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Vedi in OneSearch Polo scientifico. Vedi in OneSearch Accademia della Crusca. Vedi in OneSearch Biomedica. Vedi in OneSearch S. Vedi in OneSearch Ingegneria. Vedi in OneSearch Fondazione Franceschini. Cortina , Vedi in OneSearch Geomineralogia 1: Keiichi Yamanaka zum Cimon of Athens and the failure of panhellenism, ca. Vedi in OneSearch Architettura Storie di architettura attraverso i sensi: Istituti giuridici Gallo, Paolo G. She prepared for publication a new collection of works by F.
Dostoyevsky, which is organized in a chronological order.
Each volume contains not only Dostoyevsky's works of a respective period of his life but also letters and memoirs of his contemporaries that are followed by the comments of a new type — apart from the traditional literary notes there are interpreting ones. She carried out supervision of a number of thesis devoted to Dostoevsky's works.
Since she has been a research supervisor of the April Youth Conferences "F. She also gives seminars to the philologists of teaching professions in Veliky Novgorod. Kasatkina's works are mainly devoted to the word's creative role in culture and to the nature of the artistic image. They are theoretical studies carried out at the intersection of theory of literature, cultural studies, philosophy, religious studies, etc. Mangiavano insetti e vermi, osavano affermare che il messaggio cristiano era adatto agli Spagnoli, ma non necessariamente a loro; non volevano cambiare le loro usanze.
Ancora nel il giudice della Corte Suprema Robert H. Si domandava argutamente anche come mai nessun attivista umanitario si fosse speso per la difesa dei diritti dei neri come lo avevano fatto per gli indios. Ogni argomento usato per gli uni doveva necessariamente valere anche per gli altri. Eppure gli Spagnoli di ogni ordine e grado, inclusi vescovi, preti e persino frati, possedevano schiavi neri.
In pratica, si rendevano necessarie delle concessioni, in cambio di una contropartita: Nel il sovrano concede la licenza di trasporto di quattromila schiavi africani nelle Americhe. Nel luglio del Las Casas redige un progetto che prevede che ciascun colono disponga di sette schiavi e schiave per poter operare in modo tale da mantenersi ed arricchire le casse reali. Questo suo progetto non comportava la cattura di persone libere, ma il trasferimento dalla Spagna alle Americhe di prigionieri di guerra, bianchi o neri.
Questa porzione della Historia de las Indias fu completata tra il ed il In essi il domenicano illustra e denuncia la conquista portoghese delle Canarie, delle Azzorre e della costa occidentale africana e spiega che nei primi anni del suo apostolato diversi coloni si rivolsero a lui per ottenere la licenza di sfruttamento di schiavi neri algunos negros esclavos promettendo che in cambio avrebbero liberato gli indigeni, ormai consunti.
Nella sua petizione al re Las Casas non distingueva tra schiavi neri e bianchi e specificava una provenienza spagnola, non africana esclavos negros y blancos de Castilla. Era convinto che gli schiavi fossero pirati turchi e saraceni catturati nel corso delle scorrerie o delle rappresaglie, dunque persone che dovevano sapere a che pena rischiavano di andare incontro. Le radici di queste controversie vanno ricercate agli albori della ricerca etnografica. Una forma primigenia di razzismo. In antropologia si definisce razza un gruppo di popolazioni appartenenti alla stessa specie che differisce in almeno alcune caratteristiche fisiche da un altro gruppo di popolazioni della medesima specie.
Ma si era ancora distanti dalla mania gerarchizzatrice del secolo successivo, quello che vide il trionfo del positivismo. Questa grande catena dei viventi formava una scala sulla quale si posizionavano gruppi e specie a seconda del loro livello qualitativo, in basso gli inferiori ed in alto quelli di elevato valore intrinseco. Abbiamo visto e vedremo che vi fu non solo il rifiuto di intendere gli individui quali soggetti autonomi ed indipendenti, che hanno valore per quel che fanno e per il fatto di essere membri della stessa specie. Lo fece con perizia ed avvedutezza. Ecco come hanno fatto: La disuguaglianza tra razze era di ordine biologico e spirituale.
