da inglese dalle prestazioni superiori. Realizzatoo con il corpo in al allum alluminio lu ini lum inioo e il rotore rootor toree in in grafite.
Bobina in alluminio alleggerita da eleganti aperture. In alluminio anche la bobina e la manovella. Il rapporto di recupero non troppo elevato, unitamente alla potenza della frizione e al materiale di costruzione, fanno di questo mulinello dalle dimensioni contenute un ottimo alleate per le pesche impegnative. KRIUS Un look aggressivo, sportivo, esaltato dal raffinato uso del rosso e dal rotore scheletrico, particolarmente elegante e moderno.
Oggi il progetto si evolve, accogliendo una bobina fortemente innovativa, caratterizzata da un diametro sovradimensionato che porta numerosi vantaggi. ARROW STX Serie strutturata in grafite per offrire mulinelli ultraleggeri, allestiti con una bobina Oversized in alluminio tornito a garantire grande resistenza, durata nel tempo ed eleganza. La bobina, in alluminio alleggerito, ha un diametro sovradimensionato e un profilo conico che consente di aumentare la gittata dei lanci.
In tutte le circostanze, la sua bobina a diametro sovradimensionato Oversized Spool gestisce la lenza in maniera superba, sviluppando spire dolci che sono meno propense a creare grovigli, un vantaggio sensibile per chi non ha grande esperienza di pesca. Davvero interessante il progetto Qosmio, che prevede una serie di due mulinelli di taglia e dal corpo in grafite molto compatto e corredati da una bobina in alluminio forgiato di ampio diametro, in modo da facilitare la fuoriuscita del filo. Nonostante il prezzo molto contenuto, questo modello dispone comunque di una bobina di ricambio in grafite e di una manovella in alluminio forgiato.
DYNAMIC XTC FD Sviluppata per offrire i vantaggi della bobina sovradimensionata ad un vasto pubblico, questa serie fa parte di un programma particolarmente ampio, che include la serie a frizione anteriore e quella a frizione posteriore, coordinate a livello di taglie, di allestimenti e componentistica, fino al livello della cosmetica. La serie a frizione anteriore consta di ben sei taglie, in grado di far fronte a quasi tutti gli impieghi nella pesca sportiva in acque dolci come in mare. Un elemento che innalza significativamente il valore del mulinello.
Ampia serie di mulinelli adatti a inter-pretare differenti tecniche di pesca, inn acqua dolce come in mare. Frizione anteriore micro-regolabile a dischi sovradimensionati, bobina ultraleggera Long Cast Superlight, rullino scorrifilo ATS Anti Twist System , manovella bilanciata con pomello ergonomico. I Dayton di taglia sono bobinaro superiore superioore rispetto a ti con filo di diametro quelli di taglia Serie di mulinelli estremamente completa che offre soluzioni a tutti i pescatori per tutte le tecniche.
La meccanica, nica, decisamente molto fluida per un mulinello di questa fascia, prevede un solo cuscinetto ma numerose boccole dii precisione che supportano tutti gli ingranaggi in movimento. La serie si completa con 2 modelli a frizione anteriore e pre imbobinati con monofilo Trabucco cco XP line.
La bobina e la manovella sono in alluminio forgiato a freddo per garantire la massima resistenza con pesi ultralight. Perfetto per lo spinning ultra-leggero, il torrente e la pesca con bolognesi corte. B Modello Peso FD 5. Mulinello ultraleggero con frizione anteriore micrometrica, bobina in alluminio, uminio, antiritorno infinito, manovella con on pomello in gomma morbida e rullino scorri filo ato sulle antitorsione. Le due clip fermafilo consentono di impostare la pesca su differenti linee di pesca, eventualmente con pasture diverse, potendo contare su valide alternative quando il rendimento di uno spot comincia a calare.
Le clip hanno profilo tondo e sono ammortizzate internamente, allo scopo di non procurare lesioni alla lenza. Il corpo molto compatto in grafite mantiene un peso molto contenuto e viene corredato da una bobina e da una manovella entrambe in alluminio. Il rapporto di recupero di 5.
Per coloro che preferiscono invece usare il tradizionale monofilo, la seconda bobina viene fornita in grafite. Look accattivante con una raffinata combinazione di nero opaco e nero lucido, bobina sovradimensionata e un corpo molto compatto lo rendono estremamente attuale e tecnicamente interessante. Prima di essere positivamente colpiti dal suo prezzo, consideriamo anche le due clip fermafilo sulla bobina in alluminio, una caratteristica rara nel mercato dei mulinelli ma non nella gamma Trabucco. Utile anche la doppia bobina in grafite, consigliata per il caricamento dei monofili di nylon.
Serie di mulinelli di grande pregio, realizzati con corpo e rotore in grafite. Fornito con un solo cuscinetto Long Life System, che rende la rotazione sufficientemente fluida e piacevole; boccole in PTFE autolubrificante; antiritorno Multistop; frizione anteriore micro-regolabile a dischi sovradimensionati; bobina ultraleggera Long Cast Superlight; rullino scorrifilo ATS Anti Twist System ; manovella bilanciata con pomello di presa ergonomico.
