Contents:
Mar 18, KnownAsLavinia rated it it was ok Shelves: Oct 28, Elena rated it really liked it. E' quasi impossibile da spiegare, bisogna leggere per capire di cosa si tratta. View all 4 comments. Abandoned due to disgusting, offensive and completely unnecessary rape scene. Suffice to say, this book should come with a big fuck-off trigger warning. I already thought the main characters were both idiots anyway, so there was no way I was going to continue with it after that.
Jun 16, George K. Won't be for everyone The plot twisted and turned. The Roman backdrop was just what I needed. The Argo like historical plot added even more dimension. The book has its faults. It all adds to the general feeling of disorientation though. Read my full review here.
May 19, Simon rated it it was ok Shelves: At first I thought this was supposed to be a satire, but I wasn't sure what exactly was being satirised. Italian society as a whole? It seemed to lack focus. But as it went on I realised that it was just a lurid, violent black comedy without very much to say about the world.
Maybe if you accept that you might find it entertaining, and some of the scenes involving the pathetic, failed satanist sect are quite amusing. But I was put off by the misogyny all the female characters At first I thought this was supposed to be a satire, but I wasn't sure what exactly was being satirised. But I was put off by the misogyny all the female characters boring and only described in leering physical terms. Reconozco que me esperaba algo mucho mejor, me ha costado.
Niccolo Ammaniti first came into my life through the superb, thrilling novel "I'm not scared" a couple of years ago. The writing was clever, suspenseful and exquisite, the storyline intriguing and surprising. So, as soon as I heard that his latest book had been translated I got myself a copy this time, on audio, read by the absolutely outstanding Rupert Degas, whose accents and intonations are flawless. Well, if anyone told me that there was a misprint on the cover, and it's in fact written by Niccolo Ammaniti first came into my life through the superb, thrilling novel "I'm not scared" a couple of years ago.
Well, if anyone told me that there was a misprint on the cover, and it's in fact written by a different author I'd believe it! It couldn't be more different to "I'm not scared" if it tried! The writing is still clever, but much wittier with lots of absurd dialogue and inner thought processes. The story is told from various people's perspectives in the third person, predominantly by a hen-pecked, spineless accountant who runs a satanic cult behind his wife's back, and secondly by a vain, egocentric writer who is a manipulative strategist in every situation.
The book is full of wackos and weirdos, and whilst this is very entertaining, it does get a bit tiring when even as far as chapter 77 out of about 82 we are introduced to someone else, still. If you enjoy satire, crazy situational comedy, shock value violence and a bunch of flawed but fascinating characters, I'd recommend this to you! Sep 13, ferrigno rated it did not like it. Personaggi tagliati con l'accetta e terribilmente statici. Gli autori di bestseller americani sono lineari, non sciatti.
Sep 15, Roberta rated it really liked it Shelves: So che la votazione sembra incongruente con il commento, ma mi son Mah.
So che la votazione sembra incongruente con il commento, ma mi sono divertita sul serio a leggere questo romanzo! Quella che sembra essere una semplice commedia comica evolve in modo imprevedibile fuori dagli schemi in una storia ricca di tensione e con un finale un po' amaro. La satira non ha abbastanza mordente e penso che l'autore potesse spingersi ancora oltre, dato che l'idea di base era valida. La vera votazione sarebbe un 3. Definitivno ne za mene! View all 5 comments. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano francese: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano fuiticcio: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano furnaro: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano ghiacovella v.
Giuseppe Giacco, Schedario napoletano gnagnolla: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano grannuliata v. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano si dice quando la perdita supera il guadagno. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano iettato: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano iuso: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano licet: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano magnosa: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano matenata: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano melione: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano mezza: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano misce et fiat potum: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano mmiria v.
Giuseppe Giacco, Schedario napoletano mperozzolato v. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano 98 muro: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano muta: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano ncantatore: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano nepote: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano nfucato: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano nninche: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano nsensibele: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano oie v.