Lo spirito da solo, infatti, non nobilita; ci vuole piuttosto, prima, qualcosa che nobiliti lo spirito. La forza misteriosa e incomprensibile del genos e del sangue sedusse anche Friedrich Schlegel: Il sangue, come simbolo di adesione eterna alle sorti della nazione, opera verticalmente trascendendo le epoche e proiettandosi verso il futuro ed orizzontalmente trascendendo le vicende personali. Il lignaggio, non la vita sociale, determina il carattere: Il determinismo del sangue non lascia spazio a conversioni ed assimilazioni.
Esistono solo due leggi naturali: Come notava acutamente Cristoforo Colombo, la decisione di cacciare gli Ebrei dalla Spagna fu presa lo stesso mese in cui si accolse la sua richiesta di partire alla ricerca di una rotta occidentale per le Indie. La griglia fu recuperata e re-impiegata nelle colonie americane per distinguere le appartenenze castali in base ai gradi di meticciamento. A questo riguardo lo storico spagnolo Julio Caro Baroja cf. La valutazione della purezza di una persona si effettuava verificando il proprio albero genealogico e le deposizioni sotto giuramento di parenti e testimoni.
Questi statuti crearono una casta di paria che infettava tutti quelli coi quali aveva degli intercorsi. Gli statuti di limpieza de sangre spagnoli furono avversati persino da numerosi inquisitori, che usavano la verifica del sangue solo per corroborare altre prove. Rimane il fatto che fu proprio questa fissazione per il sangue che rese accettabile la classificazione e separazione degli esseri umani nelle colonie. Il razzismo della Conquista fu, come tutte le sue manifestazioni, una forma di determinismo materialistico, il sintomo di un modo di pensare, piuttosto che la sua causa.
Senza dubbio non tutti i coloni erano uniformemente reazionari, bigotti, ignoranti, meschini, irrazionali, patologici. Nel Nuovo Mondo giunsero anche persone aperte, intelligenti e abbastanza beninformate. La metafisica del sangue fu presto estromessa dal discorso giuridico-legislativo e le unioni con gli indigeni non furono proibite. Nel sedicesimo secolo, gli schiavi costituivano ben il quattordici per cento degli abitanti di Granada.
I confini devono essere netti e devono comportare significative variazioni di status. Ai meticci era fatto divieto di intraprendere una carriera militare, accademica o ecclesiastica.
Con il passare del tempo e la complessificazione dei rapporti sociali dovuta alla globalizzazione del colonialismo e dei commerci internazionali, le genealogie di stampo feudale vennero abbandonate ed il colore della pelle e la fisionomia del volto tratti somatici divennero i nuovi parametri di classificazione. Ad esempio nel furono promulgate le Leggi di Burgos Leyes de Burgos , concepite per regolamentare i rapporti tra conquistatori e conquistati e per definire lo status degli Indigeni.
Veniva letta agli indigeni in castigliano, il che evidentemente ne impediva la comprensione. E, oltre a questo, le loro Altezze vi accordano molti privilegi ed esenzioni e vi conferiranno molti benefici. In questo modo si potevano schiavizzare altri esseri umani nel nome di una religione universalista ed egualitaria.
I Conquistadores non furono secondi a nessuno in quanto a doppiezza: Il suo era un atteggiamento aggressivo e predatorio nei confronti del prossimo e del Nuovo Mondo. Eloquente, devoto, caritatevole, tenace, vigoroso, inflessibile, fervente, a volte fin troppo fervente, molto attento ai rapporti umani.
Pio e saggio, disposto al sacrificio, ma anche impregnato di una furiosa indignazione che non gli dava pace. La sua non fu una vera scelta. Furono la sua coscienza e la sua indole a scegliere al posto suo. Indipendentemente da qualunque sforzo di sensibilizzazione, gli encomenderos non erano disposti a cambiare stile di vita e visione del mondo, convinti che in fondo la situazione avrebbe beneficiato gli uni e gli altri, nel lungo termine.
