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Amazon Advertising Find, attract, and engage customers. Amazon Drive Cloud storage from Amazon. Alexa Actionable Analytics for the Web. Detenne poi il portafoglio del Tesoro al ministero delle Finanze in tre gabinetti. Stando a tali accordi il porto e le infrastrutture portuali e ferroviarie di Fiume sarebbero state gestite da una Commissione Paritetica composta da delegati italiani, fiumani e jugo- slavi. Politico italiano, deputato e poi senatore, fu sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri dal 26 febbraio al 31 ottobre Di fatto lo Stato Libero nasceva morto e si trattava soltanto di trovare il modo di spartirlo.
La situazione di stallo dei negoziati italo-jugoslavi per il regola- mento della questione fiumana permaneva: Dragutin Carlo Prica , contrammiraglio della marina austroungarica, referente per la marina militare del Consiglio Nazionale di Zagabria. Fiume, marzo cortesia del Archivio Museo Fiumano di Roma. Da Trieste, Toepke riportava: Eccessi fascisti a Sussak KK Italia e Francia, Opera omnia, 12, p. Rosen, Mussolini und Deutschland, p.
Luigi Salvatorelli, Il Fascismo nella politica internazionale, Modena , p. Rosen, Mussolini und Deutschland: In Tranfaglia, Crisi e caduta cit. Mussolini insisteva sul col- legamento delle questioni delle riparazioni con quelle dei debiti interalleati e alla definizione di una cifra definitiva che la Germania avrebbe dovuto versare a titolo di riparazioni. Su di lui cfr. Venizelos era primo ministro greco alleato dei serbi e dei francesi. Moscati , , n. Tra Belgrado ed Atene infatti non correvano i migliori rapporti: Roma 13 giugno , Marchetti ad Arlotta in D.
Il 20 marzo la sua Unione agraria popolare vinse le elezioni nazionali e Stambolijski fu confermato primo ministro. Durante il suo mandato, Stambolijski dovette conformarsi ai termini della resa della Bulgaria alla fine della guerra. Venne spodestato in un colpo di Stato militare il 9 giugno del Bell, Peasants in power: Stavrianos, The Balkan Federation Movement: Nel in occasione della conferenza tenutasi a Bucarest si nota una significativa uscita dal progetto originale.
Significativamente il libro di Friedrich Naumann, Mitteleuropa, uscito a Berlino nel , per i tipi della Reimer, nelle edizioni successive al portava in aggiunta un capitolo sulla Bulgaria, fulcro della Federazione balcanica da associare alla Mitteleuropa tedesca. Gli jugoslavi ini- Sofia 22 luglio , Rinella a Mussolini in, D.
Mini- stro delle Finanze dal al ; poi ministro della Giustizia, del Commercio e Industria e ministro degli Esteri dal 1 gennaio al 27 luglio e ancora dal 6 novembre al 6 dicembre Il Comintern rimase assai deluso del contegno dei comunisti bulgari: Questo dava forza agli argomenti dei seguaci di Zanella ma contro gli zanelliani si sca- fonte responsabile si affermava che le voci non servivano ad altro che ad ostacolare il lavoro della Commissione Paritetica che nel suo operato si atteneva esplicitamente alle di- sposizioni del Trattato di Rapallo e alle convenzioni di S Margherita.
A Belgrado le sollecitazioni di Mussolini erano state discusse alla riunione del Consiglio dei Ministri jugoslavo dal quale si attende- va un risposta ufficiale. Intanto proseguiva la retata contro i protagonisti dello spionaggio a danno dello Stato di Fiume e si procedeva a nuovi arresti. Ora questi flussi si erano dirottati verso Zagabria, Lubiana e Trieste. Venivano imputati furti di galline, un maialetto e liquori, tratti da denuncie e verifiche effettuati dai Reali Carabinieri di Jelsane e Castelnuovo. Intanto crescevano i dissidi tra Inghilterra e Francia in merito alla questione della Ruhr tanto che Della Torretta era stato anche ricevuto in un lunghissimo colloquio da lord Curzon a Londra.
