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Un altro portabandiera del Polar fu Jean-Patrick Manchette, autore di alcuni notevoli gialli tra il e il , anno della sua morte. I romanzi che hanno Adamsberg come protagonista sono: Scorre la Senna Coule la Seine Sotto i venti di Nettuno Sous les vents de Neptune Un luogo incerto Un lieu incertain E' stata questa routine a fare emergere i fatti salienti di queste morti terribili nate in un ambiente malsano costituito da violenze, ricatti, satanismo e intimidazioni ma non ha consentito, anche per forti ostacoli interni alla Questura, di salire al livello superiore di questa turpe associazione a delinquere.
Altri protagonisti di questo vero e proprio giallo infinito hanno fissato con l'inchiostro le loro ipotesi, inchieste e anche i loro depistaggi. Di solito un giallista diventa noto e apprezzato quando ha alle sue spalle diversi romanzi che gli consentono di farsi un nome e avere schiere di appassionati lettori. Miracoli incombono ed esplodono: Un fantasma volante scende apparentemente in picchiata e va all'attacco.
Non angeli ma demoni e stregoni sembrano danzare sulla punta di quest'ago Vivere e sperimentare qualcosa equivale a trasporre il suo impatto diretto in molte forme indirette di consapevolezza. Abbiamo offerto ai giovani una giungla d'asfalto rauca e stridula al cui confronto qualsiasi giungla tropicale era quieta e inoffensiva come una conigliera. Dashiell Hammett fu una figura centrale della cultura statunitense tra le due guerre. Hammett da principio, e fin quasi alla fine, scrisse per le persone che prendevano la vita di petto, aggressivamente.
Queste persone non avevano paura dei lati neri dell'esistenza; erano vecchie conoscenze per loro. La violenza non li sgomentava, era ordinaria amministrazione, nel loro quartiere. Mise sulla carta i suoi personaggi com'erano e li fece parlare e pensare nella lingua che si usa di solito per questi scopi. Queste righe danno la cifra del valore e dell'impatto che ebbe Dashiell Hammett nella letteratura poliziesca, che gli valse anche un altro, particolare omaggio. Hammett, diventato scrittore si rimette nuovamente a caccia di delinquenti per trovare l'assassino di un vecchio amico.
Non poteva esserci un migliore modo di celebrare questo autore che supera ogni confine di genere. Assieme a Dashiell Hammett Raymond Chandler ha creato l'archetipo di investigatore privato tutto cuore e pistola che ha fatto scuola sino ai giorni nostri con gli epigoni Milodragovitch di James Crumley e Elvis Cole di Robert Crais. Nato a Chicago nel Chandler visse per diverso tempo in Inghilterra, tanto da avere il passaporto britannico che mantenne sino al , tre anni prima della morte. In questo racconto compare un investigatore che ricorda molto Marlowe ma che si chiama Mallory.
Portavo un completo azzurro polvere, con cravatta e fazzolettino blu scuro, scarpe nere e calze nere di lana, con un disegno a orologi blu scuro. Ero ordinato, pulito, ben raso e sobrio e non me ne importava che la gente se ne accorgesse. Sembravo il figurino dell'investigatore privato elegante. Andavo a far visita a quattro milioni di dollari. Un uomo completo, un uomo comune, eppure un uomo come se ne incontrano pochi. Deve esserlo senza pensarci e certamente senza mai parlare troppo.
Parker, creatore del detective Spenser. Il romanzo giallo deve essere motivato in maniera credibile sia come situazione originale, sia come conclusione. Il romanzo poliziesco deve essere realistico per quanto riguarda personaggi, ambiente e atmosfera. Deve trattare di persone vere in un mondo vero. Il romanzo poliziesco non deve cercare di fare tutto in una volta: Lascia un senso di irritazione. Il romanzo giallo deve essere ragionevolmente onesto con il lettore.
E sempre senza fiori: In ogni caso, ha sempre l'inferno attorno, o nella testa, ineludibile e incandescente. E dove va a finire il suspense se poi si sa che il protagonista sopravvive? Ogni tanto, nei miei romanzi, faccio morire il protagonista, in modo che il mio lettore non sappia come va a finire la vicenda. Nella storia dell'hard boiled, accanto ai nomi di Dashiell Hammett e di Raymond Chandler si staglia la figura di Ross Macdonald, l'unico dei tre grandi di questo sottogenere ad essere nato in California, l'ambiente elettivo della scuola americana dei duri.
Come disse lo stesso Macdonald in un'intervista: Io tendo a servirmi della formula poliziesca per scrivere dei romanzi sulla vita americana. Ma erano membri della razza umana. Un eroe di Hollywood in abiti sportivi. Vi proponete di pulire le stalle di Augia con una mano sola? E la cosa non vi riguarda. Vi riguarda invece Isobel Graff. Questi sono i suoi romanzi in ordine cronologico: Il passato si sconta sempre, collana I Mastini, Polillo, Nato nel a Whitton, Lovesey ha insegnato in vari college letteratura inglese dal al A questo libro fanno seguito , The Detective Wore Silk Drawers , Abracadaver , La vacanza del cappellaio matto Mad Hatter's Holiday , pubblicato da Sonzogno nel , ristampato nel nella collana Speciali del Giallo Mondadori con il numero E anche in questo caso Diamond applica i suoi metodi, nel tentativo di ricostruire le ultime ore di vita della donna.
E mentre cerca di orientarsi tra ragazzini ribelli, orsacchiotti fabbricati a Taiwan, Mercedes nere e l'ombra incombente di Jane Austen, si aliena la collaborazione dei suoi superiori e degli indiziati. L'epopea di Diamond continua poi con: Altri romanzi di Lovesey senza protagonista fisso sono: Un giallo in cui si sprecano tanti riferimenti ai grandi maestri del genere da John Dickson Carr a Umberto Eco. Nessun testimone, nessun indizio valido su cui lavorare: E quelle lettere continuano ad arrivare Con l'aiuto di un ispettore di Scotland Yard e di un'attraente psicologa, lo scozzese ricostruisce un'ambigua immagine dell'assassino: Ma, in fondo, per Rebus non fa una grande differenza: Ma tre omicidi, in rapida successione, sconvolgono i giorni della vigilia.
E' possibile che i tre casi siano collegati? Solitario e caparbio, l'ispettore riannoda i fili sottili di un intrigo complesso e insidioso ritrovandosi ancora di fronte il boss della malavita di Edimburgo. L'ultima corsa per Woodstock La prima indagine del famoso detective burbero e misantropo protagonista dei romanzi di Colin Dexter: Uno scrittore di timbro classico, da paragonare a Ruth Rendell e P.
Si sono presi subito, quando Morse ha chiesto al subalterno: Ora, a distanza di due anni, una lettera ne smentisce l'ipotesi della morte e solo il giorno dopo il collega che seguiva l'indagine muore in un incidente automobilistico. Per cui, quando gli viene assegnata l'inchiesta sulla scomparsa di Valerie Taylor, la sua mente irrequieta non riesce ad evitare di ripensare alla morte dell'investigatore che se ne occupava, l'ispettore capo Ainley.
Il caso di Valerie, studentessa non ancora diciottenne scomparsa nel tragitto casa-scuola, era stato riaperto dopo due anni e tre mesi. Era infatti arrivata una lettera, a quanto pare di suo pugno, che smentiva l'ipotesi della morte: L'ispettore deceduto non aveva mai chiuso veramente il caso e lo seguiva nel tempo libero. La breve missiva era giunta esattamente il giorno prima che Ainley morisse in un incidente automobilistico. Le inchieste dell'ispettore Morse appartengono al poliziesco della migliore tradizione inglese: Colin Dexter vi aggiunge il talento letterario di arricchire il ritmo della storia con le situazioni particolari dei molti personaggi; una ragnatela di segreti e bugie che si distende sul filone principale dell'inchiesta in una stretta che ne accentua la tensione.
Un giorno Nicholas viene ritrovato cadavere nel suo appartamento da scapolo. Accanto una bottiglia dello sherry preferito. La causa della morte appare semplice: Si mescolano motivi di carriera, passioni sessuali, intrighi economici, coinvolgimenti di finanziatori esteri, personaggi dalla vita privata impenetrabile.
Un classico del giallo deduttivo, un rinnovato, elegante, esempio del poliziesco di tradizione inglese. La coppia procede con un metodo che si direbbe falsificatorio: Dalla stanza scompare una borsa che conteneva un antico gioiello che Laura doveva donare a Theodore Kemp, curatore dell'Asholean Museum. Ma l'ispettore Morse ha qualche dubbio e i suoi sospetti vengono confermati dalla morte violenta di Kemp. Chiaramente i fatti sono connessi e le indagini vengono ristrette al gruppo di turisti. Anche il marito di Laura ha grossi problemi, soprattutto di ordine economico.
E a mano a mano che emergono tanti nuovi particolari, il faro del sospetto si sposta alternativamente su ciascun componente del gruppo. Giallo sottile, complesso, inglesissimo, dall'atmosfera avvolgente. Un ispettore molto simenoniano, superbo in questa sua nuova avventura e soprattutto un finale veramente a sorpresa. Di sicuro Dexter non sfigura nella lunga storia della Detection Story inglese. La particolare inchiesta di Ricciardi, che si carica di particolare empatia e di sentita condivisione del dolore degli uomini, ci pone un interrogativo: Nello splendido saggio "La civilizzazione video-cristiana" il suo allievo Derrick de Kerckhove parla del suo mentore scrivendo: Chesterton, un mistico pratico", apparso nella "Dalhousie Review" nel Vi cita una frase di un racconto di Chesterton applicandola all'autore, ma potrebbe benissimo, leggendola ora, descrivere il proprio itinerario: Sia il detective che lo psicoanalista sono figure fondamentali di un secolo, l'Ottocento e di una corrente culturale, il Positivismo che ebbero come stella polare il raziocino, l'adorazione per la logica e l'esaltazione della ricerca scientifica.
Ecco dunque il tratto unificante e predominante dei due campi di indagine, la semiologia, la conoscenza e l'interpretazione dei segni e la semeiotica, la disciplina che studia i sintomi clinici. Riguardo a Edgar Allan Poe, nel suo primo capolavoro giallo "Gli assassinii della via Morgue" Auguste Dupin primo investigatore della storia del Giallo, passeggia con il narratore ed ad un certo punto dopo diversi minuti di silenzio parla seguendo esattamente i pensieri dell'amico decifrando ogni suo sguardo e ogni sua smorfia, delineando la traiettoria delle sue riflessioni:.
Gli anelli principali di questa catena si saldano in questa successione:. Mi riferisco a quel verso che dice:. Ecco qui invece un esempio del ragionamento di Sigmund Freud sulla dimenticanza di un nome che ricalca alla perfezione il flusso logico illustrato dal Cavaliere Auguste Dupin:. Da "Psicopatologia della vita quotidiana" http: E durante questi intervalli si notava maggiormente il nervosismo del pubblico. Quando il Gatto uccideva, la gente provava per alcuni giorni una specie di senso di sollievo venato di isterismo, ognuno pensava di essersela cavata ancora una volta.
Ma la paura non era scomparsa: Ma su questo punto la psicologia moderna sarebbe certamente dalla parte di Morelli: Io credo che il suo metodo sia strettamente apparentato con la tecnica della psicoanalisi medica. Abbiamo a che fare, quindi, con un elemento che ha contribuito direttamente alla cristallizzazione della psicoanalisi, e non come nel caso della pagina sul sogno di J.
