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Questo nome, che faceva pensare a qualcosa d'infantile, stonava con il carattere e le maniere della signora de Saintot, donna solenne, estremamente pia, giocatrice pignola e litigiosa. Astolfo passava per un erudito di prim'ordine. Ignorante come un ciuco, aveva tuttavia compilato le voci Zucchero e Acquavite per un dizionario di agricoltura, attingendo a piene mani da tutti gli articoli di giornali e da tutte le vecchie opere in cui si parlava di questi due prodotti.
Tutto il dipartimento lo credeva impegnato a lavorare a un Trattato sull'agricoltura moderna. Dopo questa coppia, venne il signor de Bartas, chiamato Adriano, quello che cantava con voce di baritono e che aveva enormi presunzioni in campo musicale. L'amor proprio gli aveva fatto alzare le tende sul solfeggio: L'arte musicale era diventata per lui una monomania; si animava solo quando parlava di musica; soffriva per tutta una serata fino a che qualcuno non lo pregava di cantare.
Solo dopo che aveva muggito una delle sue arie, cominciava a vivere: Con il signor de Bartas c'era il signor Alessandro de Brebian, l'eroe del nero di seppia; il disegnatore che infestava le stanze degli amici con assurdi acquerelli e che sciupava tutti gli album del dipartimento. Ciascuno di loro dava il braccio alla moglie dell'altro. Secondo la cronaca scandalistica, questo scambio di consorti era completo. Le due donne, Lolotte signora Carlotta de Brebian e Fifine signora Giuseppina de Bartas , tutte prese dai fichus, dalle guarnizioni, dagli accoppiamenti di colori eterogenei, erano divorate dal desiderio di sembrare parigine, e trascuravano la casa dove tutto andava a rotoli.
Il corpo snello, delicato, le permetteva di assumere atteggiamenti languidi, evidentemente affettati, ma che rivelavano la passione e i capricci sempre soddisfatti di una persona amata. L'ex console curava l'andamento della casa, educava i bambini, insegnava loro le lingue straniere e amministrava la fortuna del signore e della signora de Senonches con assoluta dedizione. Quando Giacomo cacciava nei dintorni, tutti gli chiedevano notizie di Francesco, ed egli si dilungava sulle piccole indisposizioni del suo intendente volontario, occupandosi di lui prima ancora che della moglie.
Si preoccupava della sua tosse, del suo sonno, della sua digestione e della sua alimentazione. Zefirina aveva ridotto il suo factotum a fare la parte dell'uomo dalla salute delicata: D'altra parte il loro accordo era perfetto: Zizine guardava Francesco ad ogni momento, e Francesco sembrava attingere le sue idee dagli occhi di Zizine. Criticavano, sorridevano insieme, e pareva si consultassero anche per dire semplicemente buon giorno. Il prefetto e il generale arrivarono per ultimi, accompagnati dal gentiluomo di campagna che, al mattino, aveva portato a Davide la sua memoria sui bachi da seta.
Il loro abbigliamento tradiva quel desiderio di essere all'altezza della situazione che rivela una segreta miseria. Pensate che una volta ha afferrato immediatamente la ragione inversa del quadrato delle distanze. Le donne si disposero serie serie in cerchio, mentre gli uomini rimasero in piedi alle loro spalle. Il malessere che si era impadronito di lui fu aggravato da una circostanza facilmente prevedibile ma che doveva sgomentare un giovane ancora poco esperto delle malizie del mondo.
Intimidito dalle occhiate interrogative dei curiosi, gli bastava vedere il movimento delle labbra per capire che lo nominavano con il suo nome borghese; intuiva i giudizi che quella gente dava sul suo conto con una franchezza provinciale, talvolta troppo vicina alla scortesia. Questi continui, inattesi colpi di spillo lo fecero sentire ancor meno a suo agio.
Luciano non sapeva, povero poeta, che nessuna di quelle intelligenze, ad eccezione di quella della signora de Bargeton, era in grado di comprendere la poesia. Tutte quelle persone, incapaci di emozioni, erano accorse, equivocando sulla natura dello spettacolo che le attendeva. Ci sono parole che, come le trombe, i piatti e la grancassa dei saltimbanchi, attirano sempre il pubblico. Tutti videro in quell'annuncio un espediente escogitato dalla signora de Bargeton per salvaguardare l'amor proprio del poeta e mettere gli ascoltatori a loro agio.
Luciano lesse prima il Giovane Malato, che fu accolto da mormorii lusinghieri; poi il Cieco, che quegli spiriti mediocri trovarono un po' lungo. Per essere interpretata con la voce, e per essere compresa, la poesia esige un'attenzione religiosa. Se questa adesione spirituale viene a mancare il poeta si sente come un angelo che tenti di cantare un inno celeste in mezzo al bailamme dell'inferno.
Il musicista e il poeta capiscono se sono ammirati o incompresi con la stessa prontezza con cui una pianta avvizzisce o rifiorisce a seconda che si trovi in un ambiente nemico o amico.
La Frontiera della Scrittura. Questo rapido panorama dimostra inequivocabilmente che tutte le grandi conquiste dell'industria e dell'intelligenza sono avvenute con molta lentezza e attraverso processi inavvertiti, proprio come capita nella natura. La signora de Bargeton imbracciava la lira per una bagattella, senza distinguere le poesie personali dalle poesie pubbliche. Questo colpo d'accetta, terribile per Luciano, non si fece attendere molto. Se la prese con i nobili di campagna che non riuscivano a mettersi d'accordo sui loro veri interessi. Il tempo era bello.
Quando, simile alla colomba del diluvio, cercava un angolino sicuro sul quale fermare lo sguardo, incontrava gli occhi spazientiti di quelli che avevano pensato evidentemente di approfittare della riunione per parlare di affari. Ad eccezione di Laura de Rastignac, di due o tre giovanotti e del vescovo, tutti i presenti si annoiavano. Uno sguardo di fuoco di Luisa, verso la quale egli era voltato, gli diede il coraggio di finire; ma il suo cuore di poeta sanguinava da mille ferite.
Con questo pretesto, un paio di coppie si eclissarono nel salottino. Le persone di questo genere sono influenzate dalle grida, come i palati rozzi sono stimolati dai liquori forti. Staccato da quel mondo odioso, rapito da una melodia interiore, si sforzava di ripeterla e vedeva le persone come attraverso una nebbia.