Ma il Kronos SRX non ha solo quello. La speciale curvatura della manovella avvicina il suo baricentro a quello del mulinello, riducendo le oscillazioni e rendendo piacevole il suo funzionamento. La serie consta di ben quattro taglie, in grado di far fronte a tutti gli impieghi classici: Serie di mulinelli estremamente completa, che offre soluzioni a tutti i pescatori per tutte le tecniche. La meccanica, decisamente molto fluida per un mulinello di questa categoria, prevede un solo cuscinetto a sfere ma numerose boccole di precisione che supportano tutti gli ingranaggi in movimento.
La serie si completa con due modelli pre-imbobinati con monofilo Trabucco XP line. Ampia serie di mulinelli adatti a interpretare differenti tecniche di pesca, in acqua dolce come in mare. Una volta eseguito il lancio, basta ruotare in senso orario la gonnellina stessa per liberare la bobina dal sistema frenante principale e mettere in funzione il sistema free runner. Nessuna dispersione di forza per una superiore dolcezza. In alluminio sono la bobina principale e la manovella da combattimento tornita. Sul fronte della bobina spicca il comando della frizione anteriore, basata su dischi sovradimensionati.
Sul lato posteriore del corpo si nota la leva che sblocca la bobina, lasciandola libera di ruotare quando il pesce abbocca e si sposta sistema Free Runner. Non solo top di gamma Trabucco, ma classe di livello mondiale! A sinistra, un cuscinetto tradizionale, soggetto alle ingiurie della salsedine. Peso 4. Il segreto di tanta leggerezza sta nella struttura del corpo e del rotore, che sono prodotti in carbonio ad Alto Modulo, proprio come le canne di alto rango.
Ci sono meccanismi in acciaio inox, cuscinetti a sfere schermati contro la corrosione e una fantastica frizione istantanea, che si apre e si chiude completamente con un solo giro di pomello Smart Drag. Infine, ci sono ben due bobine supplementari, dentro la scatola, entrambe di tipo standard senza i fori, che gli esperti di surf apprezzano nelle normali circostanze di pesca, ma soprattutto nelle competizioni, dove una bobina di filo fresco o una con il trecciato possono risolvere una gara complicata. I mulinelli A1rlite sono forniti come standard con una bobina X-Lite foto destra ultra-leggera e ben due bobine in duraluminio tornite dal pieno foto sinistra.
Con il suo completo trattamento anti-corrosione e i cuscinetti schermati, presenta ottime credenziali rispetto alla vita in mare, sua vera vocazione. Lo Xenos LDX dispone di un corpo in grafite che ne contiene il peso, e di una manovella da combattimento in alluminio con grosso pomello che ben si adatta al palmo della mano. La dotazione di cuscinetti prevede 5 cuscinetti a sfere e uno a rulli. Ulteriori bobine in alluminio possono essere richieste a parte e a un prezzo davvero molto interessante.
In questo nuovo dispositivo la regolazione della frizione supplementare e quella della frizione principale sono indipendenti. Perfetto per il surfcasting. Il corpo e il rotore sono stati realizzati in grafite e corredati da una manovella in alluminio tornito dal pieno, a sua volta dotata di un pratico pomello da combattimento. Lo speciale telaietto che segue la bobina nella sua oscillazione ha due bracci che impediscono alla lenza di scivolare al di sotto della gonnellina, evitando la formazione di grovigli. Ecco un mulinello per il surf casting che offre delle prestazioni eccezionali a fronte di un prezzo molto interessante.
Corpo in grafite, per un peso contenuto e manovella e manovella in alluminio forgiato a freddo. La bobina, di generose dimensioni aiuta ad incrementare le distanze di lancio, anche grazie a un perfetto imbobinamento a spire incrociate worm shaft. Un corpo in grafite extra resistente abbinato a una bobina in alluminio long cast forgiato a freddo e a una frizione molto potente, con dischi maggiorati che possono far fronte a tutte le esigenze tipiche del surf.
La manovella, in alluminio forgiato a freddo, offre una leva lunga e quindi molto vantaggiosa. Ottima la dotazione che comprende anche una bobina di riserva in grafite. Si tratta di due modelli, un e un , 00, dal corpo molto compatto e soprattutto molto leggeri, essendo interamente realizzati in Grafite anticorrosione. Il rapporto di recupero di 4. Il trattamento completo anti-corrosione, la manovella in alluminio tornito e i cuscinetti a sfere Long Life lo staccano dalla media, portandolo ad un livello tecnico molto interessante.
Iniziare con un buon mulinello, ad un prezzo giusto, significa apprezzare da subito la. Un mulinello dal prezzo contenuto, sviluppato per chi vuole muovere i primi passi nella tecnica Surf. La meccanica in lega sviluppa un rapporto di recupero 4. Di buon livello la frizione, sicuramente superiore rispetto alla fascia di prezzo del mulinello. Disponibile in due colori Rosso e Blu per un elegante abbinamento alle omonime canne Avalon. Mulinello dedicato a chi si avvicina al mondo del Surf Casting e della pesca a fondo in mare.
Interessante serie di mulinelli adatti a interpretare differenti tecniche di pesca a fondo in mare. T di gamma Top gam mma ma per pe il saltlt water t game. Attrezzi nati per non no on cedere ad alcun compromesso, com mpromesso, o, indispensabili indispensa abilili per per chi chi non o vuole e permettersi perrmette pe m ters r i dii perdere d e il pesce della vita.