Della singolare convergenza tra i procedimenti di Holmes e quelli di Freud ha parlato dal canto suo S. Ma a un collega T. Come si spiega questa triplice analogia? Freud era un medico; Morelli si era laureato in medicina; Conan Doyle aveva fatto il medico prima di dedicarsi alla letteratura. Ma non si tratta semplicemente di coincidenze biografiche. Nel corso di inseguimenti innumerevoli ha imparato a ricostruire le forme e i movimenti di prede invisibili da orme nel fango, rami spezzati, pallottole di sterco, ciuffi di pe1i, piume impigliate, odori stagnanti.
Ha imparato a fiutare, registrare, interpretare e classificare tracce infinitesimali come fili di bava. Generazioni e generazioni di cacciatori hanno arricchito e trasmesso questo patrimonio conoscitivo. Tre fratelli racconta una fiaba orientale, diffusa tra chirghisi, tatari, ebrei, turchi… incontrano un uomo che ha perso un cammello - o, in altre varianti, un cavallo.
Senza esitare glielo descrivono: Allora vengono accusati di furto e sottoposti a giudizio. I rapporti tra la polizia e l'enciclopedico detective erano del tutto irrealistici, i dettagli di medicina e tecnica legale inaccurati se non del tutto omessi. Si evitava la violenza, talvolta non c'era il minimo spargimento di sangue, e il cattivo riceveva immancabilmente la giusta punizione senza troppi riguardi per le finezze psicologiche.
Gli anni Trenta erano quasi immuni da violenza domestica e sebbene ci fossero zone dei centri urbani pericolose come ai giorni nostri, le immagini della disgregazione sociale non entravano quotidianamente nel salotto di casa portate dalla televisione. Le detective story degli anni trenta portano vivacemente alla luce i decenni tra le due guerre. Indubbiamente non viene mai in mente un solo romanzo poliziesco di quel periodo in cui un domestico o un esponente della classe operaia sia l'assassino o rivesta un ruolo di qualche importanza per la vicenda.
E' quasi come se la classe lavoratrice fosse presente per fornire al detective i soliti indizi utili, o spinti comici, e talvolta venir sacrificata come vittima aggiuntiva, ma raramente come vittima principale. Il fatto che i corpi vengano scoperti da Miss Wharton e Darren aumenta il raccapriccio e la continua ripetizione della parola sangue serve ad evidenziare questo rosso dilagante che pervade la mente e la retina di Miss Wharton.
Nata nel P. I suoi romanzi della serie dell'ispettore Dalgliesh sono: La scrittrice che contende a P. Una donna prevedibile e ordinaria ha trovato una morte passionale e violenta, senza motivo, senza alcun indizio. Forse per i colleghi era stato un caso qualunque, ma per lui aveva avuto una grande importanza: Nessun dubbio, tutti ne erano certi.
Fino a quel momento… Quindici anni dopo, il caso deve essere riaperto. Charlie Hatton, il migliore amico dello sposo e suo testimone di nozze, ha guidato per undici ore consecutive pur di non mancare alla festa di addio al celibato. La serie dedicata a Wexford prosegue con i seguenti libri: La prima vittima, una ragazza, aveva un morso sul collo. Qualcuno aveva notato una figura che fuggiva nel buio, ma non aveva saputo dire neppure se si trattasse di un uomo o una donna. Ma miss Chawcher e Mix hanno anche diverse cose in comune: Poi il sogno tornava a visitarla: Qualcosa di bianco, appena sommerso, si avvicinava a lei, e sua madre le gridava senza un motivo apparente: Nove anni dopo, Ismay vive ancora con la sorella Heather, nella stessa casa di Clapham.
Accanto alle due protagoniste, tra le strade e i parchi di una Londra accuratamente descritta, si muove una galleria variegata di personaggi che intrecciano complicati rapporti con le due sorelle: Leo Bruce, la faccia ironica del giallo inglese Tra i numerosi autori del giallo inglese una menzione particolare va dedicata a Rupert Croft-Crooke meglio noto come Leo Bruce. Lord Simon Plimsoll, Monsieur Amer Picon, e Monsignor Smith, che richiamano alla mente Lord Peter Wimsey, Hercule Poirot e Padre Brown, si mettono subito al lavoro ed elaborano tre diverse teorie, ognuna perfettamente coerente con i ragionamenti logici dei celebri modelli e ognuna perfettamente sbagliata.
I romanzi con Beef protagonisti sono: A Story of India scritto con Sarah Hobson, postumo Dopo le sue avventure nella Polizia Beef diventa investigatore privato e si mette in diretta concorrenza con i migliori detective che percorrono le nebbiose periferie inglesi. Questo suo livello culturale trapela anche nei suoi gialli, ricchi di citazioni, giochi di parole e suggestioni letterarie derivate anche dal fatto che fu per tanti anni titolare della rubrica di critica della narrativa poliziesca per il Sunday Times.
Con pochi indizi e molta fantasia appura che il negozio fantasma, il cadavere e il movente sono reali. Anzi, aveva ogni motivo per non farlo. Un altro successo di Dibdin, maestro di scrittura ad un tempo evocativa e solidamente documentata. Perfino la lingua appare energica e viva. A quell'epoca si fumava sempre. Non esistevano i telefonini; erano le cabine telefoniche a contare. Si andava nei grill a pranzare, nessuno aveva dei mini-registratori in tasca e di computer s'era a malapena sentito parlare. Le grandi ondate di immigrati non erano ancora iniziate. Arrivavano operai in alcune delle nostre grandi industrie ma le ondate di rifugiati non esistevano.
E tutti mostravano il passaporto anche se dovevano recarsi soltanto in Norvegia o in Danimarca. Ora rileggo il romanzo su Roseanna in un giorno di dicembre, quarant'anni dopo la sua uscita. Molte cose naturalmente le ho dimenticate. Ma la costruzione del romanzo poggia su solide fondamenta.
E' ben studiato, ben strutturato. Questi sono i romanzi che costituiscono la serie con Martin Beck:. Roseanna Roseanna, trad. Annie Raft ha deciso di trasferirsi con la figlia in quel luogo lontano e solitario, dove l'aspetta una nuova vita insieme al suo amante, Dan. Ma il giorno dell'arrivo nel pieno dell'estate nordica, quando una luce livida aleggia su ogni cosa le riserva un crudele benvenuto: Nord della Svezia, sta per iniziare l'annuale caccia all'alce.
Un pulmino sfreccia in mezzo al bosco con a bordo sei uomini.
Hanno tutti bevuto troppo e alla stazione li aspetta un amico. I sei amici, terrorizzati, decidono di non denunciare l'accaduto. Ma Hillevi decide di non arrendersi ed inizia ad ambientarsi in questa terra brutale e affascinante. Come nei gialli di Martin Beck, le vicende personali dell'investigatore e le sue indagini poliziesche si intersecano per darci un ritratto a tutto tondo di un ambiente e di un mondo che viene raffigurato nella sua interezza, rendendoci partecipi sino in fondo dei chiaroscuri della vita svedese.
In questa raccolta figurano, tra gli altri, anche contributi di Dorothy L. Inizia male la giornata per Janek Mitter, con quel mal di testa lancinante. Eppure tutto lo accusa e a nulla vale la linea difensiva: E dopo che Mitter viene brutalmente pugnalato in cella, il commissario e la sua affiatata squadra scavano nel passato di Eva. Un tranquillo mattino di agosto un duplice omicida esce di prigione. Sono dodici anni che non mette piede fuori di quelle mura. Prende la sua valigia e si incammina. Un piovoso giorno di aprile, durante una gita scolastica, una bambina rinviene il corpo di un uomo, privo di testa, mani e piedi.
Che cosa collega i due fatti? Dalle prime indagini emerge che si tratta del cadavere di Leopold Verhaven, ex stella dell'atletica leggera, caduto in disgrazia in seguito a uno scandalo sul doping e rilasciato otto mesi prima, dopo aver scontato una condanna per l'omicidio di un'ex fidanzata. Le indagini fanno emergere che i due uomini, pochi giorni prima di morire, avevano ricevuto misteriose telefonate, dove al silenzio seguiva una musica anni Sessanta.
La caccia al colpevole diventa estenuante: Burbero e solitario, il vecchio segugio medita la pensione. E una vacanza fuori programma. Ma qualcosa di irresistibile e di oscuro continua, nonostante tutto, ad attrarlo. Una donna misteriosa denuncia la sparizione di una ragazzina dalla colonia estiva di Oscar Jellinek, discusso pastore alla guida della setta della Vita Pura. Il commissario si rifugia nella musica e negli scacchi, illusioni di un ordine ideale ma fittizio.
Il caldo opprime ormai da giorni la cittadina di Maardam. Dal caos iniziale emerge a poco a poco una logica ferrea quanto brutale, un disegno fatto di squallore e irrimediabile debolezza umana. Dopo pochi giorni, un'altra bomba fa saltare un impianto sportivo, seminando il terrore. La polizia parla di atto terroristico, ma dalle pagine dellaStampa della Sera, Annika Bengtzon conduce la sua personale indagine e scava nel mondo del comitato olimpico e della sua direttrice, donna potente e famosa, ma con molti lati oscuri nella vita privata.
Con questo primo caso che ha reso famosa Annika Bengtzon, Liza Marklund ha scritto uno dei romanzi svedesi di maggior successo di tutti i tempi, un thriller emozionante con un'eroina vivace e coraggiosa, che combina suspense e critica sociale nella migliore tradizione scandinava. Ma quando arriva, viene a sapere che qualcuno lo ha ucciso. Mancano poche settimane a Natale e al municipio di Stoccolma si festeggiano i premi Nobel.
Costretta al silenzio stampa, Annika decide di seguire comunque le indagini e di scavare nel torbido mondo della ricerca scientifica. La sua inchiesta la porta sulle tracce di un misterioso testamento lasciato da Alfred Nobel. In una notte di giugno, qualcuno uccide il commissario di polizia David Lindholm nel suo letto: E davvero David Lindholm era un poliziotto esemplare come tutti sostengono?
Un pomeriggio, nei pressi di una scuola materna in un sobborgo della capitale, sotto un mucchio di neve viene ritrovato il corpo di una donna. Si tratta della quarta giovane madre che cade per mano di un assassino, pugnalata alle spalle. Intanto, Thomas e l'intera delegazione di cui fa parte vengono rapiti al confine tra Kenya e Somalia: Per Annika, assorbita dalle indagini sul presunto serial killer, comincia l'incubo delle trattative. Altro che la cenere di Holmes!
Ma scienziati ed esperti di tecnologie ridono molto meno per trovate presentate come vere e serie, da parte di autori mal documentati. Ci sono autori particolarmente preoccupati che quanto inventano sia accettabile. Ma a che serve? Come gli spettatori fermano per strada i celebri attori dei medical drama come E. La lingua batte sempre dove il dente duole. Il mondo ha deciso di fare a meno dei correttori di bozze ma il fact checking diventa una nevrosi, ciclica e infinita, con fughe di metacontrolli, check to check.
In compenso, si chiede anche alla letteratura di non mescolare i brevetti degni di Microsoft da quelli degni di Archimede Pitagorico. Bollino o non bollino, sembra ancora consigliabile la tolleranza. Semplicemente, come ha detto Searle, John Searle, "Statuto logico della finzione narrativa", in vs , Numero speciale su "Semiotica testuale: Noi accettiamo il patto finzionale e facciamo finta che quello che egli racconta sia veramente avvenuto. Avendo avuto l'esperienza di aver scritto due romanzi che hanno raggiunto alcuni milioni di lettori, mi sono reso conto di uno straordinario fenomeno.