Lesse la cupa elegia sul suicidio, quella alla maniera antica in cui spira una sublime melanconia; poi quella che contiene il verso: Assorta in deliziose fantasticherie, con una mano fra i boccoli, che aveva scompigliato senza accorgersene, e l'altra abbandonata, con lo sguardo assorto, sola in mezzo al suo salotto, la signora de Bargeton si sentiva, per la prima volta in vita sua, trasportata nella sfera che le si confaceva. Giudicate quanto dovette essere spiacevole il risveglio provocato da Amelia, che si era assunta il compito di esprimerle il pensiero degli altri.
Luciano aveva cercato di divinizzare la donna amata in un'ode cui aveva dato quel titolo che inventano tutti i giovani appena usciti di collegio. In conclusione, abbiamo cambiato latitudine: Francesco, il diplomatico, si assunse il compito di condurre a buon fine la sciocca cospirazione alla quale quelle creature meschine si appassionarono come al finale di un dramma, e nella quale videro un'avventura da raccontare l'indomani. L'ex console, non molto preoccupato di doversi battere con un giovane poeta che, sotto gli occhi della donna amata, avrebbe reagito a una parola insultante, comprese che bisognava attaccare Luciano con un'arma sacra contro la quale la vendetta fosse impossibile.
Assolutamente nuovo alle manovre dei salotti, Luciano non sapeva fare altro che guardare la signora de Bargeton e rispondere goffamente alle domande maligne che gli venivano rivolte. Ignorava i nomi e i titoli della maggior parte dei presenti, e non sapeva che genere di conversazione intrattenere con delle signore che gli dicevano stupidaggini delle quali si vergognava.
Il Nembrotte interruppe Luciano con un: Ci mettete molto a fare una scatola? Chi dice poesia dice sofferenza. Salutate con amore il poeta che conduce quasi sempre una vita infelice, e al quale Dio riserva certamente un posto in cielo fra i suoi profeti. I nostri dolori sono ignorati, nessuno conosce i nostri travagli. Non bisogna forse aver provato tutto per esprimere tutto? A tutta prima quella mazzata aveva mandato a fondo Luciano: Nel salottino fu raggiunta dal vescovo, al quale il gran vicario aveva spiegato la profonda ironia della sua arguzia involontaria, e che voleva riabilitarsi.
Vorrei anch'io sopportare i travagli di una lotta. Dio vi guardi da una vita grigia e senza lotte, in cui le ali dell'aquila non trovano spazio sufficiente. Voi impiegherete le vostre forze, voi spererete in una vittoria! Cantate allora la pianta che si dissecca in fondo a una foresta, soffocata da liane, da vegetazioni lussureggianti, frondose, senza essere stata amata dal sole, della pianta che muore senza aver dato fiori! Non sarebbe un poema orribilmente malinconico, un tema completamente fantastico? Che composizione sublime il ritratto d'una giovinetta nata sotto i cieli dell'Asia, o di una figlia del deserto trasportata in un freddo paese dell'Occidente, che invoca il suo adorato sole, che muore di pene incomprese, entrambe sopraffatte dal freddo e dall'amore!
Sarebbe il simbolo di tante esistenze.
Amelia e Fifine tornarono nel salone recandovi quella parola che fu come una pastura per i denigratori. Tutti conversavano o giocavano. Il poeta era stato spogliato della sua aureola, i proprietari non vedevano in lui niente di utile, i presuntuosi lo temevano come una potenza ostile alla loro ignoranza; le donne invidiose della signora de Bargeton, la Beatrice di questo nuovo Dante, come disse il vicario generale, gli gettavano sguardi freddi e sdegnosi.
La collera dell'ambizioso respinto, invece di scoraggiarlo, dava a Luciano nuove forze. L'amore si compiace di questi timori riverenziali, simili a quelli che la gloria di Dio suscita nei fedeli. I due innamorati si avviarono silenziosi verso il ponte Sainte-Anne per raggiungere la riva sinistra della Charente. La natura parla per loro. Sapete che ero imbarazzata Rifiutando di andare dalla signora de Bargeton, siete stato tanto generoso quanto lo era stato Luciano rischiando di mandarla in collera con la sua richiesta. Voi e vostra madre avete fatto di tutto per collocarlo al di sopra della sua posizione; ma, eccitando la sua ambizione, non l'avete imprudentemente esposto a grandi sofferenze?
La sua natura lo porta ad amare la messe, ma non il lavoro. Ora, i successi letterari si conquistano solo nella solitudine e con un lavoro ostinato. La lentezza con cui l'intelletto crea le sue opere esige il possesso di una fortuna notevole o il sublime stoicismo di una vita povera. Voi sola potete darmi questo titolo che gli permetterebbe di accettare tutto da me, che mi darebbe il diritto di dedicarmi a lui col santo amore che voi ponete nei vostri sacrifici, ma con saggio discernimento.
Eva, fanciulla adorata, volete che Luciano abbia un tesoro al quale poter attingere senza vergogna? Se voi sapeste tutte le riflessioni che la nuova situazione di Luciano mi ha suggerito! Se voi acconsentiste a divenire mia moglie, tutto si appianerebbe: Luciano potrebbe abitare da me, al secondo piano, in attesa che io gli costruisca un appartamento sulla tettoia in fondo al cortile, a meno che mio padre non voglia alzare un secondo piano. D'altra parte, voi e vostra madre non avete bisogno di un sostegno? Cara Eva, sposatemi per amore di Luciano.
Eva, mia cara Eva! In questo momento mi rendete molto facile affrontare la vita. Sono povero, mia cara Eva. Devo farvi conoscere i miei difetti, che sono enormi per un uomo costretto a crearsi una posizione. Se riuscissi a scoprire una miniera d'oro, sarei incapace di sfruttarla. Le mie nozioni di chimica e l'osservazione delle esigenze del commercio mi hanno messo sulla strada di una scoperta lucrosa. Non posso dirvi nulla ancora, prevedo che le cose andranno molto per le lunghe. Ah, ditelo senza timore a me che ho visto nel vostro nome un simbolo del mio amore.
Dubito che Luciano sia felice quanto me! Per registrare un sensibile aumento nella popolazione, un paese ha bisogno di un quarto di secolo e di grandi rivoluzioni nei costumi, nel commercio e nell'agricoltura. Questo ragionamento si fonda su un fatto che si verifica qui. Nello stesso modo i caratteri Cicero, Sant'Agostino, Canone presero il loro nome dai libri di liturgia, dalle opere teologiche e dai trattati di Cicerone nei quali furono impiegati per la prima volta. Il corsivo o italico fu inventato dai Manuzio, a Venezia: La carta velina, inventata da Ambrogio Didot, risale appena al Questo rapido panorama dimostra inequivocabilmente che tutte le grandi conquiste dell'industria e dell'intelligenza sono avvenute con molta lentezza e attraverso processi inavvertiti, proprio come capita nella natura.
