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Per concludere il nuovo lavoro dei MaterDea si presenta come una graditissima e inaspettata sorpresa. Due musicisti dal retroterra artistico parecchio nutrito, che va dallo studio della musica popolare alle esibizioni jazz. Malmsteen ai tempi che furono e torniamo sempre ai modelli nordici. In bocca al lupo! I MaterDea sono qui proprio per questo. Una de esas obras que mejora con cada escucha, en la que siempre se encuentran matices nuevos. Una buena terapia para cuando nos asfixie demasiado el mundo real actual.
Questo secondo full-lenght batte il primo. If you are a Pagan you will love this album! It is in my opinion the best and most talented Pagan album yet recorded. If you are not a Pagan but want an album full of "mind blowing" talent, inspiration, and a hard driving edge I certainly encourage you to check out this masterpiece of music. The production quality is amazing and within each song you will hear the love and passion that the members of MaterDea have for their music.
You will hear a bit of a Celtic influence, the amazing vocal talent of Simon, perfectly beaten drums, violins, enchanting bass lines, ghostly keyboards, WOWING guitar riffs by Marco that deliver a hard rock and metal edge, and lyrics that lift up the spirit of the "Olde Religion. Every song on the album is great, but stand out tracks are: Truly you will want every song on the album for each are great, and the songs fade in and out from one to another.
To listen to this album in order will take you on a mystical, mythical, and magickal journey into the musical talent of MaterDea. Spotlight artist on Pagan Radio Network. Anche solo i testi, se letti come fossero delle poesie, vi trasporteranno in altri regni. Non manca nessun elemento qui per creare un capolavoro. Sono riusciti a catturarli tutti e a fare in modo che tutto suoni naturale. Il brano mostra come la voce morbida di Simon riesce ancora a levarsi sulla musica possente che la supporta. Sono una loro grande fan anche solo per la lettura dei loro testi. Il loro giocare tra luci ed ombre fluisce insieme per creare un altro regno da visitare.
Una canzone altamente energica e molto potente, decisamente una che ho riascoltato molte volte. Nella mente compaiono visioni di danze alla vigilia di Yule mentre ascoltiamo "Children Of The Gods". Ogni nota ed ogni beat sono posizionati con grande cura. Ne senti la potenza. Una canzone sognante e piena di trasporto che lentamente ti riporta nella dimensione del reale, lasciandoti con la voglia di averne ancora.
Insieme, Marco and Simon hanno creato un capolavoro, chiamato "Satyricon". Loro sono i Picasso e Rembrandt del mondo della musica. Heavy Worlds Year December Reviewer Michele Alluigi Provenance Italy Secondo capitolo discografico per i Materdea, impregnato di un folk pagan metal che nelle terre nostrane vanta oltre a loro numerosi altri validi alfieri.
Ottimi gli interventi orchestrali che danno un'aria epica a tutto il brano. Si torna alle ballate simil-scozzesi con Broomoon, violino, chitarre e oscuri sottofondi di cori dirigono le danze. Importante in questo brano l'apporto della ritmica basso-batteria che, pur senza essere invadente, sorregge molto bene l'impianto sonoro.
Non esattamente un'opera da inquadrare nel filone metal, ma sicuramente un lavoro molto interessante e ricercato per quanto riguarda l'aspetto filologico della musica. Oggi mi trovo a parlarvi di "Satyricon", il nuovo album contenente 10 brani e uscito per la "Midsummer's Eve". I riff della chitarra elettrica si alternano ai delicati arpeggi dell'acustica, che accompagnano la dolce voce di Simon Papa, spesso affiancata dalla voce di Elena Crolle.
La traccia si attesta su un piacevole mid-tempo che improvvisamente accelera sul finale. Le strofe si srotolano dolci sul suono dell'acustica, affluendo su un refrain evocativo e trascinante. Incisivi i cambi di tempo nell'alternarsi di assoli tra gli archi di Elisabetta Bosio e la chitarra. Chiusura affidata al pianoforte. La forte vena folkeggiante dei MaterDea prende pieno corpo in "The Green Man", brano assolutamente accattivante e trascinante. Molto belli i cori che creano lo stacco dando il La al ritornello. Davvero ben strutturata, i MaterDea si dimostrano ottimi musicisti e capaci compositori.
Sempre deliziose ed espressive le linee vocali di Simon. Traccia che mi richiama alla mente le movimentate danze attorno al fuoco, in cerchio sotto la luna, a ballare fino a cadere sfiniti. Non manca comunque la componente folk, grazie alle affascinanti orchestrazioni ordite dai MaterDea. Atmosfere solenni ed epiche impregnano "Children of the Gods". Una traccia potente, dal forte carisma e impatto sonoro.
Ben riuscito anche il contrasto tra le decise linee vocali femminili e i bruschi cori maschili. Traccia molto evocativa e dalle atmosfere fortemente suggestive. Da segnalare un suggestivo dialogo che porta a conclusione la traccia. Ottimo lavoro, sognanti atmosfere, un rock potente e trascinante e storie fantastiche raccontate a suon di ottima musica. La miscela di diversi strumenti come flauto, violino e chitarra, amalgamati ai suoni della natura e la voce di Simon Papa riesce a trasmettere un mix di emozioni ed una rilassatezza toccante.
Seguindo um formato gothic simples com influencias de Hard Rock e Prog, eles deixam com que o fan fique alucinado. When researching the band I was struck with the quality of their website, one of the most attractive and informative I have ever come across, especially from an independent group.
Added to that their video for 'Another Trip To Skye' on Female Voices Blog is more like a feature film than a band promo, so I was already more than impressed by the the time I sat down to listen to the CD. I wish more bands would put as much effort into their presentation, it makes a massive difference to people's perception of their professionalism. Their music lies somewhere between Horslips folk rock and Lyriel folk metal, creating Celtic songs that are magical, haunting and beautiful, but with injections of power and oomph.
Added to that Marco isn't afraid to really let rip and Simon has a voice that veers away from the traditional folk style, it is no surprise that she has sung jazz, Latin, dance and pop in her professional career, with over 20 recording credits to her name. It was all lovingly and beautifully recorded in Marco's house in the woods. Faktum er at skiva avleirer en fordringsfull, spennende og spesiell stemning som er hva vi kan definere som ubetalelig!
The CD is a wonderful blend of classical styled melodies mixed liberally with pulse-pounding rock rhythms that move the songs along. The two main members of the band, Simon Papa and Marco Strega, are joined by a small ensemble of other musicians who really add a depth to the music that the CD presents. A more careful examination of the songs will reveal that there is much more than just this to recommend this CD, however. Papa and Strega blend very disparate styles of music virtually seamlessly on this CD in just about every song. The full version presented early in the CD is a dense and captivating epic and getting to hear the stripped down version of it was a lesson in how different the same song can sound in differing arrangements.
I look forward to hearing more from this group. Siamo dalle parti Candice Night, degli Amazing Blondel di antica memoria e sopratutto, qui la pregevolezza del progetto, ci troviamo di fronte al naturale prosieguo del lavoro cominciato molti e molti decenni fa da Paul Buckmaster e Paul Minns quando, alla guida dei Third Ear Band riempivano con le loro oscure storie, le volte, i merli, le torri e i cortili di austeri manieri con l'innocente ma ipnotica Fleance e del loro capolavoro MacBeth.