Debbo dire che, per scrivere quel capitolo, per varie notti avevo fatto lo stesso percorso, con un registratore in mano, per annotare quel che vedevo e le mie impressioni. Anzi, siccome ho un programma per computer capace di disegnarmi il cielo a qualsiasi ora di qualsiasi anno, a qualsiasi latitudine e longitudine, mi ero persino preoccupato di sapere se quella notte c'era la luna, e in quale posizione la si poteva vedere in ore diverse.
Ma quando racconto mi piace avere davanti agli occhi gli spazi di cui racconto: Dopo che avevo pubblicato il romanzo ho ricevuto una lettera di un signore che evidentemente era andato alla Bibliotheque Nationale a leggersi tutti i giornali del 24 giugno Il lettore mi chiedeva come avesse fatto Casaubon a non vederlo. Tuttavia quel lettore - anche se blandamente paranoico - non aveva tutti i torti. Io lo avevo indotto a credere che la mia storia si svolgesse nella vera Parigi, e avevo persino specificato in quale giorno.
Aveva diritto di andare a cercare un incendio che a Parigi quella notte c'era stato, ma nel mio romanzo non c'era? Conosce a fondo caratteristiche e applicazioni della belladonna, dell'oppio e dei veleni in generale. Non sa nulla di giardinaggio e di orticoltura. Dopo una passeggiata, mi ha mostrato delle macchie sui suoi calzoni indicando, in base a colore e consistenza, in qual parte di Londra aveva raccolto il fango dell'una o dell'altra macchia. A quanto pare, conosce i dettagli di tutti gli orrori perpetrati nel nostro secolo.
Suona bene il violino. Nel romanzo viene ucciso un popolare conduttore radiofonico,Cyril Orchard, una specie di Bruno Vespa americano e durante l'indagine Nero Wolfe fa la conoscenza del docente di Matematica F. O Savarese che era ospite della tragica trasmissione. La genesi normale della distribuzione Fabbriche, fornitori di servizi, venditori all'ingrosso e al dettaglio Ecco il prodotto che fa per voi.
Il sistema assoluto per il consolidamento e la gestione dei registri criminali e pubblici immagazzinati in database internazionali, federali, statali e locali. E l'assassino sa davvero tutto grazie all'ausilio di questa tecnologia che permette di superare ogni barriera di privacy:. Pensavano che non mi sarei insospettivo? A questo punto loro sanno dell'analisi predittiva basata sul comportamento precedente di consumatori.
Questo concetto fa parte della mia vita da molto, molto tempo. Dovrebbe far parte della vita di tutti. E come, se fai l'azione Y? E come se invece stai zitto e cerchi qualcosa in tasca? Ho studiato le transazioni dei poliziotti dal momento in cui hanno iniziato ad interessarsi a me.
Li ho selezionati, analizzati. Ed oggi basta una mappa interattiva per capire dove sta per verificarsi un reato. Jeffrey Brantingham, e George Mohler dell'Ucla, sono riusciti a creare un software in grado di anticipare i crimini prima ancora che vengano commessi. Mike Barton, dell'Associazione britannica dei capi di polizia. Nessuna magia, solo tecnologia. Mezzo secolo fa, Philip K. IBM ha, infatti, deciso d'investire con decisione sulla ricerca nell'ambito dei sistemi di sicurezza: L'investimento di quasi 10 miliardi di euro sostenuto da IBM per finanziare il progetto sembra davvero cospicuo, ma i primi risultati sono molto incoraggianti e, soprattutto, di mezzo non ci sono strani paragnosti di dubbie origini come nel celebre racconto: E per combattere i - pochi - crimini che non potranno essere evitati?
Purtroppo dovremo pazientare ancora parecchio prima di vedere all'opera un programma che tragga ispirazione dai romanzi di Sir Arthur Conan Doyle I giornalisti di tutto il mondo, invece, hanno sottolineato come lo scenario prefigurato richiami quello distopico, narrato dal visionario Philip K. Dick nel suo racconto Rapporto di Minoranza ! Da questo punto di vista non sembra del tutto ingiustificato il commento di Mark Cleverley, capo delle strategie per il Governo alla Big Blue - sia pure largamente pro domo sua: Ma ricordiamoci che la creazione letteraria in ebraico resta ferma per secoli.
Sono i momenti della prosa alta di Bialik, Brenner, Agnon ma anche di tanti altri, tutti ispirazione sionista, sociale, mistica, amanti della grande letteratura europea, ma non della prosa da intrattenimento. Ma anche qui si sviluppa uno strano atteggiamento: Ha ragione Mishani, telavivino, editor e professore di letteratura? E lei una gran donna. Sempre in quegli anni e per quella generazione ci furono i thriller di Shulamit Lapid: Non li abbiamo letti.
Ben Gurion, primo ministro fondatore dello Stato d' Israele, una volta disse: Ecco, davvero qualcosa sta cambiando dall' indomani della Guerra d' Indipendenza, quando i gialli venivano guardati dal popolo del Libro, come un genere di seconda classe, indegno. Tutto parte da uno stupro notturno in un quartiere bene di Tel Aviv. Sembrano non esserci testimoni, anche se noi sappiamo che una vecchietta da una finestra ha visto tutto ma ha scelto di tenersene fuori. Il commissario Eli Nahum brancola nel buio. Salta fuori il presunto colpevole, Ziv Nevo, un giovane uomo un tempo di successo ma ora disoccupato e divorziato, disperato, che si aggira nella stessa via del delitto con fare sospetto: Shoham ha scritto un buon thriller.
Questi romanzi li hanno scritti autori subalterni, ma alcuni sono stati scritti da autori eccellenti come Dickens, Stevenson e, soprattutto Wilkie Collins. Io direi, in difesa del romanzo poliziesco, che non ha bisogno di difese; letto con un certo disdegno, ora sta salvando l'ordine in un mondo di disordine.
Di solito il bambino vuole sentire la stessa fiaba diverse volte proprio per trovare una conferma agli snodi che riconosce importanti e consolatori della fiaba. Chi conosce le storie di Rex Stout sa che questi particolari esauriscono appena in superficie il repertorio dei topoi, dei luoghi fissi e ricorrenti che animano queste vicende.
Si potrebbe continuare all'infinito: Ciononostante le variazioni sul tema sono infinite, ogni delitto ha nuove motivazioni psicologiche e economiche, ogni volta l'autore escogita una situazione apparentemente nuova. I punti-forza del racconto non sono affatto quelli in cui sta accadendo qualcosa di inaspettato; quelli sono i punti pretesto. E poi disse al vecchio con voce sognante "Mi piaccion le fiabe, raccontane altre". Si professano curiosi in materia di omicidio, amatori e dilettanti nei vari tipi di carneficina e, in breve, appassionati di assassinii.
Pratica e teoria devono avanzare pari passu. Trama, signori, allestimento, luce e ombra, poesia, sentimento, sono ora considerati indispensabili a prove di questa natura. Prima di iniziare, permettetemi di dire una o due parole a certi moralisti, che amano parlare della nostra associazione come se questa avesse tendenze in qualche misura immorali.
Ogni cosa, a questo mondo, ha due aspetti. Poi, nel meraviglioso Poscritto, scatena la sua furia: Macbeth ha dimenticato di essere nato di donna: Con occhi allucinati, De Quincey contempla l' irruzione del Male Assoluto sulla scena del mondo. Sebeok raccoglie diversi contributi che esplorano con rigore e passione il momento topico di ogni indagine poliziesca, l'intuizione che porta alla soluzione del mistero. Eco, con questo saggio vuole portarlo al livello che gli spetta e lo mette in relazione diretta alla filosofia peirceiana.
Vedo poi che tenete un foglio di francobolli e un bel pacco di cartoline postali nella vostra scrivania aperta. E cosa sareste andato a fare in un ufficio postale se non a spedire un telegramma? Tutte le ferite gravi da coltello producono emorragia Caso: Questa era una ferita grave da coltello Risultato: Questa era una ferita grave da coltello Caso: Si ebbe emorragia Risultato: Tutte le ferite gravi da coltello producono emorragia.
Questa era una ferita grave da coltello. L'abduzione si fonda su un fatto singolo, che talora si presenta enigmatico, inspiegabile: Il capocaccia e tutti gli altri ufficiali gli correvano dietro con altrettanta inquietudine del primo eunuco alla ricerca della cagna. Era appena stata pronunciata la sentenza che furono ritrovati il cavallo e la cagna. Passeggiavo nei pressi di un boschetto dove ho poi incontrato il venerabile eunuco e l'illustrissimo capocaccia. Ho visto sulla sabbia le tracce di un animale, e ho giudicato facilmente che si trattava delle tracce di un piccolo cane.
Dei solchi leggeri e lunghi, impressi sopra piccoli mucchi di sabbia, tra le tracce delle zampe, mi hanno fatto capire che si trattava di una cagna le cui mammelle erano pendule e che pertanto aveva avuto dei piccoli pochi giorni prima. Ho giudicato infine dai segni che i suoi ferri hanno lasciato su alcuni sassi di un'altra specie, che era ferrato in argento della purezza di undici denari.
Io sono Remigio da Varagine, il cellario del monastero. Credo anche che Guglielmo rallentasse il passo alla sua cavalcatura per permettere loro di raccontare quanto era accaduto. Alano delle Isole diceva che omnis mundi creatura quasi liber et pictura nobis est in speculum e pensava alla inesausta riserva di simboli con cui Dio, attraverso le sue creature, ci parla della vita eterna. Quasi mi vergogno a ripeterti quel che dovresti sapere. Al trivio, sulla neve ancora fresca, si disegnavano con molta chiarezza le impronte degli zoccoli di un cavallo, che puntavano verso il sentiero alla nostra sinistra.
Questo fatto spiega spesso come mai il detective che dice di avere la soluzione in mano, traccheggia e tira in lungo prima di svelare il mistero. Holmes viene convocato nel luogo del delitto da una lettera di Gregson, un investigatore di Scotland Yard. La carreggiata della carrozza corrisponde a quella delle tipiche vetture pubbliche e le impronte lasciate dal cavallo lasciano intendere che sia rimasto a lungo incustodito.
Cercando altre tracce Holmes trova due serie di impronte di scarpe, una di scarpe con la punta quadrata e l'altra di scarpe eleganti. Quando Sherlock Holmes incontra Lestrade, il secondo ispettore di polizia, gli chiede se qualcuno sia giunto in casa quella mattina e riceve una risposta negativa, confermando la sua ipotesi che la carrozza sia arrivata di notte con l'assassino. In questo modo Holmes da dati slegati tra di loro e che potrebbero portare a tante ipotesi riesce a creare un'abduzione vincente.
Si comincia sena accorgersene ad adattare i fatti alla teoria, invece che le teorie ai fatti. La valle della paura. In libreria per Garzanti l'ottavo romanzo dell'investigatore privato genovese creato da Bruno Morchio. Chi vuol fermare il candidato senatore? Molti, a Genova e non solo hanno respirato con sollievo: L'ultima fatica del suo creatore ha per titolo "Lo spaventapasseri Garzanti, pagine, 16,60 euro. E lui fa ormai parte del buon gruppo di investigatori pubblici o privati locali: A Bacci Pagano le armi piaccio poco e nulla, le indossa senza entusiasmo, corredo tecnico si direbbe: Preso, processato e condannato.