Per arrivare alla perfezione, la scrittura, la lingua forse! Dalla grandezza della forma dipende dunque la grandezza della carta. La classe borghese si comporta come quella povera. In Inghilterra, dove i quattro quinti della popolazione ha sostituito il filo con il cotone, si fabbrica ormai solo carta di cotone. Questa carta, che ha innanzitutto l'inconveniente di trinciarsi e di rompersi, si scioglie nell'acqua tanto facilmente che un libro di carta di cotone sarebbe ridotto in poltiglia dopo un quarto d'ora, mentre un vecchio libro non andrebbe perduto anche se restasse in acqua due ore.
Basterebbe farlo asciugare e, anche se ingiallito e sciupato, il testo sarebbe ancora leggibile, l'opera non andrebbe distrutta. Le camicie e i libri non dureranno, ecco tutto. Dunque, un giorno ci fu nel mio ufficio una vivace discussione sugli ingredienti di cui si servono in Cina per fabbricare la carta. Un correttore molto istruito a Parigi ci sono degli eruditi che fanno i correttori: Ci disse allora che, secondo Kempfer e du Halde, la broussonetia forniva ai cinesi la materia prima per la loro carta, tutta vegetale, come la nostra del resto.
Un altro correttore sostenne che la carta di Cina si fabbricava principalmente con una materia prima animale, la seta, abbondante in Cina. Venne fatta una scommessa davanti a me. Quando Luciano mi ha detto che tuo padre, grazie a una di quelle intuizioni che sono tipiche degli uomini di talento, aveva intravisto il mezzo di sostituire gli scarti della biancheria con una materia comune, presa direttamente dalla terra, come fanno i cinesi che si servono delle canne fibrose, ho classificato tutti i tentativi fatti dai miei predecessori e mi sono messo a studiare il problema.
Ebbene, bisogna sostituire i procedimenti dei cinesi per mezzo di qualche macchina. Un Voltaire rilegato che, sulle nostre carte veline, pesa duecentocinquanta libbre, su carta Cina non ne peserebbe cinquanta. Che vergogna per la nostra epoca fabbricare libri che non durano! Ora, il vostro generoso fratello mi ha comunicato l'idea, che era venuta a vostro padre, di usare certe piante fibrose per la fabbricazione della carta; vedete bene che se riesco avrete diritto a Questa sera ho letto nei suoi occhi un amore uguale al mio.
Riflettendo sulla sua situazione presente e sul destino di una ragazza bella e senza dote, Eva Chardon, avrebbe considerato quel matrimonio come una fortuna insperata. Ma in quel momento egli stava facendo uno di quei sogni dorati in cui i giovani, a cavallo dei se, superano ogni ostacolo. Per quelle due belle anime una accettazione silenziosa dimostrava una vera amicizia.
Alla fine, quando giunse sul selciato dell'Houmeau, l'ambizioso strinse la mano del fratello e il suo animo si mise all'unisono con quello degli innamorati felici. Il bravo Postel, preoccupato da tutto quel movimento, era in piedi dietro una persiana; aveva aperto la finestra e si chiedeva, scorgendo la luce a quell'ora in casa di Eva: Avete bisogno di me? L'innamorato vide sotto un mandorlo la testa del vecchio Orso che spuntava da dietro una siepe. Come mai ti trovi per strada a quest'ora? Devi guadagnare di bei soldi tu, no? A che serve l'educazione? A imbrogliarvi le idee.
Io ne ricavo venti botti e le vendo a trenta franchi, totale seicento franchi! Sposati, io acconsento; ma se vuoi qualche cosa mi spiace di dirti che sono senza un soldo. I lavori qui mi hanno rovinato! Da due anni sono in arretrato con i pagamenti, le imposte e le spese di ogni genere; il governo si prende tutto, il meglio va al governo! Sono due anni che i poveri vignaioli non fanno niente.
Lavoreremo per il bottaio. E non per sapere i fatti tuoi, con chi ti sposi? Ecco i frutti dell'educazione! Mettete i figli in collegio! Ma allora deve essere molto ricca, ragazzo mio! E allora, quanto ti porta di dote? Corpo di una pipa, come sono sfortunati i padri con i loro figli!
Quando io mi sono sposato, Davide, avevo in testa un berretto di carta per tutta ricchezza e le mie due braccia, ero un povero Orso. Potrai riunire i suoi poderi a quelli di Marsac, sono confinanti! Ah, i miei poveri torchi! Ci voleva del denaro per oliarvi, per mantenervi, per farvi funzionare. E poi, sarebbe denaro buttato via; che cosa mi frutterebbe? Anche se ti hanno battezzato Davide, io non ho i tesori di Salomone. M'hanno cambiato il figlio a balia.
Se tu non avessi studiato e fossi rimasto sotto i miei occhi, ti saresti comportato come dico io, e oggi ti sposeresti con una mugnaia che vale centomila franchi senza contare il mulino. Si direbbe che da duecento anni la casa in cui ti trovi non abbia ospitato che dei porci e che la tua ragazza dell'Houmeau non possa dormirvi. Furbone, tu inganni tuo padre! Il vecchio Orso, quel modello di padre conservatore, fece al figlio la grazia di non esigere gli affitti e di non prendergli le economie che quest'ultimo aveva avuto l'imprudenza di lasciargli intravedere.
Luciano aveva atteso con impazienza l'ora in cui sapeva di trovare sola Luisa: Luciano non si era ingannato: Vedevo uscire dalle tue labbra le catene d'oro che legano i cuori alla bocca dei poeti. Quelle mosche assetate di sangue si sono precipitate a succhiare le punture che avevano fatto! Ma io ero felice! Da tanto tempo le corde del mio cuore non vibravano! Tutti intorno a lui non facevano che rialzare il piedistallo immaginario sul quale egli si poneva.
Mantenuto da tutti, dagli amici come dalla rabbia dei nemici, nelle sue ambiziose convinzioni, Luciano procedeva in un'atmosfera piena di miraggi. Tu sei entrato tutto preoccupato, Luciano mio. Se mio padre sposasse la sua serva, te ne importerebbe molto? Caro ragazzo, gli amanti formano da soli tutta la loro famiglia. Sii grande, sappi conquistare la gloria, ecco quello che ci interessa! Vedendo il nuovo atteggiamento di Luciano, alcuni pensarono che fosse in rapporti molto intimi con la signora de Bargeton.