Occorre che ci si possa fare affidamento in ogni momento della lotta, sui quali si possa giurare che nemmeno una singola vite possa mancare al suo compito in quel momento. Ecco fatto, centrato il problema degli Europe odierni La freschezza della scrittura e le incantevoli melodie di una volta si sono viste solo a sprazzi negli album precedenti ed il nuovo lavoro non cambia di una virgola il mio giudizio.
Se mi viene voglia di ascoltare i Rainbow basta tirare fuori i loro vecchi dischi, o no? Tempest e compagni si sono affidati alle abili mani di Dave Cobb, noto per il lavoro in regia con i formidabili Rival Sons, che dona una produzione asciutta, scura e sporca. Di una cosa tuttavia sono certo: Appena usciti dal boom degli anni sessanta gli italiani cominciano a fare l'amara conoscenza con le lotte di classe e lo scontro politico in ogni anfratto della vita quotidiana, musica compresa.
Un racconto ricco di aneddoti e spesso divertente che inizia con un breve resoconto di come sono nati gli Zep ma soprattutto come il pubblico italiano li percepiva dopo la pubblicazione dei primi mitici tre album. Un libro per chi non si accontenta della solita biografia di una band ma vuole andare oltre. Poteva una band come i Salems Lott non catalizzare la mia attenzione? C'era comunque da verificare se fossero tanta, tantissima immagine ma poca, pochissima concretezza.
Per non pentirmi amaramente nell'immediato futuro mi sono fatto direttamente includere anche la maglietta Non mi sentirete mai dire che una band simile non si debba considerare indispensabile. E' un trip musicale hi-tech a testa bassa, tra assoli vorticosi e drumming apocalittico, sangue e motoseghe. Sembra di guidare un pick up scassato fra i campi del Kentucky, mica nella Pianura Padana! Il quintetto mescola con sapienza suoni post-rock, atmosfere tipicamente grunge e rigurgiti southern avvelenati di echi seventies.
Molto evocativa la voce del cantante Gian Maria Vannoni, un ibrido di Eddie Vedder e Chris Robertson che spicca sin dall'opener "Gale" date un'occhiata al video, merita davvero! Ora non resta che farsi notare dai locali per cercare di promuovere questo ben di dio. Rispolverate la videocassetta de "La febbre del sabato sera" non vale il blu-ray, non ha lo stesso sapore vintage e tirate fuori i vinili dei Bee Gees! I riff della Fender sono taglienti e sincopati senza mai essere ingombranti parliamo pur pur sempre di un guitar hero! Il basso rimbalza gommoso mentre l'Hammond conferisce calore e potenza alle tracce.
Ascoltate i ritmi colloidali di " Shake it off" o " Stand tall" , vi rapiranno all'istante. Sarebbe bello vederlo dal vivo cosa non rara dalle nostre parti con una backing band che riproduca tutto questo miele sonoro, coriste comprese Oramai sui Kiss abbiamo letto di tutto: Anche sul lato autobiografie ogni componente ha puntualmente fatto conoscere al mondo il suo punto di vista dell'epica storia del "Bacio". Primo fra tutti, naturalmente, il grande capo Gene "Mr. Tutto studiato a tavolino? Paul spiazza la fedele Kiss Army basando le sue memorie su un'unica e semplice parola Si scoprono quindi i primi anni della band, le donne, il problema di costruire una relazione stabile che lo completasse come uomo dall'essere, nonostante il successo, una persona solitaria.
Ancora una volta, come se ce ne fosse stato bisogno, Paul ha dimostrato chi sia la vera anima della band mascherata! Eccolo, puntuale come un orologio svizzero, il nuovo lavoro di Mr. Dal Canada con furore, sempre uguale e sempre incazzato. Rabbia, sudore e naturalmente sesso Rock 'n roll ad alto voltaggio da ascoltare a volumi da denuncia in auto e nel mentre farsi venire una coscia viola a suon di pacche per tenere il ritmo di queste bordate soniche.
Che ve lo dico a fare Una delle prime conferme di questo inizio anno. Ha ancora senso fare classifiche di fine anno? Fino a dieci anni fa riuscivi a star dietro a buona parte delle uscite, oggi no. A meno che uno non ascolti 24H lo stesso genere. E allora un paio Due dischi citati anche dallo stoico scribacchino friulano. Songwriting senza sbavature, perizia strumentale superiore alla media ed alcuni pezzi che non lasciano scampo. Se il quinto album dei nostrani Derdian fosse uscito nel , per l'allora ventenne recensore qui presente sarebbe stato un acquisto a scatola chiusa.
Sono quindi encomiabili i Derdian, che sfornano un album coerente col loro passato power epico e sinfonico, ovviamente a-la Rhapsody, ma senza dimenticare i seminali Helloween , senza inseguire le mode del momento. Per non risultare datati, arricchiscono il sound con arrangiamenti ricercati, aperture prog, melodia a badilate e un cantato sempre convincente, pure nei brevi inserti in madrelingua. Poi scarti il cd degli Hair Dryer pensando di trovarti davanti i soliti imbellettati a mascara che pensano sia sufficiente un manto di cerone per suonare, ma soprattutto essere, glamsters.
Non resta quindi che buttare su il cd con rinnovate speranza e fiducia. Possono bastare tre battute di numero per perdere il controllo? Tiro subito la conclusione: Le ascolti e te ne innamori perdutamente. Ci sono milioni di bands che le asfalterebbero dopo due accordi? Gente che non suona per finta. Che la morte non ci separi. Serviva un altro disco di Pino Scotto? Canzoni di Luigi Tenco la versione anni 2.
