Sconcerto (AsSaggi) (Italian Edition)


Sullarete intranet diocesana circola una lettera molto forte in cui si parla di un clima da inquisizione. A Brescia, come a Boston, come a Sidney, come a Vienna… la chiesa cattolica e in primis il Pulcinella di Roma continua a proteggere gli stupratori di bambini. I supposed Him to exist only within the walls of a church — in fact, of our church — and I also supposed that God and safety were synonymous. Risarcimenti in denaro, dimissioni di vescovi, sospensioni di sacerdoti dal loro ufficio sono tutti quanti dei passi estremamente necessari, e tuttavia non di rado non sono stati accordati come cosa ovvia alle vittime, ma si sono dovuti strappare e devono essere strappati mediante processi lunghi e complicati.

Per quanto necessari siano quindi i singoli passi per scoprire e trattare le violenze, essi non possono risolvere il problema che abbiamo posto al centro della discussione: Nel caso delle relazioni asimmetriche nella chiesa, molti dei vescovi, in quanto superiori responsabili, hanno agito in base al motto: In questa strategia esistono dei colpevoli, ma essi vengono nascosti o resi invisibili, attraverso reprimende, trasferimenti oppure, oggi, sospensioni. Quando dei sacerdoti hanno tradito la fiducia di chi era loro affidato, i vescovi cor- responsabili di questi sacerdoti hanno doppiamente tradito i fedeli: I vescovi hanno visto se stessi — talvolta prevalentemente, talvolta esclusivamente — come responsabili nei confronti dei loro sacerdoti, che non di rado hanno protetto.

Noi, le curatrici di questo fascicolo, siamo teologhe. Non possiamo e non vogliamo tollerare strutture che consentono a singoli sacerdoti e vescovi di ledere, o in alcuni casi addirittura di distruggere, la salute psichica di alcune persone. Nel suo rapporto con i sacerdoti interessati, la chiesa deve considerare entrambi i versanti della giustizia. Noi prendiamo le distanze da questa insinuazione — espressa frequentemente ma assurda — e ci aspettiamo dalla nostra chiesa che faccia lo stesso, pubblicamente e con chiarezza.

In caso affermativo, le chiese locali occidentali hanno allora in quelle del Sud del mondo degli aiuti critici per quanto riguarda i cambiamenti strutturali da compiersi. Oltre 40 mila scatti e un certo numero di filmati di giovani preti intenti in incontri sessuali. Poelten, circa 80 chilometri ad ovest di Vienna. I vertici della Chiesa per la prima volta hanno scoperto il materiale un anno fa su un computer del seminario, ha precisato Profil.

In esso figuravano numerose immagini di giovani preti e loro insegnanti che si baciavano e indulgevano in giochi sessuali e orge. Il vescovo Kurt Krenn che supervisiona la diocesi di St. Poelten, ha detto alla televisione austriaca di aver visto forografie di insegnanti del seminario in situazioni sessuali con gli studenti. La Gazzetta del Mezzogiorno. Pubblicate le foto pedo-pornografiche che coinvolgono seminaristi ed insegnanti nel seminario diocesano di St. Almeno 40mila le immagini sequestrate.

Ex-seminarista siciliano scrive al vescovo: Stavolta le accuse riguardano il seminario della diocesi di St. Poelten Bassa Austria del vescovo ultraconservatore Kurt Krenn. Finora si sono dimessi il rettore del seminario, Ulrich Kuechl, e il suo vice, Wolfgang Rothe — due foto pubblicate oggi dal settimanale di Vienna, Profil, li mostrano in atteggiamenti inequivocabili ciascuno con un seminarista -.

Anche il teologo pastorale austriaco Paul Zulehner ha chiesto le dimissioni di Krenn. Secondo Profil, Krenn era da tempo al corrente su cosa stava succedendo dietro le mura del seminario di St. Poelten e che sei mesi fa era stato anche informato per iscritto. Il vescovo di St. Il seminario di St. Su un computer sequestrato sono state trovate recentemente 11 mila foto scaricate da internet, tra cui anche immagini di pedofilia.

Altro dettaglio riferito oggi da Profil: La cerimonia sarebbe avvenuta in un locale pubblico di St. La vicenda ebbe inizio nel a Favara quando il seminarista aveva 12 anni. Ma a lei che importa? Alcuni video e immagini pornografiche sarebbero state acquistate su internet con la sua carta di credito. Sulla circostanza la procura casertana sta effettuando controlli. Nel registro degli indagati risulta iscritto anche un sacerdote di Alife, nel Casertano.

La procura di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato nei giorni scorsi decine di perquisizioni. Giovanni Sarubbi Registrazione Tribunale di Avellino n. Un vescovo viene informato di abusi sessuali commessi da un sacerdote ai danni di un seminarista e non prende alcun provvedimento. Il sacerdote, don Bruno Puleo, ha patteggiato la pena il 7 luglio: Ha preferito il patteggiamento al processo, che avrebbe molto probabilmente aggravato la sua posizione.

Il patteggiamento infatti ha riguardato una sola vittima. Il giorno dopo il patteggiamento, Marco ha inviato al vescovo una lettera molto severa e accorata. Ne riportiamo il testo integrale nel numero di Adista-documenti allegato. Ma Marchese non intende fermarsi a questo: In ambito ecclesiale, non esiste nel Diritto Canonico un canone riguardante eventuali pene da comminare a chi non denuncia un reato avendone conoscenza.

Il Diritto Canonico lascia peraltro molta autonomia di gestione ai vescovi che si trovino di fronte a reati dei loro sacerdoti. Anche se per costoro ci sono canoni precisi. Il vescovo non poteva non esserne a conoscenza. Avevo 12 anni, frequentavo la seconda media. Avevamo come assistente don Puleo, che allora era diacono. Lui aveva per me molte attenzioni, mi faceva anche dei regali.

Poi, ai primi di dicembre, mi fece accomodare nella sua stanza e successe il tutto. Poi si trattava delle prime ore del pomeriggio, ognuno stava per conto proprio. Io andavo a trovarlo, o in parrocchia o in casa sua. La prima volta rimasi perplesso. Era ovviamente la mia prima esperienza sessuale, precocissima e sbagliata.

E mi sono affezionato! A nche se cominciai subito a star male: E in effetti sono venuti fuori i nomi di altri ragazzi vittime delle stesse attenzioni morbose da parte sua. Durante un ritiro spirituale parlai anche con il rettore che mi disse che era stato messo al corrente della mia situazione dal vice-rettore e che avrebbe parlato con il vescovo, monsignor Carmelo Ferraro, tuttora in carica. Inoltre, se mi capitava di incontrare don Puleo, erano sempre incontri pubblici, ritiri spirituali, ci si salutava normalmente come se i nostri rapporti in passato fossero stati normali e basta.

Nel giugno del lasciai il seminario. Continuavo ad aspettarmi qualche riscontro alla mia denuncia. Invece non succedeva niente. Allora chiesi un incontro con il vescovo che mi ricevette subito. Io gli confidai la mia paura che don Puleo potesse continuare a fare del male ad altri ragazzi. Mi disse che il vescovo lo aveva mandato a chiedermi scusa se mi aveva provocato dei turbamenti. Era nella parrocchia del Villaggio Giordano, a Palma di Montechiaro.

Non so che dire. Beh, tre di questi ragazzi sono di Palma di Montechiaro. Mi chiedo come sia possibile. Non avendo raggiunto alcun risultato con i miei colloqui, ho parlato con i miei genitori, i quali hanno contattato un avvocato. Il vescovo rispose che lui era super partes, che bisognava prendersela con il prete e che comunque il polverone che sarebbe seguito allo scandalo non conveniva a nessuno. Ma non so se fu chiamato anche il vescovo. Fui messo a confronto con il parroco, don Giuseppe Veneziano, e con il rettore, don Gaetano Montana. Cosa che non sta in piedi: Finisce qui o farai ulteriori mosse?