Le donne sarebbero da compiangere se fossero responsabili di tutti i desideri che ci ispirano. Si ritorna giovani con lui, si ridiventa fanciulle, con tutti gli scrupoli e gli atteggiamenti delle fanciulle, e non si pensa al ridicolo La signora de Bargeton pagava lo scotto della sua egemonia. Una stretta di mano fra i due amanti attirava su di loro tutte le folgori della Charente. Davide aveva portato da Parigi un peculio segreto che destinava alle spese necessarie per il matrimonio e per la costruzione del secondo piano della casa paterna.
Prima o poi, la avrebbe ereditata, suo padre aveva settantotto anni. Lo stampatore fece dunque costruire l'appartamento di Luciano in legno e mattoni per non sovraccaricare troppo i vecchi muri di quella casa malandata. Sul suo volto la cupa melanconia aveva ceduto il posto alla radiosa espressione della speranza. Preso a benvolere da Monsignore, era ammesso al Vescovato. Insomma, un giorno avrebbe occupato un posto fra le glorie della Francia.
Chiunque conosceva Luciano non si sarebbe meravigliato di questa devozione: Cosa potevano rifiutare i due innamorati a un fratello che, vedendo lavorare la sorella, diceva con un accento uscito dal cuore: Tuttavia, dopo il trionfo in casa della signora de Bargeton, egli ebbe paura della trasformazione che si operava in Luciano; temeva di vedergli disprezzare le abitudini borghesi. Col desiderio di mettere alla prova il fratello, Davide lo mise qualche volta in condizione di scegliere fra le gioie patriarcali della famiglia e i piaceri del gran mondo, e vedendo Luciano sacrificare alle prime i suoi vani godimenti aveva esclamato: Nelle grandi circostanze, quando mangiavano in qualche osteria di campagna, arrivavano fino a una spesa di cento soldi che veniva divisa fra Davide e gli Chardon.
Davide era molto grato a Luciano di dimenticare, durante queste scampagnate, le soddisfazioni che egli trovava in casa della signora de Bargeton e le sontuose cene del gran mondo. Sisto voleva costringere la signora de Bargeton a compromettersi a tal punto con Luciano da essere, come si dice, perduta. Si era atteggiato ad umile confidente della signora de Bargeton; ma se ammirava Luciano in rue du Minage, lo demoliva altrove. In effetti ci sono delle passioni che si avviano bene o male, secondo come si vuole.
Due persone si abbandonano alla tattica del sentimento, parlano invece di agire e si battono in campo aperto invece di stabilire un assedio.
I due amanti hanno allora il tempo di riflettere, di giudicarsi. Spesso delle passioni che erano scese in campo con le insegne spiegate, arzille, con un ardore capace di rovesciare tutto, finiscono per ritirarsi senza vittorie, vergognose, disarmate, confuse per l'inutile chiasso fatto. La signora de Bargeton stava per trovarsi in quella bizzarra situazione nella quale si sono trovate molte donne che si sono perdute solo dopo essere state ingiustamente accusate. All'inizio della passione, gli ostacoli spaventano le persone non sperimentate; e quelli che si paravano davanti ai due innamorati rassomigliavano molto ai legami con i quali i lillipuziani avevano immobilizzato Gulliver.
Il signor de Bargeton gironzolava per casa come un papero senza pensare che sua moglie volesse rimanere sola con Luciano. I domestici andavano e venivano per casa senza essere chiamati e senza farsi sentire quando arrivavano; era ormai una vecchia abitudine, che era stata tollerata da una donna che non aveva nulla da nascondere. Se Luciano si fosse trattenuto fin dopo mezzanotte dalla signora de Bargeton senza essere in compagnia, l'indomani tutti ci avrebbero ricamato sopra. Questi particolari dipingono tutta la provincia: La signora de Bargeton non aveva una tenuta in cui potesse condurre il suo caro poeta, come fanno certe donne le quali, con un pretesto abilmente fabbricato, vanno a seppellirsi in campagna.
Per far spiare meglio Luisa e Luciano era riuscito, da qualche giorno, a far nascere una controversia con il signor de Chandour riguardo ai due innamorati. Stanislao sosteneva invece che Luciano era tutt'altro che un amante infelice. Ciascuno portava le proprie ragioni. Era ben difficile che l'uno o l'altro dei due avversari non cercasse degli alleati chiedendo al nuovo venuto: Quell'indomani fu per Luciano una di quelle giornate in cui i giovani si strappano i capelli giurando a se stessi di non continuare lo sciocco mestiere dello spasimante.
Egli si era abituato alla sua posizione. Certe donne hanno una repulsione per i partiti presi che fa onore alla loro delicatezza, esse preferiscono cedere al trasporto piuttosto che a delle convenzioni. In genere nessuno vuole un piacere imposto. Da donna esagerata, ella esagerava il valore della propria persona. Ai suoi occhi la signora de Bargeton era una sovrana, una Beatrice, una Laura. Ella si sedeva, come nel Medioevo, sotto il baldacchino del torneo letterario, e Luciano doveva meritarla con parecchie vittorie, doveva annientare il fanciullo sublime, Lamartine, Walter Scott, Byron.
La nobile creatura considerava il proprio amore come un magnanimo sentimento: E, lo dico con orgoglio, non sciupate il presente! Non avete forse tutto il mio cuore? Che altro vi occorre? Per chi mi prendete dunque? Il povero ragazzo pianse sul serio vedendosi destinato a rimanere per molto tempo alla porta del paradiso. Ella sorrise a quel grido d'egoismo pieno d'amore. In provincia una simile avventura viene aggravata dal modo in cui la si racconta. Il tema crudele veniva variato su tutti i toni.
Si sedettero entrambi sul piccolo canape. Devo mettervi in condizione di far cessare le calunnie, senza dubbio inventate da Amelia che ha la sfacciataggine di credersi vostra rivale. Solo quando fummo arrivati a Beaulieu mi disse la ragione di quella fuga. Ora, o che Stanislao abbia preso lucciole per lanterne, o che abbia ragione, egli deve avere torto. Voi conoscete la mia situazione qui? Disponete di una vita che vi appartiene.
Questa mattina ho detto a tutti che ero sulla porta del salotto e che non avevo visto niente. Se vogliono sapere chi vi ha informato dei discorsi che si fanno sul conto vostro, servitevi pure di me. Ecco quello che dovevo dirvi. Era stanca, fino al disgusto, della vita di provincia. Il silenzio della signora de Bargeton metteva il suo abile adoratore in una situazione imbarazzante. Calpestando i doveri che la cortesia impone a un gentiluomo verso una donna in ogni circostanza, egli ha dichiarato di avermi sorpresa in un atteggiamento equivoco con quel ragazzo, che io, invece, trattavo come si merita.