I giornali croati denunciavano il governo di Belgrado per aver commesso una serie di errori catastrofici.
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Sia Belgrado che Bucarest sentivano di servire a Praga e quindi alla Francia senza trarne alcun vantaggio specifico. Tale fatto in ottica esclusivamente antifrancese veniva osservato molto da vicino da Belgrado. Il 31 luglio riprendeva i suoi lavori la Commissione Paritetica. Gli jugoslavi aveva- no nel frattempo alzato la posta per le concessioni che essi pretendevano per la rinuncia a Fiume, chiedendo Zara. Se a Belgrado e a Bucarest la politica era guardata da un punto di vista prettamente balcanico, a Praga la situazione era ben diversa: Il giorno successivo le trattative Belgrado, 22 agosto ; K Ma a questo aggiungeva la nota che solo inattese debolezze del governo SHS causate da pressioni di circoli estremisti croati, avrebbero potuto dilazionare la soluzione di un problema complicato ad arte.
La dinamica dei fatti non venne mai ricostruita: La strada fu sbarrata dagli assassini a mezzo di travi tagliate nei boschi vicini. Il prefetto di Giannina ne fu informato alle 2 del pomeriggio. Anche la guardia campestre afferma di averli visti tagliare travi per sbarrare la strada. La reazione del governo fascista fu sproporzionata: Probabilmente Zanella non ebbe mai maggiori chance per un ritorno al potere. Il capo del governo fiumano Depoli, come Zanella prima di lui, si trovava ormai da mesi a Roma impegnato in frequenti incontri con Castelli e Mussolini.
Intraprende la carriera diplomatica dopo il Bowman et al, Edward Bellamy Abroad: In tale veste assunse i comunisti M. La Jugoslavia era attivamente impegnata nelle beghe albanesi: Il prefetto e il sindaco di Argirocastro poterono vedere il ban- dito e mostrarono la loro sorpresa in quanto insieme ai soldati greci. Il fato che il Marku potesse girare dopo il delitto con i militari era molto strano. Un certo Gjin Marku comandante partigiano dalla zona di Kakavia nella Seconda guerra mondiale fu uno dei capi della fazione filo jugoslava sviluppatasi in seno alla resistenza albanese.
Nel liceo francese di Corizza aveva studiato e poi insegnato nel lo stesso Enver Hoxha. Dalla Grecia intanto giungevano notizie allarmanti di preparativi militari a causa delle tensioni italo-jugoslave. Dopo gli ammonimenti francesi e inglesi, Belgrado sembrava ora disposta ad accettare le proposte italiane per Fiume. Yearwood, Consistently with Honour cit. Nel ambasciatore in Grecia.
Nel ambasciatore in Brasile. Dal 17 agosto al 15 novembre Gover- natore delle colonie del Dodecaneso. Alessandro De Bosdari, Delle Guerre balcaniche, della Grande guerra e di alcuni fatti precedenti ad esse: Yearwood, Guarantee of Peace. La risposta di Stresemann fu comunque negativa: La questione fiumana divenne un banco di prova per le relazioni interna- zionali nello scacchiere balcanico e adriatico. Terroristi bulgari erano attivi in Macedonia mentre la situazione Rosen, Mussolini und Deutschland cit. Dal direttore del ministero degli Esteri per il dipartimento IV Europa orientale.
Tra il fu ambasciatore a Washington. Le grandi potenze oc- cidentali si rifiutarono di dar seguito ai loro rancori e rischiare un nuovo con- flitto mondiale. Eisenlohr valutava che in caso di scontro bellico la Francia si sarebbe tenuta da parte per la questione della Ruhr. Complessivamente si registrarono scontri a fuoco e 79 atti terroristici. Le perdite serbe erano di caduti e oltre 1. II, Znanie, Sofia, , pp. Lo stesso re Alessandro di Jugoslavia si diceva sollevato della soluzione. Insomma il 19 la crisi appariva sostanzialmente conclusa, sia Londra che Parigi dichiaravano il loro pubblico disinteresse relegando la soluzione ad un accordo italo-jugoslavo.