Avrebbe dovuto prendere provvedimenti che non ha preso. A me non risulta che il vescovo sia mai stato interrogato: Una nota di Giovanni Felice Mapelli. Nella foto i protagonisti dello scandalo pornografia nel seminario austriaco: Qualcuno parla anche di parodie naziste e cerimonie ufficialmente esecrate dal Vaticano, come la celebrazione di un finto matrimonio gay, fra due aspiranti preti, officiato dal direttore, inutile precisare tutti in costume adamitico.

Fortunatamente, i vertici della Chiesa viennese sono di ben altro parere. Secondo Profil una foto documenterebbe la celebrazione del matrimonio gay da parte del rever! Quelli che avevano provato a parlarne direttamente con i due superiori o con Krenn, sono stati subito identificati da loro come nemici e isolati. Vogliono processare i sentimenti? Un prete abusa di lui, dodicenne, sessualmente. Nel seminario arcivescovile di Agrigento che si trova nella vicinissima Favara. Prende coraggio Marco Marchese e racconta le sue sofferenze al vescovo, mons. Carmelo Ferraro di Agrigento.

Vuole che nessun altro bambino o ragazzo debba patire quello che lui ha patito. Lo tranquillizza il vescovo: Scrivo a lei, Eccellenza reverendissima monsignor Carmelo Ferraro, arcivescovo metropolita della Chiesa Agrigentina. Scrivo proprio a lei che, una sera di novembre del , ha ascoltato, quasi con indifferenza, il mio racconto. Monsignor Wilton Gregory, presidente dei vescovi americani ha detto la Repubblica, 21 febbraio Lei era tenuto come tutti i vescovi diocesani ad informare tempestivamente la Congregazione Vaticana per la Dottrina della Fede delle eventuali accuse di pedofilia contro sacerdoti cattolici.

Non sono io a dirlo, ma due documenti tratti dagli Acta Apostolicae Sedis, gazzetta ufficiale della Santa Sede, secondo cui i presuli debbono svolgere indagini nel caso vi sia anche solo il sospetto di pedofilia nei confronti di preti!

Lei cosa ha fatto? Cosa voleva che accadesse? Voleva forse recuperare il colpevole? Facendo finta di niente? Lasciando il prete al suo posto, in mezzo alla gente, ai giovani e ai bambini per oltre un anno e mezzo? E il suo silenzio attorno alla mia vicenda? E mi viene da pensare che altre vicende simili alla mia siano state taciute, sotterrate nel silenzio! Non avrei avuto la grande delusione di aver accanto persone ipocrite, conniventi e mi fermo qui. Si ricorda quando nella stessa occasione del portone bruciato ha decretato un anno di preghiera in riparazione del sacrilegio compiuto?

E quanti rosari perpetui bisogna recitare per i mangia-bambini? E per quelle persone che pur sapendo, compreso lei, hanno fatto finta di niente? Non le viene in mente, al riguardo, la parabola del buon samaritano e soprattutto quelle persone, sacerdote e levita, che vedendo passarono oltre?

Lei chi si sente di essere tra queste persone? Forse il buon samaritano? Ad essere sincero non mi importa nulla di quello che si sente. Mi importa dei bambini! Avrebbe timore di questo Dio che dice: Sono convinto che per fare certe scelte e affrontare certi problemi che magari comportano dei rischi per la propria immagine o la mettono in gioco, ci vuole molto coraggio.

Il papa non ha taciuto! Possano queste parole risvegliare la sua coscienza, assopita in un torpore durato troppo a lungo. Marco Marchese ex seminarista del seminario di Agrigento. Essi hanno escluso, tuttavia, che il novizio polacco abbia visionato il materiale pedofilo del computer centrale. Gli inquirenti hanno disposto il sequestro di otto computer personali e del computer centrale del seminario di Sankt Poelten su richiesta della direzione dopo che, a fine , un tecnico che aveva esaminato il computer centrale per eliminare un problema legato a un virus aveva scoperto che era stato scaricato materiale pedofilo.

Roberto Abraham Scaruffi

Questa inchiesta, unita allo scandalo provocato dalle pubblicazione di foto sullo scambio di effusione fra sacerdoti e novizi ha avuto vasta eco fra i cattolici austriaci e determinato richieste di dimissioni per il titolare della diocesi di Sankt Poeltern, monsignor Kurt Krenn. Lo ha reso noto oggi il magistrato austriaco, Walter Nemec. Anche il cancelliere austriaco Wolfgang Schuessel ha denunciato apertamente lo scandalo. Papa Wojtyla sembra meno tranquillo. Nei giorni scorsi il cancelliere austriaco Wolfgang Schuessel aveva dichiarato pubblicamente: La persona incaricata dal pontefice, mons.

Krenn, vescovo di St. Il cardinale non ha fatto previsioni sulla durata della permanenza di mons. Da parte sua, mons. VIENNA — Chiesa cattolica in Austria soffre in questo momento una pesante emorragia di fedeli, come conseguenza degli scandali sollevati il mese scorso dai presunti rapporti omosessuali e dalle fotografie pedo-pornografiche nel seminario di St.

Poelten, nel frattempo chiuso dal Vaticano. Apcom — Nel documentario televisivo dedicato allo scandalo del seminario di St. Il Vaticano quindi, secondo le accuse di molti, avrebbe saputo dei sex party nel seminario, ma non avrebbe fatto nulla per contrastarli. Nel seminario di St. Polten furono ritrovate Il 27enne seminarista polacco Piotr Z. I giudici sono stati clementi: Il pubblico ministero lo ha anche interrogato sui motivi di un tentato suicidio di qualche settimana fa: Nel frattempo procede la visita apostolica di mons.

E mentre colloqui e ricerche vengono condotte nella massima riservatezza, la rivista ultracattolica Der Alberto Giannino Presidente Ass. Di seguito il testo originale Ringraziamo il nostro carissimo amico Fausto Marinetti per averci inviato questa sua libera traduzione e riduzione di un articolo pubblicato negli USA in cui si discute della proposta del predicatore del Papa a proposito della pedofilia nella chiesa cattolica.

Riportiamo comunque di seguito il testo originale in inglese. Premessa Il predicatore personale del Papa propone una giornata di digiuno per solidarizzare con le vittime degli abusi sessuali da parte del clero Padre Raniero Cantalamessa dice: Ha pagato un prezzo altissimo per questo. Nonostante questo, il card. Bernard Law allontanato dalla diocesi di Boston resta al suo posto di onore e privilegio come Arciprete della Basilica di S.

Altri prelati continuano a coprire il delitto, mentre complici e colpevoli sfuggono alla giustizia civile. Come e quanto siamo lontani dal porre fine allo scandalo! Gli avvocati delle vittime replicano, che parole e gesti di contrizione devono essere accompagnati da azioni concrete. Solo con la giustizia le parole diventano efficaci. Lontano da me il frastuono dei tuoi canti: I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli. Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi.

Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia vista il male delle vostre azioni. Proposte pratiche Per pentirsi efficacemente bisogna sostituire alle parole i fatti. Preti e religiosi che vivono relazioni clandestine non sarebbero in grado di denunciare gli abusi perpetrati da loro colleghi.

Nessuno di questi punti intacca i dogmi della dottrina cattolica. Tuttavia, se accolti, indurrebbero i responsabili ad un ritorno alla coerenza evangelica e i colpevoli offrirebbero una giusta riparazione dei loro misfatti, predisponendosi a ricevere la misericordia di Dio. Padre Cantalamessa preferisce suggerire pie e devote penitenze, che lasciano il tempo che trovano. Se i difensori della gerarchia minimizzano il delitto non si deve alimentare questa subdola propaganda; 3.