Un gesto del genere sarebbe come una confessione pubblica del suo amore. Andate immediatamente da Stanislao e chiedetegli soddisfazione dei discorsi insultanti che ha tenuto sul mio conto; badate bene, non dovete permettere che la faccenda si accomodi, a meno che egli non faccia una completa ritrattazione in presenza di numerosi e importanti testimoni. In tal modo vi guadagnerete la stima di tutte le persone per bene; vi condurrete da uomo di spirito, da galantuomo, e avrete diritto alla mia considerazione.
Voi avete la scelta delle armi, battetevi alla pistola, siete un eccellente tiratore. Voi siete un gentiluomo. Improvvisamente si fece un grande silenzio, come accade nella natura quando si avvicina un temporale. Venite in camera di vostra moglie e comportatevi tutti e due da gentiluomini. Non fate chiasso, siate molto cortesi, abbiate insomma la freddezza dei nobili inglesi. Vedendolo in quelle condizioni, alcune signore indovinarono l'argomento della discussione. Le signore si affrettarono a condurla in camera da letto. Ci fu un gran baccano e tutti parlarono contemporaneamente.
Gli uomini rimasero nel salotto e dichiararono unanimemente che il signor de Bargeton era nel suo diritto. Mio padre mi ha spesso parlato delle imprese di Bargeton. Questa mattina alle cinque, nella tenuta del signor Tulloye, il signor de Bargeton ha quasi ucciso il signor de Ghandour. Sembra che il signor de Chandour abbia detto ieri di averti sorpreso con la signora de Bargeton. I testimoni hanno piazzato i due avversari a venticinque passi l'uno dall'altro. Oggi non riceviamo nessuno; siate prudente, non mostratevi in giro, ve lo domando in nome dell'affetto che avete per me.
Per il momento sua suocera non avrebbe avuto l'appartamento che egli voleva darle. Davide nascondeva con cura il suo imbarazzo per non far pesare su Luciano i sacrifici che erano stati fatti per lui. Dal canto loro, diceva la signora Chardon, Eva e le sue amiche avevano lavorato molto bene. Il corredo e la biancheria da casa, tutto era pronto. Quelle signorine l'amano tanto che le hanno ricoperto, senza che ella ne abbia saputo niente, il materasso di fustagno bianco orlato di nastri rosa.
La madre e la figlia avevano speso tutte le loro economie per fornire la casa di Davide di quelle cose alle quali i giovani non pensano mai. Le mie sollecitazioni potrebbero farlo accettare dalla Corte quale deputato della Charente, il che servirebbe per procurargli una nomina qui. Sei tu, caro ragazzo, che hai ispirato questo cambiamento nella mia esistenza. Solo con gli eguali ci si sente a proprio agio, altrove non si fa che soffrire. Non lasciate che le vostre idee irrancidiscano in provincia, mettetevi in contatto con i gran di uomini che rappresenteranno il diciannovesimo secolo.
Avvicinatevi alla corte e al potere. Eppoi, sapreste dirmi quali belle opere sono state concepite in provincia? Ai Borboni piace favorire le lettere e le arti! Non solo farete una cosa giusta, ma farete anche fortuna. Parigi e i suoi splendori, Parigi, che si presenta alle immaginazioni dei provinciali come un Eldorado, gli apparve con la sua veste d'oro, la testa cinta di gioielli regali, le braccia aperte verso gli uomini d'ingegno. Le persone illustri lo avrebbero accolto fraternamente.
Dopo aver letto le prime pagine dell'Arciere di Carlo IX, gli editori avrebbero spalancato le loro casse e gli avrebbero detto: I forti legami che legano i giovani alla loro famiglia, al loro primo amico, a tutti gli antichi sentimenti, stavano per ricevere un terribile colpo d'ascia. Tenete forse tanto ad essere il corifeo di queste nozze fra borghesi e operai da non potermene sacrificare le nobili gioie?
E voi, non sapete rinunciare a un banchetto di nozze per fare il viaggio con me! Corse subito all'Houmeau dalla sorella per informarla del suo nuovo destino e per restare d'accordo con lei. Ma ti basteranno mille franchi? Hai solo due camicie fini, mentre le altre sei sono di tela grossa. Hai tre cravatte di batista, le altre tre sono di giaconetta comune; e poi i tuoi fazzoletti non sono certo belli.
Troverai a Parigi una sorella che ti metta in ordine la biancheria il giorno in cui ne avrai bisogno? No, ti servono altri capi di vestiario. Da' retta a me, ti consiglio di portarti via duemila franchi. La famiglia Chardon sapeva di avere abusato di Davide. Erano tutti pieni di vergogna. Una lacrima apparve negli occhi dello stampatore. Non resterai con noi? E io che ho speso tutto quello che avevo!
Davide, a che ci servirebbe l'elevatezza del nostro pensiero, se non ci permettesse di passar sopra alle piccole cerimonie nelle quali le leggi impastoiano i sentimenti? E io non ho il mio destino da compiere? Postel ne presta solo mille. Se fossi solo saprei che cosa fare; ma siamo in due. Come tutti gli uomini che uniscono il candore della fanciullezza alla forza del talento, ebbe il torto di esprimere la sua ingenua sorpresa davanti a tante cose nuove per lui. Un uomo deve studiare bene una donna prima di lasciarle vedere come nascono e si formano le sue emozioni e i suoi pensieri.
Luciano non aveva ancora capito che l'amore della signora de Bargeton era impiantato sull'orgoglio. Per quanto i suoi occhi fossero ancora offuscati da quel velo che lascia sempre un brusco risveglio, Luciano non riconobbe la sua Luisa in quella camera fredda, senza sole, con le cortine tirate, il piancito consunto per il lungo uso e i mobili sgangherati, di cattivo gusto, vecchi o d'occasione.
Luciano non poteva lamentarsi: Le porzioni, lesinate dall'avarizia, venivano da un ristorante vicino, erano presentate miseramente e ridotte ai minimi termini. Parigi non si fa onore nelle piccole cose cui sono condannate le persone di modesta fortuna. Un avvenimento grave e infatti le riflessioni sono gli avvenimenti della vita morale si era verificato mentre egli dormiva.
Ma se anche dovessi perdere il posto, per lo meno voi non sareste perduta! Il soggiorno di vostro marito all'Escarbas ha tutta l'aria di una separazione. In casi del genere le persone ammodo prima si battono per la propria moglie e poi la lasciano libera. Se qualcuno qui sapesse che avete viaggiato nella medesima vettura, voi sareste messa all'indice dalle persone che volete vedere. Non voglio nuocere a colui che amate, ma mi permetterete di anteporre i vostri interessi ai suoi e di dirvi: Pesate bene l'importanza del passo che state compiendo.