Questo a Bacci che pure ha radici profonde nella sinistra operaia e partigiana da cui viene la sua famiglia interessa poco, esegue. Gratuitamente, quale debito di riconoscenza. Ma un indizio tira l'altro, una passeggiata tra i vicoli, una parola di troppo e una di meno innescano un domino di ricordi, sensazioni, suggestioni. Bacci Pagano, investigatore privato uomo privato dei sentimenti: Maiuscola, astratta e assoluta.
Conquista nemici e allontana amici, in una storia di rancori, omissioni e con dentro un curioso amore. L'amore di uno spaventapasseri per una donna bionda e azzurra. E a Bacci Pagano, interpretare la parte del burattino, con o senza fili no, non va. A costo di perdere clienti, amici e nemici, amore e amor proprio.
Ma, almeno, libero tra le strade di casa, dove trovare ispirazione, conforto: In tutto questo si sta comunque parlando di un giallo intenso e permeabile. Una storia dal finale inatteso per chi non ha letto le puntate precedenti e coerente. Un finale che lascia, per forza di cose, aperta la porta alla prossima storia di Bacci. Una volta scagionato completamente ha scritto con il giornalista Piero Colaprico la trilogia del maresciallo Binda.
Una mattina di settembre, parte improvvisamente per Milano. Ha avuto un'intuizione improvvisa che potrebbe gettare luce su una sua indagine rimasta irrisolta dagli anni ottanta: Morendo aveva lasciato, scritto con il suo sangue, un ultimo sconcertante rompicapo. I gialli di Colaprico e Valpreda che hanno come protagonista il maresciallo Pietro Binda, sono stati un vero e proprio caso editoriale. Divertenti, scorrevoli e godibilissimi, sono un intreccio perfettamente riuscito tra cronaca e fabula, conditi da espliciti omaggi ai grandi maestri del genere.
Qualcuno lo ha ucciso a coltellate e le indagini hanno portato all'arresto di tre uomini, rinchiusi poi a San Vittore. Le indagini dietro le sbarre si rivelano tutt'altro che facili: Su questo palcoscenico un professore di liceo appassionato di enigmistica muore improvvisamente. Oppure, mentre fuori cade fitta la neve, viene ritrovato il corpo di un vecchio adagiato sulla poltrona di casa. O ancora esaminiamo una foto in bianco e nero della recinzione che divideva Italia e Svizzera durante la guerra. Il percorso dello scrittore pugliese assume una rilevanza sempre maggiore nell'ambito della narrativa gialla indigena: Roba, insomma, da deliziare tutti quei lettori desiderosi d'un intrattenimento intelligente, all'insegna del mistero.
Una sua vecchia conoscenza, il ladro Pallonetto, gli confessa di essere nei guai: Ponendosi alla stessa latitudine di Scerbanenco e di Simenon, Colaprico e Valpreda ridisegnano un'epoca finita per sempre in quelli che per me sono i migliori gialli da me letti ambientati a Milano, con tante suggestioni e riferimenti che riportano indietro nel tempo e fanno rivivere con nostalgia una Milano d'antan lontanissima parente di quella attuale.
E' morta la vera "regina del giallo" P. James autrice di diversi capolavori del romanzo poliziesco e non solo:. James, conosciuta anche come "lady thriller", una delle maggiori autrici di detective fiction del XX secolo. Rispetto ai gialli tradizionali le storie della James hanno personaggi forti, evitano stereotipi e toccano temi moderni, come la droga, gli abusi sui minori e la contaminazione nucleare.
Eletta alla Camera dei Lord e insignita dalla regina Elisabetta del titolo di baronessa di Holland Park nel soprannominata per questo "la baronessa del delitto" , per trent'anni ha lavorato in vari settori del British Civil Service, tra cui il dipartimento di polizia e diritto penale del ministero dell'Interno. Ma James non ha scritto solo racconti del mistero. Nel ha pubblicato Death Comes to Pemberley, in cui racconta di un omicidio che continua la storia di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austin.
Ha avuto vasta eco nel mondo dei media la morte della baronessa P. Phyllis Dorothy James, meglio nota con le iniziali di P.
Ma scrivere era sempre stato il suo sogno, la sua passione. I colleghi giallisti di lingua inglese esprimono sentimenti analoghi. Byatt, una che quel premio lo ha vinto. Proprio a Holland Park, il quartiere londinese dove aveva una casetta e risiedeva spesso, andai a intervistarla per Repubblica cinque anni or sono. Domandai il suo giudizio su Agatha Christie, la maestra del giallo a cui veniva spesso paragonata: Aggiunse che, tra i due, lei prediligeva la seconda.
Un metodo da era pre-internet, da cui non si era mai discostata. Ma resta pieno di stimoli per uno scrittore: Mi aveva risposto, in russo, la guar- dia del corpo di qualche milionario di Mosca. Byatt, come tante scrittrici che amano nascondersi sotto iniziali o nomi maschili, anche P. Se, fuori, la signora del mystery britannico, la inossidabile scrittrice di grassi tomi del brivido, l'erede di Agatha Christie, era un personaggio pubblico, un "author", un baronetto per meriti culturali di tendenza conservatrice, un magistrato, la sua biografia ci racconta una donna privata un po' eroina come tante donne.
Una donna che, a partire dalle opposizioni e dal rifiuto ricevuti in famiglia ai suoi talenti di ragazza, aveva fatto comunque la sua strada, con il peso tragico di un marito malato di mente e due figlie da tirar su da sola. La letteratura, dunque, e i gialli, o la detective story, o il mystery che dir si voglia, come consolazione e come trionfo, come compagno delle ore del primo mattino, le sole in cui nessuno la disturbava. Un po' alla Christie, anche lei aveva creato due personaggi trainanti, Adam Dalgliesh e Cordelia Gray.
Come Christie, lei girava da una stanza all'altra della sua casa con la borsa a portata di mano — anche se la sua casa non era il castello della Christie. Ha scritto storie perfettamente, seriosamente costruite. Storie serie ma un po' avare di ironia. Storie sapienti nel ritratto di ambiente, nel raccontare la sua Britannia, un po' vecchiotta, un po' sulla via del tramonto, un po' polverosa. Ma sempre capace di sorprendere. Addio alla scrittrice inglese P. Figlia di un esattore delle tasse e di una maestra, lascia gli studi a 16 anni per indigenza familiare. I romanzi della scrittrice sono sempre stati caratterizzati da protagonisti forti e hanno precorso i tempi toccando temi come la droga, gli abusi sui minori e la contaminazione nucleare.
Nel suo libro A proposito del giallo, uscito nel giugno del , P. James cita il decalogo di Knox, un insieme di regole per scrivere un libro giallo compilate dal teologo e scrittore Ronald A. James, the British author whose cerebral murder mysteries brought a new level of sophistication to the genre and who created such enduring characters as the erudite but melancholy Scotland Yard sleuth Adam Dalgliesh and the resourceful private investigator Cordelia Gray, died Nov. James was 42 when she launched a literary career that would bring her critical acclaim, a life peerage and millions of fans worldwide.
Her accomplishments were shadowed by tragedy: Her mother and then her husband suffered from mental disorders that left them at times institutionalized. A civil service employee since her teens, Ms. James held a series of high-level jobs while caring for her family and harboring ambitions to write. Through those experiences, she gave her nearly 20 novels a convincing sense of police and forensic procedures. Her books were brimming with vivid and gruesome details: Some of her books were infused with the suffering of chronic illness and prolonged dying.
James once said in a lecture. She dispensed with many conventions of the British mystery trade: I must have a professional. Phyllis Dorothy James was born Aug. Her father was a tax official. They had two daughters in quick succession, and Ms. Her husband returned from the war a broken man, and an undiagnosed mental disorder prompted his intermittent admission to psychiatric hospitals for the rest of his life. Government authorities refused to accept that his condition was the result of the war, so he received no pension. James was forced to work to support her family and retired from the British Home Office in She cared for her husband until his death in , at 44, from what she said was a toxic combination of alcohol and drugs.
She said it was likely a suicide. She seldom talked about her marriage, but she wore her wedding ring for the rest of her life. With her ambition to write deferred by caring for her ill husband, Ms. The young woman, a single mother, had been drugged and strangled, and Scotland Yard was called in. Dalgliesh, named after one of Ms. More Dalgliesh novels followed, but Ms.
James also wrote two mysteries featuring the character of Cordelia Gray. Later in her career, Ms. Several of the Dalgliesh novels have also been made for television. Among many other honors, Ms. Darcy is interrupted by a murder plot. In a sense, detective novels are like 20th-century morality plays; the values are basic and unambiguous. The Ratcliffe Highway Murders - scritto con T. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Fanucci e Mondadori. E' inoltre autrice di romanzi di suspense caratterizzati da un profondo scavo nella psicologia dei personaggi; tra questi "A judgement in stone" , traduzione italiana "La morte non sa leggere", e "Live flesh" , traduzione italiana "Carne viva", , da cui sono stati tratti film di successo.
Nata il 17 febbraio a Londra come Ruth Barbara Grasemann, ha vissuto a lungo nella campagna del Suffolk, dove ha ambientato gran parte dei suoi libri gialli. Best-selling crime writer Ruth Rendell died today aged 85, publisher said Author is known for her series of novels featuring Chief Inspector Wexford Comes months after she was hospitalised following a 'serious stroke'. Celebrated crime writer Ruth Rendell, one of Britain's best-loved authors, has died at the age of Best known for her creation Inspector Wexford, which was turned into a highly successful TV series, Rendell had been admitted to hospital after a serious stroke in January.
The author delighted fans with her dark crime novels, and also wrote psychological crime thrillers under the pen name Barbara Vine. She penned more than 60 novels in her extraordinary year career, generating global sales of about 60 million copies. Her last book, The Girl Next Door, was published last year along with a 50th anniversary edition of her debut novel, From Doon With Death, published in , and in which Inspector Wexford made his debut.
But the author had no plans to retire and her next book, Dark Corners, was due to be published this October. The family have requested privacy,' the statement said. Penguin Random House chair, Baroness Gail Rebuck, said Rendell was 'an insightful and elegant observer of society, many of her award-winning thrillers and psychological murder mysteries highlighted the causes that she cared so deeply about'. But even when she worked as a reporter, on her local paper in Essex, the Chigwell Times, she delighted in making up stories.
She visited a house rumoured to be haunted and invented the ghost of an old woman. The owners of the property threatened to sue the paper for devaluing their home. Her novels cover topics from racism to domestic violence, and, as her friend and fellow novelist Jeanette Winterson once said, have been 'a major force in lifting crime writing out of airport genre fiction and into both cutting-edge and mainstream literature'. Her books have been published around the world and printed in more than 20 languages The author made her name with her Inspector Wexford novels, starting with 's From Doon with Death.
The author, left in , made her name with her Inspector Wexford novels, starting with 's From Doon with Death. Her books have been published around the world and printed in more than 20 languages On screen: Her final novel, Dark Corners, is set to be published in October Rendell said: The old detective story that's got a really complicated tortuous motive doesn't apply to mine.
It's that people do these things almost by accident, or because of anger, their rage, their madness — and then probably regret it. Two years ago, she said: I wait until I've got a character and I think why would anybody do that, what is it in their background that makes them do it? A Labour peer, Rendell helped to pass a law preventing girls being sent abroad for female genital mutilation. She was regularly in the Lords, and until her stroke this year had proudly proclaimed: She is survived by her son Simon.