Parole antiche e brezze d'Aprile sono il viaggio di An Elder Flut molto descrittiva e con un crescendo via via ammaliante. MaterDea, l'omonimo brano ha una costruzione molto esoterica, intima, misteriosa; un piano minimalista e leggeri contrappunti di violino danno al brano un fascino enigmatico; splendida. Chiude una rivisitazione della title track MaterDea acustic version che non fatichiamo a inserire come gioiello della musica internazionale se solo se l'avesse interpretato Enja o Moya Brennan o, meglio ancora, Karan Casey.
Marco spiega a OltreRocciamelone: I testi delle loro canzoni, infatti, sono popolati da creature meravigliose, fate e fauni che ricordano la mitologia celtica. Uomini, donne e popoli vivevano in pace, a contatto con la natura, e non conoscevano la guerra. Siamo nel caso dei MaterDea, gruppo orgogliosamente italiano, che sforna questo pregevole "Below The Mists. La band nasce dal connubio tra la bravissima cantante Simon Papa ed il talentuoso chitarrista Marco Strega, una coppia che dimostra con questo disco di essere capace di creare un'alchimia musicale davvero efficace.
Senza fare troppi e tortuosi giri di parole, possiamo serenamente affermare che "Below The Mists. Le canzoni di "Below The Mists. Above The Brambles" sono capaci di avvolgerti ed appassionarti e dimostrano a sua volta di essere in possesso di una forte componente coinvolgente.
Poche parole, fate vostro questo disco bellissimo! When Simon Papa and Marco Strega made music in the fall of something magical happened.. Actually, a mystical retelling of the genre as it were. Metal Maniac Year Maggio - Reviewer Enrico De Paola Provenance Italy Debutto davvero da capogiro quello dei MaterDea, ensamble alla cui guida troviamo due artisti che, in prima battuta, ci sembravano quasi agli antipodi dal punto di vista stilistico.
Altro che i deludenti Blackmore's Night degli ultimi tempi. Imagine a symphony of sounds that stirs the soul, and, you will begin to understand the power of MaterDea's release "Above the Mists, Below the Brambles". From the first track to the last, this CD lifts you up in spirit and song like none I have heard in many years! The haunting and lovely sounds of Simon Papa's voice, combined with Marco Strega's incredible guitar work, constantly raise your emotions from one song to the next.
The arrangements, both vocal and music, are flawless. I loved the mixture of different instruments, nature sounds, and beautiful vocal scores. The emotion and the music intertwine to put the body in a relaxing state and washes over the listener. The way the artists represent the elements and nature in their music is intoxicating. This used with the music and the background singing strings together a full bodied mixture of relaxation and tranquility. I enjoyed how I felt at one with the songs and the nature being portrayed within the music.
I enjoyed the guitar solos and the edgier sounds of both songs. Then the building power of the instruments is so dynamic and continues to pull the listener into the song. With every song on the album you are invited into the colorful world the group paints with the music. They sing of the Earth, Elements and Deities in a strong harmonious way that touches the heart of the listener.
My only complaint was that in some parts of the album, the volume levels seemed to be a bit off-balance. For example, there were a couple parts where the vocals were much louder than the music and others where the vocals were much softer. But these minor issues were not enough to keep me from buying or recommending the album. For the most part, the album reminds me of a nature-based, soothing version of the pop band Evenessence. I was surprised because their music sounds like a pair of musicians that have played together for decades instead of just a couple of years.
They convey a level of comfort with each other that few bands and musicians ever reach. For this to be their first album together is a grand thing. I cannot wait to see and hear how the band grows and changes together. I look forward to more music from MaterDea! I enjoyed the album so much that I when I did an internet search for information about them, I sent a friends request to them on MySpace to be able to keep up with news about their musical efforts. Simon Papa i Marco Strega, to trzon tej grupy. Mater Dea is an up and coming pagan musical group from Italy.
They submitted this article and Dee from Pagan FM was kind enough to translate it for us. Mater Dea was born when two musicians, Simon Papa and Marco Strega, engaged in a remarkable collaboration. Coming from very different musical traditions, they nevertheless share a common passion for the dreamy, haunting and rarified ambience of Celtic music. The common denominator in this project, besides the musical ambiance, is the lyrics in which natural elements, marvellous creatures, and fantasy compete to draw the listener into a surreal dimension, which brings one into contact with the ancient cult of the Great Mother.
In this, their first album, Simon and Marco collaborated closely. Each song was inspired by the sophisticated harmonies and arrangements that Marco created which permitted Simon to unleash her imagination, finally allowing her to unite it with a new creation. The two musicians were often together in Marcos' studio, in a beautiful little house in the country nestled among magnificent trees, to decide which was the best direction to take on a particular melody, and ended up recording the entire album there.
The recording of this album took place from November until October of Each track was recorded after the finalization of the composition. One at a time, every one took on aspects of daily life, of the seasons with their colors and scents, and of the goings-on that occurred in the personal lives of the two musicians during this entire period. Perhaps because of this, the album manages to convey a particular feeling to the listener; the entire album embodies the experience of discovery as both musicians, together, began to discover little by little the magnificence of that which they were bringing forth from themselves.
It was originally to be used as the soundtrack for a short film, but instead made it possible for Simon and Marco to decide that would be worth getting together to make an actual album. Subsequently the desire was born to contact John to invite him to add his virtuoso accordion skills in the recording, which he was most pleased to do and graciously agreed to the recording of Mater Dea. It was in this moment of great joy for Marco and Simon that they found the opportunity to establish a relationship of friendship and mutual respect with this personality who is a Celtic instrumental music icon.
The lyrics tell the story of a leaf with silvery veins which comprise a map enabling a woman to find her lost love. It is a tireless journey, a dive into the world of fantasy and imagination in which one can find all the ingredients to be able to dream and fly high! Marco Strega, compositore e chitarrista, Morgan De Virgilis, basso e Cosimo De Nola, batteria, sono una solida base portante, tipicamente metal. Concludono la loro esibizione tra gli applausi e la soddisfazione dei presenti. Perfettamente a suo agio il nuovo batterista Cosimo De Nola recentemente unitosi al gruppo, mostrando un alto livello tecnico abbinato ad un groove potente, mai in calo per tutta la serata.
Impeccabile esibizione anche per Elena Crolle alle tastiere, oltre al grande merito di aver tenuto alto il livello di esecuzione canora di tutta la serata con la sua meravigliosa voce. Assoli puliti, mai una nota fuori posto, ritmiche con dinamiche sempre al posto giusto. Le movenze eleganti e le interpretazioni impeccabili dei brani sono secondi solo alla stupenda voce di Simon Papa.
Nuovi costumi di scena, nuovo stile, nuovo album: Ovviamente eccola, non poteva mancare lei: Simon Papa e Marco Strega, fondatori della band, autori delle canzoni MaterDea, si dimostrano soddisfattissimi del live e soprattutto del numeroso pubblico che li ha accolti in questa serata: La Dea accolse la richiesta trasformando la ninfa in fonte. Auguriamo di cuore che questo nuovo cd, questa offerta simbolica sia gradita, e che vengano accolte le speranze di questi talentuosi e magici artisti.
Un epic metal condito dal violino di Elisabetta e dalle tastiere di Elena con la voce femminile di Simon. I torinesi sfornano una buona prova e si distinguono in particolare per una padronanza del palco da band veramente esperta, muovendosi, saltellando e cambiando posizione continuamente, in particolare Morgan basso e Marco chitarra dimostrano di avere una presenza scenica davvero sorprendente. Inutile dire che si portano appresso una copiosa schiera di fan. Il tutto sotto la spinta di Cosimo de Nicola dietro le pelli.