Per la prima volta un impero doveva badare a come le iniziative dei propri coloniali si riflettevano sulla propria immagine internazionale. Resta il fatto che, dal punto di vista di popolazioni ormai sottomesse e martoriate, fu un dono del cielo. Nel fu ordinato sacerdote a Roma. Ad un certo punto il frate lo interruppe dicendo: La svolta decisiva — non la conversione di un peccatore, ma la rivelazione della sua vocazione di profeta — giunse con la lettura di un passo del Libro del Siracide 34, in preparazione del sermone pentecostale: Sacrifica un figlio davanti al proprio padre chi offre un sacrificio con i beni dei poveri.
Uccide il prossimo chi gli toglie il nutrimento.
Erano tanti ego mascolini che indossavano armature di ferro o di idee fisse, che temevano che una perdita di potere potesse significare la loro disintegrazione e frammentazione. Una guida per giocatori non professionisti PDF Download. Ma per tutte valeva la parabola del Figliol Prodigo. Chi stava in alto non doveva render conto a nessuno delle sue decisioni e chi stava in basso doveva solo obbedire. Kaspar, il bravo soldato PDF Kindle.
Ditemi, che diritto avete di schiavizzarli? Non sono forse degli esseri umani? Non siete forse obbligati ad amarli come amate voi stessi? Ma questo non gli poteva bastare. I lavoratori indigeni sarebbero stati salariati, avrebbero appreso nuove tecniche di coltivazione dai contadini spagnoli e avrebbero avuto accesso agli ospedali. La rappresaglia spagnola non si fece attendere: I detrattori di Las Casas usarono subito questo fiasco per dimostrare che la conversione e pacificazione degli Indiani poteva essere ottenuta solo con la forza e la violenza.
Tuttavia, come spesso avviene, non tutto il male vien per nuocere. Lo scacco costrinse il frate ad un profondo esame di coscienza e ad un attento riesame delle sue strategie. Ne aveva comunque ben donde. Mentre nelle alte sfere si discettava di quieta diplomazia, gli Indios si stavano estinguendo ed i Conquistadores badavano solo ad accumulare ricchezze.
Il domenicano, assennatamente, toccava il tasto dei benefici concreti che sarebbero derivati agli Spagnoli rimasti in madrepatria a discapito degli emigrati, non particolarmente leali nei confronti della stessa. I nativi dovevano infine essere trattati con rispetto. Queste leggi servirono comunque a comunicare ai coloni ispano-americani che i loro soprusi non avrebbero incontrato la compiacenza della monarchia spagnola.
Per il suo ruolo nella formulazione di queste leggi Las Casas fu minacciato di morte da chi aveva interesse a mantenere le cose come stavano. Nel frattempo le Nuove Leggi avevano causato un inasprimento delle tensioni tra coloni e monarchia. La sua prima mossa per evitare lo scacco fu quella di replicare con il suo Confessionario Avisos y Reglas Para Confesores. Gli encomenderos erano venuti dalla Spagna con pochi soldi in tasca e tutto quel che avevano guadagnato lo dovevano alla manodopera gratuita degli indigeni. In esso si riaffermarono due principi fondamentali: La prima in difesa delle nuove leggi, sotto attacco da parte degli encomenderos e dei loro alleati nel clero.
Poi si dovette difendere dalle accuse rivoltegli dai medesimi per la sua proibizione di assolverli prima che avessero risarcito gli Indios.
Dunque i fini materiali, pur importanti, non potevano avere la precedenza su quelli spirituali, per il buon nome stesso della Corona. Gli unici che andavano puniti erano quelli che ostacolavano deliberatamente la predicazione. Las Casas avrebbe poi rivisto il suo giudizio anche su questo punto, sostenendo che persino in questo caso la violenza era ingiustificata. Era stato lontano dalla Spagna per 20 anni.