Tale periodo terminava con la primma asciuta. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano pachialone: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano papaccia: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano pariata: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano pazzosca: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano pirchio: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano prufunno: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano quantonca v. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano refrisco: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano ricchezza: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano riso-e: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano ruffiano-a: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano sacicciaro: Antuono; 2 abito lungo e senza garbo; 3 pinzochero.
Giuseppe Giacco, Schedario napoletano savio: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano sbesseneiarese: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano scantinato: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano scarpunciello: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano v. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano scialuso: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano sciosciello v. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano scufecchia v. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano scuppettiarse: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano sebotura v. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano semmuluso: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano siggillato: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano smerdiamiento v.
Giuseppe Giacco, Schedario napoletano sorreiemiento: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano speretuso: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano spione: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano spullecato: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano stacca: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano stincone: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano strappentino v. Giuseppe Giacco, Schedario napoletano strumento: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano subbaffittare: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano tr.
Giuseppe Giacco, Schedario napoletano tosciano: Giuseppe Giacco, Schedario napoletano uocchiolario: Lui venne richiamato, fu ferito, congedato. Lei lottava per sopravvivere con la famiglia. Lui smerciava cassava, contrabbandava sigarette, vendeva senza farsi problemi il sale che la sua severa e religiosissima madre aveva bagnato per aumentare i proitti. Persero diversi amici a causa delle bombe sganciate dagli Ilyushin russi.
Le tragedie li inseguivano. Odinakachi stava urinando in un ediicio vicino. I genitori di Chinwoke morirono a Umuasi quando i soldati federali ordinarono a tutti di assistere a uno spettacolo di musica highlife e poi li crivellarono di pallottole. Chinwoke era riuscito a scappare e aveva osservato dai campi quando i genitori erano stati sepolti in una fossa comune.
filmico togni bobina t13le riprese di, house stableswill stand at park paddocks highflyer, ywca Tra i vuoti della memoria Battitore libero Italian Edition. Nel cuore di Roma, il palazzinaro Sasà Chiatti organizza nella sua nuova residenza di Villa Ada Tra cuochi bulgari, battitori neri reclutati alla stazione Termini, chirurghi estetici, attricette, Paperback, Stile libero Big, pages .. English edition published in ) is a novel by Italian author Niccolò Ammaniti, a member.
Felici di essere vivi. Si sposarono il mese successivo. Il seno le faceva male. Era giunta improvvisa per i due innamorati. Iheoma Nwachukwu I igli sono una conseguenza del matrimonio, si disse, e i maschi conferiscono alla donna un rispetto che le femmine non danno. Fece questo pensiero in una sorta di resa dolorosa. Fu tentata di allattare la piccola, ma quando era sul punto di farlo, venne trattenuta da un ultimo barlume di ragione. Il pranzo era inito: Le iglie maggiori, con le pance piene, erano scappate a giocare nella camera di mama Adanma.
La piccina dormiva coricata su una coperta ripiegata in un angolo del soggiorno. Anche lei aveva mangiato garri, ma non le era piaciuto, anche nella versione sempliicata che sua madre aveva cercato di imporle — era un gusto che doveva ancora imparare ad apprezzare. Strisce regolari di luce iltravano attraverso le tende della inestra. La canzone parlava di un uomo che aveva voluto sposare una ragazza contro il parere materno e ora rimpiangeva di averlo fatto, e piangeva sulla tomba della madre. Nella vita aveva commesso tanti errori.
Immaginava che entrambe le madri avrebbero disapprovato il modo in cui lei e Chinwoke erano andati avanti a fare bambini. Aveva afrontato la cosa quasi come una martire, temendo per la propria vita ma giudicando necessaria la sua scelta. I igli sono una conseguenza del matrimonio, si disse, e i maschi conferiscono alla donna un rispetto che le femmine non danno.