Quando la vittima accusa un prete, non si deve presumere che stia mentendo. Questi sono gli inevitabili frutti e i risultati della corruzione fuori controllo dei prelati, dei preti e dei religiosi del nostro tempo. Le oltre 50 vittime sono state sgozzate o falciate da raffiche di Kalashnikov mentre cercavano di fuggire. Kiev allunga volutamente il processo di negoziazione. La parte ucraina deliberatamente ritarda il processo negoziale di Minsk, ha dichiarato il vice speaker del Consiglio popolare della Repubblica di Donetsk Denis Pushilin.

Potranno impazzire, soltanto, a seguire le sigle della Galassia jihadista, che si rigenera continuamente come le teste di Idra! Ma la scimmia nera rettiliana di quante decine di migliaia di morti ha ancora bisogno??? Zapatero Gender, poi, disse a bambini di nove anni, nelle scuole pubbliche: La Messa di canonizzazione dei martiri ha provocato le proteste dei gruppi di estrema sinistra, ritenendo tale cerimonia un avvallo della Chiesa nei confronti della dittatura del generale Franco. Tuttavia la Chiesa spagnola ritiene che la beatificazione sia esclusivamente legata al martirio di persone morte a difesa della propria fede.

Come Regin colpisca sistemi aziendali, gli esperti non lo hanno ancora stabilito. Il virus consente di ascoltare le conversazioni sui telefoni cellulari dei principali operatori e visualizzare le e-mail di tutto il mondo sui server di Microsoft. Quindi io sto lavoando per riunire tutti gli ebrei del mondo: The rich people are responsible for putting these minorities between a rock and a hard place.

The foreign must go. ROME, 24 November 24, NOV women, including 79 between 14 and 18 years old and 8 girls between 10 and 13 years old, were raped during the night of 31 October and 1 November to Tabit, a village 45 kilometers from the capital of North Darfur, el-Fasher. Lo ha detto il vicepresidente del Kenya, William Ruto.

Le immagini sono state scattate nel gennaio scorso da una giovane collega della Poggiali che, poi, gliele ha girate via Whatsapp. Nella perizia si farebbe infatti riferimento ad una paziente in stato di incoscienza con occhi chiusi. La Procura indaga su altre 28 morti, definite sospette, tra cui ci sarebbe anche la signora ritratta nella foto, 78enne.

Casa dei Sindacati, Odessa In Europa sono state ricordate le vittime della tragedia del 2 maggio avvenuta ad Odessa. There is no prospect, in the attempt to throw the blame on Moscow for the crisis in Ukraine, said Russian Foreign Minister Sergei Lavrov. Nwo en todo el mundo!

We have more than enough faith, to have all this, from our JHWH holy: Preghiamo le persone particolarmente sensibili e i minorenni di astenersi dal guardare il video. La donna e completamente nuda, sul corpo sono presenti i segni della morte violente. La spala e la testa sono trapassate con colpi di arma da fuoco. Loro sono accusati in omicidio premeditato del autista di furgone.. Ripeto ancora un altra volta! Io… la donna viene interrotta ed il giornalista letteralmente scappa via… Sharij: Putin alza la voce, le sanzioni occidentali violano i principi del Wto. Arabia Saudita si macchiano di un nuovo orrendo massacro: George Herbert Walker Bush Comunemente chiamato George H.

Dopotutto, il Mossad ti ha contestato confutato: Anche il presidente Clinton, molte volte aveva espresso il desiderio di visionare alcuni dossier segreti sugli UFO.. Non si esclude la pista di una rapina finita male. Klinger era considerato uno dei maggiori esperti italiani della Yugoslavia di Tito. Il suo cadavere fu bruciato. Shahzad Masih e sua moglie Shama, rispettivamente di 26 e 24 anni, sono stati accusati di aver bruciato pagine del Corano.

E per questo sono stati uccisi. Questa mattina sono stati spinti nella fornace dove si cuociono i mattoni. Secondo un musulmano, collega dei due giovani e che aveva assistito alla scena, in quel rogo vi sarebbero state delle pagine del Corano. Poi il tragico epilogo. Il primo ministro del Punjab, Shahbaz Sharif, ha costituito un comitato ristretto di tre persone per accelerare le indagini. Amore Universale, loro sono miei alleati per realizzaare: Prevedevi di vedere qui il tuo blog?

See a Problem?

Apprezziamo la sua collaborazione. Mometto il profeta di satana: Lo ha rivelato Tolo Tv. Gul Sima, una donna di 25 anni, aveva invano denunciato in passato le violenze subite da parte dei parenti del marito nei primi quattro mesi di matrimonio. Ricoverata in coma, ora la vittima sta meglio e ha potuto raccontare: Lo ha detto il capo della polizia investigativa criminale, il generale Mohammad Zahir. Lo riferisce il portale di notizie Khaama Press. Lo ha rilevato il premier Benyamin Netanyahu. Di anno in anno i suoi missili crescono: Una sola cosa non cambia mai: Lo afferma il premier israeliano, ha aggiunto Benjamin.

Lo sostiene il premier israeliano Benyamin Netanyahu rispondendo a Barack Obama. Come mai, si chiede, Washington non lo ha tenuto in considerazione? Gli iraniani — sottolinea il giornale — non hanno mai cessato di sostenere milizie nello Yemen, in Iraq, Libano, Siria e a Gaza. Sono in tutto almeno 48 le persone morte negli scontri del 2 maggio Complimenti per le vostre mistificazioni. Una bella serata a tutti. Merkel Mogherini, Bildenberg, Rothschild Spa, di cui a vario titolo, tutti i leader: Quindi, la documentazione imponente, che, la Curia sta raccogliendo contro di me?

Fondimi, Signore, plasmami, riempimi di te, usami. Michele arcangelo, da S. Raffaele, dai nostri angeli custodi, schiacciati sotto il calcagno della Vergine Santissima. Il diavolo ringrazia i rigidi censori del sesso. Affumicando non solo i peccatori nostra preda, ma anche coloro che dovrebbero ammonirli. Mi accorgo di non avervi ancora spiegato cosa sia la misericordia. Vedo tra voi molti, non avvezzi al mondo terrestre, stupiti o confusi.

Finendo spesso per essere a loro volta predati proprio da quelli che hanno aiutato. Nello specifico, verso il peccato. Il peccato noi sappiamo bene cosa sia: Un buco nel quale noi possiamo insinuarci per nutrirci della loro anima. Noi demoni non siamo in grado di creare da soli quel buco. Abbiamo tentato tante volte, inutilmente. Solo se si allontana volontariamente dalla perfezione del Nemico si crea uno spazio per noi.

Per compiere quella scelta deve essere attirato dal peccato. Come fare, se significa vivere peggio? Dobbiamo rendere peccare attraente. Dobbiamo indurlo a ignorare, o sottovalutare, le conseguenze delle sue azioni. Gli umani sono stupidi. Prendete ad esempio il sesso. Voi pensereste che gli uomini fuggano da questo evidente di meno.

Una volta dentro, credete che ammetteranno mai che quello che fanno non basta, che li rende infelici? Ma neanche se ci sbattono il naso. Diventeranno adulti tristi che propagheranno il loro errore. Io non so facendo nulla di male: Che colui che ammonisce del pericolo ne mostri la concretezza, quanto peggio si vive, e il peccatore riesca a vedere oltre le nostre illusioni. I nostri migliori alleati sono i rigidi censori che maledicono le perversioni e tuonano sulla corruzione dei costumi.

Ma i loro rimproveri sono senza carne, e quindi impossibili da digerire. Sicuramente alla presenza di Maria di Guadalupe fin dagli albori della conquista spirituale e materiale del Messico da parte della Spagna di Carlo V. Racconta le feste del 12 dicembre con una prosa splendida: Il diavolo, ovviamente, ha preso nota di tutto questo.