She and her husband Don divorced in but remarried two years later. Don died in from prostate cancer. Author Ruth Rendell was renowned for Inspector Wexford. An amazingly versatile writer, who sold more than 60 million books, she managed to be both one of the genre's greatest traditionalists and one of its great innovators. Her series of Inspector Wexford detective stories picked up the legacy of the golden age crime writers, Agatha Christie et al, and gently led the genre into the modern world, in turn inspiring writers such as Colin Dexter and Ian Rankin.
The long-running TV series cemented the stories' place in the public's affections. Her parallel career, writing psychological crime thrillers, made her the literary godmother to the likes of Gone Girl author Gillian Flynn. Ruth Rendell was born Ruth Grasemann in After school she went straight to work as a reporter on her local paper, the Chigwell Times.
Rendell, pictured left and in her robes as a Labour peer, gave large amounts to charity She famously lost her job after reporting on a tennis club dinner that she had failed to attend unfortunately thus failing to notice that the after-dinner speaker had died halfway through his speech. However the job did introduce her to her future husband, Don Rendell, who she married in Three years later they had a son, Simon. Later on they were to briefly divorce then remarry, living together in Rendell's beloved Suffolk until Don's death from cancer in Really though, Rendell's was a writing life.
It could hardly be otherwise, given that she wrote more than 70 novels and collections of short stories, including 24 Inspector Wexfords. The setting was the fictional Suffolk market town of Kingsmarkham, and her central character, Chief Inspector Reginald Wexford, was depicted as a stolid, decent man, an unchanging figure at a time of great social change.
Rendell was made a Labour life peer in and for many years attended the house with her contemporary - and political opponent - PD James, and supported a number of causes. Rendell was made a Labour life peer in and for many years attended the house with her contemporary - and political opponent - PD James left, with Rendell , and supported a number of causes. The series steadily gained readers and the only surprise is that it took until before Wexford finally made it to the small screen, brilliantly brought to life by the actor George Baker.
Italian Bookshelf Timothy Kircher. Living Well in Renaissance Italy: Arizona Center for Medieval and Renaissance Studies, This monograph centers — as the title suggests — on Leon Battista Alberti and particularly his views on and approaches to virtue, but does not treat Alberti in isolation.
The following two chapters treat humanist friendship in Alberti Ch. The final chapter returns more specifically to the issue of irony, outlining other ways of discussing virtue in Valla and in later Florentine humanism, including Poliziano. This learned book is valuable for a number of important features, including its close reading of a whole range of Albertian texts rather than engaging in the usual near-exclusive concentration on the Della famiglia, which has plagued Anglophone scholarship on Alberti. It employs a considerable bibliography, including secondary sources in Italian and English to a lesser extent, also in French and German , and must be commended for offering transcriptions of the original sources both Latin and Italian , all of which are rendered into English.
Alberti privileges literature and poetry vs. But the relationship of these disciplines is not altogether straightforward. His practice of irony provided the focus on the ethical primacy of living over reading [ Italian Bookshelf particularly given that Kircher e. The answer appears to be that most humanists were enamored of booklearning, scholarship, erudition and Latinity, and saw these along with the cultivation of rhetoric as the foundation of ethics.
And, if one is referring to contemporary philosophical assumptions, would it not be appropriate to discuss the stance of the scholastics, who are strangely absent from the book? After all, the range of questions outlined at the opening of Living Well 1: How is happiness attained? What is [the] importance of wealth, health, or political power?
A slightly different question is one of methodology. Would their complexity not have been clearer by allowing the multiplicity of voices and possibilities to stand? Smaller points could be raised: It is a poignant reminder of the close interconnection between literature and morals, and of the value of examining the two in tandem.
Devoted to the intersection of Boccaccio and Dante, the second section offers another triad of essays: Non li abbiamo letti. Italian Bookshelf La parabola diacronica tracciata dalle riviste tedesche prese in esame mostra in ogni caso lo stringersi graduale di una morsa censoria: Charlie Chan, cinese di nascita, si trasferisce a Honolulu nelle Hawaii dove entra nella polizia e si distingue presto per il suo intuito e per le doti di raffinato investigatore. Lei mi capisce perfettamente. James l'appellativo di "regina del crimine".
This is a useful challenge to academic disciplines that tend to focus on one or the other language, without giving proper attention to their interrelationships. Italian Bookshelf but was of significant interest also to scholastics, literary men, political leaders, courtiers, and many others. New Worlds and the Italian Renaissance. Contributions to the History of European Intellectual Culture. Brill Studies in Intellectual History.
This volume brings together expanded versions of papers originally delivered at a Yale graduate conference in Twelve contributions by, for the most part, rising young scholars explore paradigmatic shifts in the intellectual climate of the Age of Discovery. Mazzotta traces the shift towards the kind of subjective individualism which has traditionally been associated with the emergence of secular modernity in the sixteenth and seventeenth centuries back to the years leading up to and immediately following the discovery of the Americas.
Civic Panegyrics of Bruni, Poggio, and Decembrio. Italian Bookshelf critics, Komorowski advances an inclusive view of civic humanism which looks beyond the narrow confines of Florentine republicanism. More than just political grandstanding, he argues, humanist panegyrics served as diplomatic missives, advertising, and petitioning for collaboration between neighboring city-states. Adroitly jumping from film criticism to literary history, from Olmi to Aretino, Leisawitz draws provocative analogies between two cultures at the crossroads of technological innovation.
The section concludes with a study by Jason Taylor that closely compares how Machiavelli and Livy each weighed the political utility of religion. The Case of Girolamo Savonarola. Like many of the contributors in this volume, Stark perceives shifts within Quattrocento humanism that anticipate the emergence of modernity a century later. The two concluding essays of the volume are literary in focus. Italian Bookshelf body of the text in their original language, pushing their translations down to the footnotes.
The sheer volume of Latin passages is overwhelming, and interrupts the flow of his otherwise fluid prose. As the editors make clear in their introduction, the papers contained within New Worlds and the Italian Renaissance offer suggestive, though not definitive approaches to study the early modern Italy. A number of strong contributions from emerging scholars will make this an attractive volume for specialists from a variety of disciplines, and bodes well for the future of Renaissance scholarship in general.
Conquista, cittadinanza e conflitto nei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio. Italian Bookshelf ascolto, il successo gli sarebbe stato tributato dalle opere dei repubblicani inglesi, pubblicate dopo la vittoria di Cromwell, e dal filone del pensiero illuministico francese che giunge sino a Colbert, attento a valutare la forza degli stati in base al numero dei cittadini James Wilson, firmatario della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti, nelle Lectures on Law, fece riferimento ai Discorsi, commentando le disposizioni del suo paese sulla naturalizzazione dei nuovi arrivati Quali sono le tesi machiavelliane che si discostano dalla trattatistica politica umanistica?
I letterati si affidavano alla citazione rassicurante, tratta dal Bellum Iugurthinum di Sallustio, secondo cui nella concordia i piccoli stati crescono, mentre per effetto della discordia persino i grandi decadono Invece di proseguire la tradizione teorica di Aristotele, Platone, Senofonte, Cicerone, Seneca, rompendo con il repubblicanesimo classico e gli umanisti, Machiavelli estrae il sapere pratico riposto nelle storie antiche Italian Bookshelf per la cogenza con cui ricostruisce una ricorrenza tematica e strutturale nel poema.
Italian Bookshelf questa intuizione circa la struttura del Paradiso, Priest intuisce che tutto il resto del poema procede con lo stesso ordine. Questi canti riflettono il Padre in quanto essi offrono la fondazione del regno infernale, e riflettono anche il Figlio in quanto presentano peccati corporali. Se passiamo ai canti vediamo che ira ed eresia riflettono lo Spirito. Quindi tutta la cantica riflette la matrice trinitaria anticipata dalle tre bestie, alla base del viaggio, possiamo dire, e poi verificata alla fine del viaggio, da dove il tutto ha principio.
Questo sistema si ripete per le tre cantiche, rispettando in un modo ineccepibile la natura trinitaria del poema. Per il momento posso dire che questa prima lettura mi dispone in modo positivo a valutare le prove offerte da Priest. Dobbiamo essere grati a Paul Priest per questo nobile sforzo. The Toronto Series 7. Il libro curato da Elissa Weaver combina questi due filoni di ricerca, queste due correnti degli studi sul teatro dal Medioevo al Settecento fornendo in versione bilingue i lavori teatrali di Antonia Pulci, la prima donna autrice di sacre rappresentazioni.
Attraverso una precisa ricostruzione documentaria, la studiosa prova che la famiglia originaria della scrittrice fu quella dei Tanini. La parte introduttiva del volume si divide in varie e documentatissime sezioni: Importante anche il bel lavoro di traduzione di James Wyatt Cook che ha dovuto affrontare, aiutato dai suggerimenti della curatrice, il non facile compito di rendere in inglese la ritmatissima, a volte quasi cantilenante, ottava fiorentina. I quattro testi in questa edizione sono quelli riconosciuti come di Antonia Pulci.
In questo finale giustamente Weaver nota i debiti con una sacra rappresentazione del marito di Antonia, Bernardo Pulci, e la sua Rapprersentazione di Barlaam e Josafat. Sempre molto acutamente, Weaver fa notare come queste storie appartengano a una cultura romanza tipica delle sacre rappresentazioni.
A cura di Sonia Maffei. Testo stabilito da Paolo Procaccioli. Moreover, considering that the great success of the Iconologia came to a sudden halt at the end of the eighteenth century but had a second and rich life beginning in , it is understandable why its originality, value, role and function have undergone many different interpretation.
Thus the close look at the authorial intentions and achievements which this edition provides should be most appreciated. The Iconologia was first published in and issued again in The second edition appeared in and has illustrations and several additions to the prose text. There were five more editions: They were all produced or supervised by the author, yet the edition included some illustrations and texts attributable to other authors.
There were 18 new posthumous editions in the seventeenth century and 15 in the eighteenth century, the last one appearing in Amsterdam in It was translated into the major European languages. Faced with this unstable situation, the decision of using the first edition as the basis for the new one seems to be the correct and the wise choice. Thus the best option remains the one taken by Maffei and Procaccioli. Italian Bookshelf foresee was that this openness would invite interpolation and cuts on the part of the editors and publishers in the course of time. Ultimately, as Maffei maintains, the responsibility for this outcome rests not so much on the nature of the language Ripa wanted to create, but rather on the way in which he formulated it.
Maffei shows us that Ripa stands at the peak of two Renaissance trends of using symbolism and allegory, that is, a synthetic and an analytic way of representing reality, a combination perfectly achieved by his icons. The symbolic aspect is an abstract idea that can attain universal understanding through pictorial means; thus, for example, to most people a man in chains means prison or serfdom, whereas the allegorical meaning is not intuitive but can be understood through historical knowledge. Indeed a chain can be an attribute of matrimonial obligations, of friendship, and other liaisons, but only the combination with other elements or attributes establishes its meaning.
Iconologia combines several rich Renaissance trends. Another is the combination of image and words found in robust genres such as emblems, stemmas, coins, medals, and hieroglyphics, all genres that Maffei surveys with magisterial competence. In these genres words and image complement each other, whereas in Ripa they integrate each other: Ripa, as Maffei proves, was not an expert in classical literature or art, but he drew most of his classical quotations from repertories of commonplaces. The abstract quality of the icons with their aura of antiquity was the key to the enormous success of the Iconologia, but ultimately it caused it to fall into disrepute.
That moment came when Winkelmann in an essay of wanted to demonstrate that Ripa did not merit such a high regard as an expert of ancient art; in fact he was a mediocre dilettante. Sonia Maffei — who has already written an impressive volume on Ripa Le radici antiche dei simboli. La stanza delle scritture, — takes upon herself the full responsibility to document all the aspects and problems discussed in the introductory essay, which is a lucid, brilliant examination of the work, and an extremely learned overview of the cultural context in which the Iconologia was composed.