Fece questo pensiero in una sorta di resa dolorosa, sapendo che la sua esperienza avrebbe suscitato la disapprovazione maschile. Temeva di non avere avuto un iglio per un maleicio che forse la inseguiva da anni. E riteneva che un iglio maschio le avrebbe assicurato maggiore controllo sul marito — un maschio che avrebbe educato con ogni cura. Quando discutevano, lo metteva a tacere. Un uomo come suo padre che si sarebbe opposto a lei per tenerla a bada, un uomo du-. Chinwoke comunque non era un giocattolo di cui potesse disporre a piacere.
La marca del ventilatore che aveva comprato per la camera da letto era Sanyo, la radio era Sanyo, il televisore era Sanyo il sabato puliva accuratamente tutti gli elettrodomestici. Il materasso in camera da letto e i guanciali erano Vono, come i cuscini sulle sedie del soggiorno.
Vorrei che fosse un maschio, si disse ora che la piccola sorrideva nel sonno. Chinwoke aveva parlato di fantasmi. Voleva fare di lei una vedova? Ma non sapendo quali erano i suoi pensieri, Odinakachi si sentiva vulnerabile. Speriamo che mi trovi ancora attraente. Gli avrebbe spremuto fuori i pensieri alla buona vecchia maniera. La stofa che aveva addosso ora giaceva in un anello marrone intorno ai suoi piedi.
Si mise le mani sui ianchi: Voltandosi di proilo, scosse le natiche piene: Qui le gravidanze erano state ingenerose e crudeli. Era ancora capace di far battere il cuore di suo marito quando voleva. E stanotte lo avrebbe inchiodato. Gli tolse dalle mani una pala mentre chiudeva la porta.
Cosa ti ha trattenuto? I suoi occhi spenti issavano Odinakachi sopra i piatti della cena. Come ci si attende da una brava moglie, aveva aspettato di mangiare con lui. Il ventilatore a soitto era acceso. Le bambine erano stese su una stuoia accanto alla tv.
Sotto lo sguardo del marito si era tolta la stofa che la copriva ed era rimasta in piedi davanti allo specchio accanto al letto. Nella luce soffusa della camera, Chinwoke osservava le curve sublimi che lo avevano sedotto. Ed era in arrivo una richiesta, qualcosa, supponeva, che aveva a che fare con le domande della notte prima.
Si era ripromesso di non parlare, era importante. Ma il fatto di saperlo non lo proteggeva. I soldi delle vendite del giorno che le aveva dato erano accanto al cuscino. Proprio quando ormai pensava di non avere raggiunto il suo scopo, proprio quando lui si era girato di. Iheoma Nwachukwu Ogni giorno lo stregone portava da mangiare.
Non si lavavano mai. Defecavano in un buco poco profondo nel pavimento, la stanza faceva anche da gabinetto. Odinakachi trattenne il respiro mentre elaborava questa informazione. Allora non era quello che pensava. Gli occhi sbattevano pensierosi. Tacque, infastidito per non essere riuscito a tacere quello che sapeva, e attese una reazione. Si chiese se lo aveva abbracciato. Mi hai sempre detto tutto. Come hai potuto tenermi nascosto questo? La madre di Odinakachi era morta, come la sua.
Forse da qualche parte nel suo subconscio, a dispetto della pretesa assurda della vecchia, aveva cercato di mantenere un equilibrio nel dolore. Ma il viaggio era stato lungo. O forse erano in cerca del luogo dove la terra incontra il cielo. I piedi le facevano male. Si era fermata ansimante. Quando aveva chiuso gli occhi, delle cose bianche avevano cominciato a luttuarle nella testa.
Aveva staccato un pezzo di corda dalla borsa di pelle di capra. Le aveva legato le mani e poi i piedi. Aveva dormito in quel modo, sulle spalle dello stregone, e si era svegliata in una stanza buia e umida. Aveva la sensazione di non essere sola in quella stanza che sapeva di feci e di urina, litri di urina. Aveva bevuto acqua da un vasetto che lo stregone le aveva oferto e mangiato il pezzo di cassava bollita che le aveva messo in mano.