Solo tre Stati erano contro: USA, Ucraina e Canada. Soltanto, il mio arcivescono parroco, non mi conosce, e si preoccupa, troppo, di proteggere: Peccato che invece dimostrano di incominciare ad aver paura: Tutti noi dobbiamo curare la Vita, amare la Vita, con tenerezza, calore. Oppure dal tiranno Assad? El diablo se detuvo: Abdullah Al Saud de Arabia Saudita.

Rey Abdullah, en el nombre de: Sie sind richtig, weil: Sie lieben den Herrgott. Saudi Arabien Abdullah Al Saud. Jesus von Bethlehem, Demon, ich bestellte die Mahomet: King Abdullah, con Un totale di su stati membri delle Nazioni Unite hanno votato a favore del documento, proposto dalla Russia. Tre paesi si sono schierati contro la risoluzione: Lo ha annunciato uno dei leader della milizia, Konstantin Dolgov. Vice presidente USA Biden: Kiev continua a, scusate il termine, fregarsene altamente degli accordi di Minsk, non Le pare Mr Biden?

Si lega alla cintura le granate e il coltello,dietro la schiena la pistola. Cosi si distacca dal proprio passato e dal proprio futuro,conservandolo solo nel proprio cuore. Potrebbe rinunciare alla sua voce umana, limitandosi al fischio degli uccelli, per dare il segnale ai propri compagni.

I nostri amici del fan club del nazista Stepan Bandera hanno molto da festeggiare. Noi abbiamo voluto ricordare alcune delle straordinarie conquiste democratiche e nel campo dei diritti umani che non sarebbero mai potute accadere se esattamente un anno fa non fosse avvenuto questo colpo di stato http: I yesterday, I have punished the English monarchy, so very fierce, and this for google? It is more important than all my sites, put together, one only soul!

Evidentemente distruggere le case delle persone e poi tentare di convincerle che a sparare sono stati i ribelli non aiuta.

🍭 ASSAGGI 4# VOMITIAMO! 🍩 Italian try american food

Vuole piu armi per tutti: In bocca al lupo fratello! I miei compagni del posto di blocco, Rika dalle rive del Volga e Jarek del Dombass. I cani randagi oziano, non corrono mai. Io avevo qualcosa di marcio in testa e nessun antidoto per il dolore. Ma cercavo un posto dove nascondermi da chiunque scrutasse la mia esistenza.

Ero un malfattore, un rifiuto contaminato, un rottame caduto in disgrazia. Eppure, in pezzi come "Your Time is Right Now" o "Keep on Playing" gli accordi si aprono, le chitarre acustiche vanno in primo piano e la speranza torna a fare capolino dai solchi del cd: Ma d'altronde anche loro ne sono consapevoli, se a un certo punto cantano che "tutti i tuoi bei discorsi crollano miseramente, di fronte ad un senzatetto ridotto alla fame".

Ma i Cheap Wine , nel loro piccolo, ci provano. Da vent'anni on the road, ad autoprodursi ed autofinanziarsi, tirano avanti grazie alla passione, al sudore versato e ad un indubbio talento. Senza mai variare troppo la loro formula compositiva, i Cheap Wine ci consegnano dodici inediti bellissimi, nel loro stile ma, nello stesso tempo, ammantati di quella malinconia grigia di cui dicevamo all'inizio.

Ma sono solo punti di riferimento vaghi. Un'anima che i Cheap Wine hanno voluto far scoprire ai loro fan in un'occasione speciale, il giorno stesso dell'uscita del disco, presentando dal vivo i brani dell'album nella cornice affascinante e intimamente raccolta dello Spazio 89 di Milano. Il pubblico segue in silenzio, rapito, e applaude fragorosamente tra un pezzo e l'altro. Ci sono poche improvvisazioni, i vari episodi sono eseguiti, per questa prima volta, in maniera piuttosto simile alla versione originale.

Sul disco, il brano sfuma con il piano di Alessio che rimane solo sulla scena; dal vivo, tutti gli strumenti entrano prepotentemente dopo un crescendo epico che ricorda un po' la springsteeniana "Backstreets". E allo stesso modo si potrebbe dire della crisi, di questi tempi che stiamo attraversando. Quelle note che tagliano tutte come la lama di un coltello. Terminata la prima parte, ci si tuffa per un'ora abbondante nel vecchio repertorio: Si ritorna per i bis: Invece sono le ultime cartucce, per questa sera.

La palla passa ora agli amici Lowlands in uscita a fine ottobre e Miami and the Groovers probabilmente a inizio Nel frattempo, tenete d'occhio la sezione concerti del loro sito ufficiale: A me ha preso subito, diversamente dai predecessori che avevo dovuto frequentare per un po' prima che la scintilla scoccasse. Fanno tutto da soli da sempre, i Cheap Wine, ed erano per questo da ammirare prima ancora che si cominciasse ad ammirarli per un live act che non fa prigionieri e una scrittura di raffinatezza ed efficacia rare.

Forte anche di una registrazione rimarchevole imparassero certi produttori che vanno per major e per la maggiore! Tra l'altro, lo stile di questi bravissimi ragazzi, consiste nell'essere talmente puliti nelle esecuzioni che, pur quando vogliono trascendere, non raggiungono mai la distorsione pura: E' rock'n'roll… grande rock'n'roll!!!

Un disco cupo, teso, canzoni che sembrano sul punto di deflagrare ma si avvolgono su loro stesse. Disco come detto molto pianistico e di conseguenza con alcuni rimandi al Tom Waits fumoso, quello che canta immerso nel tabacco e nell'alcol, capace con tre accordi di spaccarti il cuore. Ma se Tom Waits porta il fumo dei locali e il gusto amaro in bocca, a questo disco partecipano anche le tensioni oscure e malate di diversi brani di Steve Wynn e il Bruce Springsteen pessimista e disperato di alcune canzoni presenti in Nebraska e Devils and Dust.

Arrivati a questo punto, sembra improbabile andare avanti, serve una svolta, che le successive 4 canzoni cercano di delineare. Dopo aver incrociato vampiri in libera uscita e troppe anime disilluse dalle bugie. Con una pietra al posto del cuore, perdute dentro al loro dolore. Ti ritrovo dopo due anni. I sedili posteriori una camera dove non riesci a sognare. Riprendi la strada principale, tra banchi di nebbia e un grigio denso ed opprimente. Non ci sono illusioni quando il volante ti dirige verso la tempesta imminente. Nessuna deviazione, nessuna uscita.

Una pioggia incessante ha allagato le strade, il fango deturpa paesaggi e speranze. Dalla radio esce una musica cupa, claustrofobica. Solo qualche tocco di piano crea sprazzi di luce. Apocalisse di urla e rifiuti.

Parma Manastırı

Regno di mosche e cani randagi ormai stanchi di ululare. Assaggi la vergogna come un misero pasto mentre assisti alla parata in onore del Re dei Mendicanti. Senti tintinnare monete al suolo, come ogni riff di chitarra scuote il tuo corpo. Non avrai scampo se rimani in questo lurido posto. Rifugiati in un sogno, la tua ultima oasi. Sogna di mare in burrasca e di navi senza timonieri. Di occhi sbarrati e di codardi al guinzaglio. La scialuppa di salvataggio da prendere solo, come il pittore quando rimane schiavo dei suoi demoni.

Capace di barattare il futuro per una tavolozza dai colori cangianti. Sogni di chitarre e canzoni. Destinazione verso il nulla. I tuoi occhi spalancati sul disastro. Ormai sei complice di un disegno, tanto malvagio quanto salvifico. Limitrofo alla vendetta verso chi ha indossato il ghigno delle grandi occasioni. Parallelo al disgusto che provi nel guardare lo scempio allo specchio. Hai rapinato una banca, ti sei rimesso al volante con il cuore in subbuglio. Squassato da un giro di basso a tutto volume. Sei pronto per la resa dei conti, sfregio da lasciare sul corpo di bugiardi e criminali, di chi ti ride alle spalle, di chi ti ruba il futuro.