Dopo la prima visita che le farete, riconoscerete la giustezza dei miei consigli. Vedo che avete contato sull'incognito; ma voi siete di quelle persone per le quali l'incognito non esiste. Dovunque incontrerete gente di Angouleme: Non dovrete desiderare di andare in questo o quel salotto, ma sarete desiderata in tutti i salotti. Mi permettete di essere il vostro maresciallo d'alloggio? Queste parole sembravano niente ed erano tutto.
Si era mostrato in tutta l'eleganza di un abito parigino ed era arrivato con un grazioso cabriolet tirato da un bel cavallo. Pochi istanti dopo Luciano, risvegliato in fretta e furia, appariva davanti a lei con i pantaloni di tela di nanchino dell'anno avanti, con la piccola, malfatta redingote. Era bello, ma vestito in modo ridicolo. Vestite l'Apollo del Belvedere o l'Antinoo da acquaiolo e riconoscerete mai la divina creazione dello scalpello greco o romano?
Gli occhi stabiliscono dei paragoni prima che il cuore abbia potuto correggere il primo, involontario giudizio. Il tuo avvenire dipende molto dalla mia posizione e io non devo in alcun modo rovinarla. Luisa non gli parlava che di se stessa, dei propri interessi, della propria reputazione, del mondo; e per giustificare il suo egoismo cercava di fargli credere che lo faceva per lui.
Ho riposto in te troppe speranze per non essere pieno di timori. Durante il giorno starai da me senza che nessuno ci trovi nulla da ridire. L'appartamento, uno di quelli che i tappezzieri ammobiliano per affittarli a ricchi deputati o a grandi personaggi, venuti per poco tempo a Parigi, era sontuoso e scomodo.
Veniva a riferire sugli accordi che aveva preso per conto della signora de Bargeton. Luisa era inquieta, quel lusso la spaventava. Dopo di che, dovrete pensare solo ai vostri abiti. Una donna che frequenta il gran mondo non potrebbe sistemarsi diversamente. Se volete che il signor de Bargeton diventi ricevitore generale o se volete fargli ottenere un posto a Casa Reale, non potete avere un'aria miserabile. Con la gran vita che farete, mangerete raramente in casa.
Nel mese di giugno i ministri non sanno che farsene dei loro palchi a teatro: La signora de Bargeton era uscita per fare degli acquisti indispensabili. Per un caso singolare, la marchesa si trovava in una situazione per cui sarebbe stata ben lieta di rendere un servigio a una persona della famiglia di suo marito. Ella si metteva interamente a disposizione della cugina, che sarebbe andata senz'altro a trovare se una leggera indisposizione non l'avesse costretta in casa, ma si sentiva fin da quel momento obbligata verso la signora de Bargeton che aveva pensato a lei.
Le persone che godono in provincia di una qualche considerazione e che vi trovano ad ogni passo una prova della loro importanza, non si abituano a questa perdita totale e improvvisa del loro valore. Essere qualcuno al proprio paese e nessuno a Parigi sono due condizioni che hanno bisogno di una fase intermedia; e coloro che passano troppo bruscamente dall'una all'altra si sentono quasi piombare nel nulla.
Laddove il poeta era inquieto e imbarazzato, l'ex Segretario di Gabinetto si trovava come un pesce nell'acqua. Dal canto suo, la signora de Bargeton si permetteva delle strane riflessioni sul suo amante. Malgrado l'eccezionale bellezza, il povero poeta non aveva eleganza. La redingote con le maniche troppo corte, i guanti dozzinali di provincia, il panciotto striminzito, lo rendevano estremamente ridicolo a confronto con i giovanotti della balconata.
La signora de Bargeton trovava che avesse un'aria meschina. Si preparava nella signora de Bargeton e in Luciano un disincantamento reciproco la cui causa era Parigi. All'uno e all'altra bastava ormai solo un incidente per troncare i legami che li univano. Questo colpo d'accetta, terribile per Luciano, non si fece attendere molto. Pensate se doveste sbagliarvi! Ve ne prego, aspettate e guardatevi intorno! Prese una vettura di piazza per andare subito a ritirare il pacco.
In due ore, spese tre o quattro franchi, il che gli diede molto da pensare sulle proporzioni economiche della vita parigina. Il valletto prese il poeta per un domestico. Che differenza fra quel luogo e Beaulieu! Immediatamente si accorse che nessuno di quei giovani elegantoni portava abiti a falde. Infine, si accorse che solo la gente ordinaria portava pantaloni di nanchino. Le persone ben vestite usavano deliziose stoffe fantasia in cui il bianco era sempre immacolato! E poi tutti i pantaloni che vedeva avevano il sottopiede, mentre i suoi andavano malissimo d'accordo con i tacchi delle scarpe, per le quali i bordi raggrinziti della stoffa manifestavano una violenta antipatia.
Luciano portava una cravatta bianca con i pizzi ricamati dalla sorella, la quale, dopo averne viste di simili indosso al signor du Hautoy e al signor de Chandour, si era affrettata a farne qualcuna anche al fratello. Certo i ricchi, che non hanno mai conosciuto questo tipo di dolore, vi trovano qualcosa di meschino e di incredibile; ma le angosce degli infelici non meritano minore attenzione delle crisi che rivoluzionano la vita dei potenti e dei privilegiati della terra.
La sofferenza ingrandisce tutto. Insomma, cambiate i termini della questione: Queste cose apparentemente piccole non hanno forse tormentato molte brillanti esistenze? Tutti facevano risaltare le loro doti con una specie di messa in scena che i giovanotti di Parigi conoscono altrettanto bene delle donne. Luciano aveva preso dalla madre quei raffinati caratteri fisici che erano tanto importanti ai suoi occhi; ma quell'oro era ancora grezzo e non sapientemente lavorato.
I suoi capelli erano tagliati male. Invece di avere il collo ben sostenuto da morbidi rinforzi di balena, si sentiva insaccato in un orrendo colletto di camicia, e la cravatta, che non offriva resistenza, gli lasciava pendere in avanti la faccia rattristata. Quale giovanotto gli avrebbe invidiato la figura aggraziata nascosta nel sacco blu che fino allora aveva creduto fosse una marsina? Vedeva meravigliosi bottoni su camicie di un bianco splendente, i suoi erano anneriti!