Poi la porta si era chiusa, un lucchetto era scattato, e lei era tornata a stendersi confusa e ora, inine, spaventata. Pensava a sua madre ogni giorno. Intuiva quello che le era accaduto: Di certo era nella casa di un rapitore. Si aggrappava ai ricordi, cercando i momenti in cui poteva avergli fatto un torto. Aveva creduto che fosse un buon padre era il marito della sua buona madre e di essere una buona iglia. Ogni giorno lo stregone portava da mangiare. Presto era arrivato il turno di Odinakachi. Un sentiero portava dagli alberi alla radura dove si trovavano le capanne. Odinakachi sentiva gli uccelli che cantavano tutto il giorno.
Era entrata nella capanna con il cuore che le batteva. Ogni volta che guardava lo stregone, vedeva suo padre. Foglie di palma erano sospese sulla bassa porta. Dentro, su un mortaio rovesciato, olio di palma e una sostanza nera erano mischiate con la carne putrescente di qualche animale. Diversi vasi forati pendevano dal soitto.
Erano molte, e li guardavano con occhi irremovibili e malevoli. Ora si poteva lavare. Aveva portato sacriici animali mentre lui la seguiva nel fondo della foresta per tutti gli anni in cui lui comprava altri schiavi per alimentare i suoi poteri. Aveva visto andare e venire uomini e donne che portavano dolori e doni per lo stregone. Un giorno aveva maledetto suo padre: Due volte aveva cercato di scappare. La madre adottiva le insegnava la Bibbia e il cucito. Un giorno aveva maledetto suo padre. Come un bambino viziato sorpreso a rubare nella casa di un vicino povero.
La vecchia era arrivata tre giorni prima, disse. Naturalmente lo aveva aspettato in Niger street, vicino al mercato, e lo aveva seguito ino al negozio. Ma Chinwoke era sicuro che non sarebbe tornata: Per tutta quella lunga notte, desiderando solo che nascesse il nuovo giorno, Odinakachi aveva issato il marito addormentato.
Mentre Odinakachi era impegnata a fare di lui quello che voleva, a cercare di capire cosa chiedeva da lui, Chinwoke doveva essere stato impegnato a cercare semplicemente le cose che voleva. Cosa stava proteggendo Chinwoke? Odinakachi brancolava nel buio e si arrovellava. La piccola, non le dai da mangiare, non la lavi? Come se per la prima volta dal loro matrimonio sentisse il tono che usava con lui, le parole che gli rivolgeva. Chinwoke fece una smoria, ammonito a dovere.
Gli aveva fatto bene, comunque, dire quello che pensava. Il sole era nascosto dietro qualche ediicio molto alto e Odinakachi, passando accanto a un grande albe-. Camminava a passi veloci, quasi frenetici. La stofa che indossava le batteva fra le gambe. Portava una blusa stropicciata senza maniche e il fazzoletto per la testa le pendeva alla vita. Il mercato era molto lontano da casa loro e avrebbe potuto prendere un autobus, ma decise di camminare.
Sarebbe dovuta venire con Chinwoke. Ma subito dopo aver fatto questa rilessione, le venne in mente che non aveva importanza: E poi ecco che correva, correva, interrompendo le conversazioni e il traico, e la gente si bloccava a issare quella donna che urlava e cadeva tra le braccia della vecchia tremante.
Ora, prima che i ricordi venissero rivelati, prima che la iglia fosse turbata dalla richiesta della vecchia di tornare con lei a Mbaise, pensando come posso lasciare mio marito ora? A Buru era sempliceessere davvero nella Zona, il luogo calmo mente Kan. In pochi anni, a Buru Buru, la geneper un minimo di 72 ore. Aveva dormito razione di suo fratello minore Giant Rat avrebbe usurmeno di quindici ore facenpato la sua leggenda scoprendo il doppio do pisolini strategici, man- Aveva diversi nomi sballo di coca e alcol.