Dei musicisti che lo supportano non dettaglio, tutta gente professionista menziono unicamente l'assolo di Ricky Portera ne "Il chitarrista" ed il cameo di Drupi nella spassosa "E' arrivata la bufera" di Renato Rascel che gli appassionati hanno imparato a conoscere negli anni. Il miglior riff vuol ancora dire qualcosa oggi? Mi permetto in chiusura un desiderio del tutto personale: Un live unplugged, un excursus lungo una carriera, alla maniera dei Kiss, dei Nirvana, dei C.
Una situazione di ennesimo amore per il rock Ho mollato la presa e gli ascolti del genere da una decina d'anni, ma quando ho letto il nome di Matteo Amoroso batterista di quegli Athena non ho potuto non ritornare al tempo che fu. Senza girarci attorno mi pare un disco perfetto nel genere, alimentato dalla voce di Andrea Racco, un cantante pazzesco! Non da meno le chitarre, chirurgiche ed annichilenti all'occorrenza come genere vuole. Inutile che mi dilunghi, i fans e i cultori conosceranno vita e miracoli dei componenti.
Non mi pare cosa da poco. Occhi ed orecchie aperti quindi. La musica va ascoltata a cervello spento. Sono componenti del progetto oppure colleghi? Tornare alla riga due se non mi sono spiegato. Che poi laszlo sta per Laszlo Toth? Fenomeno oramai quasi dimenticato e le cui ceneri si sono sparse in mille progetti lontani dai fasti di un tempo. La produzione, affidata a Nick Brine, appare aggressiva ed adeguata ad un genere che, giusto per rimanere in patria, ricorda i defunti Roadstar. I botti di fine anno? Della band fanno parte anche Joe Edwards voce, very good!
Ci sono dentro gli Aerosmith e gli Hanoi Rocks. Un disco del recensito oggi? Sto facendo le cose per benino, con tanto di perfette scatole in cartone bianco e arrivato alla lettera P mi sono imbattuto in questo progetto targato Scott Morgan avete presente? Dopo cinque anni questi undici pezzi suonano ancora bene.
Convincono la formula, la passione, ma soprattutto la perizia strumentale e vocale del quartetto veronese che si presenta al pubblico con questo interessante debutto discografico. Otto tracce di classico hard rock settantiano che paga, come deve essere, dazio ai grandi del genere. Dai Cream agli Allman Brothers, giusto per dare due coordinate stilistiche, indicate dalla band stessa. Vediamo, giusto per non fare sempre i soliti nomi, avete presente gli Screaming Cheetah Wheelis? Ecco, non siamo lontani da una timbrica alla Mike Farris.
Uno dei dischi del , senza dubbio! Una storia indispensabile al di sopra e prima di ogni cosa possiate cercare o stiate ascoltando in questo momento se vi interessa il rock italiano, quello vero. Non gli aborti che ascolto quotidianamente, anche di proposito. Il rock che piace a me almeno. Anche per questo, grazie Giorgino. Anche se non lo sento da mesi. Direi che ora ho una band di brava gente che beve, bestemmia e suona molto, molto bene. E non potrei che chiudere come si chiude la biografia, con le parole di Giorgio: Da anni oramai continuo a comprare i suoi dischi.
Ci sono dei buoni pezzi, inutile negarlo: Tuttavia da qui a parlare di capolavoro come ho letto in quasi tutte le recensioni… beh, ce ne corre. La giusta colonna sonora per le imminenti vacanze estive in attesa dei concerti programmati in autunno. Diviso tra canzoni in inglese ed italiano, le ultime emergono sulle prime. Pare che la band sia in grado di mettere in scena uno spettacolo di ottimo livello e non da meno sia la performance di Ambramarie stessa dubitavo potesse essere la band ad aver suonato tanto bene su disco e mi sono quindi buttato su youtube, che altro fare?
Scorrono i minuti, silenzio. Una sottile linea rossa parte dagli Hurricane Party ed arriva agli attuali HB passando per gli oramai dimenticati Roadstar. Ricordo di essere andato direttamente a Londra per vedere i primi, lanciati dal guru John Kalodner in rampa di novelli Aerosmith. E basta dare un ascolto ai primi pezzi, i migliori del lotto, per capire cosa dico. Ai giorni nostri un pregio? Contenti voi … e che dire? Il secondo album dei torinesi HK mi sembra decisamente migliore del suo predecessore.
Tre accordi ed una buona dose di adrenalina zuccherata che a me ricordano, e non poco, il miglior Michael Monroe. Nel booklet dove noto subito di non essere citato tra i ringraziamenti! Poi finalmente ti arriva il nuovo disco di Steven Adler e che fai? Lo giri, zero info. Lo scarti, zero info. Mettersi a cercare info? Open, play e via andare. Che bomba di disco! Non poteva essere altrimenti, stanti le premesse. In giro ci sono il nuovo Hardcore Superstar ed il nuovo Buckcherry, roba grossa, eppure Adler centra il bersaglio e supera la concorrenza.