Traduttore dal greco al latino delle opere di Aristotele, era un grande ammiratore della Roma imperiale. In seguito scrisse altre tre opere in favore della giusta guerra. Gli intellettuali pacifisti indebolivano il fronte comune contro il nemico: Questo manoscritto incorporava il dibattito sul Nuovo Mondo e sulle Nuove Leggi, ispirate agli scritti e discorsi di Las Casas e mirate alla restrizione del potere dei nuovi signori locali sugli indigeni. Il Democrates secundus ricapitolava i temi centrali del primo: Ma, ancora una volta, il suo giudizio sulla restante barbarie disorganizzata non si discostava molto dai giudizi precedenti.
Noi, gli amici, e Loro, i nemici. In effetti i ragionamenti degli autoritari tendono ad essere falsati da pregiudizi, salti logici, compartimentazione della conoscenza, omissioni, doppiopesismo, ipocrisia, mancanza di autocritica, rimozioni, inferenze erronee, etnocentrismo e dogmatismo. Quelli che superano gli altri per prudenza e per saggezza, anche se non prevalgono per la forza fisica, quelli sono, per la stessa natura, i signori; al contrario, i pigri, i tardi di mente, anche se hanno le forze fisiche per compiere tutti i lavori necessari, sono per natura dei servi.
Tali sono le nazioni barbare e inumane, estranee alla vita civile e ai costumi tranquilli. Ignorava la distinzione tra pagani, che non avevano mai potuto ascoltare la parola di Cristo, ed infedeli come i Musulmani e gli Ebrei che, pur avendo avuto accesso ad essa, la rifiutavano. Una volta costretti ad abbandonare le loro pratiche innaturali, la pace e la giustizia sarebbero prevalse. Tuttavia tutte le copie che giunsero in Spagna furono bruciate per ordine del sovrano. Alcuni giudicavano certe sue asserzioni isteriche o comunque irragionevoli. Altri recensori avevano trovato irritante lo stile letterario con cui aveva scritto il Democrates Alter.
Ma il suo intento era quello di farsi leggere da un vasto pubblico, non da un gruppo di specialisti. Questi teologi si atteggiavano a guardiani dello stile, ostili a chi si permetteva di varcare le giurisdizioni disciplinari senza avere i titoli per farlo. Secondo lui il passo del Vangelo di Giovanni Se potevano sembrare insensati e stolti insensati et hebetes era per colpa della cattiva educazione.
Non schiavo naturale, ma infante naturale, una creatura razionale in potenza, ma non in atto. Questo in base alla seguente considerazione: Sarebbero colpevoli di peccato mortale se rifiutassero la parola del Signore presentata da cristiani dalla condotta morale impeccabile e dagli argomenti dimostrabilmente ragionevoli. In questi casi esisteva un obbligo morale di intervenire: Era dunque lecito intervenire nel loro paese per esercitarvi un diritto di tutela, impeccabile base legale per delle guerre imperialiste.
Las Casas la pensava esattamente allo stesso modo e, in una lettera del , raccomandava irrealisticamente a Soto di pretendere dal re una condanna pubblica ed ufficiale della Conquista. Se una nazione non era capace di autogoverno doveva intervenire qualcuno dal di fuori, prendere in mano la situazione e rieducarla, facendola ragionare. Anche se questo poteva significare non battezzare nessuno che non avesse ben compreso cosa significasse e che non avesse fornito il suo consenso informato.
Una logica diametricamente opposta a quella di quei francescani che si limitavano a battezzare meccanicamente, come in una catena di montaggio, senza verificare se i nuovi cristiani avevano realmente capito a che cosa si stavano sottoponendo. La conversione degli indigeni avrebbe accelerato il compimento delle profezie chiliastiche. Questa riecheggia nelle parole del filosofo inglese Peter G. Insomma lo fecero per migliorare la propria immagine agli occhi degli altri, di se stessi e soprattutto di Dio. Il Las Casas delle sperimentazioni di ingegneria sociale venezuelana rientrava in questa categoria di benefattori compulsivi.