Ascolto il tuo respiro affannoso, dopo la carneficina di anime in saldo. Forse mi sbaglio, sicuramente sbaglio ma io di questo disco mi sento complice. Nella mia cucina, una sera di un autunno fa, davanti a un vassoio di pizze. Di lusso, ma ancella. Sono diventate confessione, ammissione, resa, sconfitta e fallimento. E i fallimenti, si sa, ce li cresciamo come figli, ce li custodiamo. Sono l'unica ricchezza nostra, conquistati a fatica, col sangue della coerenza, con l'ossigeno dell'isolamento.

Eccolo qua Beggar Town: Vaffanculo a quei loschi trafficanti degli U2 e ai loro frigidi ricatti tecnologici. Dodici momenti di sangue. Chi siamo noi per perdonare? Il seme del dolore sale dalle radici di un tempo sprecato, che si ribella al suo destino. Quanti gruppi conosci che possano vantare anche un millesimo dello stesso legame con chi li segue? Da ragazzo era un bel ragazzo, biondo, scavato, tipo quegli americani chiari, di ceppo mezzo albino. Tieniteli cari questi sfregi amico mio, ti serviranno. Ti hanno portato dove altri neppure possono sognarsi, dove non sospetteranno mai.

Ti portano in quelle parentesi di due ore dall'inferno che sono i concerti. Si diventa vecchi, amico mio: Se ogni taglio serve. Si apre su tenui dissonanze di piano e s'inoltra subito nel blues. Con un suono terso, pulito. Eppure non si rassegnano, sembrano dire: Da mendicanti di classe, a testa alta.

Meno male che faticava a uscire, 'sto disco. Un altro album i Cheap Wine , un altro giro, e quel pubblico, poco o tanto che sia, che tiene viva l'ultima fiammella. Noi sappiamo, Marco, che se anche quella dovesse spegnersi nulla c'impedirebbe di prenderne atto e farla finita: Una cascata di note al pianoforte introduce, con Fog On The Highway , un romanzo rock a tinte fosche e drammatiche, una discesa agli inferi tra banconote accartocciate, vetri rotti e nuvole di cocaina.

Per Lifeboat Raffaelli passa al piano elettrico, sostenuto con efficacia dal drumming delicato di Giannini. Ma non ci si arrende, al contrario: Nessuna resa ,sia chiaro, nessun cedimento: Angosciante, cruda, una frustata. Spazzole, piano e chitarra acustica aprono Lifeboat. Ritornano le atmosfere rarefatte con Claim The Sun. Ce lo dicono le dissonanze di pianoforte che chiudono Utrillo's Wine.

Ti restano in mente immagini, situazioni, colori, profumi; ricordi le parole che hai ascoltato, pronunciato e quelle che non sei riuscito a dire, per mille e mille ragioni che ti sembravano chiare allora e ora improvvisamente perdono ogni significato. Lentamente il pianoforte assume il ruolo di guida, sono leggere, eteree le note della chitarra, basso e batteria scandiscono il tenue tempo, Marco racconta qualcosa di Valeria. In questo ambito si muovevano i personaggi delle canzoni, uomini sconvolti dal peggioramento delle loro condizioni di vita, causato da una crisi economica della quale non conosciamo probabilmente le vere cause.

A due anni di distanza Beggar Town descrive un'evoluzione della situazione precedente, con uomini e donne che devono fare i conti con le macerie del nostro mondo, con la desolazione e lo smarrimento, lottando per la sopravvivenza. I testi di Marco Diamantini raccontano di personaggi che sono consapevoli della loro situazione, la soffrono, ne sono schiacciati, ma vedono anche qualche squarcio di luce, hanno voglia di lottare e cercano di rialzarsi senza rassegnarsi. La prima parte del disco si basa su toni crepuscolari e su ritmi mediamente lenti, quasi a rimarcare questa situazione tragica.

Lifeboat disegna un'oasi di pace con un passo lento e notturno che sembra seguire il ritmo delle onde del mare, facendo da ponte di collegamento con la parte centrale del disco, nella quale cambiano atmosfere e sensazioni. Keep On Playing ha un'introduzione di chitarra acustica e piano che richiama il miglior rock progressivo, ma dopo il morbido cantato di Marco un riff degno degli Who apre la strada alla chitarra di Michele. Il ritmo rallenta con due ballate intense, Claim The Sun che prosegue nel solco della speranza con l'esortazione a riprendersi la propria vita e la pianistica Utrillo's Wine , ispirata da un episodio tragicomico della vita dei pittori Maurice Utrillo e Amedeo Modigliani.

Un disco tosto, serio e importante, registrato con la consueta cura e completato dalle eccellenti illustrazioni di Serena Riglietti. Sabato scorso, 4 ottobre, sono andato allo Spazio Teatro 89 di Milano per la presentazione ufficiale del nuovo album dei Cheap Wine Beggar Town , da oggi disponibile ufficialmente in vendita, in rete per il download e nei negozi specializzati: Insiste con testarda follia.

Non solo economicamente, sia chiaro! Essere la band italiana indipendente non indie: Senza essere violenti, sguaiati e facinorosi. E qualcosa degli Oasis, che la mia ragazza ne va matta? Il frontman Marco Diamantini, autore dei testi e di quasi tutte le musiche solo in cinque dei dodici brani supportato in fase compositiva dal fratello Marco e dal tastierista Alessio Raffaelli , ha sempre lavorato con estrema attenzione e grande talento sulle parole. Che i pesaresi fossero piuttosto impegnati, inoltre, si sapeva da tempo. Che fossero incazzati come bestie, Marco in particolare, anche.

Col cavolo, caro Marco! Sono a un passo dal cedimento, ormai travolti dallo sconforto e dalla rassegnazione. E ha fatto le sue scelte. Ma noi siamo all'antica. E, soprattutto, siamo mendicanti". Mi sento fortunato, un po' dinosauro e mendicante anch'io: Che non tiene conto di nulla, se non della nostra anima e dei nostri umori".

L'incrocio tra tastiere e chitarre caratterizza l'intera opera. Tu sei il girasole sbocciato nella sabbia. Ora risvegliati e pretendi il sole. Ora risvegliati e trova la forza per cancellare tutto il grigio e per scoprire un colore nuovo, ogni giorno". Con l'irruenza del passato messa da parte ma non abbandonata del tutto con pazienza: Una continua progressione che si nota se mettete in fila i loro album, dal debutto del fino ad oggi.

Le tastiere in primo piano e la sezione ritmica formata da Alan Giannini alla batteria e Alessandro Grazioli al basso sono lezione da imparare in Keep On Playing. Quasi progressive nel suo procedere. Le sue opere verranno rivalutate solamente dopo la morte. Dicevate che ero fuori di testa. Adesso sapete che avevate ragione. Mi avete ridotto alla fame". Miglior finale non poteva esserci. It's tricky, I get that.

#uniusREI #Governor @UniusRei I am king of Kings

Si diventa vecchi, amico mio: You'll hear songs about gunmen, outlaws, desert, Brando, Bonnie and Clyde, you'll hear about a desperate lover who hits the highway alone discovering that moving along is the only way to be. Secondo Profil, Krenn era da tempo al corrente su cosa stava succedendo dietro le mura del seminario di St. Their list of influences includes Neil Young Comes out particularly on the grungy title track 4. Esse partono anzitutto da una richiesta di perdono alle vittime.

The blurb that comes with an album, it needs to set the tone, entice, reveal and make you go, "ace! I want to the hear this". Records are personal, snap shots of a moment, a record of a time, some chums come together, do some stuff, it sounds like this, and we like it do you? The guff that came with this was such BS, like some kind of manifesto, Mr Bragg once said "mixing pop and politics they asked me what the use is".