Merito di una produzione efficace, di una voce in palla che ti prende per i testicoli, su tutto di una serie di canzoni che vincono. Che sia il canto del cigno del drummer? Mi rileggo ed osservo che non mi capita mai di citare tutte le canzoni, non ne vale quasi mai la pena. Li considero da sempre i Circus Of Power italiani. Ci son dentro i primi Almighty, una spruzzata di Raging Slab, la verve dello street rock di annata quello che infiammava le assi dei locali di Los Angeles sul finire degli eighties.
Trovo che il batterista Enrico Lisotto sia il punto di forza, questione di impatto sui pezzi e sul risultato generale. Michele Catto, bassista tuttofare, elegante e sperimentale nel modo di porsi, chiude il cerchio. Il ritorno dei Death SS come ultima unica? Salvezza per una scena? In the same way that labour is subordinated to capital, the ideational qualities of markets are subordinated to a capitalist construct which favours particular power relations and interests, with markets ideational qualities structured around capitalism. In the very cradle of human civilization an endless war rages.
The United States and allied forces have long flexed military might over the Middle East. The invasion of Iraq is unique, though, as this military engagement is now active in six different countries with no end in sight. As a result of Western invasion the terrible ISIS regime is spreading calamity, uncertainty and fear across the war-torn region.
Furthermore, most obvious in Syria, the Middle East is grounds for a strategic chess match between the West and powerful states in the East. This chess match between powerful nation-states exacerbates instability in the region. As a result the frequency of regional skirmishes, between Pakistan and India two nuclear states for instance, are on the rise and this too enhances the nuclear threat.
This horizon of war is linked to the idea that life is disposable. If need be their own citizens will be sacrificed for the cause. Finally, both William Gillis and I released our takes on the election. In 71 days Trump will begin turning the ICE into a military operation capable of the industrial-scale ethnic cleansing he promised repeatedly. He will certainly shirk on some promises, but even if his effectiveness at getting all the millions he targets falls short, he will not miss the opportunity to demonstrate power, even if that means something as obscene as the national guard standing openly in sanctuary cities.
One major thing I forgot last week was the Essay Contest. I have officially extended it until the end of November, and people can include their takes on what a Trump state is going to look like. Email me at trevor c4ss. Originale pubblicato su Center for a Stateless Society il 23 settembre con il titolo Police Discrimination? In quello che si spera sia una tendenza, cinque agenti di polizia si sono visti negare il servizio presso un ristorante Taco Bell di Louisville, Kentucky.
Secondo il capo della polizia, i dipendenti hanno voltato le spalle. E poi ci sono dipendenti che arrivano ad usare metodi controversi per dire ai poliziotti che non sono i benvenuti, come esagerare con la salsa piccante o mettere del vetro in un sandwich mandando il poliziotto in ospedale. Fatti difficilmente approvabili, ma che rientrano tra i tanti casi di lavoratori arrabbiati con la polizia. I dipartimenti di polizia e i loro sostenitori etichettano queste pratiche come discriminatorie. Personalmente, una volta sono arrivata a sputare nel milkshake di un poliziotto quando sono stata costretta a servirne uno ad un Dairy Queen ai tempi della mia adolescenza ribelle.
Thus systems of power and domination continue their war on both households and the Earth. Aside from economic violence, systems of power command wartime violence. In wartime the environment is a silent casualty.
Land resources are contaminated by pollution or vaporized by bombs, forests are laid to waste, states or warlords plunder the natural resources of occupied territories , management systems collapse, and entire ecological communities are lost. As widespread and devastating the environmental consequences of war are, the human connection is truly tragic.
Human life, especially that of children, is lost thus denying humanity of innocence and the pursuit of happiness. Families must deal with unimaginable loss, terror and uncertainty. In a world of violence refugees are displaced. They are forced to migrate across Hell just to be pushed into national borders and subjected to regulation. Again, we see that human life and whole ecosystems are regarded as disposable. But, pay no attention — war is a necessary evil needed to protect the national interest.
All the while the Owl of Athena asks her questions. As we build systems of power with our vote the masters guide states as they see fit. Even so, challenges to the legitimacy of such domination raise dissent against these masters of humankind. Social movements, especially those organized by indigenous communities, labor for the protection of wilderness. As wilderness is protected authoritarian power is reduced. As a result there is habitat and thus refuge from centralized domination as the commons are protected. This refuge is important for the health of households and the Earth.
The environment is protected when humanity owns a piece of it, meaning the commons are local. In the local, we do not look to our peers and observe a disposable being, nor do we do look to our natural heritage as waste. Human life and ecological systems are instead nurtured because all life is precious.
Today, more than ever, human civilization faces complex wicked problems. So ominous is the horizon, in fact, the intellectual community is beginning to ponder human extinction — another casualty of the hegemonic environmental crisis. As war rages in the very cradle of human civilization, as natural systems are continually subjected to economic interests, we are faced with a decision.
We can continue to place faith in, and labor for, the masters of humankind. We can continue to turn our backs on our neighbors as we legitimize systems of power and domination. Or, we can join our peers locally and enhance a worldwide struggle to protect human life and the commons from the ravages of natural plunder and war.
We can face the world with resolve and push for decent human survival. We can protect both households and the Earth for they are our common possession to defend or let destroy. May the owl stretch her wings and take flight so her wisdom shines through the clouds. May we realize our human potential. Invece di rimanere qui a farci succhiare il sangue, faremmo meglio a creare istituzioni nostre, frutto della cooperazione, e farci servire da loro. This essay argues that markets are an ideational construct, constructed through a milieu of ideologies, power structures and authority relations.