La stoccata del domenicano non si fece attendere: Questa vera e propria ricerca etnografica si basava sulle sue esperienze personali, sulla sua estesa corrispondenza e su manoscritti altrui. Lo scopo era quello di dimostrare che gli indiani soddisfacevano tutti i requisiti aristotelici della buona vita. La disputa fu equilibrata. Entrambi si autoproclamarono vincitori, ma la commissione non espresse alcun giudizio. Che avessero accettato questo stato di cose senza ribellarsi confermava lo spirito meschino e servile di questi barbari che andavano sottomessi per il loro bene.
Qui Las Casas si rifaceva al principio cardine dello jus gentium , il consenso volontario dei soggetti.
Anche lui aveva studiato il suo Aristotele, ma lo usava solo per confermare le Scritture, non per reinterpretarne il senso. Dopo tutto, lo stesso Stagirita non aveva mai indicato chiaramente come distinguere uno schiavo da un uomo libero. Tra i due esisteva un forte divario etico ed esistenziale: Le sue tesi erano in contrasto con la missione evangelizzatrice della Conquista ma non con quella sfruttatrice dei Conquistadores.
Per questo non erano ben accolte a Corte, mentre erano molto ben viste in America. Lo jus gentium , che regolava i rapporti tra i popoli, secondo lui altro non era che uno sviluppo del diritto di guerra. Ogni disuguaglianza era naturale e, in quanto naturale, era tale per decreto divino. I nuovi signori avrebbero agito come strumenti di redenzione e rigenerazione, vicari di Dio in terra.
Quattro furono le motivazioni addotte per dar conto di questa posizione: In questa prospettiva la missione civilizzatrice arrecava solo benefici ai colonizzati, che dovevano essere eternamente grati ai loro nuovi signori. Questo argomento conseguiva alla tesi centrale del Democrates Alter: La guerra era insomma necessaria e giusta e se si insegnava ai nativi senza terrorizzarli, questi sarebbero rimasti testardamente aggrappati alle loro tradizioni secolari. La nozione di giustizia parimenti gli sfuggiva. Guardate alle cose che abbiamo in comune, non a quello che ci divide!
Per non parlare della loro modestia e mitezza. Quanto al sacrificio umano, sicuramente i sacrifici indigeni reclamavano meno vittime della Conquista: Non facevano sacrifici umani anche gli Spagnoli, i Greci e i Romani? Lo stesso Abramo aveva offerto in sacrificio suo figlio a Dio. Eppure non riteniamo questi popoli depravati ma devoti, sebbene non ancora illuminati dalla Grazia. Un tempo il sacrificio era importante per venerare Dio.
Arrivavano persino a sacrificare se stessi per Dio: Gli indoamericani non erano umani difettosi. Originariamente, a suo giudizio, erano monoteisti, come dimostrano i miti del dio creatore e civilizzatore diffusi in tutte le Americhe. Ora li si dovevano aiutare a rinunciare ai sacrifici con la forza delle argomentazioni e mostrando esempi di alternative migliori, non con quella delle armi.
Non era stato forse San Paolo, nella Prima lettera ai Corinzi, a chiarire una volta per tutte questo punto? Non sono quelli di dentro che voi giudicate? La pedagogia azteca insegnava ai figli ad essere ordinati, sensibili, prudenti e razionali: A questo punto la trattazione si fece allegorica. Alcune assomigliavano a dei campi non coltivati. Quanto alla rozzezza degli Indiani, egli poteva produrre innumerevoli prove a sostegno della tesi inversa. Sui soldati della Conquista Las Casas era irremovibile: Imporre il vangelo con le armi era solo un pretesto per depredare i nativi: Il processo di conversione poteva solo funzionare se si fosse usato Cristo ed il suo messaggio come modello.