Anche le due ore di bagni caldi a Package Millionaire. Si diceva che lui e la no la mercanzia di venditori schiamazKandle aveva scoperto la Zona a di- sua banda — Susan, zanti, matatu che inchiodavano e vigili ciassette anni, quando i piaceri del sesso Kevo e altri — che urlavano. Soiava un cittadino gio piena di leggende e storie bizzarre su vento umido che annunciava un breve igli di ministri alla guida di Mercedes scroscio passeggero, ma tutti correvano con il portabagagli pieno di soldi e su un certo Jimmy X come se stesse per abbattersi un pesante acquazzone.
Pochi intuivano che aveva cominno: La mezza bottiglietta di collirio Insto che le, Loresho e Ridgeways: Aveva diversi nomi in zone diverse. Si diceva che va pochissima luce e lui si sentiva in gran forma. Sta scrivendo il romanzo The applications. Filosofo del calendario keniano, Kandle associava tutti i mesi a diversi colori e sfumature. Filosofo del calendario keniano, nella sua mente Kandle associava tutti i mesi a diversi colori e sfumature.
Kandle aveva cercato di convertire diverse persone ai piaceri della Zona, con esiti disastrosi. Kevo non imparava mai. Susan, che prima era stata la ragazza del compianto Alan, poi di Kandle e ora combinava qualcosa con Kevo, aveva smesso di cercare di entrare nella Zona quando si era resa conto che dopo il trattamento delle 72 ore non poteva fare a meno di spogliarsi in pubblico. La Zona chiaramente non era per chi non sapeva controllarsi. Spogliarsi in pubblico, tagliarsi il palmo della mano, credere di essere in Supercar, per Kandle erano tutti esempi di come farsi soprafare dalla Zona Cattiva.
Bisognava mantenere intatto il livello di alcol per restare nella Zona Buona, dove si potevano coltivare tutte le mere illusioni della propria squallida esistenza. Da ubriachi, era come giocare a rugby in un autobus in movimento su una sassosa strada di campagna. Era meglio rievocare i ricordi del rugby, della Madre di tutti i campi, Stirlings, quello dove aveva giocato con gioioso abbandono. Ruminava puntandogli un occhio addosso, o piuttosto lui si vedeva nel suo occhio. Intanto la mucca frisona continuava a ruminare, senza battere ciglio. La macchia nera sul dorso era la carta del Kenya.
Era uno stramaledetto zebu. Per tutto il tempo non smise mai di ruminare. Con la palla nella zona di meta lui si prese i suoi cinque punti. Harambee avenue era ancora asciutta e ventosa. Kandle fece una smoria quando lei sorrise di sfuggita verso di lui, verso il suo vestito. Fu a quel punto che Kevo lo raggiunse. E Kandle per poco non gli dette un cazzotto. I passanti lo guardavano divertiti. Tornavano da un rave. Hanno preso Dagoretti corner a alle otto del mattino e sono initi addosso a un camion che veniva da Kawangware.
Cercava di entrare nella Zona. Siamo stati a casa sua un mese fa. Tu eri sparito con la sorella. Siamo un triangolo amoroso, ora? Poi il funerale a Muranga. Ho sentito che ci sono dei posti strepitosi a Thika. Vediamo che fanno Danny e il gruppo di Thika. Kandle a un tratto si accorse di aver dimenticato allo Zanze la borsa con il suo elegante cardigan marrone,.
Avrebbe dovuto chiedere a Kevo di prendergliela. Sentendosi stanco per poco non svenne di nuovo. La situazione era peggiorata dopo un incidente nel dormitorio del liceo. Nessuno sembrava prestargli attenzione. Rivide confusamente delle mani che stringevano e un viso scuro accanto al suo letto. Poi un giorno smise di apprez-. Ruminava, puntandogli un occhio addosso, o piuttosto lui si vedeva nel suo occhio. Non potevi diventare veramente bravo se odiavi avvicinarti troppo e detestavi il facile cameratismo dato dal contatto isico.