The commentary reconstructs piece by piece the way in which Ripa found and used his learning; also, it identifies the painters and the authors who made use of his suggestions. To track down sources — especially if quoted indirectly or, even worse, wrongly — is always a difficult and laborious task, and it is an area where only great erudition can make strides.
Italian Bookshelf and emblematic literature both combine images and words , not to mention her detailed knowledge of ancient and modern art. So much erudition does not distract from her intelligent insights into problems of poetics and questions of mythology or history, which continuously surface in her commentary. Thanks to an exemplary combination of erudition and critical intelligence, Sonia Maffei brings to light the real Iconologia, its experimentation with a new language, erudition, and unique ability to appeal to a vast public for centuries to come.
The learned world can today be thankful to her for being able to read this unique work as the author intended. Much gratitude goes also to Paolo Procaccioli, an excellent philologist, who guaranties the accuracy of the text using philological judgment in making some well justified emendations and slightly updating its orthography.
Procaccioli provides a list and bibliographic description of all the editions published before , adding in each case indication of the world libraries where they can be consulted. Sonia Maffei creates the indexes which facilitate the consultation of this edition. We must thank the two experts who have made this miraculous revival possible. Overture to the Opera: Italian Pastoral Drama in the Renaissance.
A Pastoral Play with facing English verse translations and three essays that place the two seminal works into the context of their contributions to the development of Italian opera. The authors state in the Preface that they wanted to offer these two fundamental texts in new dual-language translations for anyone who is interested in the history of theatre, opera, entertainment, or pastoral poetry. Poliziano Angelo Ambrogini 94 was the author of the first non-religious dramatic piece in Italian theatrical literature?
This work was not translated into English until by Elizabeth Bassett Welles, who used unrhymed iambic pentameter. Although Tasso claimed it was hastily written, Aminta quickly established itself as one of the masterpieces of Italian theatre of the Renaissance. As Brand points out, pastoral drama could easily be performed with music, song and dance, and it did not need elaborate stage settings. The suspense was maintained by reports about the lovers, and the audience was further entertained by references to contemporary figures of the court. According to Andrews, both works heralded the foundation of spoken-language theatre in Europe and drama expressed through music.
Aminta set the model for pastoral drama with five acts and the use of a chorus. The pastoral format, midway between comedy and tragedy, lent itself to experimentation: The group which called itself the Florentine Camerata began to speculate on musical delivery during the performance of Greek drama, and hence spurred the innovations that led to opera. Passages from five-act plays were often set to music. Italian Bookshelf music and sung as arias. Andrews traces the trajectory of opera through Dafne, first performed privately in and revised in , with music written by Jacopo Peri and Jacopo Corsi, to future documented operas which addressed the story of Orpheus, who would forever be linked to opera for his musical prowess.
Useful footnotes explain who the speakers are and identify the mythological characters, making this translation accessible to even beginning students. Especially successful is the rollicking and visceral translation of the Bacchantes chorus in Orfeo. The book succeeds in bringing these two important Italian works to new light, using faithful and readable facing-page translations.
This dual-language edition would be useful to students of Italian and to students of translation as well as to anyone interested in the development of opera and drama. Through the informative essays and the rhyming translations that try to reproduce the lyricism of the originals, it shows how the pastoral provided a framework for the way drama could be presented on the stage, and how humanistic interest in mythology led to profane rather than religious works that could thus be considered, as the title states, overtures to the opera.
Armour and Masculinity in the Italian Renaissance. Toronto University Press, La seconda sezione invece analizza la rappresentazione di tre figure storiche di grande rilievo: Springer offre una serie di analisi di grande interesse di corazze e pitture, come la famosa rotella di Caravaggio con questa immagine evocativa: Nel testo della Pastore Passaro sono raccolte esattamente poesie suddivise in tre parti.
La prima parte 73 poesie, considerando la doppia variante della numero XXVIII contiene le rime dedicate a Lucrezia Bendidio, che Tasso conobbe nel a Padova quando lui aveva diciannove anni e Lucrezia quindici. A New Translation in Terza Rima. Every year one or more translations of the original Italian poem appears in English — without counting the numerous translations in other languages. Torrance joins the competitive race with his Italian and English parallel text edition of a new translation in terza rima. In his preface Torrance observes rightly that he views terza rima as an essential aspect of the poem, and that no poetic translation can possibly aim to be literal.
As to aids for his own translation, he cites three English versions among those he had access to, namely, those of John D. Singleton, and Carlyle-Okey- Wicksteed. As stated in his short introductory sections, Torrance makes indeed a diligent attempt at preserving the metric and rhythmic patterns of the poem by rigorously laying down ten syllables per line in an overall iambic pentameter pattern.
One of the chief differences between Italian and English is that the former lends itself to the bel canto and dolce stile thanks to its rich and short syllabic patterns, while the latter in this regard offers a parsimonious and long- patterned inventory of the same. As a result, the most conspicuous and re- sounding effect derived from these two language systems is the different way in which the morphemes and, most importantly, the phonemes in the two idioms are created and function.
In the case in question, the effectiveness of terza rima appears to wear out very soon, and the reader is made to overhear the percussions, in the back of the orchestra, as it were, creep heavily into the symphonic beat generating dissonance rather than boosting it — to make use of a musical metaphor. There are even fewer cases in the history of the English language, which fact reinforces the different language model one ought to deal with. The partial off-rhymes at the end of Canto 21, however, yield a more felicitous result.
These two elements, however — the subject matter and its depiction — do not quite coalesce in the English language, and the reader is left with a rather absolute and in many respects inflexible paradigm. Italian Bookshelf Inferno, the prosodic pattern, may be better endured within a less rigid mold that does away with the teasing rhyme and frees the meter. The Ogdoas of Alberto Alfieri. Written in fifteenth century Italy, the Ogdoas is a minor work by a lesser-known author who nevertheless shows interest in themes treated by the major humanists in their well-known works during this time: Very little is known about the author himself, but our editors provide some information about biography and context.
According to Carla P. Ann Matter, Alberto Alfieri fl. In his prologue, however, Alfieri indicates that he was born in the district of Vercelli and, thus, that he was also a Milanese citizen. Italian Bookshelf comprised of eight dialogues among the following interlocutors: Gabriele Maria has recently been executed by the French governor Boucicaut; it is his arrival in the afterlife that gives way to successive dialogues with souls from the Visconti family.
The topic of their discussions centers on the virtuous and just leader and how this conduct leads to eternal salvation. These encounters are preceded by a prologue in which Alfieri dedicates his work to Jacopo Adorno, the Consul of Caffa. The treatment of themes such as education, morality, justice, and salvation is indeed quite superficial and is generally comprised of insufficient verbal exchanges between the Visconti family members. Alfieri clearly wrote with the expectation that the family would bestow favors upon him. Without such translations, scholarship in this field risks becoming limited and biased, and so the inclusion of minor works in this corpus is welcome.
Moreover, it sheds light on the differences with which humanists approached humanistic ideals and on the biases humanists had towards certain powerful families of the Renaissance. The Ogdoas is, in fact, more effective and convincing as a historical account of fifteenth-century colonialism than it is as a philosophical or moral discussion on education and civic virtue.
Processi compositivi e formazione di topoi, Napoli, Liguori, Le forme del diletto. Aspetti e fenomeni naturali nella percezione di Leopardi Lecce, Milella, Percorsi e forme Napoli, Liguori, Soave del di Hugh Blair, A Philosophical Enquiry di Edmund Burke nella traduzione del di un canonico maceratese , il trattato Del Sublime di Longino nella traduzione del di Anton Francesco Gori , e ancora il Werther goethiano nella ben nota traduzione italiana di Michiel Salom Venezia, Lo scrittoio di Leopardi. Italian Bookshelf Naples by Liguori in In addition to Moschus, another author important to Leopardi in his early years is Goethe, whose Die Leiden des jungen Werthers the poet read in the Italian translation by Michel Salom.
In his discussion of the importance of the sublime for Leopardi, Camerino is at pains to remind us that for the Italian poet the sublime can never be dissociated from moral greatness. As the poet noted in an entry in his Zibaldone: When we think of Leopardi, it is difficult not to imagine him as utterly alone, friendless except for family members, at least in his day-to-day existence for most of his life, certainly without the female company he so longed for, and thus fated to spend most of the hours of his life by himself.
Italian Bookshelf Tommaso Campanella. Selected Philosophical Poems of Tommaso Campanella. University of Chicago Press, The group of 43 superbly translated poems presents a wide-ranging series of readings that connect with many of the abstract ideas and expressive topoi circulating in several disciplines in the seventeenth century. In the introduction Roush includes a biography of this complex author that helps to situate, or rather to identify the difficulties of situating, his poetic work both in the Italian literary tradition and among the work of his contemporaries.
Her review of existing scholarship highlights the major moments of the critical tradition and gives scholars new to Campanella studies a substantial guide for exploring related secondary materials. This is most notable in the first six pieces that evoke Dantean vocabulary, hierarchies, structures, verse form, and ideologies. Italian Bookshelf subject-verb disagreements. These notes offer insight about the translation, background on names or images mentioned in the poems and glosses, as well as bibliographical indications for further reading.
Campanella exhorts poets to write about modern heroes such as Columbus and Vespucci, figures that he sees as better models than those provided by any mythological character. Beyond obvious connections to Bruno and Galileo the latter had been supported enthusiastically by Campanella , the poems express many ideas circulating in the period, including a religious devotion that operates expressly and passionately in tandem with unorthodox philosophical beliefs and intellectual practices. Points of contact include the topos of the book of the world , the nature of the infinite and the indivisible , and Epicureanism If there is one shortcoming in the volume, it is related to the lack of translation of the Latin phrases and quotations that Campanella frequently inserts in both his poetry and self-commentary.
Roush admits that not translating the Latin was done to maintain the linguistic distinctions that Campanella created, admittedly an important feature. This one editorial decision does not lessen the overall value of this excellent volume, but the lack of translation for the Latin text makes these portions of the Scelta inaccessible to readers who have thus far benefited from the facing-page bilingual presentation in this edition. The Diary of Elio Schmitz. Scenes from the World of Italo Svevo. Troubador Publishing Ltd, Esse sono sicuramente importantissime dal punto di vista biografico: Afferma esplicitamente, alla fine della prima sezione introduttiva e prima delle sette che la seguono: Si tratta, ovviamente, di materiale autentico, appartenente al diario, ma lo studioso non solo lo ha tradotto, lo ha anche riorganizzato.
E a questo proposito vale la pena ricordare che Di Biase indica esplicitamente i criteri seguiti durante il suo lavoro: Italian Bookshelf Carlo Goldoni. A cura di Epifanio Ajello. Bisogna quindi asserire in partenza che il volume oggetto della presente recensione presenta dei meriti indubbi che ne fanno un contributo importante nel panorama delle pubblicazioni goldoniane. In che cosa consistono le Memorie italiane? Ajello sottolinea le differenze sostanziali tra questi passi ed il testo poi composto e pubblicato in francese: Italian Bookshelf della vita e delle diatribe di Goldoni.