La soluzione del problema fiumano era in stretta relazione con la situa- zione in Bulgaria: Belgrado spediva un ultimatum al governo di Sofia inti- Roma, 15 settembre Moscati , n. Gli jugoslavi non si darono per vinti: Le tensioni balcaniche servirono alla diplomazia tedesca principalmente per saggiare la compattezza del sistema di alleanze francese che circondava la Germania di tanti piccoli Stati.
Francia, Inghilterra e Italia erano i tre fulcri attorno ai quali ruotava la pace europea. Fiume non era un porto particolarmente grande ma sarebbe stato sufficiente per la Jugoslavia. Indipendentemente dalla fondatezza di queste asserzioni per i triestini la soluzione migliore sarebbe stata offrire quanto ba- stava agli jugoslavi per disincentivare una loro politica di sviluppo alternativo al porto di Fiume. A meta del viene nominato comandante della IV Armata sul Grappa. Invece da Roma il rappresentante tedesco sollevava dubbi a pro- posito: I sereni commenti francesi per una ritrovata intesa fra Italia e Jugoslavia, erano la prova che di fatto la Jugoslavia era stata abbandonata.
In Bulgaria intanto la rivolta era stata spezzata: Anche qui si giunse ad uno stallo: In ogni caso, fino al , la Terra di Francesco Giusep- pe era considerata terra nullius. In ogni caso il contesto internazionale era loro meno favorevole: Per il trasporto di Forse essi cercavano di emigrare verso gli Stati Uniti. Ora gli jugoslavi facevano la stessa cosa agli unghere- si. Agli inizi la ribellio- ne ebbe successo: Alla vigilia della conferenza della Piccola Intesa prevista a Belgrado a fine gennaio il re jugoslavo Alessan- dro decise di recarsi a Parigi per concertare i temi che sarebbero stati affrontati col primo ministro francese.
Le forze ribelli del colonnello Georgios Ziras che avevano puntato alla conquista di Salonicco invece ripararono in Bulgaria. Alle elezioni di dicembre trionfaro- no i partiti vicini a Venizelos e fu proclamata la repubblica. Vatikiotis, Popular autocracy in Greece, A gennaio a Belgrado si doveva tenere la conferenza della Piccola Intesa dalla quale gli jugoslavi si aspettavano molto.
Il 27 gennaio al Salone della Vittoria a Palazzo Chigi avveniva la firma del Patto di amicizia e della convenzione per Fiume: La mancata pressione internazionale deluse Belgrado; i francesi piuttosto che appoggiare la Jugoslavia in caso di conflitto si limitarono a promettere un loro sostegno limitato alla mediazione diplomatica o di arbitraggio internaziona- le. Gli ultimi rapporti pro- venivano da Trieste e riguardavano gli atti di ratifica del trattato italo-jugoslavo: Di fronte allo scarso interesse dimostrato da Belgrado che per motivi di interesse nazionale ser- bo continuava a preferire di servirsi del porto di Salonicco non se ne fece nulla: Alberti, Irredentismo senza romanticismi, cit.
La domanda resta comunque aperta, se una Fiume neutrale o jugoslava sarebbe potuta prosperare grazie ai traffici jugoslavi. Similmente a quanto fatto per Fiume anche per Salonicco si prospettava un futuro roseo in termini di traffico portuale dirottando il traffico che prima passava per Fiu- me o Costantinopoli. Florentin, Adolf Friedmann, G. E fu proprio allora che accaddero i fatti di Giannina. Questa aveva un duplice aspetto, adriatico e balcanico insieme, che quindi contrapponeva gli interessi italiani a quelli serbi.