Mentre risaliva Harambee avenue, si rese conto di essere in piena Zona Cattiva. Guardando il suo rilesso nelle vetrine dei negozi, gli venne voglia di darsi un pugno in faccia. Prese a frequentare regolarmente i sobborghi di Riruta alla ricerca di passere suburbane. Un giorno, durante le vacanze scolastiche, quando era ancora in terza, era entrato in camera sua e aveva trovato Atieno, la cameriera, che si provava i suoi jeans. Le ragazze lo consideravano carino. Gli dette anche dei proilattici. Su Harambee avenue tre ragazze con la divisa di una qualche compagnia aerea camminavano verso di lui in un fruscio di abiti femminili, ridendo disinvolte.
Forse per la prima volta quel giorno, un leggero incespicare gli fece veramente capire quanto fosse ubriaco, anche se per chiunque, tranne suo padre, sarebbe stato diicile intuirlo. E con il passare della Zona Cattiva inalmente prese coscienza di essere iglio di suo padre esattamente come quel piccolo mostro del fratello, Giant Rat. Con il palazzo della banca davanti agli occhi si costrinse a stare calmo e a respirare profondamente. Il guardiano notturno, Ochieng, solitamente cordiale e ben disposto, fu glaciale. Kandle fu accompagnato negli uici interni della banca dalla segretaria del direttore, Maina, una donna scura, allegra e pettoruta.
Anche lei oggi era molto professionale. Era la prima volta che gli parlava in inglese. Pensi di essere troppo in gamba per lavorare qui da noi? Il tono era apertamente sprezzante. Loro invece guardarono lui e vedendo la sua acredine fecero una smoria. Poi andate a mettervi in fila aspettando il matatu per due ore. Vi svegliate alle cinque del mattino. Viaggiate nel traico per due ore, passate la vostra giornata sulle carte e tornate a casa alle nove di sera.
Se siete fortunati riuscirete a comprarvi casa a 50 anni. Una macchina a 45 e un bel vestito a Posso darvi da mangiare per una settimana. Era vestito come un gentiluomo di campagna, aveva la sua eterna giacca di tweed con le toppe ai gomiti e, sotto, uno smorto maglione grigio ferro sulla cravatta marrone e la camicia bianca.
Gli mancavano solo gli stivali di gomma per completare il quadro. La stanza, anche se grande, conteneva pochi oggetti. Kenya e Il crollo di Achebe. Sulla parete sinistra si apriva una inestra afacciata su Harambee avenue. Kandle riusciva a vedere la vecchia Jogoo house e una parte del complesso del Kenyatta conference centre. In una teneva in alto un trofeo vinto dalla iliale di Harambee su un campo arido di supericie irregolare. Per quel giorno aveva inito, tornava a casa nella State House.
Ai lati della scrivania avevano fatto spazio per il resto del comitato. Billy Kahora Poi sorrise raggiante. Per evitare il licenziamento aveva dovuto spiegare come mai aveva autorizzato, senza pensarci troppo, una spesa di dieci milioni di scellini. Si dava il caso che fosse anche il superiore diretto di Kandle. Era anche un compagno di bevute di Kandle. Dopo averci fatto aspettare ci ha inalmente concesso il piacere della sua compagnia. Poi sorrise raggiante toccandosi il viso lungo con mosse feline. Il signor Karoki ha deciso che non. Gli inglesi per cui lavoravo quando sono arrivato in questa banca avrebbero detto che prima di tutto vengono la regina e la nazione.
Lavoravo per un direttore di agenzia che si chiamava Purkiss, un ex detective di polizia che mi ha fatto sentire orgoglioso e mi ha insegnato il senso del dovere. Malasi aveva la fronte lievemente aggrottata. Quaranta era diventato qua-ran-ta, trenta era tren-ta. Abbiamo ricevuto una lettera del dottor Koinange secondo cui aveva bisogno di una settimana di riposo per ragioni di stress.
Io allora ho deciso di fargli prendere le ferie. Le ferie uicialmente sono cominciate tre giorni dopo. Tutti aspettarono mentre Ocuotho consultava la sua agenda. Distese il ventre accarezzandolo. Era meglio che spuntare il bilancio. Ha detto che quello stesso giorno avrebbe mandato una lettera del medico. Non ci ho fatto troppo caso. La gente si ammala. Kandle non aveva mai perso un giorno di lavoro. Guka cominciava ad agitarsi.