Unless you're Woody, probably best to avoid it boys, stick to sounding like Psychedelic Furs or Blondie, you're all the better for it. You want the music to look like the artwork; same feel, this looks like a scary kid's book — not 'Where the Wild Things Are', but something that was later revealed to have some dark unpleasant code; think Lewis Carol. So to the music: I guess that English isn't their first language, Italian is. This is no hindrance. I loved the Knopfler solo in track 2, "Waiting on the Door" , very 'Sultans.. The album opener is fantastic; loud, brash, urgent — screaming "listen to me, listen to me".

That's good; calls you in. The mix is good; drums up, not buried in the back like an afterthought and has some decent brush work. The musicality is nice "Lovers Grave" has both a nice break down, complete with gravel vocal, plus a fadeaway vocal into full effect guitar solo, melting the two together. I'm not a piano fan, but the Hornsby feel and honky tonk touches are just the ticket. The interplay with Michele Dimantini's guitar is class, and shows a band at the top of their game.

This is a band I want to see live, I want to sing those "la-la-la-las" on "Give me Tom Waits" , deep in the catacombs of an Italian club. Sweaty, wall running, stood on a beer-sticky floor. Probably the most established band of the fertile Italian Americana circuit, Pesaro's Cheap Wine - who take their name from a song by Green On Red rather than The Cockney Rejects - are now on their ninth album since their formation back in Probably some truth there.

Wholly from the prolific pen of frontman Marco Diamantini, despite certain country-rockin' influences, notable on "The Big Blow" , the album packs a heavy punch thanks to the searing guitar of Michele Diamantini.

  • Parma Manastırı by Stendhal (1 star ratings).
  • microchip – uniusrei proud dhimmis kafir murtids dalit goyims?
  • Here I Am To Worship?

Leaping from the starting gate with the Husker Du-like "Breakaway" , the band really open the throttle for "Lost Inside" , driven by a three-note wheezy psych organ riff. Meanwhile, a little bit of shade comes in the form of the unusually easy-listening ballad "On The Way Back Home" and the brooding epic "The Vampire". Hopefully leading to much greater recognition, on this evidence, their previous eight releases would be well worth checking out.

Tja, und was hat's gebracht? Das verstehe, wer will! Mit "Spirits" haben die Italiener die Messlatte sehr hoch gelegt. Alessandro Castriota fungierte aber 'nur' als Gastmusiker. Piano und Keyboards haben einen breiteren Raum eingenommen. Da passt einfach alles. Schlau wie man ist, hat man nicht gleich am Anfang schon sein ganzes Pulver verschossen. Was die Band mit diesem Song abgeliefert hat, ist eine kleine Meisterleistung. Eingeleitet wird mit einer Akustikgitarre. When the light is dimmer than ever. When the town is black and white and the moon tries to hide.

Marcos Gesang wird richtig dramatisch. Wer glaubt, das Album flacht nun ab, der irrt gewaltig. Ob Cheap Wine damit nun endlich den Durchbruch schaffen? Mittlerweile finden sich im "alten Europa" einige Bands, die da ordentlich mitmischen. Und auch der oben genannten Roots Rock spielt da eine Rolle. Bereits dieser Einstieg scheint den Erwerb der Scheibe zu rechtfertigen. So geht es den Highway entlang, hier besonders von Alessio Raffaelis Piano getrieben. Dieser bestimme auch den jazzig-bluesigen Titelsong des Albums. Auf jeden Fall ein Anspieltipp!

Anscheinend gilt es Zeit aufzuholen, denn Lost Inside gibt wieder Gas. Raue Riffs, schiebende Orgel, pulsierender Rhythmus und ansteckender Gesang. Geht los, geradeaus, kraftvoll und gut. Pero nada es lo que parece. De Italiaanse rockband Cheap Wine uit de buurt van Pesaro, heeft na 15 jaar een stevige reputatie opgebouwd. Al vermoedde ik na een eerste luisterbuurt dat dit kwartet uit de States afkomstig was. Met de ongelooflijke Amerikaanse tongval van Marco Diamantini, zijn de elf originele nummers typerende Southern rock en uptempo Americana tracks.

Net als de veelzijdigheid van broer Michele Diamantini op gitaar en de strakke ritmesectie met Alan Giannini op drums en Alessandro Grazioli met de baslijnen. A must for under the Christmas tree. Pure listening pleasure and hopefully the final breakthrough for Cheap Wine. In de vijftien jaar van hun bestaan heeft de groep door de honderden optredens in Italie en ver daarbuiten een sterke reputatie opgebouwd.

De teksten spelen een leidende rol en de muziek heeft het juiste evenwicht tussen ballades, swingende ritmes en typische country-rock. Un disco totalmente pessimista? Grande produzione con magnifica cover e libretto opera di Serena Riglietti copertine Harry Potter ed. I Cheap Wine in quindici anni di carriera hanno compiuto passi da gigante. Se tutti i brani sono di ottimo livello, con la title track Based On Lies tocchiamo uno dei vertici del disco: Se anche voi credete che un disco possa salvarvi la vita, " Based On Lies " fa al caso vostro.

Con " Based On Lies " i Cheap Wine sono ormai pronti ad allargare l'audience senza dimenticare i vecchi fans. Se esiste un dio del rock A tutti gli atei e non credenti dico: Conclude il disco "The Stone , una ballad che toglie il fiato e lascia senza speranza, una danza che massacra il cuore e prelude alla fine di tutto!

Concedetemi di dire che in Italia Tutto, in questo disco, concorre per farne un lavoro di alta classe: Con noi, in questo viaggio, le canzoni, le chitarre urlanti, la voce che scorre con sottile angoscia, il senso di straniiamento, quasi fossimo dei "natural bon killer" in cerca di una redenzione impossibile. La colonna sonora per un film impossibile ispirato alle storie di Raymond Chandler. A far scattare questo motore l'iniziale Breakaway , energica e frizzante ma sempre carica di malinconia, springsteeniana fino al midollo.

E viaggio sia, tra brani furiosamente rock straordinaria la chitarra di Michele Diamantini, capace di suscitare le memorie di un rock che credevamo morto e sepolto, specie nell'assolo finale e devastante di The Vampire e ballate folk nel loro dna la bella On the Way Back Home dove eccelle spesso l'ottimo tastierista Alessio Raffaelli sia al piano elettrico con spunti jazz nel brano che intitola il disco che a quello classico. Non rimane indietro la sezione ritmica il batterista Alan Giannini e il bassista Alessandro Grazioli , sferragliante, senza sbavature e sempre incalzante.

Per poi avere ancora la voglia di riascoltare quella chitarra che fa male e bene al cuore allo stesso tempo, quella di The Vampire , una delle cose migliori che il rock italiano abbia proposto da molti, molti anni a questa parte. Un brano che non ti abbandona. E neanche loro, i marchigiani Cheap Wine, in strada da tanto tempo senza mai mollare. Portateli con voi, non tradiranno le attese. E vi racconteranno delle cose davvero emozionanti. Musica intensa e sanguigna che continua a richiamare alla mente gli anni 80 di Green On Red, Long Ryders e soprattutto Dream Syndicate ma che si rivela brillantemente senza tempo.

Fiera della propria concretezza e del proprio cuore, e per fortuna estranea a sterili fighettismi, smargiassate da vanagloriosi e tristi mistificazioni. Le liriche di Marco Diamantini parlano senza infingimenti, a dispetto del titolo, di fallimenti: E li conosciamo quei fallimenti, sono i nostri, sono quello che ci resta, sono loro che custodiamo come i nostri figli. Eppure loro sanno trarne materia per una confessione che diventa musica, e che musica. Affidato a Serena Riglietti, artista nel suo campo, il disco propone una veste intrigante, curatissima, come, forse, ormai solo le autoproduzioni possono permettersi.