I serbi, in cam- bio di un disimpegno in Adriatico, avrebbero chiesto un analogo disimpegno italiano in Albania e nei Balcani. La storiografia italiana ha collocato la storia di Fiume dopo il nel contesto del problema adriatico. Come acutamente notava Nitti, tutto il commercio italiano e di conseguen- za, il prezzo dei noli e delle merci, per almeno mezzo secolo furono regolati dai traffici del Mar Nero.
Nel la politica di espansione adriatica perseguita istoriju, Italia e Jugoslavia dal al , Bologna, Il Mulino, , pp. Anche Rusinow Italy cit. Col Trattato di pace di Parigi del e il Memorandum di Londra del il confine orientale si era spostato di pochi chilometri rispetto al Prima che egli si insedi, vista la particolare situazione nel nuovo Stato libero, sembra opportuno comunicare il suo invio del signor Hoffmann al Governo italiano.
Guarneri ha chiaramente intenzione di scrivere a Roma. Durante la guerra comandante di batteria, comandante di un raggruppamento di artiglieria divisionale e infine Comandante di un reggimento di artiglieria da campo. K 3 Oggi Prebold in Slovenia. Decifrato Decreto del 19 aprile II It. Lo sgombero della Dalmazia da parte italiana sembra in questi ultimi tempi essersi arrestato. Hoffmann brevi manu Alla cortese attenzione. In fede, Podewils Sez. Qui ci rammarichiamo molto che la situazione a Fiume abbia comportato una dilazione del Suo viaggio a destinazione.
Chiedo pertanto di riferire nuovamente la questione alla Consulta sulla lingua e di far rilevare, che sarebbe per noi particolarmente auspicabile una rapida assunzione di carica del consolato a Fiume da parte del neo designato console. Si comunichi a H o f f m a n n e gli si chieda di regolare il suo atteggiamento in base a quello degli altri rappresentanti.
A Belgrado, come premessa e base per ogni negoziato sia con Fiume che col Governo Italiano, si esige: Eccezion fatta per i fascisti, che scrivono sui muri: Italia o la morte! La partecipazione puramente militare ed esterna che Foschini mostra nelle vicende fiumane, non lo fa sembrare chiamato a fare da ostetrico [alla nascita del nuovo Stato]. Con maggior forza il concetto viene ribadito da Abbazia dai corrispondenti del Piccolo della Sera di Trieste.
Zanella a capo provvisorio del nuovo Stato libero ha dato un esauriente resoconto la Stampa al nr. Nel suo discorso Zanella proseguiva: Esprime la speranza che si possa riuscire a far risollevare Fiume dalla sua attuale triste condizione con la collaborazione ed il benevolo appoggio dei Governi di Roma e Belgrado. La Stampa del 7 c. Il Cancelliere del Reich Dr. Nel Cancelliere del Reich e nel Ministro degli Esteri. Cessat la disposizione del Da ripresentare dopo la partenza Gabinetto del Presidente del Reich.
Ambasciata di Roma, Legazione di Belgrado. Evidentemente vi risiedeva il Hoffmann. Cancelliere del Reich 2 Sotto ogni copia degli arrivi Fi. Circolano quindi voci che profetizzano una prossima fine del Governo Zanella. A questo proposito il presidente Zanella, da me oggi incontrato, mi ha detto di non poter credere che il Governo italiano non mantenga le sue promesse.
Tuttavia presso i circoli locali questo precedente colpirebbe talmente non solo la sua immagine, ma anche quella del Governo italiano, da doverla tempestivamente riaggiustare. A questo proposito sono in procinto di scrivere una rapporto riepilogativo. Ho avuto occasione di intrattenere un circostanziato colloquio con il com. E per giunta la perfidia dei mediatori! Vorremmo che si accordasse con Belgrado. Certo, apparentemente non si ostacola la creazione di una propria forza di polizia che renderebbe possibile il ritiro delle truppe italiane da Fiume.