Rather than modern markets being spontaneously ordered mechanisms that have evolved naturally from the progressions of history, they are in instead constitutions of power and ideas, acting as a semiotic mechanism for underlying socio-economic realities. In this sense, markets are viewed through a critical and constructivist lens, as constituted realities which are not static as they are in neoclassical models of the economy.
Further, the underlying reality, that of capitalism in its historic and modern contexts, does not actually correspond to market mechanisms. Rather capitalist social relations are reliant on and dominated by state interventions and the hierarchies of firms, with markets playing a peripheral role. Thus, markets in their ideational construction and capitalism together constitute a conflictual dialectic, with the former subordinated to the power relations of the latter.
As seen through the neoliberal prism, markets are the glue of the modern economic system, directing prices and exchange information through the international economy. In this view, markets are fundamentally a material construct, there to facilitate the interaction of rational decision-makers which leads to the distribution of scarce resources.
The surrounding socio-economic structures are viewed as static, with power relations and institutions taking a secondary role to incentives and the rational decisions of market actors. Markets are seen as existing due to a mythical spontaneous order, their evolution and institutionalisation taken for granted relative to their theoretical existence.
This materialistic view however is constructed by ideas, purposeful interventions and the dynamics of particular power relations. They are not static realities, instead requiring ideological confirmation and an institutionalisation, embodied in the market society. Modern markets and the material realities of capitalism need to be seen through a critical lens, as a constructed reality. A critical approach allows one to understand not just the mechanics of socio-economic relations, but their originating discourses and the alternatives that were obscured [4].
There is a recognition that within markets, reality and its subjects are constructed and constrained via legitimating ideologies. Markets then are ideational, being understood as structures that have an almost static quality in relation to existing capitalism. Epitomising markets as simple conduits of capitalist activity constitutes a form of authority, recognising instrumental rationality and its subsequent socio-economic actions as the generalised mode of action in a market economy.
Markets are conceived as a rationalist discourse that has authority over alternative ones, removing other agencies and creating a dominant market agency in their place. But this does not correspond to the realities of actually-existing capitalism. Capitalist relations, while discursively recognised as market-based, are actually constructed through a multitude of different forces and material structures, which shape their distributional outcomes. In this constructivist sense, markets are a construct that have a peripheral role in capitalist relations.
The authority relations of capitalism effectively mandate that the plethora of value structures forgotten in favour of a rationalist doctrine. Subjects are shaped by the abstractions of the ideational market, whereby decisions and institutions are understood as acting out of a rational context. Incentives, in the Smithian sense of self-interest, produce outcomes which allow for the reproduction of the market.
Walras in his work on the market system furthered this abstraction by understanding a market economy through the assumption that such an economy already existed [7]. He further assumes that autonomous, rational individuals exist and that market institutions are a given, economising Smithian political economy in the purest sense. This rationalist political economy is itself founded on ideological constructions, particularly within the foundations of modernist thought in Cartesian philosophy.
In the ideas of Descartes, we see a mechanical understanding of the body, with each individual body part treated as a component in the human machine. To develop wage labour relations, a key component of capitalism, one needs to degrade and rationalise the body. The rationalism of markets acts in the same way, codifying social relations as identifiably rational and understanding capitalism as the system that best facilitates these rational desires.
The market in its modern context is supposedly a natural evolution from previous forms of socio-economic organisation. Capital accumulation is justified as a natural force of historical evolution. In a similar vein, the Hayekian concept of an emergent order shows the development of individual and private property as the inevitable consequence of human interaction, with the purpose of such interaction the development of the individual. In the Lockean perspective of the labour theory of property, the concept of land enclosure is an ideational construct that makes private property, a linchpin of capitalism as Hayek notes, a legitimate development of market dynamics.
For the Lockean conception of property, labour, as a rational and industrious activity, is the central element to determining ownership, ignoring other socio-economic conceptions. These dynamics are made ideational by the creation of ideas that show their historical evolution as the development of rational market-based interactions.
These ahistoric views on the development of property make, once again, markets into a natural system with a non-controversial origin, rather than a functionalised, constructed reality. The ideational constructs which surround modern markets, whether in their theoretical dynamics or their constituent compositions, do not actually correspond to the realities of capitalism.
Rather much of the modern capitalist system has been created by systemic state intervention which accumulates economic power and restricts market competition. As Polanyi has shown, the original laissez-faire was planned by states in their pursuit of a market society. The self-regulating capitalist market rests on a number of ideational assumptions: Historically such a system was never in existence to the internationalised extent that it is now.
Most markets were subsumed under a wider social structure, as in the regulation of market pricing via guilds and local governance systems [15]. For example, much of the market activity surrounding grain pricing in 18th century England was delineated by the socially regulative force of the crowd in the local market.
Any sense of a national or transnational market created and informed by self-regulated structures was not conceived of as normal practice. This means subordinating the fictitious commodities land, money and labour to the state when constructing this market society. The money supply is regulated by the state to limit inflation and deflation. Labour markets are regulated so as limit the levels of unemployment. Land is regulated so as to guarantee private property and delineate property claims, such as was seen during the enclosures of common land. In this sense, capitalism is the material structure that market ideologies structurate.