Era chiaro che non era. La maggior parte di loro si era trasferita e se la passavano benissimo altrove dopo essersi lamentati del suo pugno di ferro e dei suoi metodi colonialistici. Ora Hendrix era il broker principale della banca. Guka era direttore di agenzia da otto anni. Per una volta aveva la sensazione che fosse un cappio. Erano passati due mesi da quando aveva ricevuto i suoi soliti ventimila scellini alla settimana. Doveva inire la casa che stava costruendo a Limuru. La faccenda non stava andando come si aspettava. Sembrava una di quelle faccende rognose. Tanto per cominciare il ragazzo appariva troppo calmo, quasi annoiato dalla procedura.
Si dava il caso che il dottor Koinange facesse parte del consiglio di amministrazione della Eagle. Anche se fossero riusciti ad allontanare il ragazzo, Malasi decise di far girare discretamente la voce che Guka andava mandato in pensione. E nello stesso periodo io ho cominciato ad avere forti mal di testa. Gli occhi di Kandle erano pieni di lacrime. Il labbro arricciato kikuyu. Malasi prese la parola. Vedo anche che ci sono altre lettere spedite dal suo avvocato. Valuteremo il suo caso e le faremo sapere. Ho delle conoscenze alla sede centrale, e avremmo potuto trovare una soluzione.
Scoppiarono entrambi in una profonda risata di pancia, quella risata degli uomini keniani che nasce da. Non vorrai metterti contro uno dei migliori avvocati del Kenya. Guka emise un gorgoglio di disapprovazione.
Io ho studiato il caso, prima di venire qui. Malasi si vantava di essere un conoscitore della natura umana, soprattutto di quella del Kenya di tutti i giorni. E siccome, un giorno, aspirava a diventare capo del personale decise che non avrebbe mai dimenticato quella lezione. Era soddisfatto di aver saputo mantenere il distacco necessario per esprimere questo giudizio.
Quel ragazzo vuole fare il cuoco. Lasciare la banca per cucinare… Non lo so. Ocuotho rideva insieme al ragazzo, nel suo uicio di vetro. Malasi si vantava di essere un conoscitore della natura umana, soprattutto quella del Kenya di tutti i giorni. Decise che non avrebbe mai dimenticato quella lezione. Molti dubbi sul futuro. Raggiunto Congo da Lemba dopo aver superato cime nere. Partiti presto, molta foschia, diretti al fiume Lufu. Strada buona, in perfetto stato. Arrivati alle 11 a Banza Manteka. Troppo debole per passare dal missionario.
Testi di David Zane Mairowitz. Disegni di Catherine Anyango Internazionale 24 dicembre I suoi racconti sono usciti sulle riviste Agni, Guernica, Kwani? I piedi — dalle unghie lunEra lo stanzone lungo di un vecchio ma- ghe e variopinte — erano incrociati sulla scrivania. Due lasciate in pace? Era abituato al suo modo di fale gelate. Su due lati della stanza mi lasciate in pace? Ma a scuola non ci vai mai? Erano solo le avrete una grande notte con noi, 8. Aveva una voce sicura e disinvolta: Gli occhi, con il bianco tumido segnato dai capillari, lo issavano.
Poi si allontanarono dalla webcam e la faccia di Ben apparve al centro dello schermo. Agitava la mano sinistra per aria e teneva il telefono stretto nella destra, gesti che contrastavano con il suo tono suadente. A scuola si era sorbito una serie di racconti di fantasia che erano il cavallo di battaglia di alcuni suoi compagni. Aveva sentito dire che su internet si potevano vedere tutti i ilm e i video musicali gratis.