Tutti quegli eleganti gentiluomini portavano guanti finissimi, lui aveva dei guanti da gendarme! Questo giocherellava con un bastone deliziosamente lavorato. Quello portava una camicia con i polsini fermati da piccoli gemelli d'oro. Mentre parlava con una signora, uno tormentava un bellissimo frustino, e i pantaloni spiegazzati e impillaccherati, gli speroni tintinnanti, la corta redingote stretta alla vita indicavano che stava per risalire su uno dei due cavalli tenuti a mano da un minuscolo staffiere.
Tutti quei gentiluomini salutavano delle donne divinamente vestite e divinamente belle, delle donne per le quali Luciano, come il paggio della contessa di Konigsmarck, si sarebbe fatto fare a pezzi pur di averne un solo bacio. Nelle latebre della sua memoria, Luisa, paragonata a quelle regine, assumeva le fattezze di una vecchia. Una bottigiia di vino di Bordeaux, ostriche di Ostenda, un pesce, una pernice, un dolce e delle frutta costituirono il non plus ultra dei suoi desideri. Le sue fantasticherie furono interrotte dal conto che gli tolse i cinquanta franchi con i quali aveva creduto di andare molto lontano a Parigi.
Infine, dopo aver comperato tutto quello che gli occorreva, si fece venire il parrucchiere in albergo, dove i fornitori gli recapitarono la merce. In base alle istruzioni della signora de Bargeton, chiese dove fosse il palco dei Primi Gentiluomini di Camera. Il palco dei Primi Gentiluomini si trova in uno dei due vani ricavati in fondo alla sala: Luciano si sedette su una sedia dietro la cugina, felice di stare in ombra. Luisa era rimasta la stessa. Il vestito e la donna erano privi di grazia e di freschezza, il velluto era chiazzato come la carnagione del viso. La vista eccellente gli permetteva di scorgere i binocoli puntati sul palco aristocratico per eccellenza.
D'altra parte la marchesa sapeva che, allorquando la gente avesse appreso che quella donna era sua cugina, avrebbe smesso ogni impertinenza e avrebbe atteso un nuovo esame prima di giudicarla. Luciano non prevedeva il cambiamento che avrebbero determinato nella persona di Luisa una sciarpa intorno al collo, un vestito grazioso, una elegante acconciatura e i consigli della signora d'Espard.
Il buono e il cattivo gusto sono fatti di mille piccole sfumature come questa, che una donna di spirito afferra prontamente e che certe donne non capiranno mai.
La signora d'Espard, sicura che l'allieva le avrebbe fatto onore, non si era rifiutata di educarla. Insomma, fra quelle due donne era stato stretto un patto cementato dal reciproco interesse. La signora de Bargeton si era subito dedicata al culto dell'idolo del giorno, le cui maniere, il cui spirito e la cui compagnia l'avevano sedotta, entusiasmata, affascinata.
Ella aveva riconosciuto nella signora d'Espard il potere occulto della gran dama ambiziosa e si era detta che sarebbe giunta al successo, se fosse diventata il satellite di quell'astro: In quel mondo in cui le piccole cose diventano grandi, un gesto, una parola, rovinano un debuttante. Nessuno osa svelare questo mistero. Prendendo il palco della signora de Langeais, sua moglie ha creduto di poterne ereditare le grazie, lo spirito e il successo!
Dal canto suo, Luisa era molto mortificata del poco conto in cui la marchesa teneva la bellezza di Luciano. Il sipario era abbassato. Il primo era il signor de Marsay, uomo famoso per le passioni che ispirava, notevole soprattutto per una bellezza delicata, molle ed effeminata, ma corretta da uno sguardo fisso, calmo, selvaggio e duro come quello di una tigre: Pensate a quello che doveva apparire accanto a lui Luciano, legato, inamidato, rigido e nuovo come i suoi vestiti. De Marsay si era conquistato il diritto di dire delle impertinenze grazie allo spirito con cui le diceva e ai modi graziosi con cui le accompagnava.
L'accoglienza della marchesa fece capire subito alla signora de Bargeton la potenza di quel personaggio. Il terzo era il generale Montriveau, la causa della rovina della duchessa di Langeais. Voi occupate una posizione troppo alta nel mondo delle lettere per non accogliere un debuttante. Egli non ha ancora nemici che possano fare la sua fortuna attaccandolo. Non sarebbe forse una impresa abbastanza originale, e tale da valere la pena di essere tentata, il fargli ottenere con l'amicizia quello che voi avete dall'odio? Questo sorriso fu una pugnalata per il grand'uomo di provincia.
Luciano, che nei suoi abiti nuovi si sentiva come una mummia egiziana nelle bende, si vergognava di non avere nulla da rispondere. Alla fine, con la sua voce tenera disse alla marchesa: Montriveau e lui si ritrovavano per la prima volta dopo essersi lasciati in mezzo al deserto. Il lusso, che al mattino lo aveva stupito nelle cose, lo ritrovava ora nelle idee. Si domandava per quale misterioso processo quelle persone riuscivano a trovare a bruciapelo delle osservazioni acute, delle risposte che egli non avrebbe potuto concepire che dopo lunga meditazione.
E poi, quei cinque uomini di mondo erano disinvolti non solo nel linguaggio, ma lo erano anche negli abiti: In essi nulla brillava e tutto attirava lo sguardo. Il loro lusso di oggi era quello di ieri e sarebbe stato quello di domani. Ci sta guardando con la coda dell'occhio! Luciano fu felice della diversione causata dallo spettacolo. Il giovane Rastignac era evidentemente colui che teneva banco nella conversazione e che dava la stura a quel riso parigino che, appuntandosi ogni giorno su un nuovo argomento, sfrutta in breve l'oggetto del momento facendone in un solo istante qualcosa di vecchio e di logoro.
Quando i sentimenti si ripiegano su se stessi, come avveniva in Luciano e nella signora de Bargeton, succedono in breve tempo strane cose: Quando una donna giunge a pentirsi delle sue debolezze, passa come una spugna sulla propria vita allo scopo di cancellare tutto. Sebbene ogni sguardo di Luciano la indispettisse, rimase calma. Luciano era il figlio di un farmacista di nome Chardon. Sebbene fosse immerso in queste riflessioni, i suoi occhi, attenti al terzo atto, non abbandonarono la scena. Pur osservando le magnificenze di quello spettacolo eccezionale, seguitava a fantasticare sul conto della signora d'Espard.
Si riscosse dalle sue profonde riflessioni per gettare un'occhiata sul suo nuovo idolo ma, volgendo la testa, si accorse di essere solo. Aveva sentito qualche leggero rumore; la porta si era richiusa, la signora d'Espard si era trascinata via la cugina. Ma insomma, aspettate almeno che questo figlio di uno speziale sia veramente celebre prima di interessarvi a lui.