Accordo di Fiume con la Standard Oil Co. In seguito ad un accordo con la Standard Oil Co. Fatto sta che il Governo del presidente Zanella ha dovuto farsene una ragione ed accettarla. Ci chiediamo se possa essere ulteriormente permesso che dei privati, armati di carabine, revolver e granate, continuino a girare a loro piacimento per perseguitare, minacciare e offendere cittadini e poliziotti, che hanno il semplice torto di non condividere le loro anarchiche incursioni brutali e criminali: Sporgeremo la nostra protesta in Italia, la porteremo a Roma.
La storia di Fiume narra di sollevazioni popolari che non possono essere dimenticate. A questo devono pensare quanti hanno il dovere di provvedere e di prevedere. Chi semina vento, raccoglie tempesta. Il governo di Roma si affretta in tutti i modi col governo di Belgrado per risolvere tutte le questioni pendenti fra i due governi, prima della convocazione della Conferenza di Ginevra.
Il Governo di Roma ha posto come condizione per lo sgombero della terza zona la stipula di un accordo preliminare su Porto Baross, Fiume e Zara.
Riguardo a Porto Baross ci sarebbero punti in contenzioso ben precisi. E ora il Governo di Roma crede di aver trovato una via di uscita grazie al progetto di una comune amministrazione della durata di 12 anni. Ministro degli esteri nel Governo Bonomi fra il ed il successore in questa carica di Bonomi e seguito da Schanzer , fu nominato senatore del Regno il 19 luglio La relativa utilizzazione va conseguentemente rimessa alla stampa locale.
In fondo anche i serbi che muovono i fili possono provocare qualcosa di simile alla rivoluzione del 3 marzo.
Da queste riflessioni sembra nascere la preoccupazione con cui si segue la vittoria conquistata. Quanto importanti debbano essere giudicati a Roma i suoi meriti per gli ultimi sviluppi, lo si deduce dal fatto che il ministero degli Interni lo ha assunto nella Consulta inviandolo qui come ministro plenipotenziario.
Zanella ha dunque guidato il governo poco meno di cinque mesi, il primo governo dalla fondazione dello Stato libero. Il 6 ottobre presentava il suo gabinetto formato da 5 Segretari di Stato, nessuno dei quali in seguito si sarebbe fatto notare. Tutti gli altri sforzi di Zanella rimasero infruttuosi. Un accordo stipulato con la Standard Oil Co. Non si riesce a trovare niente di utile, e pertanto non serve neanche rivelare i numerosi errori che gli avversari di Zanella hanno continuato a rimproverargli nei giornali, senza doverli elencare uno ad uno.
Negli ultimi tempi da parte jugoslava si faceva valere una violenta opposizione contro questo progetto. Ferrovia e porto sono, a parte le navi destinate agli sparuti traffici locali, completamente deserti. Sul territorio fiumano si trovano 7 km di ferrovie, che assieme alla stazione, coi loro 70 km di binari, scambi e 87 piastre girevoli, danno attualmente un deficit mensile di Lit. Il traffico passeggeri nel tratto oltre S. Anche il locale traffico di vaporetti viene mantenuto solo grazie ai sussidi del Governo italiano e lascia molto a desiderare. Le attuali quotazioni di borsa sono le seguenti: Le restanti quotazioni non necessitano alcun chiarimento.
Il suo posto per importanza dovrebbe averlo ora preso la filiale della Banca Commerciale Triestina. Fra le banche locali vanno nominate: Varie grandi banche italiane hanno aperto le loro filiali: Quanto artificioso fosse il fiorire della Adria, lo si capisce dal suo attuale, completo crollo. Questi circoli non sono soddisfatti della direzione Direttore generale Eidlitz, direttore Schild e si prevedono grossi tagli, se non la liquidazione. Un quadro altrettanto scoraggiante offre la situazione delle altre compagnie di navigazione. Bencic , che dispone mensilmente un battello a vapore fra Trieste e Liverpool, quando trova chi qui lo noleggia.