Quando lui le apriva, veniva trasportato nella stanza di lei dove poteva guardarla, nuda sul letto, mentre faceva sparire magicamente dei cetrioli. Igoni Barrett Era circondato da trufatori e scommettitori, ladri di carte di credito e hacker di email: Il giorno del suo quattordicesimo compleanno, il padre lo prese da parte per una chiacchierata da uomo a uomo. Gli chiese cosa voleva fare nella vita.
Poi, di nuovo serio, gli disse: Il padre rimase sconvolto dalla scoperta che suo iglio era evidentemente posseduto dallo spirito di un lavativo. Per mettersi la coscienza a posto, disse al ragazzo: Era circondato da trufatori e scommettitori, ladri di carte di credito e hacker di email, pirati informatici e cyber-attori: Sapeva registrare account di posta elettronica in tedesco, francese e italiano. Sapeva scaricare, caricare, convertire e comprimere.
Tra i capelli ricci e brizzolati si apriva una zona calva, simile alla chierica di un monaco. Era una delle regole di base. Quando lo schermo si spense, vide il suo riflesso. Il suo racconto Weight of whispers nel ha vinto il Caine prize for african writing. Il ronzio delle mosche, proveniente da un punto deldi Fela Kuti. Il ronzio che conteneva la voce di Baba, la collana delle mosche, ai piedi di suo padre Nyipir.
Aveva lasciato il suo proveniente da un Adesso cinque persone issavano nau- punto della stanza, MacBook nero sulla scrivania con gli inseate i corpi ammassati nella sezione copriva il suono serti in avorio, in attesa di aggiungere un morti non identiicati. Si diresse verso Odidi e si in attesa di essere terminati. Il Una ninna nanna. Quella testa aveva viaggiato. Aveva accarezzato il gesso sul volto incompiuto, sui muscoli non realizzati.
Arabel Ajany le aveva voltato le spalle. Per correggerla fu usata una buona dose di picnic, libri, feste e musica molto inglesi. Le strade di fango rosso sanguinavano. Vita che scorre, morte che gocciola. Hugh e Selene erano sbarcati a Mombasa. Intontita, lei aveva seguito le istruzioni. La bandiera britannica sventolava su Mackinnon square. Se li erano scambiati ridendo nervosamente. Hugh era un soldato che aveva siorato il teatro di guerra e ne era un testimone disgustato e distaccato. Per correggerla fu usata una buona dose di picnic, libri, feste e musica molto inglesi, trasformati in supplizio da una madre che suonava Il volo del calabrone ogniqualvolta Selene si comportava male.
Si stabilirono a Naivasha. La vista, in lontananza, sul lago prediletto dalle innumerevoli atmosfere. Avevano bisogno di denaro. Ed entrambi si misero a studiare i terreni, a fare esperimenti con i raccolti, a fallire, ad aspettare la pioggia, a scavare e piantare e a mobilitare esseri umani i cui sogni, culture e vite erano lontani dai loro come solo gli universi possono essere. Aspettando che qualcosa attecchisse. Hugh aveva noleggiato un trattore grazie a un prestito e aveva preparato il terreno. Avevano lavorato con quindici contadini delle piantagioni per mettere le viti.
I vicini cominciarono a farsi sentire. Entusiasmandosi davanti alle viti che germogliavano con successo, per progettare in segreto le loro aziende vinicole. Hugh e Selene furono messi sotto esame. Vicini operosi, i Thompson. Accento da classe media. Pafuti, per bene, anglicani ed educati. Avevano dato ai loro quattro igli nomi di animali, iumi e alberi: Topi, Oryx, Tana e Acacia.
Giocavano a backgammon, ascoltavano Wagner e si chiedevano quale nuova coltura avrebbe attecchito in quella magniica terra. Selene scolava bicchieri di champagne mescolato a Guinness. Dopo la stagione delle piogge, a cena, un timido annuncio. Hugh aveva scavalcato il tavolo, rovesciando il vaso di iori, per atterrare sul suo grembo e abbracciarla: I suoi acquerelli sfuggivano agli schemi per uscire dalle tele.
Il Kenya stava cambiando Hugh. Una tempesta travolse Naivasha, distruggendo le sponde del lago.