Arrogarsi un nome illustre? Come mai lo proteggete? Staub giunse al punto di promettergli una deliziosa redingote, un panciotto e un paio di pantaloni per il giorno decisivo. Luciano, sorpreso non tanto dalla risposta di Albertina quanto dalla lettera della signora de Bargeton, prese il biglietto e lesse per la strada queste poche righe spiacevoli: Mi spiace per questo piccolo contrattempo; ma ho fiducia nel vostro talento e voi riuscirete senza bisogno di imbonitori.
Il dono della seconda vista, che possiedono le persone di ingegno, gli fece sospettare la catastrofe annunciata da quel freddo biglietto. Egli camminava, sprofondato nei suoi pensieri, camminava di ritto guardando le statue della piazza Luigi XV. Il tempo era bello. Ma quale non fu il suo stupore quando, tornando sui suoi passi, si vide venire incontro la signora d'Espard e la signora de Bargeton in un calesse, tirato da un magnifico cavallo e dietro al quale ondeggiavano le piume del valletto la cui livrea verde ricamata d'oro aveva attirato la sua attenzione.
La signora de Bargeton aveva risolto su due piedi questo curioso problema. Una graziosa cintura sottolineava la vita svelta. Insomma, era diventata simile alla signora d'Espard senza scimmiottarla; era la degna cugina della marchesa, che sembrava fiera della sua allieva. Le donne e gli uomini che passeggiavano lungo il viale guardavano la brillante carrozza con gli stemmi dei d'Espard e dei Blamont-Chauvry.
La signora d'Espard sprizzava grazia e salute: Non era una sentenza ma un rifiuto di giustizia. La rabbia, il desiderio di vendetta s'impadronirono di quell'uomo disprezzato: Voi mi avete dimostrato dell'amicizia e io a essa mi appello per chiedervi un piccolo servigio. Vi mettete in vista? Non cercate di andare dall'una o dall'altra.
Voi avete del talento, cercate di prendervi la vostra rivincita. Il mondo vi disprezza e voi disprezzate il mondo. Quanto a me, ho una tale fiducia nel vostro avvenire che vi ho difeso ovunque e fin da ora, se posso fare qualcosa per voi, mi troverete pronto al vostro servizio. Queste informazioni erano rassicuranti. Si disse che Parigi era la capitale dell'avventura e per un momento credette all'avventura. Non aveva forse in manoscritto un volume di poesie e un magnifico romanzo l'Arciere di Carlo IX? Staub promise di consegnargli l'indomani la redingote e il resto.
Il giorno dopo, il calzolaio, la camiciaia e il sarto tornarono, muniti delle rispettive fatture. Non ammise di avere lui per primo scioccamente rinnegato il suo amore senza sapere quello che sarebbe divenuta la sua Luisa a Parigi: Il corruccio e lo sdegno s'impadronirono di lui e, nel parossismo della collera, scrisse la lettera seguente. Quella donna siete voi, quel ragazzo sono io.
Nelle mani di quel ragazzo si trova un ricordo che potrebbe denunciare le colpe della vostra beneficenza e i favori dei vostri abbandoni. Voi potreste arrossire incontrando il ragazzo alle prese con i marosi, se vi venisse fatto di pensare che lo avete tenuto sul vostro seno. Quando leggerete questa lettera sarete padrona di ogni ricordo. Ebbene, signora, pensateci senza rimorsi!
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Dal fondo della sua miseria quel ragazzo vi offre la sola cosa che gli resti, un ultimo sguardo di perdono. Questo ricordo di un passato riempito dalle gioie della famiglia mi ha sostenuto nella solitudine del momento attuale. Il lume ha mai sfrigolato? Vi siete sentiti fischiare le orecchie? Mia madre ha detto: E Davide ha risposto: Cara Eva, scrivo questa lettera a te sola. Si paga un soldo per attraversare le strade allagate e quando piove. Pranzo con un panino da due soldi e con un soldo di latte, ma ceno molto bene con ventidue soldi nella trattoria di un tale chiamato Flicoteaux, situata sulla piazza stessa della Sorbona.
Fino all'inverno le mie spese non supereranno i sessanta franchi al mese tutto compreso, per lo meno lo spero. Non preoccupatevi per me. La maggior parte dei grandi uomini hanno conosciuto le vicissitudini che ora mi colpiscono senza abbattermi. Macchiavelli scriveva il Principe di sera, dopo essersi confuso fra gli operai durante il giorno. Infine il grande Cervantes, che perdette un braccio alla battaglia di Lepanto, contribuendo alla vittoria in quella famosa giornata, chiamato dagli scribacchini del suo tempo vecchio e ignobile monco, non trovando un editore, dovette lasciar passare dieci anni fra la prima e la seconda parte del suo sublime Don Chisciotte!
Noi non siamo ancora a questo punto oggi. Oggi come oggi, dunque, sono quasi felice. In pochi giorni mi sono lietamente adattato alla mia situazione. Gli uomini illustri devono vivere appartati. Non sono essi forse gli uccelli della foresta? Ma che certamente sta a cuore a chi scrive, a chi legge, a chi immagina i paesi vivere e non solo s. In essi, la ragazza scopre di. La Prova del Druido. Di stravaganti numi che saccheggiano i mondi alla ricerca di storie per il loro divertimento.
Nel mutevole, colorato e caotico mondo degli Dei pochi erano i punti di riferimento stabili e certi. Oasi di ordine in una mare in tempesta, la taverna di Orlo era sempre uguale a se stessa, piena di numi, spiritelli, n. Cambiano i modi di pensare, creare e diffondere letteratura, e lo scrittore di oggi ha bisogno di farli suoi. Dalle ore 10 alle 17, Piazza Augusto Imperatore 4, la FUIS — Federazione Unitaria Italiana Scrittori,da sempre attiva a supporto degli scrittori, presenta una giornata di formazione per avvicinare gli scritto.
Gli Universi di Ailus. I quattro energumeni che avevano attraversato spavaldamente piazza degli Astrologi e avevano imboccato la stretta via de. Ma qualcuno deve pur combatterla. Cercate qualcosa da leggere per questa estate? Un pizzico di avventura, un sorriso, un brivido? E… sorpresa… tra gli autori mappati ci siamo anche noi. Diario di viaggio, parte seconda. La cronaca semiseria di un autore alle prese con il viaggio di Darwin. Diario di viaggio, parte prima. Non li useranno mai, quei cannoni. Quando arriva a Capo Verde, il giovan.
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