Edizione critica del ms. Varia 30 della Biblioteca Reale di Torino. Castel Guelfo di Bologna: The fundamental novelty of this edition is that it is based on the autograph version of the text sent by Manzoni to Minister of Education Emilio Broglio. This version was recently rediscovered in the collections of the Turin Royal Library Varia 30 , and had not been available to the curators of the previous critical editions of the text Angelo Stella and Maurizio Vitale, Scritti linguistici inediti, Milano, Centro Nazionale di Studi Manzoniani, ; Michele Barbi and Fausto Ghisalberti, Opere varie, Firenze, Sansoni, In the introduction to the volume the editors Claudio Marazzini and Ludovica Maconi present the reader with a detailed reconstruction of the historical circumstances that led to the drafting of the report.
The editors rightly write: Italian Bookshelf sending it to Broglio. The second apparatus allows the reader to compare the manuscript with the first printed edition in Nuova antologia, March The third published as an appendix schematically summarizes the main changes undergone by the text from the manuscript version to the first printing, including the innovations that occurred in the first and second sets of proofs. For instance, in the report Manzoni argues that the best way to give Italy a national language is to replace the numerous Italian dialects with contemporary spoken Florentine.
In his opinion, Latin is proof for the effectiveness of this strategy, since Latin was the language originally spoken only in Rome, and then imposed on the whole empire. But then — as the first apparatus clearly shows — he immediately changed his mind and removed from the manuscript this reference to literary texts. He most likely realized that this argument could have been easily manipulated by the supporters of Italian purismo, and used against his claim for the adoption of spoken Florentine.
Finally, the second and third apparatuses allow the reader to view the evolution of the text in the process leading up to its publication: For each discrepancy between the two, the editors indicate which version has been adopted in the previous critical editions, thus establishing a clear and understandable connection to the work of Stella-Vitale and Barbi-Ghisalberti.
The repetition of data that are already available elsewhere is essential as it offers the reader the information that is needed in order to follow all the fundamental stages of the story of the text — from the manuscript version to the proofs, to its publication in a journal and as a separate volume, and finally to the recent attempts at critical reconstruction. The fourth apparatus is thus a valuable addition to the first three. This additional information would have helped the reader to better understand the multi-layered nature of the genetic process. Nevertheless, thanks to this fourfold apparatus, Manzoni scholars can now find all the essential philological data relating to this report in one thin and elegant edition, characterized by a rare combination of scientific rigor and usability.
The importance of this volume is not limited to its philological component. The first section of the edition also provides a description of the manuscript Varia 30 as an artistic and historical object. This presentation of the final work by Lucrezia Marinella is a welcome addition to an excellent series in gender studies, The Other Voice in Early Modern Europe. A Heroic Poem in Laura Benedetti begins this translation of Esortazioni alle donne e agli altri se a loro saranno a grado, written in , with a thorough introduction. Such currents, as Benedetti notes, did not always lead to female solidarity.
Italian Bookshelf contrasting herself with such other female contemporaries as Arcangela Tarabotti. In her introduction, Benedetti outlines the text, glossing each of the nine exhortations in turn. She includes in her glosses the occasional key passage to illuminate this dense text for readers, as the exhortations vary in length as well as in scope.
She also reflects on the Exhortations: Her familiarity with the classics and with such revered Italian writers as Tasso, Petrarch, Dante, Ariosto, and Boccaccio is unmistakable. Moreover, Benedetti is careful to add that we cannot read too much of our modern sensibilities into Marinella. Simply because Marinella retreats from the boldness of her treatise some four decades later does not necessarily mean that she is insincere in her admonitions to both women and men. It is indeed intriguing how the Exhortations address men in the seventh exhortation: I want you to know that you must set the example for her life.
The ninth exhortation, which focuses on feminine beauty, can be seen as a culmination of these conflicts within the text. The Esortazioni mixes scholarship and the domestic in a fascinating way; simplifying its contradictions would be a disservice to Marinella and her peers that Benedetti has fortunately avoided.
Within her text, Marinella occupies an uneasy role: Yet her exhortations do esteem women and the domestic — the mere application of Aristotelian ideas to women by a woman seems to me to be a significant gesture. Chicago University Press, Transitioning from a first person present-day account of her search for information to the historical time period of the eighteenth century, Rebecca Messbarger uses her introduction to The Lady Anatomist: She begins with a chapter which examines eighteenth-century Bologna and the relative importance of the old and prestigious university of anatomy and wax figures.
Next, she describes the Museum of Human Anatomy or Internal and External Anthropometry created by the then archbishop Prospero Lambertini, later Pope Benedict, and focuses on the role of anatomy in early modern Italian society and the rituals that were associated with anatomical dissections. Important for advancing the image and reputation of Bologna, this museum is still in existence today and also displays the waxworks done by Anna Morandi Manzolini and her husband, Giovanni.
Italian Bookshelf Subsequent chapters show that the political tensions surrounding the creation of the anatomy museum are linked directly to the fate of Anna and her husband and their practice of wax sculpture and anatomy. Then, once alone, Anna went from being merely a part of the studio dealing with public relations and doing public demonstrations to being an anatomist and the primary creative force.
Messbarger is quick to point out that Bologna had a unique way of running official human dissections, which since the Renaissance were performed during Carnival exclusively by male anatomists. Anna, as a woman, reversed gender roles by performing dissections upon both sexes. The second part of The Lady Anatomist examines the wax sculptures Anna made and the accompanying notebooks she authored, both still in existence today. She is unique not only because of her practice and contributions to anatomy, Messbarger contends, but also because Bologna had to fight with other cities that would gladly have whisked her away.
Morandi was, after all, a unique intellectual woman who did her work extraordinarily well.
Though Messbarger tends to interrupt the flow of the narrative by offering constant sub-headings that dissect each chapter, she still creates a thoroughly engaging, well documented, fully illustrated, and quite readable study of one learned woman of the past who has now, thankfully, been rescued from obscurity. Divas in the Convent. Research on and a much heightened awareness of this topic necessitate a new edition, one that is more focused on one convent in Bologna xiv and that is enriched with illustrations xviii , without the extensive apparatus of notes and documentation present in the original xiv.
The eleven chapters that follow start by concentrating on one nun and composer, Lucrezia Orsina Vizzana, who entered the convent of Santa Cristina della Fondazza in Bologna as a child and took part in the first of a string of confrontations with the local bishop and the Catholic hierarchy, in the early s. Chapters 5 and 6 outline the dissensions within the monastery, how music played into them, and how the Church hierarchy investigated them. At the very end of the century, in , the nuns of Santa Cristina enjoyed their first success, prevailing on the local bishop to carry out the rite of the consecration of the virgins according to the letter of the Pontificale Romanum, which included a ritual showing of the nuns wearing crowns and rings as sponsae Christi.
Chapters 9 to 11 recount this legal fight and describe the resulting ceremony, with the help of additional archival sources relative to consecrations of and The book closes with two finales: Attracting attention to events and people from long ago has positive and concrete consequences, as Monson underscores xiv , although Bologna is currently more enlightened than most Italian cities Second, as female networks have emerged as sites of power or resistance and as creators or sponsors of texts and visual culture, convents become a crucial piece of the puzzle, if we are to gain a full picture of the times.
Nuns make for a quintessentially non-traditional research topic; they were female, isolated in cloisters, even deprived of their birth names.
Nor were these walls effective in severing all contacts with the lay world. Family ties remained paramount, especially in convents like Santa Cristina that catered to noble and well established clans, and through existing familial and new monastic connections nuns were able to plead their cases and make their influence known in town and all the way to the Roman curia.
Musicologists, art historians, and cultural historians have led scholars to convents, and researchers of performance have followed, including to places further afield from Florence and Tuscany. Letters Familiar and Formal. Ray and Lynn Lara Westwater. Centre for Reformation and Renaissance Studies, Arcangela Tarabotti lived in seventeenth-century Venice as a cloistered Benedictine nun. Born in , she entered the convent in and shortly thereafter began writing literary works, of which seven are extant.
Italian Bookshelf she denounces the common though officially prohibited practice of coerced monachization, namely, the forced cloistered enclosure of women with no religious vocation the dowry required of a convent being much lower than that needed for marriage, and Tarabotti was one of six sisters. The book depicts life in the convent as an incarceration leading to unhappiness and even somatic symptoms: Ray and Lynn Lara Westwater interpret as a bodily metaphor of physical and psychological constriction and that is reminiscent of later accounts of hysterical patients.
Tarabotti insistently uses her letters as a carefully considered and edited vehicle of self-defense and self-promotion. Writing was indeed the primary means of communication with the outside world for this woman often attacked for her literary aspirations and controversial ideas, and yet enclosed within a convent and thus unable to respond in person.
Some of these letters were explicitly composed with publication in mind and the rest were certainly revised before publication. The Letters only appeared in a modern edition in , their first reprint since the original publication. The introduction is very helpful, although I am disappointed that a serious press such as that of the University of Toronto did not subject the manuscript to a more thorough copy-editing in order to eliminate redundancies and stylistic infelicities.
The footnotes to both the introduction and the translation are extensive and extremely thorough, making the text very accessible to the public — including undergraduate readers. La Medusa Editrice, Sono presenti, con esaurienti profili critici, testi, note, commenti e guide alla lettura i seguenti autori: Giraffes in the Garden of Italian Literature.
In works such as Sul modernismo italiano, a collection of essays recently edited by Romano Luperini and Massimiliano Tortora, Pirandello, Svevo, Tozzi and Gadda, have emerged as the central figures in a possible modernist canon. For Amberson, Svevo, Tozzi and Gadda place at the centre of their narrative the embodied character of experience as a means of criticizing the materialist and capitalist ideology of nineteenth-century modernity. The book is divided into four chapters.
The first lays out the theoretical framework for the volume, starting with an overview of discourses of the body between the eighteenth and the early twentieth century that shows a tension between two fundamental and to a certain extent opposed approaches: Simultaneously assaulted by the new stimuli of metropolitan modernity, and challenged by new technologies of perception that underscore the limitations of the senses, modern individuals live their bodily experience as one of crisis, to which modernist artists respond by foregrounding precisely those moments in which bodies break under the stress of modernity.
However, in his last novel in particular, Svevo effects a reversal of the health-sickness binary. Illness — whether physical or psychological — results in a greater awareness of the embodied dimension of experience. It allows for desire and tension towards change, whereas health results in stagnation. A similar process is at work in the physical body of the text, in its very language. This hypersensibility often takes the form of a disgust of physicality, both of the self and of others, and in particular of sexuality, associated, like health and physical wholeness, with the figure of the father.
Well written and clearly argued aside from the occasional lapse into turgid and obscure prose in some of the more theoretical sections , Giraffes in the Garden of Italian Literature is a highly original and sophisticated reconstruction of a possible Italian modernist canon that opens up many venues for future research. La rivista come agente letterario tra Italia e Germania Innanzitutto, due parole sulla scelta del corpus dei periodici analizzati. Tre sono i canali di promozione e di ricezione che orientano le scelte dei periodici: Italian Bookshelf La parabola diacronica tracciata dalle riviste tedesche prese in esame mostra in ogni caso lo stringersi graduale di una morsa censoria: Particolarmente interessanti si rivelano le operazioni in controtendenza rispetto alle direttive di regime, come la pubblicazione di scritti di autori ebrei e di rappresentanti della Emigrantenliteratur su riviste italiane i due Zweig, Thomas e Heinrich Mann, etc.
Anna Antonello, tenendo sotto controllo il vastissimo materiale archivistico a sua disposizione, fa parlare i carteggi, li anima a partire da un assiduo lavoro di escussione degli stessi, portando alla luce figure di germanisti che svolsero la funzione di mediatori tra Italia e Germania in quegli anni e anche dopo, come Bonaventura Tecchi e Alberto Spaini. Italian Bookshelf Helen Barolini. While Umbertina spans four generations of Italian-American women, Crossing the Alps begins in and tells the story of a year in the life of a young college graduate, Fran Molletone, a third-generation Italian-American from upstate New York.