To create a capitalist economy in the sense of a self-regulating market, the wider economy including markets needs to be subordinated to the market society. Historical processes of primitive accumulation are the actual structuring mechanisms. The enclosure of common land for example subordinated the multitude of commoners and poor cottagers to the developing industrial factory system [19]. Theories of spontaneous order and a seamless process of land enclosure have no historical context, with the need to develop such systems requiring the implementation of authority relations which subordinate production processes, embedded markets and labour to the needs of capital accumulation.
Markets act as an ideational cover for these realities, making the residual conflict out to be a natural historical process. This ideational cover produces a dialectic between the material realities of capitalism and the ideational construct of the market. Thus markets, as embedded structures, act in antagonism to the material realities of capitalism. DeLanda shows this in his dichotomisation of markets as non-capitalist entities with his concept of antimarkets. Antimarkets are the material epitomisation of capitalism, with market competition and supply and demand curves having no part to play in a system that is reliant on hierarchical command structures [20].
This can be seen during processes of Bretton Wood-era trade liberalisation, when there was a predominant move toward intra-firm liberalisation [21] , with large oligopolistic firms creating an interpenetration of product lines that allowed for centralisation and diversification [22]. Here we see the essence of this dialectical conflict of markets and capitalism. Aglietta notes that in the development of American capitalism, the state granted railway companies created effective land monopolies, which increased the site value of the land and led to the need for higher profits and expansionary production outlets to afford these new capital costs [25].
The pre-existing petty commodity production and agricultural economies were destroyed due to the artificial increase in the cost of commodity production and circulation. The expansion of capitalism went hand-in-hand with the state. The internationalisation of the state produced similar upheavals, as the machinery of surveillance expanded under the British Empire, it produced local petty bourgeoisies and a wage labour force governed by capitalist relations [28] , thus transforming alternative economic systems into capitalist ones.
Under the pax americana, similar processes occurred as trade was liberalised and production was internationalised under the guidance of international institutions and the hegemonic position of the United States. Transformations of this kind are impossible without the intervention of the state to guarantee productive economic lines and enforce socio-economic relations which guarantee the capacity for social upheaval and a process of cumulative destruction.
Proudhon showed the dichotomy of property as theft with property as freedom [30] , recognising an innate contradiction in the conception of property which can lead to divergent definitions within the surrounding social structure. Private property is an illusion to mask prevailing power relations and maldistributive consequences.
Markets in the current context act in exactly the same way, with their image as rational systems of resource distribution, with all resources open to processes of commodification, but with their existence and enforcement reliant upon the coercive power of the state. Modern markets are an ideational conception, described by Walras as a static reality born of natural historical forces. However their material reality accords itself to other structures such as the state and the firm. Internationalisation of the state came in parallel with the internationalisation of capitalism, representing the innate dialectical conflict between the market as a socially-defined reality with the international marketplace domineered by capitalist social relations.
As a result, markets are a dialectic in the modern capitalist system. Their ideational qualities are subsumed to socio-economic relations inherent to capitalism, with Smithian language, that of understanding the moral principles that underpin market reproduction and the systems of self-interest and fellow-feeling which need to intermix to develop a functioning market, with market prices determined as much by the surrounding moral structure as they are by economic coordination [31] , being a semiotic guise for capitalist authority relations.
Markets, as a meshwork of variable social relations which exist at smaller scales, are antithetical to capitalist constructions and in dialectical conflict with the wider capitalist system, with markets as an ideational cover for the wider realities of capitalism.
Constructing the International Economy. The Permanence of Primitive Accumulation: Commodity Fetishism and Social Constitution. Last accessed 6th Nov John Locke, the Philosopher of Primitive Accumulation. Social Forces, States and World Orders: Beyond International Relations Theory.
Journal of International Studies. Markets and Antimarkets in the World Economy. Last accessed 7th Nov An Inquiry into the Principle of Right and of Government. So, Donald Trump won the presidency. This is a mandate for fascism.
That gives us 71 days. Seventy-one days to cry. Seventy-one days to have a panic attack. Seventy-one days to scramble for a way out. Or the next day. We have the technology. We have the expertise. This is the time to use it, or else we should just fade away. While presidents almost always expand the power of their office and of the government, Donald Trump is likely to enact a degree of barefisted authoritarianism the modern United States is totally unprepared for.
Even if the corrupt and limp political elites that have so far utterly failed to stand against him unexpectedly rally a steadfast resistance in Congress Trump will still enter office with the overwhelming backing of rank and file law enforcement. A strongman unburdened by any conditioning of social norms or sufficient intelligence to understand game theoretic constraints.
Never mind the wild geopolitical catastrophes as yet undreamed, those of us in the belly of the beast have more immediate concerns to look forward to. Exploding budgets and the removal of any pretense of constraining oversight from the Justice Department. Every beat cop in the nation flush with the invigorating knowledge that the President of the United States has their back, with money, legal support, public support, and ultimately the Presidential Pardon. The full extent of what is possible is dark indeed, but even moderate predictions are dire.
We cannot afford to plan for the best. All the bored and overstaffed Joint Terrorism Taskforce offices the Bush administration left behind surveilling vegan potlucks will finally get to just bring the damn hippies in for questioning. Police raiding punk houses and roughing up anarchists for the sheer pleasure of it, finally able to assert their authority over those whose mere existence offends them.