Questo serve solo a porre i nostri sovrani nella posizione di tiranni. Negare questa dottrina significa adulare ed ingannare i nostri monarchi e mettere in pericolo la loro stessa salvezza. Lo stesso Soto, che ricapitolava brillantemente le argomentazioni dei duellanti ebbe a dire: Insisteva, poi, riportando il discorso nei binari del buon senso: Las Casas metteva in dubbio la competenza del rivale: In pratica, non aveva senso credere che fosse giusto fare agli Indios quel che Dio aveva comandato agli Ebrei di fare agli egiziani e cananiti.
La ricezione negativa della sua opera in Spagna era in parte dovuta anche al fatto che aveva scelto la forma espositiva del dialogo, in luogo della trattazione classica. Per lui i nativi sarebbero anche potuti diventare amici dei nuovi dominatori, ma non prima di essere stati soggiogati. Si valutino i temperamenti dei rispettivi leader, esclamava ancora una volta: Per questo gli Spagnoli erano moralmente e politicamente giustificati nelle loro pretese di dominio assoluto.
Chi non voleva capirlo si faceva partecipe di una farsa ipocrita. Al che Las Casas non poteva esimersi dal chiedersi quando gli indigeni cristianizzati a milioni sarebbero stati giudicati degni di vivere da uomini e donne libere? I due non si incontrarono mai nella stessa stanza. Gli Indios sono nostri fratelli e il Cristo ha donato la sua vita per loro. Un cammino progressivo che ha incontrato innumerevoli ostacoli.
Sappiamo che i nazisti assegnavano valori diversi alle persone e sulla base di questo criterio arbitrario le amavano o odiavano, lavoravano per la loro schiavizzazione, eliminazione o integrazione nella razza ariana. Chi assegna un valore arbitrario alle persone finisce per amare solo quelli che fanno di tutto per compiacerlo e per detestare quelli che non la pensano come lui. La ricetta perfetta per un disastro. Quegli Indios che resistevano furono macellati e torturati.
Questo, per Las Casas, era il dato di partenza e non ritenne mai di doversi sfiancare in un tentativo di difenderlo analiticamente. Quando gli esseri umani non sono oggetto di abusi e degrado hanno sempre dimostrato di meritarsi rispetto, comprensione e affetto. Le cose hanno un prezzo, un valore equivalente di qualche genere e possono essere scambiati. Questo tipo di logica era semplicemente contrario alla sua e ad ogni esperienza umana di che cosa abbia valore.
La Sublimis Dei non lasciava dubbi in materia quando enunciava: Cristo era il suo referente principale, il modello esemplare. Di Liso, , p. Si leggano, a questo proposito, le testimonianze di chi aveva visto i Conquistadores, cristiani di nome ma non certo di fatto, eviscerare e mutilare donne e bambini indigeni. La lettura delle cronache delle trucidazioni di massa nella Nuova Spagna richiama alla mente la barbarie nazista. I quotidiani della Repubblica Sociale Italiana annunciavano: Nella filosofia, come nella vita, tre sono le distinzioni che contano: Ulpiano aveva riassunto in poche formule gli imperativi etici universali che dovevano governare le questioni umane: Nelle saghe nordiche riscontriamo il medesimo motivo Gurevich, La mitologia greca offre numerosi esempi di eroi che dichiarano di essere nati per compiere un destino preordinato e per difendere il proprio nome, la propria reputazione.
A partire da Montezuma, che ammoniva: Invece di contrastare la loro avanzata, li veneravano. Lo stesso fatalismo e determinismo avvinceva gli Spagnoli, che leggevano i segni e cercavano nelle Sacre Scritture un annuncio profetico delle loro imprese. In lui teoria e pratica erano indissolubilmente interconnessi. In una lettera al principe Filippo, datata 20 aprile , scrive: Una considerazione profondamente in anticipo sui tempi. Le ramificazioni di questo assunto a livello socio-politico avrebbero potuto essere dirompenti, se fossero state recepite in Europa.
Ogni restrizione era un passo verso il male. Se il libero esercizio della ragione costituiva un diritto umano fondamentale per gli Europei, lo stesso doveva valere per i nativi americani. Ogni conversione doveva essere libera e volontaria, nessun uso della forza poteva essere condonato.