Delle imprese industriali della vecchia Ungheria, che davano lavoro a Vengono qui impiegati alcune centinaia di operai. Fra le piccole imprese si devono nominare: Sirola, il colorificio Fulgor G. Padovan, il saponificio J. Le imprese commerciali maggiori sono la Mercantile S. Commerciano droghe le ditte: Ernesto Benco, Ettore Benco, F. Il vecchio g i o r n a l e d i F i u m e La Bilancia durante la guerra ha cessato le sue pubblicazioni.
Il piccolo giornale La Voce del Lavoratore del Porto comunista esce solo di domenica. Un giornale ungherese ha chiuso le pubblicazioni durante la guerra. Anche prima della guerra il numero dei residenti del Reich sembra essere stato basso. Si deve far notare a proposito che le relazioni della stampa tedesca sulle vicende locali sono stranamente imprecise. In quanto si servono di fonti italiane, errori di traduzione sorprendentemente grossolani ne sconvolgono il senso, p. Ha destato quindi grossa inquietudine in Italia il fatto che Fiume abbia in primo luogo deciso di istituire una propria forza di polizia ed, in secondo luogo, di garantire notevoli diritti alla Standard Oil Company.
Va tuttavia rilevato che in Italia le ondate di nazionali- smo sono ancora alte e che persino quella parte della stampa che vorreb- be una scrupolosa applicazione del Trattato di Rapallo, non osa schierar- si troppo energicamente a suo favore. Le generiche voci della stampa francese e jugoslava quasi non trovano accesso nella stampa italiana. Nel periodo fu ambasciatore tede- sco a Roma.
Dal libretto di volo durante la Grande Guerra risultano al suo attivo no- vecento ore di volo, otto velivoli avversari abbattuti ed altri due incendiati su un campo nemico, un draken-ballon nemico distrutto. Inviato straordinario e ministro plenipotenziario e infine dal ambasciatore a Belgrado. Attraverso il suo ufficio stampa ha quindi rifiutato la versione italiana dei fatti. Ci avrebbe preso parte solo un numero insignificante di cittadini fiumani.
I fascisti sono giunti a Fiume da Trieste con due autoblindo e parecchi camion, e sulle ferrovie italiane. Zanella dovrebbe essere di nuovo a Buccari. Persona degna di fede mi afferma che Castelli gli ha detto che ringrazierebbe Dio se potesse avere Zanella di nuovo qui. Nessuno ha alzato una dito per difenderlo per quanto, anche dal punto di vista di un italiano estremista, non gli si poteva muover nessun altro rimprovero se non quello che gli era quasi riuscito di fare ordine. La sua richiesta fu accolta e giunto in Italia fu arruolato col grado di Capitano Medico.
Fu ucciso la notte del 3 maggio , nella sua casa, dagli jugoslavi. Come quadro di insieme, ripetiamo quanto detto nei vari rapporti: Dodici anni di amministrazione consortile del porto da parte di Fiume, Italia e Jugoslavia, porterebbe infine ad una preponderanza jugoslava: Zanella non avrebbe dovuto stringere i trattati che oggi sono in essere ma non ha avuto la forza per opporsi. Anche a Belgrado si vuol chiaramente far lavorare il tempo a proprio favore.
Si sarebbe mostrato vero patriota se avesse sacrificato, anche solo temporaneamente, la sua persona. Per questo motivo lui personalmente non riesce a decidersi se mettere su casa a Fiume o ad Abbazia. Il convincimento degli zanelliani, invece, sembra essere indefettibile. Il porto si riempie di navi ferme ai moli. Della qual cosa naturalmente mi rallegro molto. Questa volta spero di riuscire! A Sua Eccellenza Il signor consigliere segreto Dr. Nel suo articolo Zanella dipinge in maniera coinvolgente gli avvenimenti del 3 marzo che hanno portato alla sua deposizione: Degne di attenzione sono anche le conseguenze che ne vengono per la locale politica triestina.