And this is the presidency when US police will be given drones with weapons. In 71 days Trump will immediately turn his vindictive eye upon the media and every journalist he can get his fingers on. The press corp will be gutted and reporters will be threatened. The sort of regime where armed raids are used to conduct tax audits and incidentally bust up equipment.
In 71 days Trump will inherit a vast surveillance apparatus of unparalleled scope in the world that will immediately be turned to his benefit against domestic adversaries or dissidents. He will empower those who have been stewing in outrage at their meager constraint. Just because he can. Just for the kick of it. American citizens will end up in Guantanamo and black sites around the world, what barriers to this have previously stood will make no sense to Trump.
It will not take long, all things considered, before such American torture subjects are not just Muslim. In 71 days Trump will start asking what can be done about that whole unruly internet thing and all those losers spreading lies. A president already aligned with Russia and with less than zero compulsion to lecture about human rights or leverage the activists within other superpowers will inexorably build a unprecedented global collaboration against Tor and internet freedom. A unified coalition that most of our existing tools were not prepared for.
We will face an America probably more reactionary and authoritarian than Italy under Berlusconi but probably less authoritarian than Germany under Hitler. The proper analogues are probably modern Hungary and Romania. A broadly mobilized reactionary populace and a shattered and demoralized opposition. We have 71 days to prepare. To bootstrap a radical infrastructure capable of enabling survival and resistance.
For ourselves and for all those likely to be targeted. Hackers need to shift gears towards building to just keep people in contact, to keep networks up and information flowing, in the face of unified global adversaries, a hostile legal regime to NGOs, and even possibly the shutting down of BGP or ISP infrastructure. The country should be treated as a disaster zone and mesh wifi networks built as fast as we humanly can, similarly the time to swap over to heavy focus on steganography and bootstrapping devices in a hostile landscape is now.
Biohackers need to get DIY contraceptives and hormones flowing asap. Activists need to build coalitions capable of acting while respecting the innate dissonance and diversity of subjective actors. The object now must be making a difference, not playing games of positioning and signalling, not focusing on personally feeling virtuous or wrapping ourselves in the comforting blankets of community. Local networks and face-to-face AFK ties will regrettably become all the more critical.
Food security and basic needs infrastructure must be locked down. But most importantly we need robust networks and widely shared skills. Many will continue chortling — flush with the ecstatic visceral delight of seeing a monster like Clinton bloodied, smug liberals distraught, and the vile establishment shaken to its foundations — mocking and unsympathetic to those foretelling cataclysm. But beware that most limited and inane sort of induction that presumes that what exists must necessarily exist.
We have lived in but a tiny and incredibly unstable sliver of the full expanse of what is possible. There is no magic force that presumes things will continue ticking much as they always have. Such shallow comfortable thinking is incapable of seeing deeper troubles, the edge cases, and the barriers to the effective region of such normalcy. Liberty is in retreat like few other moments in history. Around the globe numerous countries are falling to nationalism. The reassuring simplicity of authority and tribalism is a balm to the anxious and a virus that self-compounds via fear and brutality.
There will be all the pressures in the world to let such crop up in the ranks of the opposition. But remember every anti-authoritarian resistance movement that has adopted or made deals with nationalism in response to nationalism has regretted it. We live, as the curse goes, in interesting times.
We have no idea how much turns on the next 71 days, how much of the future we can influence by hustling now, but we are far more likely to underestimate it than overestimate. There currently exist two very real and ever wicked threats to human civilization. Those threats are a looming environmental crisis and nuclear war. As different as the two appear, these threats are not isolated from one another — they are congruent. The growing environmental crisis is well documented, but the root ills are not well understood.
The leading environmental issue of the day is climate change. Climate is at the forefront of environmental discussions between policymakers and rightly so as it is a complex global issue. In public discourse climate is linked to the burning of fossil fuels and the need to empower, and thus imperil, human civilization. As such, popular solutions to the issue are top-down incentives to cut emissions and boost green energy. All fine and well, yet we miss discussions of habitat loss and depreciating ecosystem resiliency.
Conversations that note the ethics of species extinction and the plunder of fragile ecosystems are rare. An extension of this problem is that human communities and individuals themselves are trashed. The environmental crisis is linked to the idea that life is disposable. It is okay to cut down a forest or shorten the life of a child to strengthen the economy. This is not hyperbole, for if it were communities like Cancer Alley would not exist. Threats to global peace and dwindling stability among major nation states are well documented in the public arena, though the root causes are obscured.
Wars are fought for power and control of resources. The mightier the state, the more resources its economy demands. It is here we see the congruent nature of environmental crisis and prospects for global war. Those of us living in the West do not consider the horrors of war as often as we should. Our populations are largely sheltered from wartime violence. Such quiescence is dangerous. The current horizon of war is particularly ominous. Though the horizon is ominous, I am hopeful for the future of humanity.
Civilization was born as we know it in the lands between the Tigris and Euphrates, spread across the fertile crescent, evolved during the age of ancients in Greece and further Rome. All the while, humankind has balanced existence between powerful systems and the ever beautiful idea of liberty — this balance reminds me of the story of Minerva. When Jupiter learned he had impregnated a Titaness, he swallowed his lover whole in fear that the unborn child would displace him from the throne and rule over his kingdom.
In the belly of the king, the Titaness forged weapons for her child, protected her and saw that the child would live.