Eccoli qua i Cheap Wine: Sono semplicemente di quelli che non mollano. E, cambiando, restano loro stessi. Il modo in cui sono costruite le canzoni le parti armoniche e i testi non hanno nulla da invidiare ai grandi cantautori rock di oltreoceano. I Cheap Wine fanno questo dal Per ricominciare, in eterno movimento.

Per chi coltiva la passione del roots rock di matrice statunitense i Cheap Wine sono da anni una garanzia, un investimento sicuro. I Cheap Wine usano i ferri classici del mestiere, pregevoli assoli di chitarra e pianoforte, voce e melodie di impianto robusto, l'immaginario classico della strada e l'adesione allo spirito anticonformista di chi fa musica solo per passione per sciorinare rock'n'roll rocciosi e sferzanti "Breakaway" , "Give me Tom Waits" , honky tonk nelle corde di Steve Wynn e di Dan Stuart "The big blow" e ballate penetranti la spettrale "The vampire ", una "On the way back home" anch'essa pettyana e una "The stone" che ha certi sapori antichi alla T Bone Burnett quando lavora per il cinema: Un limbo in cui le speranze e i sogni di vita sembrano spesso sospesi, avvolti dalle nubi, ingabbiati in mezzo alle rovine di paesaggi desolanti.

Sogni bloccati in attesa di un riscatto. Ci sono le tastiere e il pianoforte dell'ultimo entrato in formazione, Alessio Raffaelli, che si ritagliano un ruolo importante lungo tutto il disco, entrando subito in circolo fin dall'apertura Breakaway , una prova di squadra completano la formazione: Il desolante folk finale di The Stone ci lascia ai nostri sogni, tracciando un quadro ancora dalle tinte grigio scure. Aspettando quel calcio che smuova e faccia rotolare nuovamente quella pietra dalla parte giusta.

Oltre il limbo, verso la luce. Un sound pulito ed elegante come gli Stones del ma uno spirito indomito da garage band. Un gran bel disco, una grande band. Sarebbe un peccato ignorarli. Tra le migliori produzioni self-made del circondario. Giunti al nono capitolo della loro discografia, i Cheap Wine continuano a percorrere l'unica strada che conoscono, fatta di un solido rock fieramente indipendente ed onestissimo verso chi si approccia, per la prima o l'ennesima volta non fa differenza, all'ascolto.

In questa occasione c'era maggiore attesa visto che, nonostante la scadenza biennale rispettata, erano quattro anni che non ascoltavamo canzoni nuove. Se proprio vogliamo trovarci un difetto potremmo dire che molti brani ricordano altri del passato, ma non succede lo stesso con Dylan, Springsteen e gli Stones? I Cheap Wine sviluppano queste storie senza retorica e men che meno salendo in cattedra, evitando insomma il rischio di una velleitaria lezione: Give Me Tom Waits dunque scalpita sulle ali di un southern boogie dove piano e slide guitar si scambiano suggerimenti, The Big Blow ritorna sui sentieri selvaggi che furono di Johnny Cash e Bob Dylan, Based on Lies si ferma per la notte in un motel blues e qui vi trova la lugrubre The Vampire , mentre On the way Back Home esce allo scoperto con un pizzico di malinconia, ballata dolcissima che si apre in un crescendo elettrico finale.

Ogni volta che sta per uscire un album dei Cheap Wine mi incazzo.

  • Roberto Abraham Scaruffi!
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Poi, quando finalmente me lo ritrovo per la prima volta tra le mani, l'incazzatura aumenta. Testi infarciti di influenze artistiche, letterarie, cinematografiche e socio-politiche ma non strettamente ideologiche. I testi non si spiegano, si leggono: Procuratevi il cd e leggeteli da voi! Troppo frettolosamente etichettati agli esordi come i 'Dream Syndicate nostrani', tornano comunque dalle parti di Steve Wynn, Karl Precoda e soci con la ballata 'Waiting on the dooor' , ormai legata al videoclip horror-esistenzial-campestre che vi invito a cercare anche su queste frequenze.

Questa volta mancano le classicissime e interminabili ballatone in crescendo con la chitarra di Michele Diamantini lasciata libera di galoppare nel deserto rarefatto, biglietto da visita sempre assai gradito ai 'die hard fans'. Piuttosto, il suo talento alla sei corde viene equamente ripartito tra tutti i complicati ma scorrevoli passaggi nei quali si inserisce sempre a fagiolo il piano di Alessio Raffaelli: La sezione ritmica, Alan Giannini seduto e Alessandro Grazioli in piedi, non perde un colpo ma non invade mai la scena.

Ecco, dannati Cheap Wine: This double album is Cheap Wine 's first official live release adding to their canon of seven previous albums during their 16 or so years together. Although they're an all Italian band, all songs are sung in English, and they sound like they've emerged from the plains of the mid West. Whilst they're a rock band in the traditional sense, with vocals, guitars, drums, bass and keyboards, they convey a sense of artistic style that makes them stand out from the plethora of artists peddling their wares. Containing over two hours of music and 21 songs taken from their back catalogue and of which 19 were written by the main protagonists, the Diamantini brothers, this album covers a wider gamut that takes their music out of the expected rock spectrum and veers them on occasions into Americana territory.

This seems to be Cheap Wine 's modus operandi, starting quietly and peacefully, with a penchant for ballads, which and build into arena rockers. They give 'Youngstown' a run for its money and have managed to outrock even Springsteen. Proving that they're not wedded to their modus operandi, 'Reckless ' kicks off loud and proud, and doesn't give any quarter as it rampages through the set list. Following in quick succession, 'Time For Action' continues in the same vein, whereas 'Snakes' brings back more shade, without losing the rawk! I'm at a loss as to why I hadn't heard of these guys until now, but I'm off to check out their back catalogue.

You'd be wise to do so too. Es ist diese Energie, dieses gekonnte Steigern der Dynamik und die Leidenschaft, mit der die Band sich hier "reinkniet". CD 2 geht gleich in die Vollen. Dance Over Troubles liefert, mit der Zeile "stay alive", nicht nur den Albumtitel, sondern auch einen fast brachialen Einstieg in den zweiten Silberling und Michele Diamantini nutzt reichlich seine Solo-Freiheiten. Lediglich die City Lights bieten noch einmal die Chance auf eine - dennoch spannungsgeladene - Pause.

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Un live ben fatto, registrato come si deve, che trasmette a pieno la carica di un loro show ed esplicita con la ricchezza degli arrangiamenti i lavori ancora in corso nel gruppo che qui, con l'aggiunta del pianista e tastierista Alessio Raffaelli, raggiunge uno status di rock n'roll band internazionale. Si comincia con una parte elettroacustica, come da copione nei recenti show del gruppo.

Poi arrivano le chitarre elettriche e la storia cambia. Devastante il secondo CD, con lo show ottimo il montaggio dei tre spezzoni diversi che sale fino a catapultare l'ascoltatore dentro un pericoloso vortice sonoro. Qui i Cheap Wine non fanno prigionieri, sono duri, rabbiosi e metropolitani,figli dei giorni del vino e delle rose. Un Live da avere se si ha a cuore le sorti del rock'n'roll in Italia. Ascoltate Stay Alive ed avrete la risposta!

Negli anni settanta il doppio album live era una cosa seria, un appuntamento cruciale per tutti, grandi e piccoli artisti. Era la piena realizzazione di un'idea Allman Brothers Band , il canto del cigno Led Zeppelin, Lynyrd Skynyrd, Little Feat , per alcuni lo zenith di un periodo creativo inimitabile Van Morrison, The Band , per altri invece l'occasione per farsi notare dopo tanti album di poco successo Bob Seger. Il doppio album live era generalmente inteso come il greatest hits definitivo di un artista, e di fatto per molti poteva tranquillamente sostituire tutta la discografia in studio si pensi agli Outlaws o alla J Geils Band.