E sono proprio quelli che vorrebbero arrivare in fretta alla soluzione della questione a non volere che Fiume abbia un vantaggio irreparabile su Trieste. Il consolato di Fiume ha copia del presente rapporto. Il Fascismo e la questione di Fiume Reg. In un nuovo numero speciale della Voce del Popolo Zanella ripropone i suoi attacchi e fra le altre ripropone anche la seguente questione, non priva di un retrogusto comico: Domanda che non riesce ad avere una risposta adeguatamente soddisfacente.
I giornali italiani non ne fanno alcun accenno. Questa strada ha, dunque, poca prospettiva di successo. Gli obiettivi del movimento, come ho potuto notare in precedenza, non sembrano avere un carattere nazionale, ma economico. Essenzialmente il loro programma verte nel: Ridare vita ai vecchi rapporti economici e sociali. Risultarono eletti 5 deputati sloveni: Sacerdote, si distinse per una posizione di oltranzismo sloveno du- rante la seconda guerra mondiale. Fabi, Storia di Gorizia, cit. Anche dopo la dichiarazione del porto franco la locale legislazione tariffaria non potrebbe bastare per permettere alle imprese triestine di competere vantaggiosamente con Amburgo, Brema, o Stettino.
I friulani risentono particolarmente il peso della guerra e del crollo della vecchia Austria. Interi villaggi devono emigrare. Nel movimento entrano in gioco anche motivi politici. Del 6 maggio c. KK 31 Giuseppe Josip Wilfan, eletto deputato nel Il progetto consta di una parte comune e di oltre 30 protocolli particolari per Zara. Le decisioni essenziali per Fiume sono le seguenti: Entrambe le parti riconoscono come premessa per tale progetto che Porto Baross non debba in nessun caso divenire concorrente del porto principale di Fiume. Politico italiano, deputato e poi senatore, fu sottosegretario di Stato al ministero degli Affari Esteri dal 26 febbraio al 31 ottobre In allegato si inviano alla cortese attenzione copia di 3 Rapporti del Consolato Tedesco di Fiume: K 34 Firma illeggibile.
Breiter Sotto ogni copia va apposto: Fiume Nota di cancelleria: Da parte italiana si continua ogni giorno a ribadire la certezza che si arrivi ad una piena applicazione degli accordi di Santa Margherita Ligure ma senza nessuna indicazione su quali ne siano gli effetti. Il locale ministro plenipotenziario italiano Com.
Non si deve ignorare la considerazione che ha finora ottenuto la reazione di Zanella di ostacolare la ratifica di questi accordi che escludono la definizione di qualsiasi rapporto. Un personaggio autorevole degno di fiducia mi ha raccontato di aver parlato brevemente a Lubiana con Zanella, trovandolo pienamente convinto della vittoria definitiva della sua causa.
I negozianti che esponevano un ritratto del presidente Wilson o di re Pietro di Serbia furono costretti a rimuoverli. Il convincimento degli zanelliani, invece, sembra essere indefettibile. La questione fiumana divenne un banco di prova per le relazioni interna- zionali nello scacchiere balcanico e adriatico. Questa strada ha, dunque, poca prospettiva di successo. Barone Domenico, giurista, 9. In tal modo si avrebbero:
Al posto del ministro plenipotenziario italiano, Com. Certo, si assicura con persuasione di aver raggiunto una piena sintonia in merito alle clausole esecutive che a Santa Margherita sono state negoziate dal Governo italiano e dello Stato di SCS in margine al Trattato di Rapallo, ma manca ancora la ratifica da parte italiana per rendere esecutive tali clausole. Cosa che dovrebbe avvenire non appena sia ritornato a Roma il ministro degli Esteri Schanzer. Il Governo di Belgrado ha nominato ministro plenipotenziario per Fiume il precedente direttore della sezione politica del ministero degli Esteri, Dr.