Tutti i brani proposti, pur derivanti da un processo compositivo complesso, che li rende pieni di sfumature, risultano facilmente assimilabili grazie a refrain immediati e cantabili. An manchen Stellen erinnerte die Musik klanglich stark an bekannte female-fronted Gothic-Metal-Bands, doch der Hintergrund war ein deutlich anderer. Un mondo incantato e magico che incontra le note dure del rock moderno. Gli ottimi suoni che sono perdurati per tutta la manifestazione hanno notevolmente favorito la buonissima prestazione che ha confermato le attese dei fan e che ha sicuramente saputo attirare le attenzioni di coloro che ancora non li conoscevano.
Simon - La ricerca di sostituti per i concerti e lo sviluppo del progetto acustico ci hanno portati a lavorare con nuovi musicisti, insieme ai quali ci siamo trovati magnificamente sia sul piano artistico che su quello umano: Si tratta di un album interamente acustico, composto da brani che fanno parte del nostro repertorio. M - Abbiamo attinto da tutti i precedenti lavori, inserendo cinque brani dal primo disco e tre dai successivi due. Ascoltando il disco emerge il grande lavoro di rivisitazione fatto sui brani: Il nuovo album ha significato anche un cambio di immagine: Comunque sia, pensiamo che il nuovo disco potrebbe uscire verso la fine del , anche se - lo sottolineo - si tratta di una previsione.
Di seguito vi riporto il sunto di una gradevolissima chiacchierata con la vocalist Simon Papa ed il chitarrista Marco Strega, due persone che si son dimostrate piene di passione, gioviali e davvero simpaticissimi. Inizierei subito con la domanda inerente il vostro tema caldo… Avete annunciato da poco la nuova line-up, ci presentate i nuovi membri e come sia caduta proprio su di loro la scelta? Chi sono i nuovi MaterDea? Come mai questa scelta e cosa vuol rappresentare questo nuovo album per i MaterDea? Ci siamo avvalsi esclusivamente di chitarra classica ed acustica ed il bouzouki irlandese, oltre al violoncello ad arco e delle percussioni totalmente in acustico.
Innanzi tutto la struttura armonica dei brani. Ovviamente, poi necessitavamo di una band per poterci esibire dal vivo, quindi abbiamo reclutato alcuni musicisti. Visto che si parla di album, sempre prendendo spunto dal vostro recente annuncio. Avete comunicato che, attualmente, state anche lavorando nel vostro Domus Janas studio al prossimo album in elettrico che dovrebbe veder luce entro il prossimo inverno. Quindi volete superare nuovamente voi stessi? Si, stiamo cercando di curare ogni dettaglio, poi si son messi in mezzo vicissitudini come il cambio di line-up che hanno un pochino rallentato i tempi.
Per il momento che come punto siamo a circa un terzo del lavoro direi. Quindi posso permettermi di chiederti qualche piccola anticipazione, se possibile, sui prossimi testi? Racconta del nostro pianeta, della natura con i suoi moti energetici. La messa in relazione della vita tra quella animale, umana e vegetale.
Credo che hai sempre espresso molto bene i contenuti, spesso con la tua vena poetica che in un certo senso di contraddistingue. Beh grazie, grazie mille. Quali sono i prossimi appuntamenti e cosa dovranno attendersi dai MaterDea? Siamo in fase di lavorazione e in questi casi ci barrichiamo in studio e pensiamo solo a quello. Ci teniamo inoltre a ringraziare Suoni Distorti Magazine per averci dato un occhio di riguardo dandoci dello spazio. Allora a questo punto vi abbraccio e grazie mille di nuovo! Grazie a te, a presto! Per prima cosa, presentatevi ai nostri lettori! Un giorno, molto tempo fa, me ne stavo seduta davanti ad un laghetto in mezzo ad un bosco..
Quando vi siete formati, primi passi, cd, live Vorrei anche che faceste un confronto, citando evoluzioni, differenze e similitudini nei vostri cd, album dopo album. E ora vorrei che ci parlaste dei vostri testi! Forse si tratta di una crescita personale che col tempo abbiamo tradotto in musica.
Io amo i filosofi esoterici come Bruno ed Agrippa, i ricercatori come Leland, Gardner e lo stesso Crowley. Ho visto i due video: Potete svelarci il making of? Come avete trovato le location, come li avete realizzati ecc. Siamo tradizionalisti e partioti per antonomasia seppur scrivendo per evidenti intenti commerciali in inglese, quindi abbiamo cercato locations italiane che nulla hanno da invidiare a lande estere e lontane. Attualmente, da qualche anno, mi occupo di Teologia, sia andando a studiare quella misogina tradizionale della chiesa i vari Tommaso d'Aquino, Agostino Potete immaginare come vengo trattata se metto piede in community teologiche tutte al maschile fermi ai concetti di Scolastica Parlo a nome mio e non della band.
A prima vista, anche basandomi sul video, mi sembrate davvero una band che ama molto l'aspetto live. Potete raccontarci qualche esperienza, evento, dal vivo, a cui avete partecipato, e come lo avete vissuto? Credo che la vostra musica sia davvero perfetta per creare una bella atmosfera sacra ma anche gioiosa.
Mi viene in mente un live dvd che ho visto sugli Omnia, e l'atmosfera calorosa e festaiola che riuscivano a creare col pubblico. Ho visto che avete realizzato una canzone sul tema dei Benandanti. Io li ho intervistati tempo fa, e anche loro hanno un concept pagano ed esoterico, anche se musicalmente sono diversi da voi, mentre voi indugiate spesso in atmosfere sinfoniche e anche folk.
Damiani, in Poeti dialettali triestini Trieste: Si torna alle ballate simil-scozzesi con Broomoon, violino, chitarre e oscuri sottofondi di cori dirigono le danze. Simon - It seems the reaction to our new sound is very positive! Serious, slender-stemmed roses form a wall in dreams, make themselves felt This is a bastard child of a perennial world, unconscious victim of the she-wolf mother unnature?
Siamo amici dei Sidhe, in particolare del loro batterista Michele Ercolano, meravigliosa persona… collaboriamo spesso con loro a livello live. Concludete a vostro piacimento la nostra intervista, magari usando tre aggettivi per descrivere la vostra musica per chi ancora non vi avesse ascoltato! Grazie per aver accettato e averci parlato di voi! For the next of our BPR Band Interviews i had the pleasure of asking the questions to Simon Papa Vocalist and Marco Strega Guitarist of six piece Italian female fronted band MaterDea in which we had a chat about the band, their influences, the new album 'A Rose For Egeria', the bands plans for the rest of and much more Firstly, How are you?
Simon - Of Course! SeventhSon - When were MaterDea formed and how did you all get together as a band?
Simon - Me and Marco met in summer in a recording studio and worked together for some months. It was then that Marco asked me to join him in the creation of a Celtic soundtrack for a short movie. During the recordings we started to look for the musicians for our new band and from then the band has changed various times. For us is very important to work with musicians that are also kind souls and good friends, music feeds itself out of love too!
SeventhSon - How did you decide on the band name MaterDea and has it got a particular meaning behind it? Marco - As Simon said before 'Mater Dea' was our first composition, and since we were looking for a name for our new project, we thought it was a good idea to use a Latin name that could evoke our feelings towards the Great Mother. Simon - The name MaterDea also embodies both our mystical atmosphere and the fantastic and mythological characters taken from the Pagan and Celtic culture from which our lyrics draw inspiration. SeventhSon - How would you best describe the MaterDea sound?
Marco - Our style has this unique particularity of which many reviewers have written about, a sound with a strong rock structure perfectly blended with mystical and dreaming atmospheres where the voices, fiddle and keyboards graciously draw melodic lines on the powerful rhythmic section.
SeventhSon - Which bands would you say are your biggest influences? SeventhSon - The band released their new album 'A Rose For Egeria' on the 1st May , how has the album been received by fans and the music media? Simon - It seems the reaction to our new sound is very positive! The reviews up to now have beeen very good, and when we perform the audience is receiving the new songs with great enthusiasm, maybe also because there is a renewed energy among the band and the people can feel that. SeventhSon - Has the album got a story or a theme running through it?
Marco - The writing process was the same as ever: I take care of the musical composition while Simon draws the vocal melodies and then writes the lyrics. Afterwards I create the arrangements. When the composition is complete we start the recording sessions with the rest of the band. The days shared together in my studio during the recording and mixing sessions have added more flavour to our music and the band has strengthened its bond and has become more united. SeventhSon - Have you got any particular favourite tracks from the new album?
Simon - Yes I have! SeventhSon - Are the band planning on doing a few concerts in support of the new album, if so where can fans expect to see MaterDea live? SeventhSon - What are the bands plans for the rest of ? Simon - Starting to work on the new compositions for our forth album and performing live as much as we can! SeventhSon - If MaterDea were to do a cover version which song would you choose and why?
At the moment we are not planning to record another cover version.. We like very much the intimacy of the clubs and we are always happy to meet personally the people from the audience after the show. Simon and Marco - We would like to thank firstly you and all the BPR crew for the great support you gave us and for the awesome review, many thanks! And many thanks also to all the readers which support all the bands like ours with their enthusiasm! I'd like to wish you both and the rest of MaterDea all the best with all your upcoming projects in and i'm looking to seeing the bands video clip for 'A Rose For Egeria' and hearing some of the new material that MaterDea are working on.
Grazie a voi per il vostro supporto! Chi sono i MaterDea? La vostra formazione conta sei elementi, siete un bel gruppo nutrito! Abbiamo avuto diversi assestamenti in questi 5 anni e ora la band gode di ottima salute! Vi date un compito importante. Credo che molto sia riferito alle astmosfere rarefatte e mistiche che sono parte di molti dei nostri brani ed ai nostri testi che hanno sempre qualcosa di magico e soprannaturale. Troviamo queste caratteristiche anche in A Rose for Egeria, vostro ultimo album?
Beh, ci aspettiamo un gran divertimento e ci auguriamo di trasmettere la nostra passione per la musica alle persone che assisteranno al nostro live! Siamo felici di avere questa occasione per fare conoscere al pubblico del Triskell il nostro nuovo album, e anche di riincontrare amici che abbiamo conosciuto li nel e con i quali abbiamo mantenuto i contatti. Grazie infinite per il tempo che ci avete dedicato! Il titolo, quindi, non riconduce ad una struttura definita, o ad un concept? SP - No, assolutamente: EB - Una comune di nomadi, visto che abbiamo girovagato in tre differenti studi di registrazione… Ritornando al titolo, volete spiegare la sua precisa origine?
Dopotutto, si tratta di religione… Siete al terzo album, tradizionalmente quello della svolta per un gruppo Metal: E quali obiettivi vi siete posti? Spero possa essere lo stesso anche per voi. Il genere musicale dei MaterDea viene definito "Rock Pagan". Chi ha coniato questa definizione musicale? Non ci piacciono le sottoclassificazioni del tipo: Credo sinceramente che il termine stia divenendo inflazionato.
Conosco molti musicisti che si etichettano "Pagan" e poi se vai a scavare non sanno nemmeno di cosa si stia parlando. E' un sostantivo che sta subendo un uso improprio, un po' come parecchi anni fa il "black metal": Il rispetto per l'ambiente, oltre che per il prossimo, credo quindi debba essere un proposito di ogni "wiccano". Siete attivisti in una qualche maniera, ambientalisti, seguite uno stile di vita particolare, o adorate passeggiare negli alpeggi d'alta quota con un Suv? Come ve la cavate con la raccolta differenziata? Personalmente il mio cammino spirituale va oltre al rispetto per l'ambiente e la raccolta differenziata: Non sono un wiccano, sono dianico e panista, amo esotericamente e tradizionalmente la mia terra e le mie origini italiane, per questo motivo tendo a seguire culti agresti che mi riallaccino al pantheon italico.
Esiste una tradizione o solo un interesse musicale e folkloristico d'oltralpe? Viviamo in un paese ridotto all'osso, dove il denaro pubblico viene speso per tutto tranne che per l'arte. Cosa comprendono le vostre personali playlist musicali? Personalmente sono un onnivoro musicale. Ovviamente adoro il rock in tutte le sue sfumature, mi piace la dance anni 70 e la fusion.
A volte necessito di sintonizzarmi in filodiffusione per allargare la mia cognizione di arrangiatore, quindi mi immergo nei quasi incomprensibili meandri della musica classica. Siete al pub con gli amici potendo scegliere cosa preferireste? Cidro, Idromele, Ippocrasso o birra e vino? Vino rosso tutta la vita. Quando hai iniziato ad interessarti della musica? Ho cominciato ad appassionarmi alla chitarra intorno ai 12 anni, con l'aiuto di mio padre, anche lui musicista. Parliamo del percorso artistico, cosa puoi dirci? Ti riporto una breve bio: La perfetta sinergia tra la parte maschile e quella femminile, i costumi di scena, gli strumenti, le atmosfere musicali e gli intrecci vocali contribuiscono a rendere lo spettacolo unico e coinvolgente.
Un sogno nel cassetto? Continuare a suonare con le persone che amo. A chi volesse seguire la vostra strada cosa consigliereste? Grazie Eleonora, abbraccio tutti i lettori e vi do appuntamento alla Candelora del precisamente il 1 febbraio per l'uscita del terzo album di MaterDea "A Rose for Egeria". Suoneranno assieme a Trombe di Falloppio e The Rock Alchemist, per una serata che si prospetta carica di emozioni e buone canzoni.
Questo progetto nasce da una collaborazione tra me e Marco per la realizzazione della colonna sonora di un cortometraggio. Marco cercava una voce femminile per interpretarla e quindi insieme abbiamo scritto un brano che si sarebbe poi intitolato "Mater Dea". Come mai avete scelto proprio questo stile? Marco e io arrivavamo da due mondi musicali molto diversi, e abbiamo messo insieme quello che era il nostro stile, cercando la fusione ideale tra la mia voce sognante e leggera e le sue possenti chitarre.
Ogni canzone viene suggerita dagli ambienti sofisticati delle armonie e dagli arrangiamenti che Marco crea a partire dai suoi riff di chitarra, su cui successivamente io lavoro per trovare la melodia della linea vocale. Spesso ci troviamo insieme per decidere la linea melodica migliore, solo dopo mi cimento nella stesura del testo. E quali progetti avete per il futuro? Siamo in una fase anomala. Stiamo componendo il nuovo album, il terzo, lo stiamo registrando e nel frattempo troviamo spazio per i concerti live.
Inoltre abbiamo in progetto la produzione di un videoclip, un video live e la collaborazione con agenzie estere per affiancare il nostro nome a band importanti in Europa. Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione: Guardare ai MaterDea mi fa pensare a qualcosa che va oltre al solo aspetto musicale, o sbaglio? Come mai avete deciso di inserire nel disco un riarrangiamento del brano di Branduardi "Il Signore di Baux"? Come si sviluppa invece un vostro brano? Solitamente tutto parte da un riff di chitarra.
Amo a dismisura i riff di chitarra e credo che persone come Malcolm Young e Tony Iommi abbiano composto dei veri capolavori in questi decenni. Quindi imbraccio la chitarra ed inizio a suonare qualsiasi cosa mi passi per le mani fino a che non salta fuori uno spunto interessante sul quale cominciare a lavorare. Quindi aggiungo la linea armonica di basso provvisoria, anche solo la struttura tonica come conferma di aver fatto un buon lavoro ritmico con le chitarre. Anche dal vivo avete diviso il palco con gruppi diversi da voi ma anche tra loro Generalmente l'arroganza e la presunzione sono un prerogativa tutta italiana.
Korpiklaani, Heidevolk e Folkstone con questi ultimi abbiamo condiviso il palco un paio di volte sono stati disponibilissimi e molto affabili. Tra di voi chi ha nel proprio background un bagaglio Heavy Metal? E chi ancora oggi non sa nemmeno di cosa sto parlando eheh? Sicuramente io, Morgan bassista e Elena tastierista. Le sono molto grato per questa scelta; ha dimostrato di aver talento da vendere e che un artista per considerarsi tale deve sapere osare ed affrontare situazioni che inizialmente possono non sembrargli congeniali. Non credo di sbagliare nel riconoscere a Marco dei trascorsi piuttosto variegati E i 19 anni trascorsi con le Trombe di Falloppio mi hanno fatto crescere come musicista, mi hanno fatto conoscere il palco e questa meravigliosa professione.
La cosa che accomuna le due situazioni sono i leaders: Non sembra comunque meno importante l'aspetto visivo del gruppo. Personalmente credo che una band debba occuparsi anche di questo per essere completa artisticamente. Ebbene, loro sono magnifici sia da ascoltare che da vedere, sembrano saltati fuori da un film di Tim Burton.
Quali saranno i vostri prossimi impegni? Per tutti gli altri appuntamenti estivi invitiamo tutti gli amici di Metal. Infine, non mi resta che consegnarvi questo spazio finale A nome di tutti i MaterDea ringrazio te Sergio per averci ospitato su queste pagine e un ringraziamento particolare va a tutta la redazione di Metal. Hola Enrique, estoy muy contenta de poder hablar contigo. Todo tipo de belleza: Creo que es algo habitual en la naturaleza humana buscar la belleza en todas las experiencias que vivimos. Creo que siempre hay un lugar dentro de nosotros donde estamos conectados con un verdadero sentido de la vida, con la naturaleza, el amor y, como he dicho antes, con la belleza.
No se trata de reunirnos en los conciertos y ensayos. Todos estamos bien juntos. Piensa, por ejemplo, en la burocracia. Y esto es muy valioso, porque cuando se hace arte es importante tener un profundo sentido del mundo que se esconde dentro de nosotros. Sin embargo, creo que muchas personas son capaces de trascender los convencionalismos y la superficialidad y sentir la belleza de lo que hay a nuestro alrededor. Gracias a ti, Enrique, y por la oportunidad de estar en vuestro portal.
Salve ragazzi, benvenuti sulle pagine di Mondo Metal. Parlateci di "Satyricon", il vostro nuovo album: Senza contare poi che la nostra band ha subito diversi cambi in questi 2 anni. Secondo me il punto di forza di MaterDea sta nel fatto che questa band sia formata da persone incredibili, e non parlo tanto tecnicamente quanto umanamente.
Quando siamo insieme aleggia nell'aria una sorta di "appartenenza" che ho ritrovato nell'attuale ensemble dopo anni e anni di ricerca. Per il resto eravamo dei perfetti sconosciuti che si ritrovavano esclusivamente per lavorare. Quali sono le tematiche principali dei vostri testi? Credo che lo stato d'animo giusto sia quando riesci a lasciarti andare e crei un canale di comunicazione fra dentro e fuori. Anche per questo abbiamo curato molto l'impatto visivo della band, in cui, come sai, siamo tre donne e tre uomini: Come vi state muovendo concerti, promozione online, merchandise per supportare l'uscita di "Satyricon"?
Mentre per l'uscita del nostro primo album eravamo praticamente solo io e Simon a occuparci di tutto, ora siamo una bella squadra, ognuno con compiti precisi e zone specifiche: I concerti cominciano ad arrivare, siamo comunque ancora molto nella fase di contrattazione, ma siamo molto fiduciosi! Konrad - Dire Fare Baciare Mumm vs. Deejayz United - Moments Nina S. Luca Zeta - Calling Nina S. Aron Michael - Survive Pay Day vs. Vanilla Ice - Ice Ice Baby incl. Eiffel 65 Rmx S. Rehb - Amor Bijoux Bijoux S. Miani - Gloria Secret Sound feat. Nik - Deep Down Silent Circle feat.
Eiffel 65 Rmx Sun Kidz feat. Sharp - Find Time T 42 feat. Sharp - Melody Blue T 42 feat. Sharp - Run To You T 42 feat. Josh - Stars Ti. Kimara - Follow Your Heart Ti. Kimara - Hidden Passion Ti. Kimara - Live For Today Ti. Sheila Fernandez - Forever incl. Eiffel 65 Rmx Unique II vs. Discoradio Disco Dance D.
Lento Contento MovimentoLento Presenta: Italia Super Italia vol. Eiffel 65 - Contact! Lento Contento Ma Non Troppo!!!
Irantzu - The 2nd Album Tss Proyect feat. I've to edit my list The Dutch portal for Italodance: The Singapore version has different tracks. Plus I think they renamed some of the mixes. The base 9 tracks in the album are the same but tracks are different. If i had the money my collection would be almost as large as Janik's, just dont have em: My mp3 collection is immense though. Interested in writing reviews at IDP and get free music? Isn't it the time for you to post your collection? I'm thinking of put all my cds on the wall as wallpaper in my new appartment.
Think i would have as many as you if i bought all those BIT cd's and compilation thingys, but it's more fun to search for rare releases Though they are a bit lazy on eBay at the moment, the few rare i find is quite expensive.. Well, since Michael Asked, I'll post my 'collection' too It is very small still, but I am only buying records since february or so this year. And I am only a poor student But here is my list:. Marvin - Back To Life.
Kaliya - Ritual Tibetan Inc. Photo of il mio collectione!! Yes, but so am I It's not all italo, i have lots of music in different genres. Silencio Deejay - Disco Beat Through the cracks come the sounds of perforated air: And then I ask myself, could one live like this, just listening? All refractory things become straight, in the ideal circle the quantified fact resonates.
Astir in my brain half-structured remains, ants in procession. Non ho voglia di parole: I sense my own ear, and I repent. Could it be the one all-surrendering voice? I wish someone would silence the silence this way. He received a degree in modern literature and teaches in a middle school. He edits the political-cultural journal Confronto. His poems have appeared in Diverse Lingue and Pagine.
The spirit that prevails in this book is a profound pietas for the immense suffering that man has had to face every day in the dreadful reality of a life which has almost always been a struggle for meager survival. In the background there is the enormous crowd of the dead, the presence of the Manes, absolutely irreplaceable essences that every man on earth has embodied. The attempt to relive the pains of the past by projecting them onto the present gives his work an almost sacrificial form: He tries to give a new human sense to all this, using the only language that seems to allow him to communicate with that distant world in its innermost truth.
And this language, expression of a firm intention to appropriate the past, is pushed toward an almost mythical archaic time, with formal constructs of rare intensity. The book leads us in a secluded and wooded world see the richness of the botanical lexicon of the dialect , magmatic and germinating, against the backdrop of an agricultural-pastoral civilization in its age-old daily labor [ Piccin, ; Andrea Zanzotto, in il Belli , n. III But could we have stopped at that crossing bright with meadows, woods and blue? Lips and wind, hair in clover.
Circolo culturale Colavini, ; Che Diaz. Colavini, ; La lingua degli emigrati Florence: Nuova Guaraldi, ; Sboradura e sanc Florence: Le parole gelate, ; Usmas: His poems have been translated into Swedish, Croatian, English and German. He writes in Marazanis dialect. Zanier finds his voice in the context of the best dialect poetry of twentieth century Italian literature. But, simultaneously, they are absolute, alive. Beyond the historical moment, they become atemporal. In its refrains and reiterations, this syntax breaks into a gurgling of syllables that slip and slide harmoniously from word to word, from line to line, thus lapping in a sweet, staccato lullaby.
Zanier succeeds in creating subtle counterpoints between the banal and the poetic. Via the use of original word-plays, he displays the mordant sense of humor so typical of his fellow Friulans that has been rarely understood by non-Friulan readers. Faggin, La poesia friulana del Novecento Rome: Amedeo Giacomini, Wie eine Viole in Casarsa: Brevini, Le parole perdute , cit.
Inedita Crystal I slowly turn my finger round lightly as if along the edge of a chalice seeking the sound of your crystal voice. He is a performing poet and dramatist on radio and television and a militant critic in literary magazines and journals, including STILB , which he founded and edited. Trevi, ; La stanza del ghiaccio Rome: Lacaita, ; La notte degli attori Rome: El Bagatt, ; Esercizi con la mia ombra Minturno: Doplicher has been a militant, via manifestoes and staged events, for the position taken in Poesia della Metamorfosi. His dialect poetry has not yet appeared in book form.
Dialect is time, childhood, all time. Then, the years pass, but the time I could touch remained. Its pillow still suffocates me when I try to sleep.
Then I go through crises when the voice summons and consoles, but never emerges. Oh, it does breathe, caress, warm me with sea redolences. Sweep colors upon me—colors of a pale sky and transparent algae. I was summoned to the pier desert and the wind was too strong. I realized I was late for the appointment. But the voice insisted, and its words came back. The people who spoke my language are now foreign: But all generations abide, floating in the oily channel of words. The ships have departed.
Yet the dialect plumbs the depths of their wakes. There my ship of fools finds its in-and-expiration, its intonation, song, farewell. As long as I have the oxygen to take leave in my Aria dei mati. Gualtiero De Santi, Nello spazio della dispersione Naples: Giacinto Spagnoletti, in Storia della letteratura italiana del Novecento Rome: Slate-scrape of my nails rising to my fingertips from deep deep inside. By dawn, by dusk with this scraping in a heart bursting in its musk. Ah, my love made of water, ah, my love made of salt ah, pigeon in the chestnut leaves dying!
One more blot upon the void.
I come full circle when the rank, persisting life within me seems itself to feel repugnance. Then, in , his Dona de pugnai was issued by the Italo Svevo Press of Trieste; likewise, there, in , his Crature del pianzer crature del rider appeared with e Edizioni. With Roberto Damiani he composed the dialect play A casa tra un poco , various texts for radio, and the anthology, Poesia dialettale triestina Edizioni Italo Svevo, 1st ed.
In , his plaquette 9 Poesie scritte a Trieste , preface by G. The texts published here come from Crature. In this idiom there is rooted a fragmented, raw, passionate poetics, straining with obscure regrets, outrageous prophecies, overbearing resentments, repentance, violence. This poetry is virtually blood-stained, suffered, contorted, anxious.
At the same time, it is plastic, symbolic, concise and, often, metaphysical. His themes come from everyday life, but they burn like hot pepper in a sweetly consuming fire of multiply interwoven tongues of flame, and in subliminal crackles. This poet is audacious in his juggling of syntax and in his forcing of words to say exactly what he wants them to. His aim is to create a sense of rhythm where informing variations on metrics predominate. What abides in his autobiographical sketch resembles the bones of a fish whose flesh barely clings to a durable structure.
Brevini, introduction to Crature. Damiani, in Poeti dialettali triestini Trieste: Tesio, presentation of 9 Poesie scritte a Trieste. His first works appeared in Italian: Manovre , novel Milan: Scheiwiller, ; La vita artificiale , poems Padua: Rebellato, ; Incostanza di Narciso , poems Milan: Scheiwiller, ; Il disequilibrio , collected poems Udine: Scheiwiller, , preface by David Maria Turoldo , initiates the highly productive stage of his dialect poetry that continues to complement his writings in Italian.
In , he published a novel in Italian, Andrea in tre giorni Fossalta di Piave: Rebellato and a volume of Friulan verses, Sfuejs Milan: Previously he had written, in Italian, the novella La bomba La Battana, —and subsequently other novellettes of his appeared: Il parco di Villa Marin Udine: Doretti, and Andar per pavoncelle Marka , At the same time he published two long poems in Italian, both in Alfabeta and Then in , Scheiwiller issued his new book of Friulan poems: Thereafter, his production increased dramatically: Giacomini has also published translations of medieval Latin literature from Historia Langobardorum by Paulus Diaconus, Milan: He is editor of the quarterly Diverse Lingue Udine: His literary dialect is native to his place of birth.
Therefrom, the author has continued to plow in ruts of twentieth century poetic tradition and to struggle to disinter himself, via the use of dialect, from the crepuscular movement. And this imagery enfleshes landscapes of swamps, an unstable condition between land and water—in an expressionistic way that becomes psychic. His vitalism pushes his words to the edge of screams, grimaces, delirium, inebriate see Schers. All hanging over the abyss of nothingness. From these oxymora, Giacomini extrapolates his continuum: In the 16 compositions of this dissonant suite, the poet condenses a tension of a journey that evanesces and, then, essentializes.
At the core of his dilemma is a Saturnine indecision: Herein, we encounter his typical symbols and warnings, fraternal and frankly cowardly relationships with his fellow humans, his self-denigrations and solitary denunciations, his desperate need of some kind of reward for his suffering, his bitterness, frustrations, murky fears, self-destructive tendencies. Let me cite, apropos, one particularly painful confession he makes: But then a miracle occurs. From the doldrums of ancient prayers and petrified shrieks and age-old defeats, light emerges.
Nazzi, Dizionario biografico friulano Udine: Nel grembo di Saturno. This barbaric hope that has made you live in the belly of being belly of Saturn, has you, green snake, slipping down cracks, sick shadow, August cat Fire and ash, hot caress on quake of bones, drive each day to try to begin Ti ha uccisa la luna. Blind, bent over, I drag myself through clefts looking for light. That silence away down there— is it the edge of a field? I wobble in mist; you, my arm, take me to the light! Conta le olive sulla tavola. Make me bitter, moon, count me with the olives. The only leaf-quake that I see are these sheets of mine in gold-stained shadows.
Translated by Dino Fabris Cu la lenghe crevade Con la lingua crepata. Rosis grivis di gjambe sutile ti fasin murae intal siump, si fasin presinsis Schema for thought— pleated gold over trees, dying moon throbbing on necessary steps Anticipation filled with faces; shrouds like flags unfurled whitening the horizon; all around glass-imbedded walls lying in wait, fashioned to hew hands, exposed knuckles Will you, knight without ensigns, knowing yourself unsure, carry your acrid figure to where acid meats and tough solitudes pulverize teeth?
Is forgetfulness your end? Serious, slender-stemmed roses form a wall in dreams, make themselves felt Give over to these respites? Drown in the honey of these tropes? She published two books of poetry in Italian: La porta dipinta and Interrogatorio Then, after a ten year silence, she took up writing in the western variety of Medunese, placing the following poems in numerous books and review: Tore Barbina and A. The texts anthologized here are previously unpublished.
For the latter, so distant by now, can do us no harm. I repeat, these women are recreating Friulan poetry—not as a male-female dialectic, but as the truth of all human consciousness es. This is my point: Cantarutti first and foremost, then Maria Forte, Buiese and Vallerugo, have all contributed, via their heightened sensibility, to the reshaping of our poetic language.
Ultimately, they have made it the language of a people. Ciceri Nicoloso, Scrittrici contemporanee in Friuli , cit. Cosa lo ha spinto? Last Place The last place in the world, the world a station if it has a station, however small, the name vanished, two tracks, the service track aside with cars sealed for centuries that, more from precaution than fear, no one opens.
An eternity like this. One day he got lost in the desert going just beyond that bend where the tracks are burnished gold in the setting sun. Who brought him back and laid him across the tracks? Yes, it was plain the desert moved, the tracks were covered again as quickly as the sand was swept away.
Il marito si accorse in tempo. The Dream Maybe by now the snow outside has buried the earth melancholy Hiroshima landscape. On the Sydney bridge the wind lifts your black hair loose from its pins. The ships pass slowly by, sounding their horns they head for open sea, gone already. Your pensive mother passes by in deep water.
From that window the bridge is a single arc, a flight Before you my Regina stops her rush. She awakened among the dead.
Her husband realized it in time. Veniva e viene ancora appeso alle travi del soffitto. Il suo nome varia da zona a zona e non ha un nome corrispondente in italiano. Being with you who are no longer with us is so much more than living among the busy lives who take away my breath that peace I need for being cursed the way I am. Being with you always grape by grape my aurec hung on my slender rafter in this room with the painted outside door where a famished child has not eaten the bunch clenched in his hands because the grapes are numbered It was and still is hung from the rafters in the attic.
The dried grapes were eaten in winter. Its name varies from place to place and has no equivalent in Italian. Here, the Aurec is my deceased grandmother. He teaches elementary school. Receiving the Cima Prize for his next volume, Miel strassada , he issued it in Campobasso: Then, in collaboration with L. Fioretti, he published Frassinar in San Vito al Tagliamento: Vit writes in southern Friulan, the language of Bagnarola. But his insights herein transcend the socio-political causes of this oppression. His alliterations develop in relief: Walter Belardi and G.
No sta vignimi dongia cuntralus. And that rivulet of light along the knee! When the sun ensnares itself in the thorns of the darkness, then whose will be the face that I caress? There are those who learn how to suckle from the white of the page, to whistle from a wind hidden deep within. And how you can command, condemn, cudgel all humanity, right from there, from that white room, perched like a king on the throne of the latrine.
He studied at the University of Bologna and now teaches in a lycaeum in Pordenone. He has published numerous critical essays on literature and aesthetics in journals such as Testo a fronte , Studi di estetica , Diverse Lingue , and Baldus which he also edits. The following essays of his have appeared in book format s: Diritto alla poesia , with A. De Biasio and A. Lettura della trilogia di A. Publishing a few chap-books in Italian—e. Scheiwiller, —he has focused mostly on writing in Friulan. His most important dialect works are Altro che storie! Campanotto, ; Sapeghete: Poesia in piego Rome: Campanotto, —which won the Lanciano Prize that year.
The texts anthologized come from Vose de vose. He has comprehended and assimilated European Symbolism and Surrealism. For him, they are overcome by their ineluctable fragility in an atmosphere of indistinct contours, all in suspension and expectancy. Searching for his own voice, he eschews his noble poetic tradition. He writes viva voce , in dialogue, retracing old terms, introducing innovation, finding points where the old and the new meet.
Brevini, Le parole perdute, cit. Francesco Piga, La poesia dialettale del Novecento Padua: Colonnello, Mariuz and Pauletto, eds. Geno Pampaloni, I giorni in fuga Milan: For the Autumn Left I. For the autumn and animals left under the crystal of hours culling branches and earth for a den in a nook of the head. For the autumn metal sheet and the man who wakes up calling with hands full of fingers, with hair coiled on the brain, of the breed of autumn gulls in eternal earthward flight.
Translated by Dino Fabris II. Translated by DinoFabris X. A rain eroding clay shoulders and finding us in the jaw of a November forever open in an lotus with luggage to manage the night, filled with leaves, peelings, signed papers. If we fall asleep. Translated by Dino Fabris XI. A nylon cloth the clouds, and the man of glass takes on a hue of tar and rusty wire that binds the hours around his ribs. He has published the following books of poetry in his native dialect: Par su cont Ravenna: Cooperativa Guidarello, ; Al voi Ravenna: Longo, ; Par tot i virs Udine: Edizioni del Girasole, Spadoni and Luciano Benini Sforza are presently assembling an anthology of poetry written in Romagnol in the second half of the twentieth century.
Visionary and descriptive passages alternate. His variegated repertoire of images is characterized by subtlety in design and by a cyclical sense of melody. Notwithstanding traces of his literary tradition, Spadoni gives new life to his dialect that is virtually biological for its instinctive immediacy. Its affinities are clear from its settings everyday, humble objects and human types and its versification. The latter is characterized by a warm, colloquial vocality that lightens the sombre tone and mollifies the harshness of vision.
Cesare Vivaldi, in Il lettore di provincia , 79 Niva Lorenzini, in Il presente della poesia Bologna: Vivaldi, in Poesia dialettale dal Rinascimento a oggi Milan: Pietro Civitareale, in Abruzzo letterario , Prima che si faccia buio. All clocks have stopped. People refuse to grasp that the moon doesnt know what to do about us. Shadows play hide-and-seek and the street-lights perforate the aura of squandered hours. Puoi fare di meno. That day comes when you grow weary, lace up your best shoes and go Come fili di tela di ragno.
Dagli assetati campi , original poetry and translations of poems by Greta Schoon Ravenna: Guidarello, ; Il sole oltre la nebbia , stories Lugo di Romagna: Nadiani, Elio Cipriani and Andrea Fabbri have edited the following collections of essays: Lingue in poesia Moby Dick, ; La morte di Virgilio: Nadiani and Cipriani also collaborated with Andrea Foschi on the essays in La parola ritrovata: In , Nadiani co-founded the literary review Tratti.
He is now its editor-in-chief. The poems anthologized here come from Tir. This marginality, however, allows him to focus his lens sharply. Creaks, collapses, fissures, crashes of beams in the dust, cracks, cuts, splinters—all reverberate. These poems do an x-ray of an inexorably progressive landslide, an extraordinary yet oblique vision of cycles and seasons. His new emphasis is on an accumulative narration of data, objects, daily and work situations. His new instruments are parataxis and asyndeton or polyasyndata —i. Everyday prose speech, the brutality of history in the making, the infamous and the banal—that is to say, the terms of contemporary threats to the very act of writing poetry—are all here, center stage.
The shattering of verse in Nadiani conveys his interaction with lived, transcribed prose. This idiom is lived to the extremes of chaotic enumeration where his dexterous and resourceful rhythms overcome the flat, monodical flow of apparently run-on phrases. In our heads we say no to North Africans with languid eyes Sleep is what wakes us and we dont buy Automat Today after swats that lit up the night the flies are unsure of themselves For one, over-long moment we stop to hear the thud on the pavement of an over-ripe fig, the putrid splash of the wheels The sparrows wallowing in their puddles seem amused and, in the murk, we envy their chirping.
But dont talk to the computer about it! Stressed, we punch the keys to forget the impotent rage of our disguises Weariness The full moon plumb over the trailers that extend the night. We masters of the dark, hushed Feet sodden with dew we slither back home to shut the blinds, light a lamp, look each other in the eye: When he was twenty years old he published a chapbook in Italian, Echi Ancona: Ata, , while his dialect collection E per un frutto piace tutto un orto introduction by Plinio Acquabona, with four illustrations by Emilio Greco, Ancona: In an ample anthology of works in print was published by Scheiwiller, with the addition of the section Laudario , which assembles the texts subsequent to Carta laniena , and an unpublished poem written in The volume is edited and prefaced by Franco Brevini.
He died suddenly in Numana in the summer of Mondadori published posthumously the book of poems El sol. In this sense dialect is seen as a metaplasm of language, alien to any aesthetics of the untranslatable. The model for this operation was presumably offered to him by a popular sixteenth-century poet of the Marche, Olimpio da Sassoferrato Franco Brevini, in Poeti dialettali del Novecento , Einaudi, Scataglini has a very personal ability to cross the boundaries of reality without escaping it, forcing to the utmost the contours of the image, expanding them, and at the same time corroding its core, its inner center, so that it may open to the air and burn in the air.
Towards her I lean through an ancient obedience with the gloomy mien of one becoming immanence. Essentially, sex is a seeming allegory: Look at me hit the ground: I am this life exploded that on itself relapses. Translated by Luigi Bonaffini El cardo sui grepi o cavedane! Translated by Luigi Bonaffini Su la neve De gravi rami in schianto luntani soprasalti.
From buckling heavy branches faraway anxieties. Is this, my love, the way one dies of completion broken, side by side, inside their own windbreakers? Translated by Luigi Bonaffini El sol I. Svetava soverchiante come una torre altera la grande ciminiera fino a luntane piante.
Trebiatrici per aie, da longo, colonie, barconi in mezo a scie de svolazate paie. Piccola fabbrica non lungi da Chiaravalle, in aperta campagna. Smantellata dai tedeschi nel , ne restano desolate vestigia. The long shiver of the call runs through the people inside the waiting room.
On the side, a few countenances, all of submissive lives wearing clean clothes contrite farmers in reticent shadows wives in the corner of the waiting room outside, the calash with puppets painted on its flanks, desolate in their vilified happy bloom. The great chimney soared high like another lofty proud tower up to the distant trees. Water down in the gorge the attending murmur flees beyond the patch of elm trees that came out clean and purged from the cast iron gratings of the Sol the whine of black factories, turbines. Unshared, outlying was a large villa the swallows fell in swarms on the white hawthorns.
Translated by Luigi Bonaffini Sol: A Small factory not far from Chiaravalle, in the open countryside. Dismantled by the Germans in , only desolate traces of it remain. The text recalls a summer spent by the author in those places as a boy. Leonardo Mancino Born in Camerino Macerata in Leonardo Mancino Essential Critical Bibliography. Augeri, in Oltre Eboli: Quinta Generazione, ; Giacinto Spagnoletti, in Storia della letteratura italiana del Novecento, cit.
E che ce pensi E ci pensi che qualcuno - come si vorrebbe - ci ha preceduto sulla strada che andiamo percorrendo con tutta la fatica necessaria. Su questo palco ormai fradicio e vecchio che non si regge in piedi sempre ti ci devi muovere. Anche morire se necessario. And Do You Think And do you think how someone preceded us on the road that we keep walking on with all the strain it takes. On this rickety stage barely standing now rotted and old you must make your way. People look at you with baleful eyes, the clothes are as torn as the years, as the little heart we still have left.
At the corner of the eye tangled fears when you ask yourself why. In the Garden In the flower garden the poison of sea fragrance grows like a ghost in the night the eye fixes the pupil seems a throbbing dilated abyss on the realm of sweet bewildered dreams the word constantly invoked keeps saying like a chant a verse Vedi la casa nascondersi dietro le braccia degli alberi alla campagna. Dal ballatoio sulle scale sembra di vedere una figura che si allontana e poi sfuma: Senti un lamento di un cane vecchio che muore.
He lives in Perugia. He published six collections of poetry: Ponti , by Giuseppe Giacalone , ; Idillio e catastrofe. Poesie , and is interested in art criticism he has edited at least twenty exhibits. As a dialect poet since , he appears in Umbria by P. La Scuola, , in Poesia dialettale dal Rinascimento ad oggi , cit. Some of his poems were included in the anthology Fiori di San Valentino. The poems here included are unpublished. Ponti the man has a serious notion of life, a pessimistic conception of the world, but Ponti the poet almost always succeeds in transcribing his inner feelings into a cold and calculated style, as if it were a defense mechanism against his suffering.
A way of writing cold what one feels hot, a way of laughing at his own pain, as a way of overcoming the pain. But in reality he holds man responsible for his pain, because humanity, from a social point of view, does nothing to make life less miserable. Vivaldi, Poesia dialettale dal Rinascimento ad oggi , cit.
Near the manure pile the footprints of Hamlet the painter of scenes: But what have you got inside your head? To drive me crazy? E caloia de fantignole e merolla sdirinate. And flashes of fits and wornout marrow. Sowing pegs and reaping puddles. Never feeling quite right your whole life long. Nevica da mille ore. And I am dozing off in a needle shaft of moonlight that colors all it touches like a crayon made of sun. Holding a literature degree, he taught in secondary schools.
Un regno e un regno Milan, ; Apologhi a Pietro Foggia, ; Le piccole patrie Pescara, ; Viva la guerra Bari, ; Concerto sul colle Chieti, ; He also wrote a few small volumes of essays and satirical and parodic verse: Poesia in forma di cosa? Pescara, ; Un uomo sfinito Lanciano, ; Minime della notte Chieti, Ha published books of narrative for secondary schools and edited anthologies.
He was the editor of Dimensioni and Questar te He is the general secretary for the international prize Ennio Flaiano. The texts that follow are unpublished. The dialect of Giuseppe Rosato, as is the case with the content of the poems and the themes developed, displays totally unconventional registers and cadences, which arise from remote, intimate, personal echoes, and establish him not as the bard of a people, but as the voice of a contemporary consciousness that utilizes dialect for its discrete charm, for its exclusive resources and for the malleability and expressiveness of certain extraordinary structures.
The selection of poems does not exceed the number of fingers of both hands, yet it permits a discourse that is worth carrying out and it refers to the use of dialect in poetry Rosato goes back to a precise condition of poetry consecrated by dialect.