Her reason for choosing Italy is the desire to pursue a relationship with Walter, a married Italian graduate student she had met in the United States. Fran also sees living in Rome, where she partly supports herself by writing articles about Italian life for a newspaper back home, as a natural continuation of her study of art and literature, and her attachment to the Italian language, which she has been studying with Mr.
It is travel prompted not by economic necessity, but by love, for a man and a language, and a quest for self-knowledge and self-realization, intellectual and sexual. Her love affair with Walter, which represents the central element of the plot in the first part of the novel, gradually takes second place to her voyage of discovery of post-war Rome, and her sexuality not with Walter, but with Balestrini, a middle-aged professor of Italian whose course she attends in Rome.
Yet, her most important discovery is that of her existential need to maintain a hybrid identity, neither Italian nor American, but both. This is aptly summarized by Barolini in her volume Chiaroscuro: At the end of the novel, Fran leaves Italy aware that her quest, that of a writer poised between two languages and two worlds, and anchored there by the redemptive power of art, is bound to be a solitary one.
Tra le principali cause di una mancata scuola italiana del giallo molti critici poetica”, “Aristotele e il mistero della vita”, “Aristotele e l'anello di bronzo”, .. e che è popolato da vecchi teatranti che vivono della generosità dell'ex attore. .. di scrittura, che sarebbe emerso prima, credo che alla base del mio. www.farmersmarketmusic.com daily www.farmersmarketmusic.com
With no models of successful cultural integration in her own family, and no paradigm for an intellectually and existentially fulfilling life among the women that surround her in Italy or at home, Fran is the new kind of Umbertina. She crosses the ocean to search for herself, and ends up becoming a new model of Italian-American woman: Essays on Italian American Literature and Culture.
Undoubtedly, it represents an important contribution to the growing scholarship of Italian American literature and culture, assembling a fine group of speakers. The array of subjects investigated in the nine articles includes identity, gender, passing, and a rather optimistic and encouraging final discussion by Michael Antonucci on the future of Italian American literature. Each article is intelligent, filled with sufficient insight to keep the reader interested, and as a group they are arranged following the historically relevant trends within the study of Italian American culture.
In what follows I look more closely, if necessarily briefly, at what I take to be a representative sample of the nine articles included in this volume. The first essay, written by Gina Miele, former director of the Coccia Institute at Montclair State University, explores the growth of Italian American studies in four academic institutions in the New York metropolitan area, all of which have contributed to the visibility of Italian American literature and culture by offering varying degrees of specialization in the field.
The article also details the various cultural initiatives, including workshops, symposia, and lectures, that former and current directors of the four Italian American centers have employed to reach out to the general public. Cody established his career playing Native American characters, wrote a biography in which he presented himself as Native American, and even wrote a book on Native American hand signals.
What could he have achieved as Oscar DeCorti, a son of Italian immigrants? Italian Bookshelf possibilities for women and for Italian Americans of both genders. As they progress with their lives, each of these women eventually confronts prejudices and ethnic tensions. McCormick, these women, ironically, were equipped to survive in the outside world by their ambivalent, conflictual, and occasionally demeaning relationships with their fathers.
Although on the one hand patriarchal control has limited them, nevertheless it has prepared them to make their way in the world. Domini ably demonstrates how poetry itself enables Di Piero to understand and bear such a world. Floreani thoroughly discusses the sense of isolation of the protagonist, whose hybridity renders him a misfit.
Essays on Italian American Literature and Culture will engage scholars, but will be even more appealing to a general audience interested to learn more about the dynamic field of Italian American studies. The informal style of the essays makes the volume accessible and inviting. Attilio, il suo poema in America. Italian Bookshelf presentano come dei veri e propri rompicapi. Scrive Bonaffini nella sua nota: Una scommessa sicuramente vinta che rende disponibile al mondo anglofono uno dei capolavori del XX secolo letterario italiano: Italian Bookshelf ad una serie di disegni di Renato Guttuso.
A proposito della messa in onda di uno sceneggiato sul testo omerico Ungaretti osserva: Semplicemente per fare opera originale di poesia. Al termine delle settimane newyorkesi, Ungaretti scrive a Betocchi: Nella Appendice appare il saggio di Ungaretti dedicato ad una serie di disegni di Guttuso. Lost Diva, Found Woman: Contextualizing into the national film tradition a group of films released between and , and analyzing television shows broadcast by RAI, the book aims to deconstruct stereotypical images of women conveyed by the two different media.
Through a sociological approach, it questions to what extent contemporary Italian film and television portray the actual social and economic condition of Italian women and proposes new perspectives on gender and identity issues. The book focuses mainly on film, leaving less space to the discourse on television.
Looking at a group of films that were box-office successes, Bieberstein identifies the recurrent themes of the search for identities and the inability to cope with reality, which mirrors and constructs a critical discourse on the crisis Italy was undergoing during the period covered in the book, and which it still is. The author comments on the postwar period, noting the marginal narrative roles women had in neorealist films; the Fifties, the decade of the maggiorate fisiche when women symbolized a desire for prosperity; the Sixties, the golden age of the auteurs versus commercial cinema; and the Seventies and the Eighties with erotic comedy.
Despite some inaccuracies regarding the cinematic production that arose during the second wave of the feminist movement — it is worth noting that women filmmakers like Cecilia Mangini, Dacia Maraini, Sofia Scandurra among many others are not mentioned by Bieberstein — this overview, which still demonstrates extensive research, serves to prove a continuity in Italian film in terms of modalities of representation of women.
As a consequence, some of the most important feminist film theorists — such as Laura Mulvey, Teresa De Lauretis, and Mary Ann Doanne — are relegated to the footnotes, a gesture which further marginalizes their work. Ultimately, Bieberstein shows how, in lacking subjectivity, female characters function in the narration as a metaphor of the nation, of its desire for prosperity, or of its crises. By analyzing images of women conveyed by different media such as film and television, this volume contributes in a unique way to the limited but significant scholarship on the subject recently developed within Italian Studies.
This extensive study contains a rich bibliography, ranging from film criticism and film history to psychology and cultural studies; it also includes a useful appendix with synopses of the films analyzed reporting the box-office numbers as well as biographies of actresses and directors. Despite the lack of an original theoretical approach and the interest in the specificity of cinematic language, this ambitious study, which perhaps attempts to cover too much territory, represents a valuable tool for those scholars who want to undertake further research in this field.
Italian Bookshelf ricostruzione della biografia dello scrittore e per approfondire la portata del suo contributo alla letteratura futurista. Italian Bookshelf ancora di essere ri scoperto negli archivi o tra le pagine di giornali di provincia e di rivistine di pochi mezzi e grandi ambizioni. The correspondence between Carlo Linati and Emilio Cecchi collected and edited by Simone Dubrovic covers a time period of about twenty-five years, from July through June As supplement , the editor has included a collection of non-reprinted texts by Linati essentially the narrative writings mentioned by Linati in his letters; a few translations; and two articles published in the American journal The Dial, thanks to the interest of Ezra Pound.
Dubrovic has included two review articles of two publications by Linati the translation of the tragedies by W. Yeats, and the book I doni della terra, published in and As is evident, the predominant literary subject discussed in this epistolary is the literatures of the United States and Britain.
This epistolary can be therefore interpreted as an important document concerning the process of sprovincializzazione Italian literature was undergoing in the first part of the twentieth century. Another recurring matter in the letters is the reflection about the act of writing, critical and creative, which most commonly takes the form of a judgment often polemic about the most fashionable stylistic manner of the time, frammentismo.
As a matter of fact, critical and creative writing are subjects of inquiry that are never treated as if they were separate, and are instead most often considered as two sides of the same critical coin. Italian Bookshelf hommes de lettres. Although there are a few differences in their assessment of some foreign authors, the two seem to come easily to terms as far as their opinions on the present state of Italian literature especially from a stylistic standpoint are concerned.
Replying to Cecchi, Linati shows full agreement with him: As the reader can see, this epistolary is a first-hand document whose authors are two of the main protagonists of post-vociana literature. Reading these letters, we can sketch the outline of the transformation Italian literature underwent in a time period as important as that which followed the short blossoming of the literary avant-garde.
We find references to other protagonists of Italian intellectual life of this era such as Renato Serra who had recently died in World War I , Antonio Baldini, Vincenzo Cardarelli, and the publisher Emilio Treves, as well as some events of the First World War in which the two writers had taken part in an administrative capacity.
This event gave rise to the long and wearisome but unsuccessful attempt by Cecchi — also through the intercession of Linati — to restore the financial agreement with the publisher, as is evident in the letters exchanged on December 11 and 29 where Cecchi quotes an entire letter he had received from Treves. As far as the editing of the correspondence is concerned, Dubrovic has worked with the utmost care in researching and collecting all the references necessary to portray the literary context in which the literary exchange took place. Without the information provided in the footnotes, painstakingly composed by Dubrovic, an extensive amount of the cultural and intellectual relevance of the exchange would have been lost.
Carlson and Elisabeth Weber, eds. Fordham University Press, However, torture re-emerged at the beginning of the twentieth century and is far from unknown nowadays, mainly when states fight against political crime.
So is it morally defensible and what are the implications of such an attitude? Speaking about Torture deals precisely with this issue: The contributors include notable academics and professionals that give the subject substance from their knowledge of history, philosophy, literature, law, music, cinema, and art. The message conveyed by this important book is not only that history can stop the process of oblivion of torture that is the main requisite of impunity, but also that torture holds a mirror up to a society.
Some of the most interesting chapters focus on poetic and literary texts. Visual culture also occupies a substantial part of the volume with essays, to quote but a few, by Abigail Solomon-Godeau, who examines limitations and opportunities of political art representing torture, and by Stephen Eisenman, who scrutinizes waterboarding as political and sacred torture. Hamid Dabashi explores the removal of torture from public remembrance as an effect of underexposure to atrocity reports about Kahrizak detention centre in Iran and desensitization of the U. Quite illuminating are essays denouncing how something apparently harmless like music can be used as torture, even if the volume is below the pain threshold.
We learn that in U. Basing her paper on a report commissioned by the United Nations Human Rights Council, Dayan urges the reader to rethink definitions of torture intended not only as tied to judicial forms, but as inflicted in the most private spaces. The volume makes a strong addition to the existing literature, and a rich apparatus of footnotes suggests a wide reading in the field. It would have probably benefited from an overall conclusion tying together essays that can be read independently of each other, but that is a minor flaw in an otherwise fine work.
Indeed, the editors have made a commendable selection of scholars contributing to this book, so that Speaking about Torture excels on the qualitative front: Italian Bookshelf specialists and the general public, can take advantage of the value of multiple perspectives. Sulle tracce di Hermes: Three principal strands of interest and enquiry are adeptly knotted together here: Its core argument presents an historical semantics organized around the term taken as its title.
The second essay deepens the arguments of the first, initially by decomposing the concept of migration into three component parts departure, transit, arrival , each of them historically and existentially variable in its nature and meaning: Carravetta considers too that the argument will erode notions of rooted belonging and identity inherited or borrowed by modern and contemporary societies from the revealed religions, introducing in their place a philosophy, ethics and politics more accepting of mobility and difference This material raises many questions.
One might object that both the philosophical and the historiographical debates have moved well beyond the points at which Carravetta engages them. But that could be beside the point.