Per la Commissione paritetica vedi rapporto contr. I membri italiani di questa commissione saranno inviati dopo le ratifiche vedi sopra. Fu anche deputato al Consiglio imperiale di Vienna. Ora entrambe le parti hanno raggiunto un compromesso: Il comandante della brigata serba di stanza nei pressi di Sussak ha chiesto le scuse immediate, altrimenti si sarebbe subito messo in marcia verso Sussak. Ancora una volta il comandante ha fatto sapere che al minimo incidente di questo tipo egli avrebbe marciato su Sussak e ha ottenuto che tutto finora sia rimasto calmo.
Con gli umori eccitati di entrambe le parti la foga fascista poteva facilmente causare seri disordini. Proprio nella provincia di Gorizia, caposaldo di questo movimento, il colpo di stato fascista ha fatto piazza pulita degli interessi particolari in atto. Gli autonomisti, comunque, non credono perduta la loro causa. Esponente liberale prima della guerra Fu commissario e poi presidente della provincia di Gorizia dal novembre al 28 ottobre Fu tra i promotori della Democrazia cristiana nel Go- riziano nel Risponde al Governo centrale solo per inottemperanza alle generali leggi dello Stato.
Tuttavia prima che si arrivasse ad eseguire il programma, il 10 c.
Prefetto di Treviso 14 luglio - 21 agosto e poi di Trieste 19 ottobre - 19 giugno La provincia di Trieste, in base ai dati italiani, conta La Provincia di Gorizia Pertanto i circoli nazionalisti italiani stanno lavorando a un piano per una nuova definizione dei confini provinciali della Venezia Giulia. Le proposte alternative da loro apportate sono le seguenti: In tal modo si avrebbero: Cambio di consegna del Comitato della Difesa nazionale e di Prodam con il Comando Consiglio militare che passa il potere esecutivo al suo comandante Cabruna e indice lo stato di occupazione.
Presunta richiesta di Belgrado a Parigi e Londra per un loro intervento nei disordini fiumani. Numero speciale della zanelliana Voce del Popolo, soppressa fin dalla rivoluzione, con una avvincente esposizione di Zanella delle vicende del 3 marzo. Sgombero di Sussak e del Porto Nazario Sauro. Apertura della ferrovia, Commissione paritetica senza Fiume che deve essere eseguito nel termine di un mese. Castelli parla al console. A Fiume domina una quiete cimiteriale. Emanazione di una nuova disposizione sui passaporti a Fiume. Rivive la speranza di una veloce soluzione dei punti di contenzioso in essere fra Fiume, Italia e Jugoslavia.
Nomina dei membri della Jugoslavia per la Commissione paritetica, con presidente il dr. Matko Laginja, ex Bano di Croazia, e del dr. Nuova fiammata di speranze degli zanelliani, che negli ultimi mesi sembravano quasi spariti, ma che cominciano di nuovo a farsi sentire e considerano cosa fatta il ritorno definitivo di Zanella. Scioglimento del Consolato Tedesco a Fiume firmato: Negoziati italo-jugoslavi per il regolamento della questione fiu- mana. I negoziati italo-jugoslavi per il regolamento definitivo della questione fiumana si sono di nuovo arenati.
Ma per il momento non si riesce a capire se questa dichiarazione abbia avuto effetto. Attualmente si spera che i negoziati portino a un accordo definitivo. Al legato jugoslavo a Roma, Dr. Ex deputato austro-ungarico, membro della delegazione del Regno di Serbi, Croati e Sloveni alla Conferenza di pace di Parigi. Al Ministero degli Esteri, Berlino Oggetto: Il consolato di Trieste ha copia del presente rapporto.