Eppure esiste qualcuno che ancora ha pensato un doppio album come il punto di arrivo di un viaggio, il prodotto che potrebbe anche annullare tutti i precedenti. Ma alla fine quello che rende Stay Alive! Le cover sono dunque solo due, Bruce Springsteen Youngstown e Neil Young Rockin' In The Free World e servono solo a ribadire la propria appartenenza di campo, ma se si fossero staccati dal seno di mamma evitandole, non ci avrebbero tolto nulla.

Di solito a questo punto negli anni 70 succedeva che le band o si scioglievano in mille progetti solisti, o provavano svolte artistiche tra l'astruso e l'azzardato, o semplicemente intraprendevano un nuovo emozionante percorso. Non ci sembra una scelta casuale che il primo disco sia incentrato maggiormente sui brani dalle atmosfere acustiche, nei quali si ha modo di apprezzare i fratelli Diamantini al vertice della loro ispriazione con Marco ormai front man navigato e Michele impeccabile e versatile chitarrista.

Nel mezzo ci sono incursioni nel blues con Leave Me A Drain , nel rock con la title track dello splendido Move Along , ma soprattutto non mancano alcune perle come Among The Stones dal disco di debutto e la travolgente Reckless tratta da Crime Stories. Se mai ci fosse stato bisogno di una conferma, Stay Alive! Volevano e dovevano… farlo da un sacco di tempo, e alla fine si sono decisi: Il materiale di "Stay Alive! Ma ogni brano merita una citazione: Qui bisogna esagerare proprio: E i Cheap Wine sono una band italiana come sogna ogni amante del grande rock, quello robusto, chitarroso, chiamatelo vintage oppure semplicemente bella musica sulla strada che dagli Allman Brothers arriva ai Black Crowes.

Good vibrations a tutti!!!!! E alla fine ti ritrovi appagato da un senso di pienezza, di ispirazione, di cose fatte bene, con scrupolo, con amore, proprio come deve essere, e dici tra te e te: Hanno fatto bene i Cheap Wine a non lasciare mai, a restare vivi. Genuinamente fatti in casa, niente calcoli, niente sbandate. Niente e nessuno che andasse a dirgli: Le sfumature e tutto il resto. Sono elettrici ma sembrano acustici, roba che solo i bravi possono permettersi. Ammesso di riuscire a distinguerli. E' il primo live ufficiale dei pesaresi.

La band capitanata dai fratelli Diamantini centra il bersaglio con un doppio registrato nell'aprile in tre location differenti, il Fuzz di Pesaro, lo Spazio Musica di Pavia e il teatro A. Besides the utter mind-numbing slowness and in-depth coverage of intrigues and plotting that seem to have no bearing on what I can only vaguely define as "the plot," we have the characters.

O save me now! Julien Sorel, of the abovementioned Le Rouge et le noir , was not exactly my favorite guy. He did a lot of dumb things. However, I did not actively hate him so much as I hate Fabrice del Dongo, the sort-of protagonist of this book. Fabrice didn't learn anything in school; his favorite guy to hang out with is a priest who loves astrology and signs and telling the future; he's got the hots for his aunt who has the hots for him too--this whole incestuous relationship thing was pretty prominent in Balzac as well, but I thought it got better treatment in Balzac ; he "can't love" women so he just sleeps around instead and then treats them like dirt.

He's an entitled little brat who runs away to fight at Waterloo, gets stinking drunk, and sleeps through most of the battle. The rest of the time he asks himself, "Hm. Did I really fight? Was that a battle? I do need to criticize the edition I was reading as well: I read this well, most of it in the French Livre de Poche edition. The notes in here are horrific. They provide helpful not!!! I found out the end of the novel after pages, so I don't feel horrible about not finishing.

This happens a lot in the notes. Some people might think I'm some sort of uncouth Neanderthal for not loving this, or at least liking it. I've probably been called worse. Stendhal being a nom de plume, one is almost inclined to question whether The Charterhouse of Parma is written by the same Stendhal as The Red and the Black.

The latter is a brilliant work of characterization and motivation, while the former falls flat. To be fair, the characters motivations are quite clear in The Charterhouse of Parma --perhaps too clear for a novel supposed to be steeped in intrigue--but the characters themselves are all quite one-dimensional, and this lack of depth makes it di Stendhal being a nom de plume, one is almost inclined to question whether The Charterhouse of Parma is written by the same Stendhal as The Red and the Black. To be fair, the characters motivations are quite clear in The Charterhouse of Parma --perhaps too clear for a novel supposed to be steeped in intrigue--but the characters themselves are all quite one-dimensional, and this lack of depth makes it difficult for the reader to have any investment in the outcomes of their adventures.

The supposed hero, Fabrizio, is little more than a bumbling fool who succeeds in spite of, and not because of, his own qualities. Either falling into good fortune completely by accident, or, more likely, due to the intercession of others, we are yet somehow expected to like this character and hope for his success. He only becomes more unlikable, however, as the story continues, developing from a foolish, but lucky, young man into a lovesick sop. His passion for Clelia comes across first as dubious--in light of his previously fickle heart--and evolves, not into the great tragic romance that it seems we are expected to take it as, but instead into a petulant crush more reminiscent of the worst emo teen relationships common in today's media.

At no point does Fabrizio demonstrate any real growth, clinging to selfishness until the end. And while perhaps realizing it as the cause of his final misfortunes, he still fails to show any inclination to change, instead retreating to the familiar comfort of the same circle of friends who were ultimately responsible for most of the events of his life. Guess French Romantic literature is beyond me. When none of the characters is sympathetic, what keeps you going? Just shallow I guess. I only read this because I had to for French class and I have never been so bored in my life.

The only reason I also own it in German is that it took me too long in French and I fell asleep after every two pages. Could not do this one at all. The Red and the Black was a fantastic read, I can hardly tell that these ar by the same author. I bailed quickly, this is written in that tiresome style where paragraphs are stacked on paragraphs telling us what the action is rather than helping us to experience it.

Just flat, dull, turgid, awful prose. The writing and the characters are too Romantic for my liking even if Stendhal is said to be a forerunner for Realism. In any case, I couldn't finish it. How could have the brilliant author of The Red and the Black written this crap? Stendhal's achievement is to have created a great novel around a smal Set in Italy at the time of Waterloo, Stendhal's The Charterhouse of Parma is the imaginary biography of Fabrizio del Dongo. Stendhal's achievement is to have created a great novel around a small hero. The exquisite art with which he paints his characters and their states of mind his amoral but bewitching Duchessa Sanseverina, for example , the dramatically episodic structure of the novel, the famous description of the battle of Waterloo: I loved Stendhal's Scarlet and Black.

So I've been anticipating this book for quite some time. I was so utterly uncaptivated by it that it took me a solid month to get through it, and it's not that long a book. I just didn't find it nearly as compelling as Scarlet and Black, and that has been such a disappointment. I think it was the combination of Fabrizio's lack of any real awareness of what's going on around him for much of the book, along with the relentless court dramas that just bored the crap out of me.

I didn't care what heppened to him, and I really didn't care about all the court crap that was mostly just ridiculous little vanities of the sovereigns. If the story had started much later, and focused more on the love story between Fabrizio and Clelia, maybe it would have been a little better, but by the time that had started, I was already thoroughly bored with him, so even that didn't really suck me in too much. And the ending of it seemed almost like Stendhal ran out of steam or something, because it was all, "Three years later, this incident happened, and then everybody died.

So basically, I was intensely disappointed with this book, and will now move on to something that comes highly recommended by several people I know, so hopefully that will be better. La lecture de La Chartreuse de Parme est bien longue: